IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Omissis

 

DETERMINA

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:

1)         di autorizzare ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., la ditta SPICA srl  srl  all’ampliamento e riorganizzazione funzionale dell’ impianto di recupero  (R13 – R5) di rifiuti inerti  ubicato in loc. “Noce Mattei” del Comune di Sulmona in un’area identificabile secondo le N.C.T. del Comune di Sulmona al foglio n. 45, particelle nn. 72, 219 e 1010, per ua superficie complessiva pari a ca. 7171 mq. L’impianto è composto dalle seguenti sezioni impiantistiche:

-          Sezione relativa al trattamento e recupero dei rifiuti inerti ( operazione di recupero R13 – R5) per la produzione di materia prima seconda (MPS, aggregati riciclati) da utilizzare, ad esempio, per ripristini ambientali, sottofondi stradali ecc.;

-          Sezione relativa alla mera messa in riserva dei rifiuti ( operazione di recupero R13) per lo stoccaggio di alcuni rifiuti prodotti dall’attività di costruzione e demolizione, ad esempio plastica, legno ecc., da conferire presso specifici impianti di recupero terzi autorizzati.

2)         di approvare i seguenti elaborati progettuali trasmessi dalla ditta SPICA  srl  relativamente all’autorizzazione di cui al precedente punto 1):

-          Relazione tecnica descrittiva;

-          Relazione Geologica e sismica;

-          Relazione tecnica – Previsione di impatto acustico;

-          Relazione tecnica – Analisi Micrometeorologica e Valutazione dell’impatto dell’impatto sulla Qualità dell’Aria;

-          Tav. n.1 – Inquadramento territoriale – Quadro dei vincoli;

-          Tav. n. 2 – Planimetria generale su base catastale;

-          Tav. n. 3 – Stato autorizzativo dell’impianto recupero inerti;

-          Tav. n. 4 – Stato futuro dell’impianto di recupero inerti;

-          Tav. n. 5 – Sistema di raccolta delle acque meteoriche – Schema e particolari costruttivi dell’impianto di raccolta delle acque;

-          Tav. n. 6 – Sistema di abbattimento delle polveri – Schema dell’impianto di abbattimento polveri;

-          Tav n. 7 – Impianto elettrico;

-          Tav. n. 8 – Particolari costruttivi  e macchinari.

3)         di specificare che nell’impianto posso essere gestiti i seguenti rifiuti con le potenzialità e le operazioni di trattamento  di seguito evidenziate:

Attività di recupero (R13 –R5)

CER

Descrizione

Operazioni di recupero

Potenzialità istantanea

Potenzialità annua

(t/a o m3/a)

01 04 08

Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07

R 13 – R 5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2985, 2 t. corrispondenti a 1756 mc

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

65.360 t/a corrispondenti a 38.447 mc

01 04 09

Scarti di sabbia e argilla

R 13 – R 5

01 04 13

Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07

R 13 – R 5

10 02 02

Scorie non trattate

R 13 – R 5

10 09 06

Forme e anime di fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 09 05

R 13 – R 5

10 09 08

Forme e anime di fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 09 07

R 13 – R 5

10 12 03

Polveri e particolato

R 13 – R 5

10 12 06

Stampi di scarto

R 13 – R 5

10 12 08

Scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico)

R 13 – R 5

10 13 04

Rifiuti di calcinazione e di idratazione della calce

R 13 – R 5

10 13 11

Rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci 10 13 09 e 10 13 10

R 13 – R 5

16 11 02

Rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 01

R 13 – R 5

16 11 04

Altre rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 03

R 13 – R 5

17 01 01

Cemento

R 13 – R 5

17 01 02

Mattoni

R 13 – R 5

17 01 03

Mattonelle e ceramiche

R 13 – R 5

17 01 07

Miscugli oscorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06

R 13 – R 5

17 03 02

Miscele bituminose, diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01

R 13 – R 5

17 05 04

Terre e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03

R 13 – R 5

17 05 08

Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 17 05 07

R 13 – R 5

17 09 04

Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03

R 13 – R 5

191205

Vetro

R 13 – R 5

20 03 01

Rifiuti urbani non differenziati

R 13 – R 5

 

Attività di  messa in riserva  (R13 )

CER

Descrizione

Operazioni di recupero

Potenzialità istantanea

Potenzialità annua

(t/a o m3/a)

10 11 12

Rifiuti di vetro diversi da quelle di cui alla voce 10 11 11

R 13

 

 

 

 

 

 

240 mc corrispondenti a 67, 2 t

 

 

 

 

 

 

12.960 mc./a corrispondenti a 3.628 t/a

15 01 01

Imballaggi in carta e cartone

R 13

15 02 02

Imballaggi in plastica

R 13

15 01 05

Imballaggi in materiali compositi

R 13

15 01 07

Imballaggi in vetro

R 13

16 01 20

Vetro

R 13 

17 02 01

Plastica

R 13 

17 02 02

Vetro

R 13 

17 02 03

Legno

R 13 

17 08 02

Materiali da costruzione a base di gesso diveri da quelli di cui alla voce 170801

R 13 

 

Prescrizioni:

-          tenere una gestione separata, con specifici registri, delle due singole linee impiantistiche  ( R13 e R13/R5);

4)         di stabilire che l’autorizzazione di cui al precedente punto 1) è concessa per un periodo pari ad anni dieci dalla data di emanazione del presente provvedimento, detto periodo risulta comprensivo sia della fase di costruzione che della fase di esercizio;

5)         di stabilire che l’autorizzazione di cui al punto 1)  è rinnovabile nelle forme stabilite dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i  e della L. R.  45/2007

6)         di stabilire che l’esercizio dell’impianto, è preceduto dall’invio allo scrivente Servizio della seguente documentazione:

-          documentazione attestante la prestazione delle garanzie finanziarie in conformità a quanto stabilito nel seguente punto 15);

-          comunicazione  cui allegare una dichiarazione del direttore dei lavori che attesti:

-          l’ultimazione delle opere in conformità al progetto approvato;

-          l’avvenuta effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale;

-          Il nominativo del Responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze tecniche;

7)         di disporre  che entro centottanta giorni dalla comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga accordata su motivata istanza dell’interessato, il soggetto autorizzato alla realizzazione deve presentare il certificato di collaudo dell’impianto stesso. Il certificato di collaudo deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della tipologia di impianto: 

-          la conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;

-          la funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento, trattamento e recupero in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire o da recuperare;

-          l’idoneità delle singole opere civile ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;

-          il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima potenzialità;

-          l’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;

-          le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui rifiuti da trattare, da recuperare o da smaltire, sui rifiuti prodotti, sui materiali recuperati, sulle emissioni e sugli scarichi, come specificazione dei valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi;

8)         di autorizzare la Ditta Spica, ai sensi delle disposizioni di cui al D.Lgs 152/2006 e s.m.i., allo scarico delle acque di prima pioggia trattate, al formale irriguo adiacente il fronte est dell’impianto, nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

1.         rispetto delle  prescrizioni di cui al Nulla Osta del Consorzio di Bonifica Interno “Bacino Aterno e Saggittario” rilasciato con  note  prot. n.n  4763 del 12.10.2011 e 4499 del 3.10.2013;

2.         chiarire prima dell’avvio dell’impianto la significatività del corpo recettore; qualora lo stesso abbia portata nulla per più di 120 giorni all’anno è necessario che lo scarico assicuri il rispetto dei limiti della tabella 4 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., anziché di quelli della tabella 3 del medesimo allegato, come indicato i relazione;

3.         le acque di scarico devono essere analizzate con cadenza semestrale mediante prelievo nel pozzetto di ispezione. I certificati analitici di tali verifiche devono essere tenuti a disposizione presso l’impianto per le verifiche di legge.

9)         di autorizzare la ditta SPICA srl alla emisione diffuse in atmosfera relativamente all’attività dell’impianto di recupero (R5) nel rispetto  delle  seguenti prescrizioni:

-          adeguarsi automaticamente a eventuali nuove prescrizioni di legge, qualora più restrittive, in merito alle emissioni in atmosfera;

-          attenersi alle disposizioni di cui all’Allegato V alla parte Quinta del D.Lgs 152/2006 e condurre l’attività in modo che non vengano prodotte emissioni diffuse;

-          installare un contatore volumetrico dedicato alla rilevazione dei consumi di acqua utilizzata per il contenimento delle emissioni diffuse. Le letture del contatore volumetrico dovranno essere effettuate e registrate con cadenza settimanale nel periodo estivo ( maggio/ottobre) e quindicinale nel periodo invernale ( novembre/aprile) e tenute a disposizione per verifica dell’organo di controllo;

-          nella realizzazione dell’impianto di nebulizzazione e nell’installazione del contatore volumetrico a monte dell’impianto stesso deve essere tenuta in debita considerazione la necessità di evitare che nei periodi invernali il sistema possa andare fuori uso per via delle basse temperature;

-          annotare su apposito Registro delle Manutenzioni, vidimato dal competente settore della Provincia, le operazioni di manutenzione  e le eventuali sostituzioni dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti;

-          effettuare le operazioni di manutenzione degli impianti di umidificazione/abbattimento con frequenza tale da mantenere costante l’efficienza degli stessi; la frequenza di dette operazioni di manutenzione deve essere almeno semestrale;

-          comunicare eventuali interruzioni del normale funzionamento dei sistemi di abbattimento entro le otto ore successive all’evento all’Amministrazione Provinciale dell’Aquila settore Ambiente ed Urbanistica, al Comune di Sulmona, al Distretto Provinciale dell’ARTA dell’Aquila, al Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica ASL di Avezzano – Sulmona – L’Aquila; in tali casi  l’attività deve essere interrotta fino al ripristino delle normali condizioni di esercizio;

-          per la valutazione delle misure degli inquinanti negli scarichi in atmosfera si applica quanto stabilito dal D.Lgs 152/2206 Parte Quinta, allegato VI e s.m.i.;

10)       di ritenere revocata la determinazione dirigenziale n. 21 del 02.02.2012 all’atto della comunicazione di entrata in esercizio dell’impianto in conformità a quanto autorizzato con il presente provvedimento;

11)       di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

12)       di richiamare  la Ditta  SPICA srl autorizzata, al rispetto, per quanto applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia dell’Aquila ed all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Dipartimento Provinciale dell’Aquila di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla Regione da quelli fuori Regione, in conformità con le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del 11.10.2010;

13)       di richiamare la Ditta  SPICA srl all’osservanza di quanto previsto dal D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, avente per oggetto “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” e s.m.i.;

14)       di dare atto che l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13) del Decreto Legislativo 03.04.2006 152 e s.m.i. e dell’art. 45 comma 16) della Legge Regionale 19.12.2007 45 e s.m.i.;

15)       di obbligare  la Ditta  SPICA srl  a trasmettere prima dell’avvio dell’impianto  apposita polizza fideiussoria adeguata alla DGR n. 790 e s.m.i., in conformità con le potenzialità e le operazioni di trattamento  autorizzate con il presente provvedimento;

16)       di riservarsi l’adozione di ulteriori provvedimenti all’esito dell’accertamento della sussistenza dei requisiti soggettivi,  di cui alla D.G.R. 29.11.2007, n. 1227;

17)       di fare salvi  eventuali ed ulteriori autorizzazioni, visti, pareri tecnici, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti ed organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti nella materia, sono fatti salvi eventuali diritti di terzi;

18)       di redigereil presente provvedimento in numero tre originali, di cui due vengono trasmessi  al Competente SUAP di Sulmona , Via Mazara 21 – 67039 Sulmona (AQ);

19)       di disporre  che il competente SUAP di Sulmona provveda a::

-          notificare un originale del provvedimento alla Ditta SPICA srl  presso la SS 17, Km 95,500 – Zona Autoporto, 67039 Sulmona (AQ);

-          trasmettere copia del provvedimento all’Amministrazione Provinciale di L’Aquila, all’A.R.T.A. Distretto dell’Aquila, all’ all’A.R.T.A. – Direzione Centrale di Pescara ed all’Albo Nazionale Gestori Ambientali;

20)       di disporre  la pubblicazione  del presente provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Dott. Franco Gerardini