IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTA la risoluzione a firma dei consiglieri Mariani, Di Pangrazio e Pettinari recante: Elementi ed iniziative di competenza in merito alla riorganizzazione della rete tecnica di Enel Distribuzione S.p.A..;

UDITA l'illustrazione del consigliere Mariani;

a maggioranza

L'APPROVA

nel testo che di seguito si trascrive:

«Il Consiglio regionale

PREMESSO CHE:

-          la società Enel Distribuzione s.p.a. concessionaria in esclusiva del servizio di distribuzione di energia elettrica fino al 2030, si appresta ad un’ulteriore riorganizzazione dei presidi sul territorio della propria rete tecnica;

-          la predetta riorganizzazione, attuata da Enel Infrastrutture e Reti (IR) su tutto il territorio nazionale, denominata riallineamento organizzativo, prevede la riduzione sensibile di strutture e uomini al servizio, già falcidiati dal parziale reintegro delle copiose fuoriuscite, generate dagli esodi ex art. 4 della Legge 92/2012 (Legge Fornero);

-          le innovazioni tecnologiche apportate alla rete e le dotazione individuali non possono garantire da sole, idonea qualità come da concessione, considerata la riduzione di personale operativo, che condizionerebbe i tempi di ripristino del servizio in caso di guasto;

CONSIDERATO CHE:

-          il progetto riorganizzativo rialloca gli attuali presidi di coordinamento, progettazione tecnica ed interfaccia utenza, denominati Zone ed i presidi tecnici operativi (squadre pronto intervento, manutenzione ed esercizio Rete) denominati Unità Operative (U.O.R.);

-          l’Abruzzo è l’unica regione con più di due province, che subirà una contrazione del 50% delle Zone, nettamente al di sopra della media nazionale del 33% e che non vi è alcuna Zona/Provincia che rimane immutata rispetto alla precedente riorganizzazione del 2007;

-          le future Zone previste per il territorio della Regione Abruzzo, dall’accorpamento rispettivamente della Zona di Teramo con la Zona dell’Aquila e di quella di Pescara con quella di Chieti, assommeranno oltre 400.000 utenze ciascuna;

RILEVATO CHE:

-          la disomogeneità della riorganizzazione, riguardo a Zone ed Unità Operative che pur avendo un numero di utenze inferiori o confrontabili, estensioni territoriali anche inferiori ed in alcuni casi con minori difficoltà orografiche e di collegamento, rispetto alla Regione Abruzzo, è stata mantenuta in numerose altre Regioni italiane;

-          in Emilia Romagna verranno mantenute le Zone di Rimini e di Ferrara con numero di utenze di poco superiore a 200.000;

-          nelle Marche verranno mantenute le Zone di Pesaro e di Ascoli Piceno con numero di utenze di poco superiore a 200.000;

-          nel Lazio verranno mantenute le Zone di Viterbo, Civitavecchia e Frosinone con numero di utenze di poco superiore a 200.000;

-          in Campania verranno mantenute le Zone di Avellino e Benevento, rispettivamente con numero di utenze pari a circa 200.000 e circa 150.000;

-          all’interno della riorganizzazione della Direzione Territoriale Lazio – Abruzzo – Molise  (DTR LAM) la Regione Abruzzo è l’unica a prevedere due nuove U.O.R. da oltre 150.000 utenze ed una nuova U.O.R. (Vasto – Lanciano) con circa 142.000 utenze, a fronte del limite medio nazionale di circa 120.000 utenze;

VALUTATO CHE:

-          è ancora in essere un significativo confronto con le organizzazioni sindacali di comparto;

-          l’azienda, pur confermando che la riorganizzazione verrà effettuata mantenendo tutte le sedi delle attuali Zone ed U.O.R. evitando la mobilità forzata dei lavoratori, ha di fatto negato la definizione di un organico stabile, soprattutto nelle sedi accorpate, che a fronte dello scarso turnover attuato (un reintegro ogni tre uscite) determinerà in tempi brevi che queste vengano di fatto superate;

-          la notevole distanza tra Teramo e L’Aquila penalizzerà nel tempo gli utenti della provincia di Teramo, costretti a recarsi nel capoluogo regionale per il disbrigo di pratiche tecniche;

-          l'accorpamento fra le U.O. di Lanciano e Vasto non tiene conto dell’estensione del territorio accorpato e dunque dei presumibili disagi gestionali da riduzione del personale;

-          la U.O. di Lanciano gestisce la distribuzione elettrica di tutto il polo industriale della Valle del Sangro dove eventuali disservizi avrebbero ripercussioni negative sulle produzioni;

-          l’accorpamento fra le U.O. di Sulmona e di Avezzano non tiene conto delle difficoltà orografiche del territorio accorpato e dell’importanza di una gestione appropriata della rete che serve la zona del Fucino con i suoi insediamenti produttivi;

IMPEGNA

il Presidente e la Giunta regionale

a porre in essere tutte le azioni necessarie a sensibilizzare i vertici aziendali, in coerenza con quanto illustrato, al fine di:

-          evitare l’accorpamento della Zona di Teramo con la Zona dell’Aquila;

-          evitare l’accorpamento della Zona di Chieti con la Zona di Pescara

-          evitare l’accorpamento della U.O. di Lanciano con quella di Vasto;

-          evitare l’accorpamento della U.O. di Sulmona con la U.O. di Avezzano;

-          garantire la conservazione del distaccamento Progettazione Lavori (P.L.A.) a L’Aquila per favorire la realizzazione del progetto pilota nazionale "Smart City" che prevede la realizzazione di infrastrutture all’avanguardia per l’eco - sostenibilità;

-          garantire la stabilità occupazionale, al fine di favorire nel tempo un servizio idoneo all’intera collettività abruzzese.»