LA GIUNTA REGIONALE
VISTO
il D.Lgs 152/2006 “Norme in materia ambientale”;
VISTE
le LL.RR. n. 2/1997 e n. 9/2011 e successive
modifiche sul Servizio Idrico Integrato (di seguito SII);
VISTA
la LR n. 31/2010 “Norme regionali contenenti la prima attuazione del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (norme in materia ambientale)”;
RICHIAMATI
le Direttive Comunitarie, tra le quali la direttiva 91/271/CE concernente il
trattamento delle acque reflue urbane e la direttiva 2000/60/CE che istituisce
un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque e successive modifiche
ed il Piano di Tutela delle Acque (di seguito PTA), adottato con DGR n. 614 del
09.08.2010 e successive modificazioni ed integrazioni;
RICHIAMATO
l’art. 141 del D.Lgs 152/2006 che al co. 2 contiene la seguente definizione: “Il servizio idrico
integrato è costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione,
adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione
delle acque reflue, e deve essere gestito secondo principi di efficienza,
efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. Le
presenti disposizioni si applicano anche agli usi industriali delle acque
gestite nell'ambito del servizio idrico integrato”;
VISTA
la L.R. n. 9/2011 che ha disciplinato l’assetto del
SII in Abruzzo delimitando un Unico Ambito Territoriale Regionale (ATUR) cui è
preposto l’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato (ERSI);
CONSIDERATO
che ai sensi della LR 9/2011, art. 1:
- comma 6: all'ERSI sono attribuite
tutte le funzioni ed i compiti assegnati dalla L.R.
n. 2/1997 e successive modifiche, dal D.Lgs. n.
152/2006 e successive modifiche e da altra normativa di settore, agli Enti
d'Ambito soppressi;
- comma 8: l'ERSI esercita l'attività
di competenza sulla base di principi e criteri unitari che garantiscono
l'uniformità di indirizzo e di azione in materia di Servizio sull'intero
territorio regionale, il controllo analogo sui gestori in house del Servizio,
la valutazione ed analisi comparativa delle gestioni;
- comma 15: l'ERSI approva in via
definitiva gli atti di pianificazione e di programmazione del Servizio, in
particolare, previa deliberazione obbligatoria e vincolante delle ASSI, approva
il Piano d'Ambito, delibera la forma di gestione e affida il Servizio nonché
firma le Convenzioni per la gestione del Servizio, provvede alla loro gestione
ed al controllo dell'adempimento degli obblighi convenzionali da parte dei
gestori;
CONSIDERATO
che l’ERSI è attualmente in fase di costituzione e non è ancora operativo e che
fino alla costituzione sono competenti gli Enti d’Ambito in fase di
liquidazione ai sensi del comma 19 della LR 9/2011 che recita “L'ERSI succede
in tutte le posizioni giuridiche ed economiche dei sei Enti d'Ambito soppressi.
Sono fatti salvi i rapporti di lavoro esistenti presso gli Enti d'Ambito di cui
all'art. 6 e seguenti della L.R. 13 gennaio 1997, n.
2 nei quali succede l'ERSI, salvaguardando le competenze e le professionalità
maturate presso gli Enti d'Ambito soppressi. Per la costituzione dell'ERSI, con
Decreto del Presidente della Giunta Regionale viene nominato un Commissario
Unico Straordinario. Il Commissario opera in base alla delibera di indirizzo
della Giunta regionale e si avvale, per lo svolgimento dei compiti assegnati e
per far fronte alle necessità organizzative e di supporto delle strutture,
delle risorse umane e finanziarie di ciascun Ente d'Ambito soppresso. Per far
fronte ai propri compiti, il Commissario assume i necessari provvedimenti per assicurare
la continuità ed il regolare svolgimento dell'attività di competenza dell'ERSI,
tra le quali le attività connesse al controllo analogo sui soggetti gestori,
con riguardo in particolare al rafforzamento delle funzioni di controllo tese
alla realizzazione degli investimenti, alla verifica dei bilanci e dei dati
contabili dei gestori del Servizio”;
CONSIDERATO
che per Soggetti Gestori del SII, si intendono le 6 società a totale
partecipazione pubblica cui è stata affidata dalle Autorità d’Ambito, ai sensi
dell’art. 113 del D.Lgs 267/2000 e smi, la gestione in house del Servizio Idrico Integrato
come definito all’art.141 del dlgs 152/2006
nell’ambito di competenza, nonché i Comuni autorizzati ai sensi dell’art.
148.co. 5 del Dlgs. 152/2006;
CONSIDERATO
che i Soggetti Gestori del Servizio Idrico realizzano gli interventi previsti
nel Piano d’Ambito approvato dall’Autorità d’Ambito;
CONSIDERATO
il Piano d'Ambito dell'ATUR è articolato in base agli ambiti di competenza dei
6 Soggetti Gestori come definiti al punto precedente, attivi sul territorio
regionale al momento dell'entrata in vigore della LR 9/2011;
RICHIAMATI
il D.Lgs n. 152/2006, art. 148 co.
5, e l’art.1, co. 7, della LR 9/2011, in base ai
quali sono gestioni conformi al dettato normativo:
- nel caso di Comuni sopra i 1.000
abitanti, quelli che hanno regolarmente conferito la gestione del Servizio
Idrico Integrato al Soggetto Gestore individuato dall’Autorità d’Ambito;
- nel caso di Comuni sotto i 1.000
abitanti quelli che, pur non obbligati, hanno comunque conferito la gestione
del Servizio Idrico Integrato al Soggetto Gestore individuato dall’Autorità
d’Ambito ovvero quelli che gestiscono l’intero ciclo idrico integrato previa
autorizzazione dell’Autorità d’Ambito, e definizione del Piano Economico
Finanziario del Servizio svolto direttamente;
RICHIAMATA
la DGR n 614 del 09.08.2010 con la quale è stato adottato il Piano di Tutela
delle Acque e in particolare:
- gli art. 31, 32 e 33 delle Norme
Tecniche di Attuazione (NTA) che prevedono rispettivamente: “Disposizioni per
gli impianti di acque reflue urbane degli agglomerati superiori ad abitanti
equivalenti (a.e.)” e “Prescrizioni e limiti per
impianti di agglomerati superiori a 2000 a.e.”;
- il co. 12
dell’art. 31 delle NTA che prevede “La Regione, considerata la necessità e
l’urgenza di rispettare gli obblighi improrogabili previsti dalla Direttiva
91/271/CE e considerato che gli interventi relativi agli agglomerati oggetto
del presente articolo costituiscono lo strumento per il raggiungimento del
Target S-11 (depurazione) previsto dal Quadro Strategico Nazionale 2007-2013,
riconosce la massima priorità nell’erogazione di eventuali finanziamenti e/o
cofinanziamenti comunitari, nazionali e regionali, all’adeguamento degli
agglomerati superiori a 2.000 a.e.. In particolare
verranno utilizzati per gli interventi prioritari individuati le risorse del
Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) relative al periodo di programmazione
finanziaria corrente”;
RICHIAMATI
i Piani d’Ambito degli Enti d’Ambito:
- n. 1 Aquilano, approvato con Delibera
n. 2 in data 8/03/2012 del Commissario Unico Straordinario;
- n. 2 Marsicano, approvato con
Delibera n. 2 del 18.5.2010 dell’Assemblea dei Sindaci;
- n. 3 Peligno
Alto Sangro, approvato con Delibera n. 1 del
27.07.2012 dell’Assemblea dei Sindaci;
- n. 4 Pescarese, approvato con
Delibera n. 11 del 11.07.2012 del Commissario Unico Straordinario
- n. 5 Teramano, approvato con Delibera
n. 3 del 5.3.2012 del Commissario Unico Straordinario;
- n. 6 Chietino,
approvato con Delibera n. 2 del 8.3.2012 del Commissario Straordinario;
VISTA
la nota del 29/01/2014 prot. 0002908/TRI del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con cui si
informava l’amministrazione regionale che:
- l’art. 1 comma 112 della L.
27/12/2013, n. 147 (Legge di stabilità 2014), ha previsto l’istituzione di un
apposito Fondo nello stato di previsione del Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare con una dotazione finanziari di 10 milioni di
Euro per l’anno 2014, 30 milioni per l’anno 2015 e 50 milioni per l’anno 2016
per il finanziamento di un piano straordinario di tutela e gestione della
risorsa idrica, finalizzando prioritariamente a potenziare la capacità di
depurazione dei reflui urbani;
- il piano è da approvare con Decreto
del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e da
attuare attraverso la stipula di uno o più accordi di programma con gli Enti
territoriali locali interessati che devono individuare gli interventi necessari
e i soggetti attuatori;
- al fine della predisposizione del
suddetto piano straordinario si chiedeva all’amministrazione regionale di
fornire indicazioni/informazioni sugli interventi prioritari in materia di
raccolta e trattamento delle acque reflue urbane, funzionali al superamento
delle criticità presenti sul territorio regionale;
- l’amministrazione regionale doveva
altresì specificare per ogni singolo intervento, dando priorità a quelli con
maggior valenza ambientale ed impatto socio-economico, le risorse già
disponibili, lo stato della progettazione esistente ed allegare un cronoprogramma di realizzazione delle opere sulla scorta di
una tabella di sintesi inviata in allegato da restituire entro il successivo 7
febbraio 2014;
VISTA
la nota 6/2/2014 prot. RA36667 di riscontro alla nota
ministeriale succitata con cui veniva trasmessa la tabella contenente 131
progetti di cui 104 inerenti la risoluzione delle criticità depurative dei
reflui urbani degli agglomerati > 2.000 ab. Eq.
per un importo complessivo di €. 202.472.015,68;
VISTA
la nota del 4/4/2014 prot. 4788
(1.110/CORAM/5-2014A3) della Regione Piemonte, quale coordinamento Ambiente in
sede di Conferenza Unificata, con cui si comunicava lo schema di riparto fondo
MATTM della Conferenza Unificata riguardante il Piano straordinario di Tutela
delle Risorse Idriche finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di
depurazione dei reflui urbani che assegnava alla Regione Abruzzo un totale di
4.812.433,32 €, con richiesta alle amministrazioni regionali di comunicare il
proprio parere in vista della Conferenza unificata che si sarebbe tenuta il 10
aprile 2014;
VISTA
la nota del 9 aprile 2014 RA/99212 a firma del Presidente della Giunta
Regionale che esprimeva parere positivo allo schema di riparto fondo MATTM
riguardante il Piano straordinario di Tutela delle Risorse Idriche di cui alla
citata comunicazione della Regione Piemonte;
VISTA
la nota del 17/6/2014 prot. 0016684 del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con la quale ha
comunicato che la Conferenza Unificata in data 15/5/2014 ha approvato la
ripartizione del Fondo di 90 milioni per il triennio 2014-2016, finalizzato
prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani con
una disponibilità per la Regione Abruzzo di 4.812.433,32 €;
CONSIDERATO
che nella medesima nota si comunica che:
- il decreto Ministeriale per
l’approvazione del Piano straordinario è preceduto dalla stipula di uno o più
accordi di programma con gli Enti territoriali e locali interessati;
- al fine di dare attuazione a tali
adempimenti, ravvisata la necessità di prevedere una disciplina unitaria degli
interventi finanziati nel settore idrico-fognario-depurativo
nonché un unico sistema di monitoraggio per gli interventi medesimi, (nel caso
in specie il Sistema Gestione Progetti (SGP), in uso consolidato dalle regioni)
è stata elaborata una bozza di accordo integrativo degli Accordi di Programma
Quadro invita via e.mail;
- la bozza è stata trasmessa insieme al
quadro degli interventi (104) da inserire nel Piano straordinario e che tale
quadro, già trasmesso dalla Regione deve essere aggiornato/verificato/definito
nonché rimodulato sulla base delle risorse da impegnate.
CONSIDERATO
che la bozza di Accordo di Programma Quadro - trasmessa al Dipartimento per lo
Sviluppo e la Coesione Economica – ex art. 10 del D.L. n. 101/2013 convertito
con modificazioni, dalla Legge 125/2013 per la condivisione - richiama:
- la Direttiva 91/271/CEE del Consiglio
del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane;
- la Direttiva 2000/60/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un
quadro per l'azione comunitaria in materia di acque;
- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, recante "Norme in materia
ambientale" e successive modifiche e integrazioni;
- in particolare la Parte Terza del
predetto Decreto Legislativo n.152, contenente, tra l’altro, le norme di
recepimento della citata direttiva comunitaria 91/271/CEE ;
- l’articolo 1, comma 112 della Legge
27 dicembre 2013, n. 147 che, al fine di finanziare un piano straordinario di
tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a
potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, ha istituito nello
stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare un apposito fondo da ripartire, con una dotazione di 10 milioni di
euro per l’esercizio 2014, di 30 milioni di euro per l’esercizio 2015 e di 50
milioni di euro per l’esercizio 2016;
- la necessità di potenziare la
capacità di depurazione dei reflui urbani anche in considerazione delle
procedure di contenzioso e pre-contenzioso
comunitario avviate per la mancata conformità dei sistemi di raccolta e
depurazione delle acque reflue urbane alle disposizioni della citata direttiva
n. 91/271/CEE del 21 maggio 1991, e in particolare:
• procedura
di infrazione 2004/2034, per la quale, nell’ambito della Causa C 565/10 avente
ad oggetto il ricorso per inadempimento, ai sensi dell’articolo 258 TFUE,
proposto dalla Commissione europea il 2 dicembre 2010, la Corte di giustizia
dell’Unione europea con sentenza del 19 luglio 2012, ha condannato la
Repubblica italiana per il mancato rispetto degli obblighi ad essa incombenti in forza degli
articoli 3, 4, paragrafi 1 e 3, e 10 della direttiva 91/271/EE, come modificata
dal regolamento n. 1137/2008, con
riguardo ad alcuni agglomerati con oltre 15.000 abitanti equivalenti che
scaricano in aree così dette «normali»;
• procedura
di infrazione 2009/2034, attualmente in fase di parere motivato ex art. 258
TFUE, che contesta il mancato rispetto della direttiva 91/771/CEE con riguardo
agli agglomerati con oltre 10.000 abitanti equivalenti che scaricano in aree
così dette «sensibili»;
• procedura
di infrazione 2014/2059 e provvedimento di costituzione in mora (Causa
C-1851/2014) per la non conformità di 880 agglomerati e di 57 aree sensibili;
VISTA
la nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
del 2/4/2014 Prot. 0009725 che segnala i 26
agglomerati ricadenti negli ex Ambiti Territoriali Ottimali Pescarese e Chietino della Regione Abruzzo per i quali la Repubblica Italiana
è stata messa in mora per violazione degli artt. 3 e 4 delle Direttiva
91/271/CE nella procedura di infrazione su richiamata 2014/2059;
RICHIAMATA
la nota prot. RA/159682 del 9.7.2012 del Servizio
Qualità delle Acque – DC/27 con la quale è stato trasmesso l’elenco degli
interventi prioritari ed indifferibili ai sensi della direttiva 91/217/CEE
giusta risultati Questionario 2011 UWWTD (Urban Waste Water Treatment Directive)
trasmesso al Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare
tramite aggiornamento dati, in data 15 febbraio 2012, del sito SINTAI (Sistema
Informativo Nazionale per la Tutela delle Acque Italiane) per il monitoraggio
sullo stato di attuazione degli obblighi europei in tema di depurazione;
RICHIAMATA
la mail del Servizio Qualità delle Acque del 29 luglio 2014 giusta protocollo
di ricezione RA/205367 che nell’ambito dell’integrazione/correzione del
Questionario UWWTD 2013, attualmente in corso, da parte di alcuni Gestori del
SII e degli Enti d’Ambito competenti, fornisce chiarimenti in merito
all’andamento dei dati di conformità degli agglomerati maggiori di 2.000 ae rispetto alla precedente rilevazione del 2011;
CONSIDERATO
che l’elenco dei progetti trasmesso in allegato alla nota la nota 6/2/2014 prot. RA36667 contiene i progetti presentati ed in parte
finanziati nell’ambito della linea di Azione IV 1.1.a FSC 2007/2013, la cui
graduatoria provvisoria è stata approvata con DGR 196/2014 modificata ed
integrata con DGR 380/2014 e DGR 385/2014;
CONSIDERATO
che le risorse del Piano straordinario vanno destinate, come da comunicazioni
ministeriali, ad interventi prioritari in materia di raccolta e trattamento
delle acque reflue urbane, funzionali al superamento delle criticità presenti
sul territorio regionale;
RITENUTO
di dover adottare dei criteri di selezione dei progetti che garantiscano
trasparenza e parità di trattamento tra i territori ed i soggetti gestori;
RITENUTO
che, per avere certezza di realizzazione dell’intervento, per efficientare i procedimenti ottimizzando tempi e costi
possono essere concessi finanziamenti solo su progetti esecutivi di opere
approvati dal beneficiario, ovvero su progetti preliminari o definitivi
approvati in caso di appalto integrato ai sensi dell’art. 53 co. 2 lett. b) e c) del D.Lgs
163/2006 nonché dell’art. 55 del DPE n. 207/2010;
RITENUTO,
vista l’urgenza di superare le criticità depurative, di intervenire dando
precedenza agli interventi prioritari in materia di raccolta e trattamento
delle acque reflue urbane, funzionali al superamento delle criticità presenti
sul territorio regionale per i quali è disponibile un livello di progettazione
tale da consentire l’avvio della procedura di evidenza pubblica subito dopo la
concessione del finanziamento;
RITENUTO
pertanto di rimodulare l’elenco, inviato con nota RA/36667 del 6/2/2014,
stralciando i progetti già finanziati con le citate DGR 196/2014, 380/2014 e
385/2014, quelli in corso di realizzazione o conclusi da parte del soggetto
gestore, e quelli che non dispongono di un livello di progettazione tale da
consentire l’avvio della procedura di evidenza pubblica subito dopo la
concessione del finanziamento;
CONSIDERATO
che a seguito di tale rimodulazione l’elenco si compone di 37 progetti per un
totale di € 103.771.801,71 e che pertanto è necessario selezionare
ulteriormente i progetti disponibili considerato che l’ammontare disponibile
per la Regione Abruzzo è di 4.812.433,32 € per l’intero territorio regionale;
CONSIDERATO
che possono essere finanziati gli interventi previsti nei Piani d’Ambito
approvati dalle Autorità d’Ambito;
RITENUTO
di specificare che le opere per la tutela delle risorse idriche sono realizzate
dalle Società di gestione del SII, così come previsto dalla disciplina
nazionale di settore (D.Lgs 152/2006), e che i contributi
pubblici vanno a scomputo degli investimenti previsti dal Piano d’Ambito, e non
concorrono alla definizione della tariffa pagata dagli utenti;
RITENUTO
come da indicazioni ministeriali di dare priorità ai progetti cantierabili ovvero che hanno un livello di progettazione
che consente l’indizione della gara ad evidenza pubblica con maggior valenza
ambientale ed impatto socio-economico dando priorità agli agglomerati non
conformi per i quali è disponibile un livello di progettazione di maggiore dettaglio,
quelli per i quali è già stata avviata la procedura di infrazione e comunque
agli agglomerati di maggiori dimensioni, dando precedenza a quei progetti che
siano totalmente finanziabili con l’importo assegnato;
RITENUTO
altresì di ammettere il finanziamento in via prioritaria i progetti
finanziabili per intero con l’importo reso disponibile dal MATTM, e nel caso di
progetto finanziato parzialmente di condizionare il finanziamento all’impegno
debitamente formalizzato dal soggetto gestore di cofinanziare l’importo che non
trova copertura nella somma resa disponibile per l’Abruzzo dal MATTM.
CONSIDERATO
che alla luce dei criteri e delle priorità di intervento su elencate risultano
finanziabili i seguenti interventi:
Soggetto
attuatore |
Localizzazione |
Progetto
finanziato |
Costo Totale del
progetto |
Ente d’Ambito 2 Marsicano*/
Soggetto gestore** |
Cappadocia (Capoluogo) –
Prov. L’Aquila |
Completamento rete fognaria in Comune di Cappadocia |
€ 402.612,51 |
Ente d’Ambito 6 Chietino*/
Soggetto gestore** |
Atessa Capoluogo – Prov. Chieti |
Adeguamento e potenziamento impianto di depurazione in
Comune di Atessa – Loc. Via Ianico
|
€ 820.658,00 |
Ente d’Ambito 6 Chietino*/
Soggetto gestore** |
Guardiagrele - Prov. Chieti |
Adeguamento e potenziamento impianto di depurazione in
Comune di Guardiagrele - Loc. S. Leonardo |
€ 1.220.000,00 |
Ente d’Ambito 2 Marsicano*/ Soggetto
gestore** |
Ortucchio Prov. L’Aquila |
Potenziamento impianto di depurazione a servizio
agglomerato Ortucchio – Lecce dei Marsi – Gioia dei Marsi |
€ 1.647.101,27 |
Ente d’Ambito 2 Marsicano*/
Soggetto gestore** |
Trasacco - Prov. L’Aquila |
Adeguamento e Potenziamento della capacita depurativa
dell’impianto di Trasacco – Strada 36 |
€ 1.794.632,89 |
*fino alla piena operatività dell’ERSI **soggetto gestore in house del servizio idrico integrato |
RITENUTO
di finanziare il progetto Completamento rete fognaria in Comune di Cappadocia tra quelli disponibili di cui all’elenco
rimodulato in quanto si tratta di un progetto esecutivo, di un agglomerato non
conforme che interessa un 6.940 abitanti equivalenti;
RITENUTO
di finanziare il progetto Adeguamento e potenziamento impianto di depurazione
in Comune di Atessa – Loc. Via Ianico
tra quelli disponibili di cui all’elenco rimodulato in quanto è uno degli
agglomerati per i quali la Repubblica italiana è stata messa in mora sulla
scorta dei dati comunicati nel Questionario 2009 (dati 2007) e interessa 3.000
abitanti equivalenti;
RITENUTO
di finanziare il progetto Adeguamento e potenziamento impianto di depurazione
in Comune di Guardiagrele - Loc. S. Leonardo tra
quelli disponibili di cui all’elenco rimodulato in quanto è uno degli
agglomerati per i quali la Repubblica italiana è stata messa in mora sulla
scorta dei dati comunicati nel Questionario 2009 (dati 2007) e interessa 9.000
abitanti equivalenti;
RITENUTO
di finanziare il progetto Potenziamento impianto di depurazione a servizio
agglomerato Ortucchio – Lecce dei Marsi
– Gioia dei Marsi tra quelli disponibili di cui
all’elenco rimodulato in quanto è un agglomerato non conforme ed interessa
10.000 abitanti equivalenti;
RITENUTO
di finanziare il progetto Adeguamento e Potenziamento della capacita depurativa
dell’impianto di Trasacco – Strada 36 tra quelli
disponibili di cui all’elenco rimodulato in quanto è un agglomerato non
conforme ed interessa 8.890 abitanti equivalenti, finanziato parzialmente con
Fondi FSC 2007/2013 Linea di Azione IV.1.1.a per € 946.513,46 e per €
105.168,16 di cofinanziamento da parte del Soggetto Gestore in modo da
assicurare la copertura totale del progetto;
RITENUTO
di approvare il Programma di interventi come da Allegato 1 che forma parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione;
CONSIDERATO
che l’art. 1 dalla bozza di “Accordo di programma quadro per l’attuazione del
piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato
prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani”
inviato dal Ministero prevede che costituiscono allegati al programma degli interventi:
1.a
Relazioni tecniche (complete di cronoprogrammi);
1.b
Schede riferite agli interventi;
1.c
Piano finanziario per annualità;
CONSIDERATO
che l’art. 4 dalla bozza di Accordo su citato prevede che:
- Nell’allegato 1 – Programma degli
Interventi - sono riportati i seguenti elementi: la localizzazione, il soggetto
attuatore, il titolo di ciascun intervento, lo stato della progettazione, il
costo dell’intervento, le risorse disponibili con l’indicazione della relativa
fonte.
• Nell’allegato
1.a “relazioni tecniche” sono riportati i seguenti elementi: descrizione di
ciascun intervento, risultati attesi e cronoprogramma,
il CUP.
• Nell’allegato
1.b “schede-intervento” sono riportate le schede relative a ciascun intervento,
conformi al tracciato “Sistema Gestione Progetti”/“Banca Dati Unitaria”
(SGP/BDU)
• Nell’allegato
1.c. “Piano finanziario per annualità” è riportata la previsione relativa al
fabbisogno finanziario annuale di ciascun intervento.
- Le schede di cui all’allegato 1, sono
inserite all’interno del sistema informativo centrale per il monitoraggio
istituito presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica
(Sistema Gestione Progetti – Banca Dati Unitaria).
RITENUTO
pertanto di autorizzare il Servizio Gestione delle Acque della direzione
LL.PP., Ciclo Idrico Integrato e Difesa del Suolo e della Costa, Protezione
Civile ad acquisire sulla scorta del Programma degli interventi approvato dalla
presente deliberazione le informazioni ed i dati necessari per la
predisposizione degli allegati 1.a, 1.b e 1.c di cui alla bozza di Accordo di
Programma inviata dal Ministero della Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare e di quanto necessario per la definizione del medesimo Accordo.
DATO
ATTO che la copertura finanziaria del programma sarà assicurata dalle risorse
ex Legge 27.12.2013 n. 147– art 1. co. 112 (legge di
stabilità 2014) di cui alla succitata nota del 17/6/2014 prot.
0016684 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
DATO
ATTO che la presente deliberazione non comporta assunzione di impegno di spesa
a carico del Bilancio regionale e che si procederà in tal senso con adozione di
formali provvedimenti successivi e conseguenti;
DATO
ATTO della puntuale istruttoria favorevole da parte della struttura proponente;
CONSIDERATO
che occorre operare al fine del massimo contenimento delle spese non destinate
direttamente alla realizzazione delle opere di che trattasi;
DATO
ATTO che ogni economia nascente a seguito dell'aggiudicazione non è
utilizzabile dalla stazione appaltante, ma torna nella disponibilità programmatoria della Regione;
DATO
ATTO della legittimità del presente provvedimento attestata dal Dirigente del
Servizio Gestione delle Acque, con la firma in calce allo stesso, a norma della
L. R. 77/99;
DATO
ATTO del parere favorevole del Direttore in merito alla coerenza dell’atto
proposto con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati alla Direzione;
A
voti unanimi espressi nelle forme di legge:
DELIBERA
1. di approvare, per le motivazioni di cui
in premessa che si intendono parte integrante e sostanziale del presente atto
deliberativo, il Programma degli interventi di cui all’ALLEGATO 1 ai sensi
dell’articolo 1 comma 112 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 inerente il
piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato
prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
2. di approvare la bozza dell’Accordo di
programma quadro per l’attuazione del piano straordinario di tutela e gestione
della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di
depurazione dei reflui urbani trasmessa con nota del 17/6/2014 prot. 0016684 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare di cui all’ALLEGATO 2, parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione;
3. di autorizzare il Servizio Gestione
delle Acque della direzione LL.PP., Ciclo Idrico Integrato e Difesa del Suolo e
della Costa, Protezione Civile ad acquisire sulla scorta del Programma degli
interventi approvato dalla presente deliberazione le informazioni ed i dati
necessari per la predisposizione degli allegati 1.a, 1.b e 1.c di cui alla
bozza di Accordo di Programma inviata dal Ministero della Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare e di quanto necessario per la definizione del
medesimo Accordo;
4. di stabilire che nelle convenzioni che
la competente Direzione provvede a definire con gli AATO e di conseguenza nei
rapporti con i concessionari gli stessi Soggetti gestori del SII devono:
- svolgere
le attività inerenti la progettazione, direzione e contabilità delle opere
utilizzando di norma le proprie strutture tecniche formate da dipendenti della
Società/Ente alle quali sono riconosciute le spettanze previste per legge;
- solo
in via derogatoria e motivata le stesse Società/Ente possono avvalersi di
professionisti esterni restando fermo che in tale ipotesi l'ammontare delle
spese tecniche ammissibili per le attività di cui innanzi non può superare il
2,5% dei lavori a base d'asta;
- eventuali
economie nascenti a seguito dell'aggiudicazione non sono in alcun caso
utilizzabili dalla stazione appaltante , ma tornano nella disponibilità programmatoria della Regione;
- la collaudazione in corso d’opera e finale, attività tipica
per il rinvenimento del lavoro eseguito a regola d’arte, è di esclusiva pertinenza
dei nominandi di questa Stazione finanziante e
delegante;
- la
piena esecutività di questa delibera è condizionata da ulteriore delibera da
adottarsi nella prossima Giunta che dia rilievo all’acquisizione di impegni
formalmente assunti da parte dei rappresentanti legali degli enti gestori con
atti tipici idoneamente assunti per l’accettazione delle condizioni vincolanti
in nessun caso derogabili, con particolare riferimento all’insuperabilità della
percentuale del 2,5% delle spese ammissibili di cui al punto dettagliato in
delibera.
5. di dare atto che la copertura
finanziaria del programma sarà assicurata dalle risorse ex Legge 27.12.2013 n. 147– art 1. co.
112 (legge di stabilità 2014);
6. di dare atto che la presente
deliberazione non comporta assunzione di impegno di spesa a carico del Bilancio
regionale e che si procederà in tal senso con adozione di formali provvedimenti
successivi e conseguenti;
7. di inviare la presente deliberazione
alla Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie,
Programmazione, Parchi, Territorio, Ambiente, Energia e alla Direzione Riforme Istituzionali - Enti Locali -
Bilancio - Attività Sportive.
Seguono allegati