IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA
la risoluzione a firma dei consiglieri Berardinetti, Pietrucci, Gerosolimo e Sospiri
recante: Università degli Studi dell’Aquila - Misure urgenti da adottare in
termini di servizi e strutture per evitare il drastico calo degli iscritti;
UDITA
l'illustrazione del consigliere Berardinetti;
All’unanimità
L'APPROVA
nel
testo che di seguito si trascrive:
«Il Consiglio regionale
PREMESSO
CHE:
- il sistema universitario riveste un
ruolo centrale per la formazione della futura classe dirigente;
- la bassa crescita aggrava i vincoli
sulle finanze pubbliche e al tempo stesso questi vincoli rendono difficile
aumentare la spesa pubblica per stimolare la crescita;
- il destino dell’Università
dell’Aquila, compreso la "quantità" della sua popolazione
studentesca, è un fattore determinante, strategico, essenziale per assicurare
un futuro all’intero territorio provinciale e regionale;
- il documento OCSE «Abruzzo verso il
2030: sulle ali dell'Aquila» riguardante le prospettive economiche e sociali
della Città dell’Aquila, riporta come strategico il ruolo dell’Università e in
particolare l'obiettivo di una popolazione universitaria di 30.000 studenti di
cui 20.000 fuori sede residenti con conseguente "stabilizzazione demografica-occupazionale del sistema economico locale e di
incremento della coesione sociale";
CONSIDERATO
CHE:
- l’Università stessa, forte della
propria autonomia riguardo temi imprescindibili quali tassazione studentesca e
offerta formativa, ha una grande responsabilità nei confronti del territorio,
in quanto le scelte di oggi definiranno la vocazione futura non solo
dell’Ateneo aquilano ma anche dell’intero territorio;
- sussiste ancora una sorta di
incertezza riguardo le future sedi universitarie ed i servizi offerti agli
studenti. Confusione che di certo contribuirà ad un ulteriore calo delle
iscrizioni che si somma all’estensione del numero chiuso ai corsi di laurea tra
i più attrattivi dell’Ateneo, quali Biotecnologie, Biologia, Psicologia e
Scienze motorie che nell’Anno Accademico 2013/14 hanno raggiunto il picco di
quasi 2.500 immatricolati e invece, nell’Anno Accademico 2014/15, per via del
numero programmato non potranno iscrivervisi più di
960 studenti;
- la riduzione progressiva dei pasti
mensa per gli studenti si è attestata nell’ultimo anno a soli 150 mila rispetto
al doppio stimato nel periodo ante sisma;
- gli universitari lamentano continue
carenze nel trasporto urbano sia per tariffe non agevolate che per scarsità di
collegamenti soprattutto verso Monteluco di Roio, sede della ex Facoltà di Ingegneria;
- la tassa regionale per il Diritto allo
Studio è praticamente raddoppiata negli ultimi anni arrivando a 140 euro, ma al
di cui aumento non è seguito un adeguato incremento dei servizi, anzi si
registra un calo del 10% delle borse di studio, chiusura di mense, di aule
informatiche e sale studio. L’investimento regionale è ancora ben lontano
dall’obiettivo di raggiungere una parità di contribuzione tra studenti e
Regione;
- gli affitti di posti letto agli
studenti hanno accusato un aumento spropositato nel mercato privato rispetto al
periodo ante sisma, aumento non giustificato dalle minori opportunità che oggi
offre la Città;
- a seguito della venuta meno di
un’offerta alloggiativa calmierata e garantita, il
sistema "Città - Università" ha manifestato l’esigenza di dover
garantire almeno 1.000 posti letto pubblici agli studenti provenienti da fuori
regione;
PRESO
ATTO CHE:
- agli studenti pendolari fuorisede è
stato concesso uno stanziamento di 5 milioni di euro (art. 1, comma 5 della O.P.C.M. 3820 del 12.11.2009) per un servizio di trasporti
dedicati completamente gratuito fino all’Anno Accademico 2011/12 e che per il
secondo semestre all’Anno Accademico 2012/13 si è proceduto ad un servizio di
rimborso dei titoli di viaggio ed esiste, ad oggi, ancora una disponibilità di
fondi;
- la Giunta regionale, con delibera n.
564 del 9 settembre 2014, ha stanziato 1 milione e 500 mila euro volti a
coprire il 40% delle spese sostenute per l’utilizzo dei servizi di trasporto
pubblico su gomma e su rotaia per i nuclei familiari di almeno 3 componenti e
con un reddito il cui valore ISEE non superi i 18 mila euro;
- a seguito della Conferenza dei Servizi
svoltasi il 21 agosto 2009 presso il Provveditorato Interregionale per le Opere
Pubbliche in L’Aquila, è stato espresso parere favorevole alla messa a
disposizione della ex Caserma Campomizzi (Palazzine
C, D ed E) alle complete esigenze abitative degli studenti universitari per la
durata di 6 anni;
- il Ministero per le Infrastrutture e i
Trasporti - Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Lazio,
Abruzzo e Sardegna - ha eseguito i lavori di ristrutturazione e di adeguamento
della ex Caserma Campomizzi al fine di realizzare una
residenza studentesca, lavori per un ammontare di 13,5 milioni di euro;
- l’Azienda per il Diritto agli Studi
Universitari (ADSU) dell’Aquila gestisce la suddetta struttura a titolo
gratuito dal 20 novembre 2009 in seguito ad un’intesa sottoscritta dal
Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
dal Prefetto, dall’Università dell’Aquila e dalla stessa Azienda;
- ad oggi la Residenza Universitaria
"Campomizzi" offre gli unici 400 posti
letto pubblici nella Città dell’Aquila a studenti "capaci e meritevoli ma
privi di mezzi", oltre ad ospitare la mensa per tutti gli iscritti
all’Università dell’Aquila e temporaneamente gli uffici dell’ ADSU dell’Aquila;
- a termini di legge l'ADSU deve
procedere all'indizione per la nuova gara europea per il servizio mensa entro
dicembre 2014;
- l’ADSU dell’Aquila, al fine di rendere
la struttura maggiormente aderente alle esigenze degli studenti, ha ottenuto un
finanziamento regionale di 1,5 milioni di euro per realizzare con circa 1
milione di euro, come da programma ex L.R. 2 dicembre
2011, n. 41, approvato con deliberazione del CdA n. 2
in data 5 marzo 2012 e validato con determinazione direttoriale n. 59/DL in data 24 aprile 2012, nonché con fondi propri (300mila
euro), due nuove strutture all’interno del complesso della residenza da
adibire, rispettivamente, a Sala Polifunzionale (spazi dedicati allo studio,
bar, socializzazione) e agli uffici della Azienda stessa al fine di recuperare
gli spazi oggi sottratti alle finalità ricettive ed elevare conseguentemente
l’offerta a circa 440 posti letto complessivi;
EVIDENZIATO
CHE:
- i lavori per realizzare le due nuove
strutture sopra citate sono, ad oggi, ancora bloccati per le incertezze
riguardanti la finalità d’uso della ex Caserma Campomizzi
allo scadere della cessione dello stabile (1° settembre 2015) da parte del
Ministero della Difesa alla Agenzia del Demanio e quindi al Dipartimento di
Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
- alla pubblicazione del bando a valere
per l'Anno Accademico 2014-2015 per l'assegnazione di borse di studio e posti
letto, l'ADSU dell’Aquila ha dovuto rappresentare la criticità correlata alla
scadenza del comodato d'uso (1 settembre 2015), non potendo quindi garantire il
posto letto alla ripresa autunnale all’Anno Accademico 2014-2015.
IMPEGNA
il Presidente e la Giunta regionale
- a convocare senza indugio, entro e non
oltre 10 giorni, un tavolo paritetico con il Ministero della Difesa, il Comune
dell’Aquila e l’ADSU con le sue rappresentanze studentesche, per lasciare in
comodato d’uso gratuito la Caserma Campomizzi
all’ADSU per i prossimi 10 anni che, allargando il comodato a tutte le
palazzine, potenzialmente è in grado di diventare un vero e proprio campus
universitario da 1750 posti letto pubblici con gestione ottimale, poiché
concentrata e fungendo da polo di riattivazione economica della Città anche in
considerazione della posizione, in più interpretando sicuramente un ruolo di
grande attrattività per l’ateneo del capoluogo;
- ad utilizzare l’avanzo dei fondi
stanziati per il trasporto dedicato agli universitari pendolari fuorisede (art.
1, comma 5 della O.P.C.M. 3820 del 12.11.2009) in
altre forme di agevolazioni volte a migliorare la mobilità inter
ed extra urbana in attesa che vengano riportati anche il trasporto e la
mobilità dentro il quadro dei servizi essenziali per gli studenti;
- a mettere in campo azioni incisive
nella sfera delle politiche giovanili: puntando alla creazione di Startup e alla promozione della cultura dell’innovazione e
dell’imprenditorialità diffusa, perché i giovani universitari abruzzesi possano
trovare un ambiente fertile per sviluppare le proprie idee e i propri percorsi
professionali.»