IL COMMISSARIO AD ACTA

Omissis

 

CONSIDERATO che il bancaggio e il trapianto di cellule staminali da sangue di cordone ombelicale – inseriti come obiettivo prioritario nel Piano Sanitario Nazionale vigente - rappresentano un’attività sanitaria ad alta valenza scientifica e sociale, il cui potenziamento, in termini numerici e di qualità dei risultati, è in grado di garantire la cura di un sempre più elevato numero di persone affette da gravi patologie onco-ematologiche;

CONSTATATO che la Regione Abruzzo, con la L.R. n. 103 del 08.05.1995, ha approvato il programma straordinario per lo sviluppo delle attività di donazione e trapianto degli organi, di midollo e di tessuto che prevede come obiettivi prioritari:

-          la definizione della rete regionale delle strutture deputate all’attività ditrapianto;

-          l’adeguamento strutturale ed organizzativo dei Centri con l’intento di allargare l’offerta trapiantologia e ridurre la mobilità sanitaria verso altre regioni;

-          la promozione di campagne di informazione per favorire lo sviluppo di più una ampia coscienza della donazione;

CONSTATATO che:

-          sin dal 1996, utilizzando specifici finanziamenti dell’Istituto Superiore di Sanità, è stata attivata presso il Servizio Immunotrasfusionale  del P.O. di Pescara della ASL di Pescara, una Banca del Sangue da Cordone Ombelicale (di seguito definita Banca SCO);

-          a seguito di successivi finanziamenti della Regione Abruzzo - erogati utilizzando quota parte del Fondo sanitario nazionale destinata al raggiungimento di particolari obiettivi fissati dalla legge e dagli indirizzi programmatici della Regione - la predetta Banca SCO,  in collaborazione con il Centro Regionale di Tipizzazione Tissutale della ASL di L’Aquila (CRITT), opera nel campo delle Cellule Staminali da Sangue da Cordone Ombelicale e provvede alla promozione della donazione, alla raccolta, alla qualificazione biologica, alla manipolazione, alla caratterizzazione e tipizzazione, alla conservazione e alla distribuzione delle unità di sangue da cordone ombelicale per trapianto, alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica e organizzativa;

-          la predetta Banca SCO si è attivata al fine della creazione della Rete Regionale dei Centri per la raccolta del Sangue da Cordone Ombelicale (di seguito Centri di Raccolta SCO) presso i Punti Nascita della Regione secondo requisiti di qualità e sicurezza;

-          i Punti di Nascita attualmente attivi ed operanti nell’ambito della Rete Regionale dei Centri di Raccolta SCO sono ubicati nei PP.OO. di Pescara, L’Aquila, Lanciano, Vasto, Teramo, Avezzano, Penne;

-          la Banca SCO ha finora provveduto alla formazione ed all’aggiornamento del personale di detti Centri per la raccolta del Sangue da Cordone Ombelicale (ostetriche, infermiere professionali, ginecologi, neonatologi, medici trasfusionisti, biologi, tecnici biomedici, assistenti sociali);

RICHIAMATO il Piano Sanitario Regionale 2008-2010, approvato con L.R. n. 5 del 10.03.2008 e nella fattispecie il paragrafo 5.4.11, ove viene riconosciuta la valenza strategica dell’attività svolta fin dal 1997 dalla Banca SCO della ASL di Pescara come Progetto obiettivo della Regione Abruzzo e se ne prevede l’istituzionalizzazione;

CONSTATATO altresì che la Banca SCO della ASL di Pescara, con Decreto Ministeriale del 18/11/2009 “Istituzione di una rete nazionale di banche per la conservazione del sangue da cordone ombelicale”, è stata annoverata tra le 19 banche afferenti alla rete di banche italiane (Italian Cord Blood Network, ITCBN);

CONSIDERATO che la Banca SCO della ASL di Pescara svolge le proprie attività nell’ambito di un Sistema di Gestione della Qualità certificato secondo la Norma ISO 9001 e che ha già aderito al programma di accreditamento di eccellenza della Fondazione per l’Accreditamento della Terapia Cellulare (NETCORD-FACT) che opera nel settore del bancaggio, trapianto e terapia cellulare a livello internazionale;

CONSIDERATO che le attività di raccolta, bancaggio e rilascio del sangue da cordone ombelicale perseguono obiettivi di eticità, qualità, sicurezza, efficienza utili allo scambio globale delle cellule staminali cordonali e sono coordinate a livello nazionale dal Centro Nazionale Sangue, d'intesa con la Consulta Tecnica Permanente Trasfusionale, come previsto dall'art. 12 della legge 219/05, del Centro Nazionale Trapianti e del Registro Italiano di Midollo Osseo (Italian Bone Marrow Donor Registry IBMDR) dell’Ospedale Galliera  di Genova;

TENUTO  conto altresì che il Centro Regionale di Tipizzazione Tissutale della ASL di L’Aquila è accreditato EFI (European Foundation of Immunogenetics) e ASHI (American Society of Immunogenetics) ed è stato autorizzato dalla Regione Abruzzo ad effettuare l’attività di tipizzazione delle unità cordonali ai fini dell’inserimento nel registro nazionale IBMDR, giusta D.G.R. n. 273 del 18.04.2011;

CONSIDERATO che la Banca SCO è stata ispezionata dai valutatori del Centro Nazionale Sangue e del Centro Nazionale Trapianti in data 12 gennaio 2012 e da essi ha ottenuto il certificato di conformità ai requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali per l’esercizio delle attività sanitarie delle Banche SCO previsti dall’Accordo Stato-Regioni n. 184  del 29 ottobre 2009 e dall’Accordo Stato-Regioni n. 75 del 13 ottobre 2011;

omissis

RICHIAMATO il Decreto del Commissario ad Acta n. 96 del 28 novembre 2013 recante “Organizzazione e funzioni della rete regionale dei servizi trasfusionali”, con il quale la Banca SCO è stata prevista quale articolazione organizzativa dell’Istituto Regionale delle cellule e dei tessuti emopoietici, individuato presso la ASL di Pescara;

PRESO ATTO che al punto 18 del citato Decreto Commissariale n. 96/13 è espressamente previsto che le modalità organizzative della Banca SCO e della Rete dei Centri di Raccolta SCO e i rapporti economici che intercorrono tra la Banca e le strutture sanitarie delle aziende sanitarie regionali ed extra-regionali ad essa collegate, saranno definiti con successivo atto regionale;

RITENUTO di dover disciplinare:

-          i rapporti tra la predetta Banca SCO e i Centri di Raccolta SCO regionali, mediante la stipula di convenzione tra la AUSL di Pescara e le altre Aziende Sanitarie della regione, definita sulla base dello schema tipo di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente decreto;

-          i rapporti tra la predetta Banca SCO e il Centro Regionale di Tipizzazione Tissutale, per la tipizzazione del sistema HLA delle unità SCO ai fini dell’inserimento nel registro nazionale IBMDR,  mediante la stipula di convenzione tra la AUSL di Pescara e la AUSL di L’Aquila definita sulla base dello schema tipo di cui all’ allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente decreto;

-          i rapporti tra la predetta Banca SCO e i Centri di Raccolta SCO extra-regionali, mediante la stipula di convenzione tra la AUSL di Pescara e le Aziende Sanitarie di altre regioni, definita sulla base dello schema tipo di cui all’ allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente decreto;

DATO ATTO che gli  oneri derivanti dal funzionamento della Banca SCO, pari ad Euro 258.000 per il 2014, trovano copertura finanziaria nell’ambito delle risorse annualmente iscritte all’ UPB 12.01.001 denominata “Funzioni regionali di parte corrente connesse al servizio sanitario nazionale” con imputazione sul capitolo cap.  81501.2 del bilancio regionale corrente “Quota parte del Fondo sanitario nazionale destinata al raggiungimento di particolari obiettivi fissati dalla legge e dagli indirizzi programmatici della Regione”, giusta assegnazione della quota parte del F.S.R. per il 2013 di cui alla determinazione DG/10 del 11/02/2014;

RITENUTO di dover stabilire che gli oneri derivanti dal funzionamento della Banca SCO di cui al presente provvedimento, negli esercizi successivi siano stabiliti sulla base dei dati di attività annualmente certificati dalla ASL presso la quale è istituita la predetta Banca SCO e trovino copertura finanziaria nell’ambito delle risorse annualmente iscritte nell’ambito della UPB 12.01.001 denominata “Funzioni regionali di parte corrente connesse al servizio sanitario nazionale” con imputazione sul capitolo cap.  81501.2 del bilancio regionale corrente “Quota parte del Fondo sanitario nazionale destinata al raggiungimento di particolari obiettivi fissati dalla legge e dagli indirizzi programmatici della Regione”, giusta assegnazione della quota parte del F.S.R. effettuata dal Direttore Regionale con proprio provvedimento;

CONSIDERATO CHE le motivazioni sopra addotte a sostegno del presente atto indicano l’urgenza e l’indifferibilità della emanazione dello stesso, tali da procrastinarne la trasmissione al  Tavolo di monitoraggio del Piano di Risanamento del Sistema Sanitario Regionale - all’uopo costituito dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine della corretta verifica degli adempimenti da porre in essere per l’esecuzione del Piano di Risanamento di cui sopra -  per la dovuta valutazione, ordinariamente preventiva;

Tutto ciò premesso

DECRETA

per le motivazioni espresse in premessa che integralmente si richiamano

1.         di approvare con il presente atto le modalità organizzative della Banca SCO e della Rete dei Centri di Raccolta SCO e i rapporti convenzionali ed economici che intercorrono tra la Banca e le strutture delle aziende sanitarie regionali ed extra-regionali ad essa collegate;

2.         di precisare che le attività affidate alla Banca SCO ed ai Centri di Raccolta SCO sono effettuate ai sensi dell’art. 1 del Decreto Ministeriale del 18/11/2009 recante “Istituzione di una rete nazionale di banche per la conservazione del sangue di cordone ombelicale” e del Decreto del Commissario ad Acta n. 96 del 28 novembre 2013 recante “Organizzazione e funzioni della rete regionale dei servizi trasfusionali”

3.         di dare atto che i Punti di Nascita attualmente attivi ed operanti nell’ambito della Rete Regionale dei Centri di Raccolta SCO sono ubicati nei PP.OO. di Pescara, L’Aquila, Lanciano, Vasto, Teramo, Avezzano, Penne, fatte salve le successive determinazioni che saranno assunte dalla Regione Abruzzo in merito alla riorganizzazione dei Punti Nascita;

4.         di precisare che la Banca Regionale SCO svolge le seguenti funzioni:

a)         provvedere alle attività di informazione, promozione della donazione, raccolta, qualificazione biologica, bancaggio, conservazione e distribuzione delle unità di sangue di cordone ombelicale;

b)         organizzare e coordinare l’attività dei Centri di raccolta SCO convenzionati, provvedendo direttamente al trasporto verso la sede della Banca SCO e da quest’ultima verso il Centro Regionale di Tipizzazione Tissutale della AUSL de L’Aquila;

c)         collaborare con il Centro Regionale di Tipizzazione Tissutale della AUSL de L’Aquila che esegue la tipizzazione del sistema HLA delle unità SCO ai fini dell’inserimento nel registro nazionale IBMDR;

d)         collaborare con le associazioni di volontariato riconosciute per la promozione della donazione e per i compiti istituzionali che le competono;

e)         svolgere attività di ricerca scientifica e innovazione tecnologica e organizzativa,

5.         di stabilire che, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto sul B.U.R.A., le Aziende Sanitarie della Regione siano tenute a stipulare apposite convenzioni con la ASL di Pescara finalizzate alla raccolta di sangue da cordone ombelicale ed alla gestione dei Centri di Raccolta SCO sulla base dello schema tipo di convenzione di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente decreto;

6.         di stabilire che, entro 90 giorni dalla data pubblicazione del presente decreto sul B.U.R.A., la ASL di Pescara sia tenuta a stipulare, sulla base dello schema di cui all’allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente decreto, apposita convenzione con la ASL di L’Aquila per le attività svolte dal Centro Regionale di Tipizzazione Tissutale relativamente alla tipizzazione del sistema HLA delle unità SCO, ai fini dell’inserimento nel registro nazionale IBMDR;

7.         di precisare altresì che, nell’ambito di specifici accordi preliminarmente definiti tra la Regione Abruzzo ed altre Regioni interessate, la ASL di Pescara, sulla base dello schema tipo di convenzione di cui all’allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente decreto, possa stipulare con aziende sanitarie extraregionali apposite convenzioni finalizzate all’approvvigionamento, al controllo, alla lavorazione, conservazione, stoccaggio e distribuzione di cellule staminali da cordone ombelicale;

8.         di notiziare il Servizio Assistenza Farmaceutica e Trasfusionale della Direzione Politiche della Salute ed il Centro Regionale Sangue dell’avvenuta stipula delle convenzioni di cui ai precedenti punti 5), 6) e 7);

9.         di stabilire che, al fine di garantire l’attivazione dei Centri di raccolta SCO in tutti i Punti nascita della regione nonché di garantire il progressivo adeguamento agli standard di qualità e sicurezza previsti dalle normative di settore vigenti in materia trasfusionale e dagli standard internazionali di riferimento (NetCord FACT) di tutto il personale sanitario che opera nei Centri di Raccolta SCO (ostetrici, infermieri professionali, ginecologi, neonatologi, medici trasfusionisti, biologi, tecnici sanitari biomedici, assistenti sociali), la Banca SCO è tenuta a definire, di concerto con Centro Regionale Sangue, un piano annuale di formazione e aggiornamento di tutto il personale coinvolto nel programma donazionale;

10.       di stabilire che in riferimento all’attività formativa di cui al precedente punto 8 le AA.SS.LL. della Regione hanno l’obbligo di attivare a partire dal 2014 Piani Formativi ECM obbligatori, il cui coordinamento è affidato alla ASL di Pescara, sede della Banca Regionale SCO e che ogni ASL parteciperà alla spesa sostenute per la formazione dei propri dipendenti;

11.       di precisare che nelle annualità successive la ASL di Pescara è tenuta ad attivare corsi di retraining del personale e che ogni ASL parteciperà alla spesa sostenute per l’aggiornamento dei propri dipendenti;

12.       di demandare al Centro Regionale Sangue il compito di coordinare e verificare l’attività della Banca Regionale SCO e della Rete Regionale dei Centri di raccolta SCO,  così come previsto al punto 6.2 dell’allegato A) dell’Accordo Stato Regioni n. 206/CSR del 13 ottobre 2011;

13.       di precisare che:

-          gli  oneri derivanti dal funzionamento della Banca SCO, pari ad Euro 258.000 per il 2014, trovano copertura finanziaria nell’ambito delle risorse annualmente iscritte all’UPB 12.01.001 denominata “Funzioni regionali di parte corrente connesse al servizio sanitario nazionale” con imputazione sul capitolo cap.  81501.2 del bilancio regionale corrente “Quota parte del Fondo sanitario nazionale destinata al raggiungimento di particolari obiettivi fissati dalla legge e dagli indirizzi programmatici della Regione”, giusta assegnazione della quota parte del F.S.R. per il 2013 di cui alla determinazione DG/10 del 11/02/2014;

-          gli oneri derivanti dal funzionamento della Banca SCO, negli esercizi successivi, siano stabiliti sulla base dei dati di attività annualmente certificati dalla ASL presso la quale è istituita la predetta Banca SCO e trovino copertura finanziaria nell’ambito delle risorse annualmente iscritte nell’ambito della UPB 12.01.001 denominata “Funzioni regionali di parte corrente connesse al servizio sanitario nazionale” con imputazione sul capitolo cap.  81501.2 del bilancio regionale corrente “Quota parte del Fondo sanitario nazionale destinata al raggiungimento di particolari obiettivi fissati dalla legge e dagli indirizzi programmatici della Regione”, giusta assegnazione della quota parte del F.S.R. effettuata dal Direttore Regionale con proprio provvedimento;

14.       di demandare al Servizio Assistenza Farmaceutica e Trasfusionale della Direzione Politiche della Salute l’attuazione di tutti gli adempimenti necessari per la corretta attività della Banca SCO, sulla base delle specifiche disposizioni contenute nel presente decreto;

15.       di  disporre che il dispositivo del presente provvedimento venga pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo, nonché sul Portale della Sanità: http: // sanitab.regione.abruzzo.it;

16.       di dare mandato al Servizio Assistenza Farmaceutica e Trasfusionale della Direzione Politiche della Salute, di provvedere alla trasmissione del presente atto ai Direttori Generali delle Aziende U.S.L. della Regione Abruzzo nonché al Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale;

17.       di trasmettere il presente atto al  Tavolo di monitoraggio del Piano di Risanamento del Sistema Sanitario Regionale, costituito dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la dovuta validazione.

 

IL COMMISSARIO AD ACTA

Dott. Luciano D’Alfonso

 

Seguono allegati

Allegato 1

Allegato 2

Allegato 3