IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTA la risoluzione a firma dei consiglieri Bracco recante: Crisi olearia;

all’unanimità

L'APPROVA

nel testo che di seguito si trascrive:

«IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO CHE:

-          la Regione Abruzzo, oltre a essere attanagliata da una spaventosa crisi economica che oramai da sette anni sta provocando sempre più tragedie sia a livello di tessuto economico sia per quanto riguarda la coesione sociale, è stata di recente colpita da un ulteriore dramma che concerne la terrificante crisi del settore oleario.

-          Complice l'inverno 2013-2014, che è stato troppo mite con temperature più alte della media del periodo e l'estate che è appena terminata, durante la quale le giornate di caldo si sono potute contare sulla dita di una mano, si è registrata la proliferazione della cosiddetta mosca olearia.

-          Proprio la mosca olearia è un insetto appartenente alla famiglia delle dacinae. Essa è una specie carpofaga la cui larva mina la drupa dell'olivo. Gli esperti del settore hanno contezza del fatto che la mosca olearia sia l'avversità più grave che può colpire l'olivo.

-          Il “lavoro” compiuto dalla mosca olearia ha avuto inizio nei primissimi giorni di giugno mentre le “generazioni” successive del parassita hanno completato la loro opera nei mesi di settembre e ottobre. Il risultato? Una vera e propria strage delle olive abruzzesi. Si calcola infatti che la produzione 2014 non arriverà neppure al 50% rispetto alle annate precedenti. È doveroso ricordare che l'industria dell'olio abruzzese rappresenta una pietra angolare dell'economia della nostra regione e che una sua crisi porta con a cascata altrettante crisi economiche di moltissime aziende agricole.

-          Nel 2013 l'Abruzzo ha prodotto quasi 20mila tonnellate di olio attestandosi, a livello di produzione italiana, tra le prime cinque regioni del Belpaese. Nel 2014, in base alle stime di specialisti del settore, la produzione di olio, bene che vada, arriverà a essere di neanche 10mila tonnellate. Una vera e propria tragedia per migliaia di agricoltori e aziende agricole.

-          Una tragedia di proporzioni tali che le persone non più giovani non si ricordano dal 1945.

-          La crisi spaventosa che ha colpito il settore oleario provocherà un cospicuo calo dell'economia della nostra regione e andrà a colpire una delle più rinomate eccellenze regionali (in particolare i marchi DOP) causando notevoli perdite di fette di mercato a vantaggio di altri olii di Paesi del Mediterraneo.

-          In base ai dati sopra riportati, la Regione Abruzzo ha il dovere di rendere il meno traumatica possibile la situazione che migliaia di agricoltori sono costretti a vivere e dunque

IMPEGNA

La Giunta Regionale

affinché si attivi per chiedere che il Governo nazionale decreti lo stato di calamità naturale per il settore dell'industria olearia abruzzese per poi redigere una serie di provvedimenti che andranno a stabilire come assegnare e ripartire i proventi concessi».