Risoluzione:
Mantenimento Ospedale di Agnone (IS) quale presidio ospedaliero di zona
particolarmente disagiata
IL
CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la risoluzione a firma dei consiglieri Monaco,
Olivieri, Smargiassi, Mariani e Febbo recante:
Mantenimento Ospedale di Agnone (IS) quale presidio ospedaliero di zona
particolarmente disagiata;
UDITA l'illustrazione del consigliere Monaco;
all'unanimità
L'APPROVA
nel testo che di seguito si trascrive:
«Il Consiglio regionale
PREMESSO CHE
l’ospedale "San Francesco Caracciolo"
ubicato ad Agnone (IS), in un territorio a cavallo tra l’alto Molise, l’alto
Vastese e l’alto-medio Trigno, pur facendo parte dell’Azienda Sanitaria Regione
Molise (ASREM), serve almeno una dozzina di comuni abruzzesi in zona
particolarmente disagiata geograficamente e idrogeologicamente;
CONSIDERATO CHE
tali comuni, serviti dall'ospedale di Agnone,
presentano un elevato indice di rugosità del territorio con una media
altimetrica superiore agli 800 mt. s.l.m. e sono collegati da una rete stradale
tortuosa, disagiata e complessa, con notevole aggravio dei tempi di percorrenza
dovuto al maltempo, soprattutto durante il periodo invernale con costante
formazione di ghiaccio sulla carreggiata ed abbondanti nevicate, e all’elevato
rischio idrogeologico, con continui e ripetuti eventi franosi e smottamenti di
terreno che complicano e ritardano soventemente la circolazione stradale;
RILEVATO CHE
pertanto, è molto spesso impossibile raggiungere il
presidio di pronto soccorso più vicino diverso da quello di Agnone entro il
tempo minimo inderogabile di 60 minuti prefissato ex lege,
derivandone, conseguentemente, gravissimi e pesanti rischi per la salute e per
la integrità delle persone e delle comunità della zona di confine
abruzzese-molisana, che raggiungono una popolazione residente di circa
trentamila persone che triplica durante il periodo estivo;
ATTESO CHE
la tutela del diritto alla salute, riconosciuto
costituzionalmente, imporrebbe che sia autorizzata e prevista la costituzione
nell'ospedale "San Francesco Caracciolo" di un presidio ospedaliero
con pronto soccorso h24 in zona particolarmente disagiata;
RILEVATO CHE
il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione
Economica (DPS), nell’ambito della "Strategia Nazionale per le Aree
Interne", ha classificato i comuni dell’alto Molise, dell’alto Vastese e
dell’alto-medio Trigno come "Periferici" e "Ultraperiferici",
certificandone la lontananza dai "Centri di offerta dei servizi"
compresi quelli sanitari;
RILEVATO ALTRESI’ CHE
il bacino di utenza abruzzese e molisano
dell’ospedale San Francesco Caracciolo presenta un indice di vecchiaia tra i
più alti d’Italia, quindi con i soggetti esposti a maggiori rischi per la
salute, che non potrebbero avere le cure necessarie in un tempo utile;
CONSTATATO CHE
nell’ambito del riassetto della rete ospedaliera
molisana è previsto presso il San Francesco Caracciolo un "Punto di Primo
Soccorso/Punto di Primo intervento", configurandolo di fatto non più come Ospedale
di Area Particolarmente Disagiata ma come struttura in riconversione verso
strutture territoriali e/o per post acuzie, pregiudicando ulteriormente la
possibilità di avere un’adeguata risposta all’emergenza/urgenza;
PRESO ATTO CHE
nella bozza del c.d. "regolamento sugli
standard ospedalieri" (Definizione degli standard qualitativi,
strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, in
attuazione dell'articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 e
dell'articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135), il cui iter
di adozione è nella fase conclusiva, il paragrafo 9.2.2 prevede una specifica
disciplina per i "Presidi Ospedalieri in Zone Particolarmente
Disagiate", stabilendo che in tali zone, distanti più di 60 minuti dal più
vicino presidio di pronto soccorso - superando così i tempi previsti per poter
usufruire di un servizio di emergenza efficace - possono essere istituiti dalle
Regioni specifici presidi ospedalieri;
OSSERVATO CHE
in tali presidi ospedalieri, fra l'altro, occorre
garantire la presenza e le attività di un pronto soccorso presidiato da un
organico medico dedicato all'emergenza-urgenza, con i necessari «servizi di
supporto attività di medicina interna e chirurgia generale ridotta;
Per tutto quanto premesso e considerato
IMPEGNA
La Giunta regionale e, per essa, l’Assessore alla
Programmazione Sanitaria
- affinché
si attivi perché venga riconosciuta ed affermata, anche per il tramite di
accordi di confine, convenzioni e ogni altro atto e iniziativa ritenuti idonei,
la necessità di mantenere in vita l’ospedale di Agnone in quanto Presidio
Ospedaliero in Zona Particolarmente Disagiata».