IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA
la risoluzione a firma dei consiglieri Balducci,
Sospiri, D'Ignazio, Pettinari, Monticelli, Ranieri,
Smargiassi, Pietrucci, Paolini, Berardinetti,
Marcozzi, Di Dalmazio,
Mercante e Bracco recante: Accorpamento Provveditorati Regionali
dell’Amministrazione Penitenziaria;
UDITA
l'illustrazione del consigliere Balducci;
all'unanimità
L'APPROVA
nel
testo che di seguito si trascrive:
«Il Consiglio Regionale
PREMESSO
CHE:
- il 15 luglio u.s. è stato trasmesso
alla Funzione Pubblica lo schema di D.P.C.M. in cui,
tra gli interventi necessari in attuazione della c.d. spendig
review, è prevista la riduzione dei Provveditorati
Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria dagli attuali 16 a 11;
- in questo schema di riforma il
Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per l’Abruzzo
permaneva attivo, accorpandosi in esso anche la limitrofa struttura regionale
delle Marche e del Molise;
- con decreto del 12 agosto n. 9, il
Ministero della Giustizia ha istituito un gruppo di lavoro che ha proceduto ad
una rivisitazione dello schema adottato;
- il predetto gruppo di lavoro ha
redatto uno schema di riorganizzazione che prevede la soppressione del
Provveditorato Regionale dell’Abruzzo e il suo accorpamento, in una prima
ipotesi di riforma, nel Provveditorato interregionale Abruzzo, Molise e Puglia
con sede a Bari e, in una seconda ipotesi di riforma, nel Provveditorato
interregionale Abruzzo, Lazio e Sardegna con sede a Roma;
CONSIDERATO
CHE:
- il Provveditorato dell’Abruzzo svolge
una funzione essenziale di coordinamento degli istituti penitenziari e servizi
della regione, grazie alla diretta conoscenza delle realtà periferiche;
- la soppressione, con conseguente
accorpamento delle sue funzioni in altra struttura multi-regionale,
comporterebbe un progressivo scollamento con il territorio con compromissione
del principio di sussidiarietà;
- il mantenimento della locale
articolazione regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Pescara non
comporterebbe aggravio di spesa, atteso che la sede del Prap
Abruzzo è in uno stabile di proprietà della stessa Amministrazione
Penitenziaria;
- l’accorpamento in un Provveditorato
interregionale secondo le ipotesi di ristrutturazione allo studio, comporterà
disfunzionalità e un aumento di spese connesse alla mobilità di personale e
mezzi;
IMPEGNA
il
Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente
- ad attivarsi con urgenza presso il
Ministero della Giustizia affinché si eviti la soppressione di questa
importante articolazione periferica dello Stato che priverebbe del tutto la
città di Pescara di un essenziale organo che assicura qualificanti attività a
livello territoriale, destinato al soddisfacimento di primari interessi
pubblici, trattandosi di un presidio di sicurezza e legalità sul territorio
abruzzese.»