Risoluzione: Supporto ai Comuni e all’ANCI in merito al taglio di Poste Italiane in Abruzzo

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTA la risoluzione a firma dei consiglieri D'Alessandro, Di Nicola, Gerosolimo, Berardinetti, Di Matteo, Monaco, Paolini, Mariani, Balducci e Pepe recante: Supporto di Comuni e all’ANCI in merito al taglio di Poste Italiane in Abruzzo;

 

UDITA l'illustrazione del consigliere D'Alessandro;

 

all'unanimità

 

L'APPROVA

 

nel testo che di seguito si trascrive:

 

«Il Consiglio regionale

 

PREMESSO CHE

secondo comunicazioni ufficiali, Poste Italiane S.p.A. ha prospettato un piano di rimodulazione degli uffici postali che prevede un taglio di diciannove uffici sul territorio regionale ed una razionalizzazione di altri trentacinque;

 

CONSIDERATO CHE

il piano dovrebbe andare a regime già nei prossimi mesi;

 

TENUTO CONTO CHE

dai comunicati ufficiali di Poste Italiane, il piano interessa piccoli uffici postali in centri minori, spesso di montagna, ma comunque molto utili ai cittadini, soprattutto ad una popolazione marginale già in difficoltà per la riduzione di servizi e, nello specifico, 4 in provincia di Chieti (San Giacomo di Scerni, Guastameroli, Altino, Chieti), 5 in provincia dell’Aquila (Aragno, Assergi, Cese, Torrone di Sulmona, Civita di Oricola), 2 in provincia di Pescara (Piccianello, Roccafinadamo) e 7 in provincia di Teramo (Cologna, Faraone, Montepagano, Mutignano, Poggio Morello, Rocche di Civitella, Treciminiere);

RICORDATO CHE

secondo la normativa europea, la fornitura del servizio postale deve assicurare un'adeguata copertura del territorio nazionale, "incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane" e che "le reti postali rurali, in particolare nelle regioni montuose e insulari, svolgono un ruolo importante al fine di integrare gli operatori economici nell'economia nazionale/globale e al fine di mantenere la coesione sociale e salvaguardare l'occupazione" (Direttiva 97/67/CE del 15 dicembre 1997, recante "Regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e il miglioramento della qualità del servizio", come da ultimo modificata dalla direttiva 2008/6/CE del 20 febbraio 2008);

 

CONSIDERATO CHE

nonostante secondo Poste Italiane il predetto piano sia "… in conformità con il vigente Contratto di Programma e con la normativa, che stabilisce particolari garanzie per i Comuni caratterizzati da una natura prevalentemente montana del territorio (divieto di chiusura di uffici postali situati in Comuni rurali che rientrano anche nella categoria dei Comuni montani con esclusione dei Comuni nei quali siano presenti più di due uffici postali ed il rapporto abitanti per ufficio postale sia inferiore a 800), dalla scarsa densità abitativa…" non tiene conto dell’estensione territoriale non ordinaria di alcuni comuni, pur rispettando il rapporto 800:1;

 

Per tutto quanto premesso e considerato

 

IMPEGNA

 

La Giunta regionale e, per essa, il Presidente della Regione

 

-           ad affiancare e supportare, anche per il tramite delle strutture regionali, l’Associazione Nazionale dei Comuni Abruzzesi (A.N.C.I. Abruzzo) nel rappresentare nei confronti di Poste Italiane S.p.A. le esigenze di mantenimento di un servizio essenziale, quale quello rappresentato dagli uffici postali, soprattutto nei territori marginali e montani dell’Abruzzo laddove questo servizio conserva un'evidente funzione sociale e pubblica;

-           a farsi promotrice nelle sedi istituzionali e ad attivarsi affinché Poste Italiane S.p.A valuti anche forme di collaborazione assieme alle amministrazioni locali per l'espletamento di alcuni servizi essenziali laddove la stessa azienda sia intenzionata a non proseguire nello svolgimento della propria attività».