IL
CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la risoluzione a firma dei consiglieri Gerosolimo, Monticelli, Berardinetti, D'Alessandro, Mazzocca, Di Nicola, Mariani, Pietrucci, Olivieri, Balducci,
Pepe, Di Pangrazio, Monaco e Paolini recante:
Chiusura punti nascita;
UDITA l'illustrazione del consigliere D'Alessandro;
UDITI gli interventi dei consiglieri Di Dalmazio, Marcozzi,
Monticelli e Di Nicola;
a maggioranza Statutaria
L'APPROVA
nel testo che di seguito si trascrive:
"Il Consiglio regionale
PREMESSO CHE:
-
il dibattito sulla chiusura dei
punti nascita in Abruzzo, come da direttive ministeriali, si protrae sin
dall'insediamento di questo esecutivo;
-
il 23 dicembre 2011, Presidente Gianni
Chiodi deliberava con DGR 897 la chiusura dei punti nascita in Abruzzo, con un
numero di nascite inferiore a 500, che recepiva l'Accordo Stato-Regioni n.
137/CU, del 16.12.2010 "Linee di indirizzo per la promozione ed il
miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza degli
interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo", con l'Istituzione del Comitato Percorso Nascita Regionale
(C.P.N.R.);
RITENUTO CHE sull'argomento sono state diramate comunicazioni
non puntuali da parte dell'opposizione e che resta prioritario rendere
trasparente il percorso avviato nel 2011 dal Presidente Chiodi, e definire una
posizione univoca del Consiglio;
CONSIDERATO CHE:
-
la deliberazione recepiva l'Accordo
Stato-Regioni n. 137/CU del 16.12.2010 "Linee di indirizzo per la
promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e
dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per
la riduzione del taglio cesareo", con l'Istituzione del Comitato Percorso
Nascita Regionale (C.P.N.R.). Il punto "1" dell'accordo Stato-Regioni
prevedeva la "razionalizzazione progressiva dei punti nascita";
-
nell'allegato all'Accordo relativo
alla "riorganizzazione dei punti nascita", "…. si raccomanda
stringenti criteri per la riorganizzazione della rete assistenziale, fissando
il numero di almeno 1000 nascite/anno quale parametro standard a cui tendere
... La possibilità di punti nascita con numerosità inferiore e comunque non al
di sotto dei 500 parti/anno potrà essere prevista solo su base di motivate
valutazioni... delle varie aree geografiche interessate con rilevanti
difficoltà di attivazione dello STAM";
-
sulla base di tali atti normativi ha
operato con le sue conclusioni il Comitato percorso nascita regionale. Tali
conclusioni sono alla base dei provvedimenti del Commissario Luciano D'Alfonso;
IMPEGNA
il Presidente della Giunta e
Commissario alla sanità
-
a riesaminare il decreto n. 10/2015,
nel quadro delle compatibilità programmatorie, mediante una nuova riorganizzazione
dei punti nascita anche attraverso il ricorso a strumenti che tengano conto
delle particolarità geomorfologiche territoriali, attivando al riguardo
iniziative sostenibili adeguate nei confronti degli uffici competenti".