IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTA la risoluzione a firma dei consiglieri D’Ignazio e Di Pangrazio recante: Chiusura redazioni giornalistiche nella Regione Abruzzo;

UDITA l'illustrazione del consigliere D’Ignazio;

UDITO l’intervento del Presidente Di Pangrazio;

a maggioranza Statutaria

L'APPROVA

nel testo che di seguito si trascrive:

«Il Consiglio regionale

PREMESSO che:

-          Il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha pubblicamente manifestato la sua intenzione di convocare gli “Stati Generali dell’Informazione” allo scopo di promuovere un confronto con le principali testate giornalistiche abruzzesi relativo allo stato di crisi dell’editoria regionale;

CONSIDERATO che:

-          questo confronto, ad oggi, non vi è ancora stato e che la crisi dell’editoria sta sferrando un duro colpo al pluralismo d’opinione e d’informazione in Abruzzo tantoché il 13 ottobre verrà chiusa l’edizione del quotidiano “Il Tempo” per motivi di ristrutturazione aziendale, mettendo in cassa integrazione a zero ore ben dieci giornalisti, e che, nei mesi a venire, sono previste inoltre drastiche riduzioni di organico anche per il quotidiano “Il Messaggero”;

VALUTATO che:

-          questi tagli porteranno alla desertificazione del panorama informativo regionale, dopo che per decenni attraverso le pagine del “Tempo” e del “Messaggero” sono stati veicolati i principali eventi politici, istituzionali, sociali e culturali, che hanno contribuito a forgiare il carattere identitario ed a valorizzare le tradizioni della nostra Regione;

-          questa decisione implicherebbe delle gravissime ripercussioni sulla formulazione delle opinioni dei cittadini-lettori, venendo a mancare il pluralismo delle voci su carta stampata;

IMPEGNA

Il Presidente della Giunta regionale

-          ad intervenire con tempestività per avviare un tavolo di approfondimento sulla problematica e di confronto tra le parti interessate, al fine di scongiurare – nei limiti del possibile – che il sistema dell’informazione in Abruzzo subisca una irreversibile mutilazione».