IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA
la risoluzione a firma del consigliere Marcozzi
recante: Elettrodotto Villanova-Gissi. Proposta
d’intervento della Regione Abruzzo a tutela dei cittadini e del territorio;
UDITA
l'illustrazione del consigliere Marcozzi;
All'unanimità
L'APPROVA
nel
testo che di seguito si trascrive:
«Il
Consiglio Regionale
PREMESSO
CHE:
La
Società Terna S.p.A. è Gestore unico della Rete di Trasmissione Nazionale
(RTN).
Nel
Piano di Sviluppo della rete di Trasmissione Nazionale (RTN) del 2005, Terna
aveva previsto il rafforzamento della dorsale adriatica di trasmissione a 380kV
in Doppia Terna, quale raddoppio dell'attuale linea Fano-Villanova-Larino-Gissi-Foggia,
tenuto conto dei nuovi scenari di produzione determinati dai poli
termoelettrici del Centro Sud.
Tali
scenari produttivi, secondo i Piani di Sviluppo 2008-2010, e come da citazione
espressa dei Piani, sono:
1) lo sviluppo della generazione (...) nel
Mezzogiorno, dove è prevista la realizzazione di impianti termoelettrici per
una potenza complessiva di circa 2.900 MW. Pertanto, in presenza di un mercato
concorrenziale, è prevedibile un aumento dei flussi di potenza dall'area Sud
verso il Centro-Sud;
2) nuovi flussi di potenza da Sud verso la
stazione di Villanova (circa 2.000 MW) che determinando un peggioramento delle
criticità di esercizio e delle congestioni rendono necessari gli opportuni
sviluppi di rete per decongestionare il transito tra la zona Sud e Centro Sud;
3) un aumento delle congestioni nel
Meridione sulla rete AAT in uscita dal nodo di Foggia, con conseguenti rischi
di limitazioni per i poli produttivi nel meridione. Al fine di superare tali
limitazioni è in programma il raddoppio e potenziamento della dorsale medio
adriatica, mediante realizzazione di un secondo elettrodotto a 380 kV tra le esistenti stazioni di Foggia e Villanova (PE);
4) le due nuove interconnessioni HVDC
sottomarine, (Merchant-Line, Italia Albania e quella
con il Montenegro), con l'aggiunta della potenza della centrale di San Severo,
la cui costruzione è cominciata nel corso del 2008, che determinano la
necessità di sviluppare ulteriormente la rete di trasmissione del Mezzogiorno,
in modo da aumentare la magliatura della rete e rendere
pienamente disponibile la nuova potenza e veicolarla senza limitazioni verso i
centri di carico.
Il
costo globale del raddoppio dorsale energetica medio adriatica è stimato in
250mln di Euro.
La
Regione Toscana ha con Delibera del 7.1.2013 dato parere negativo
all'Elettrodotto a 380 kV S. Barbara-Monte
S. Savino e la Regione Marche ha dato atto con Delibera del febbraio 2013
dell'impossibilità di dare luogo ai tavoli sull'Elettrodotto Fano-Teramo. In entrambi i casi, le motivazioni energetiche
prefigurate nei Piani di Sviluppo da Terna all'epoca dei progetti erano
considerate inattuali alla stregua dei dati concreti e aggiornati sulla domanda
e sui consumi di energia.
CONSIDERATO
CHE:
Terna
ha stipulato con la Regione Abruzzo e con le altre regioni d'Italia un
Protocollo d'Intesa (Terna-Regione Abruzzo 6.9.2007), tutt'ora in vigore, per
l'applicazione della VAS alla pianificazione delle nuove direttrici strategiche
nel territorio regionale.
Tra
i punti principali costituenti impegni del Protocollo vi sono: lo scambio di
informazioni per la pianificazione di nuove linee nel territorio regionale,
l'adozione di criteri localizzativi per la scelta di corridoi energetici, la
pianificazione concertata "anche con le Amministrazioni locali" delle
linee stesse, la risoluzione della conflittualità sociale in materia di campi
elettromagnetici per le comunità esposte agli elettrodotti.
Nel
Piano di Sviluppo del 2008 Regione Abruzzo, l'Elettrodotto Villanova-Gissi
è previsto quale tratto della dorsale medio adriatica di trasmissione, al fine
di decongestionare il transito e rispondere alle necessità di "sbottigliamento" dell'energia dai poli esistenti e in
via di autorizzazione (nuove centrali turbogas in Molise e Puglia), nonché al
carico delle rinnovabili, aventi priorità nel dispacciamento.
Nella
Valutazione Ambientale del Piano di Sviluppo 2009 - Rapporto Ambientale -
Volume Nazionale Regione Abruzzo è altresì espressamente previsto che si
procedesse "all'attivazione di un tavolo tecnico con Province e Comuni interessati
dal corridoio per la condivisione della fascia di fattibilità ottimale per
l'intervento". Nel Rapporto Ambientale Piano di Sviluppo Terna 2009
Regione Abruzzo pag. 52 la concertazione è ancora riferita tra le
"prossime attività previste".
A
partire dal 2007, furono avviati tavoli tecnici e incontri in Regione tra la
Società Terna, la Regione Abruzzo e le Province di Chieti e Pescara al fine di:
a) condividere i criteri localizzativi; b) esaminare le situazioni
cartografiche e delineare ipotesi di corridoi per nuove direttrici energetiche.
Esito
dei tavoli era stata l'individuazione di due corridoi (ovest ed est)
all'interno dei quali determinare successivamente - durante futuri incontri con
gli Enti locali - le fasce di fattibilità. Successivamente, si sarebbe operata
la definizione in dettaglio del tracciato e la condivisione dello stesso da
parte delle Amministrazioni, nonché eventuale futura ratifica con atto formale
della Regione.
L'ultimo
Tavolo tecnico di coordinamento Terna - Regione Abruzzo risaliva al 2.12.2008
presso gli Uffici della Direzione Parchi, Territorio, Ambiente ed Energia della
Regione Abruzzo. In quella sede, veniva condiviso e approvato il corridoio
"ottimale" del tratto Villanova-Gissi,
verbalizzando a firma del Direttore Regionale Arch. Antonio Sorgi l'attivazione
futura di altri tavoli per la definizione delle fasce di fattibilità con i
Comuni interessati. Tali, infatti, gli enunciati che si riportano dal verbale
del tavolo riferiti a "attività propedeutiche all'individuazione di Fasce
di fattibilità all'interno dei Corridoi, nonché potranno essere avviati i
tavoli tecnici con i Comuni territorialmente coinvolti".
Terna,
e non Abruzzo Energia, ha condotto i tavoli tecnici con la Regione e le
Province fino alla fase (2008) della condivisione del corridoio localizzativo di massima. Le successive fasi, tuttavia,
definizione delle fasce di fattibilità e concertazione con gli Enti locali, non
sono mai state avviate e sono state interrotte dalla presentazione di un
progetto definitivo relativo al tracciato dell'Elettrodotto per l'ammissione
alla VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) Nazionale.
DATO
ATTO CHE:
In
data 28.12.2009 la Società Abruzzo Energia S.p.A. con sede a Gissi,
proprietaria della centrale Turbogas, ha inoltrato su proprio progetto, tenuto
conto del solo corridoio localizzativo di massima,
istanza al Ministero dello Sviluppo Economico per l'autorizzazione alla
costruzione e all'esercizio dell'Elettrodotto Villanova-Gissi
e opere connesse.
La
Società Abruzzo Energia, del gruppo A2A, aveva chiesto ed ottenuto da Terna il
benestare a espletare le pratiche autorizzative dopo
aver chiesto al Gestore della Rete la modifica della propria connessione alla
RTN.
Terna
aveva considerato quale soluzione di modifica della connessione alla Centrale
per l'operatore la costruzione di un nuovo elettrodotto in Doppia Terna
attraverso il collegamento alla stazione esistente di Villanova in direzione Gissi-Larino-Foggia, in quanto soluzione che poteva
coincidere con l'elettrodotto previsto nel Piano di Sviluppo, Terna non ha con
alcun atto formale comunicato alla Regione l'interruzione dei tavoli fino ad
allora condotti fino al 2008.
Il
25.1.2010 il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) comunicava l'avvio del
procedimento con decorrenza dei termini per le Osservazioni ai Comuni di Cepagatti, Chieti, Casalincontrada,
Bucchianico, Fara Filiorum Petri, Casacanditella, Filetto, Orsogna,
Guardiagrele, Sant'Eusanio
del Sangro, Castel Frentano, Lanciano, Paglieta, Atessa, Casalanguida, Gissi.
Tutti
i Comuni attraversati dal progetto hanno adottato dal 3.2.2010 data dell'Avviso
al Pubblico (pubblicato sui quotidiani Il Centro e Il Sole 24 Ore) delibere di
Giunta e di Consiglio esprimenti la contrarietà al progetto presentato dalla
Società Abruzzo Energia.
Il
16.4.2010 la Provincia di Chieti proponeva con i Sindaci dei Comuni interessati
una strategia comune per la rivisitazione del progetto, stante le numerose
eccezioni di contrarietà, nonché soluzioni per un adeguato ristoro ambientale.
Con
Delibera di Consiglio n. 41 del 7.6.2010 la Provincia di Chieti, in quanto Ente
di coordinamento dei programmi urbanistici dei Comuni e delle attività
strategiche da realizzare sul territorio, proponeva alla Regione Abruzzo una
sospensione dell'iter procedurale per il rilascio della VIA e suggeriva di
convocare con urgenza un tavolo tecnico date le forti perplessità e criticità
emerse in sede di incontri tra le Amministrazioni locali e i rappresentanti
della Società Abruzzo Energia.
La
Provincia di Chieti in data 10.6.2010, a seguito degli incontri e constatando
la portata limitata delle modifiche al tracciato cui la Società avrebbe
acconsentito, inviava al Ministero dell'Ambiente, competente per il rilascio
della VIA, e alla Regione Abruzzo, cui sarebbe spettato di emettere parere sul
progetto e di stipulare l'Intesa Stato-Regione, la richiesta di condivisione
delle istanze modificative proposte da diversi Comuni chiedendone
l'accoglimento.
Il
15.6.2010 si teneva presso il Ministero dello Sviluppo Economico una Conferenza
di Servizi durante la quale i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali
ribadivano perplessità e contrarietà esplicite riguardo al percorso e al quadro
progettuale definito in autonomia dalla Società Proponente Abruzzo Energia
S.p.A. In quella sede i Comuni e rappresentanti degli Enti interessati
sottolineavano, alla stregua delle Osservazioni e Delibere presentate e
inviate, anche da privati, la necessità di una sospensione ai fini di un
ulteriore approfondimento sulla VIA e invocavano una soluzione di percorso
quanto più ampia e condivisa possibile.
Il
5.1.2011 la Società Abruzzo Energia S.p.A. rendeva noto con un nuovo Avviso al
Pubblico che erano stati depositati gli elabora recanti limitate modifiche e
denominati "Tracciato ottimizzato di progetto" con le Integrazioni allo
Studio d'Impatto Ambientale in relazione al recepimento delle Osservazioni
ritenute compatibili e la controrisposta alle
Osservazioni presentate.
La
Provincia di Chieti nuovamente si attivava in data 22.2.2011 con apposite
riunioni con le Amministrazioni dei Comuni compresi nel tracciato
dell'Elettrodotto.
Nel
corso delle riunioni, dall'analisi degli elaborati e dai documenti trasmessi,
erano emerse importanti e non trascurabili criticità in ordine a numerose
interferenze dell'opera: a) con zone residenziali, per la prossimità dei
sostegni (anche meno di 40mt) alle abitazioni; b) con zone di espansione
edilizia dichiarate edificabili nei Piani Regolatori; c) con zone produttive e
industriali.
La
contrarietà continuava ad essere espressa dai rappresentanti dei comparti
produttivo- industriali (es. Coldiretti, Consorzio ASI Sangro).
Risultava
evidente la definizione non condivisa e autoreferenziale del progetto,
presentato dalla Società omettendo la delicata fase del confronto con gli Enti
locali sulle fasce di fattibilità, dove erano previste ipotesi diverse di
percorso e alternative di localizzazione.
A
conclusione delle suddette riunioni, la Provincia di Chieti aveva nuovamente
espresso parere contrario con Delibera n. 30 del 3.3.2011 presa all'unanimità
dei membri del Collegio.
Nella
Delibera si dava conto che "(…) i numerosi dinieghi di Abruzzo Energia
S.p.A. all'accoglimento delle proposte modificative presentate dai Comuni
presentano motivazioni superficiali e assolutamente carenti di contenuti
tecnici, progettuali e territoriali, e le integrazioni allo studio di impatto
ambientale continuano a presentare errori, inesattezze e criticità negli
elementi derivanti dall'analisi dei siti di localizzazione dei tralicci,
laddove vengono posizionati in aree in frana, ad alta pericolosità, o in aree
erroneamente identificate quali agricole invece di aree artigianali, nonché
dall'analisi dei territori attraversati dalla linea che invece presentano
caratteristiche di elevato pregio ambientale e la presenza di insediamenti
antropici o aree industriali dove insistono previsioni di pianificazione e
progetti di sviluppo anche finanziati a livello regionale".
A
seguito del nuovo Avviso al Pubblico del 5.1.2011 venivano nuovamente inviate
ai Ministeri e soggetti competenti altre Osservazioni sottoscritte da Enti,
privati e Comitati.
Il
10.6.2011 il Comitato VIA rilasciava Parere n. 730 dove si prendeva atto che
nel corso dell'istruttoria:
- non era pervenuto il parere del MIBAC
(Ministero per i Beni architettonici e Culturali);
- non era pervenuto il parere della
Regione Abruzzo, deputata a rilasciare l'Intesa.
In
data 24 giugno 2011 il Consiglio Comunale di Atessa
approvava la bozza di Protocollo d'Intesa con la Società Abruzzo Energia S.p.A.
per la definizione e fissazione di misure compensative (Euro 900.000) quale ristoro
degli impatti prodotti dalla realizzazione dell'Elettrodotto sul territorio
comunale.
Il
13.9.2011 il Ministero dell'Ambiente (MATTM), acquisito il parere positivo del
Ministero dei Beni Culturali, assente il parere della Regione Abruzzo (da
emettere in base al disposto dell'art. 25 comma 2, D.Lgs.
152/2006), emette Decreto n. 510 di compatibilità ambientale.
A
seguito del Decreto di VIA, il 5.10.2011 il Comune di Lanciano indiceva una
riunione con la partecipazione di Sindaci, Provincia di Chieti e Associazioni
qualificate dei cittadini per decidere azioni e istanze da porre in essere.
Il
26.10.2011, presso il Comune di Lanciano, si teneva un secondo tavolo
d'incontro alla presenza della Regione (Arch. Antonio Sorgi) al fine di: 1)
esaminare i presupposti per eventuale ricorso al TAR contro il Decreto (non
ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale); 2) analizzare varianti di
tracciato ancora proponibili e da sottoporre in un tavolo tecnico regionale,
nonché alla futura Conferenza di Servizi presso il MISE; 3) sentire la
posizione della Regione Abruzzo sull'Intesa.
In
data 5.4.2012 la Società Abruzzo Energia S.p.A. pubblicava su "Il
Centro" l'Avviso al Pubblico relativo agli elenchi dei proprietari nei
Comuni interessati dalle ottimizzazioni e varianti di limitata entità per il
procedimento finalizzato agli espropri e al fine dell'apposizione del vincolo
preordinato all'imposizione coattiva delle servitù di elettrodotto.
L'11.4.2011
il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) chiedeva ai Comuni interessati, ai
sensi del comma 3, art. 1 sexies D.Lgs.
29.8.2003, n. 239 di esprimere parere motivato ai soli fini della verifica
della conformità urbanistica dell'opera.
Alla
Regione veniva formalmente richiesto, con lettere e appelli, da Enti e Comitati
di cittadini (CAST, Comitato Ambiente Salute e Territorio), di non procedere
all'Intesa e si sollecitava la convocazione di un tavolo in Regione con tutte
le Amministrazioni coinvolte prima della decisione sull'intesa stessa.
I
Comuni di Lanciano, Castel Frentano,
Paglieta e il Consorzio ASI Sangro
esprimevano parere negativo circa la conformità urbanistica.
Una
nuova ipotesi alternativa di tracciato era prevista dal Comune di Lanciano
(Consiglio Comunale del 3.5.2012 e Del. C.C. n. 26 del 30.7.2012) in accordo
con il Consorzio ASI Sangro in corrispondenza e
prossimità dell'agglomerato industriale di Lanciano-Mozzagrogna
(priva di interferenze sensibili).
Anche
il Comune di Castel Frentano
(Del. C.C. n. 15 del 13.8.2012) inviava al Ministero e alla Regione una
proposta di variante confermando la contrarietà al progetto per gli impatti sui
nuclei insediativi del territorio.
Gli
altri 13 Comuni interessati dal passaggio avevano firmato e firmavano nel corso
dei mesi successivi Convenzioni, ovvero accordi transattivi stipulati tra le
singole Amministrazioni, la Società Abruzzo Energia e Terna S.p.A.
sull'ammontare delle compensazioni dovute per l'attraversamento.
Il
7.11.2012 veniva indetta una seconda Conferenza di Servizi con comunicazione
agli Enti tre settimane prima.
La
Regione con Delibera di Giunta n. 727 del 6.11.2012 esprimeva l'Intesa ai fini
della conclusione del Procedimento autorizzativo.
L'Intesa veniva inviata il giorno dopo via fax al Ministero dello Sviluppo
Economico per la data della Conferenza del 7.11.2012 e la Regione non
partecipava con un suo rappresentante alla suddetta Conferenza.
Nella
Conferenza di Servizi permaneva la contrarietà al progetto dell'Elettrodotto
dei Comuni di Castel Frentano,
Lanciano e Paglieta, presenti in persona dei
rispettivi Sindaci e tecnici e del Consorzio ASI Sangro.
Non veniva dato luogo, in sede di Conferenza, all'esame di varianti proposte né
alla valutazione di Osservazioni e rilievi pervenuti da privati e Comitati.
Enti,
Comitati e privati ricevevano successivamente alla Conferenza per Raccomandata
le controdeduzioni alle Osservazioni e Memorie da parte della Società
Proponente Abruzzo Energia S.p.A., con evidente ritardo rispetto alla
Conferenza di Servizi e con la preclusione definitiva di ogni eventuale replica
essendo la Conferenza ormai tenutasi.
Il
12.1.2013 in occasione di un incontro pubblico a Paglieta,
alla presenza dei Sindaci dei Comuni rimasti contrari all'infrastruttura e dei
Comitati e cittadini più gravemente danneggiati, veniva annunciato il probabile
esito del procedimento con il Decreto autorizzativo e
veniva espressa già l'intenzione di ricorrere al TAR competente (Tribunale
Amministrativo Regionale Lazio) dati i vari vizi riscontrati nell'iter e nel
Decreto di VIA, non ancora pubblicato dal 2011.
Il
15 gennaio 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico emetteva a favore di
Abruzzo Energia S.p.A. disponendo la successiva voltura a Terna Decreto n. 239
di autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell'Elettrodotto Villanova-Gissi e opere connesse, pubblicato insieme ad
estratto del Decreto VIA in Gazzetta Ufficiale della Repubblica il 24.1.2013.
EVIDENZIATO
CHE:
Avverso
il Decreto definitivo n. 239 del 15.1.2013 hanno presentato ricorso al TAR
Lazio:
- Comune di Lanciano
- Comune di Castel
Frentano e Comune di Paglieta
- CAST (Comitato Ambiente Salute e
Territorio) e altri ricorrenti privati
- Ricorrenti privati di Casalincontrada
- Studio Tecnico Antonio Di Pasquale.
I
ricorsi dei Comuni non hanno ottenuto la sospensiva dell'opera, ma non sono
ancora stati giudicati nel merito. La legittimità dell'opera è pertanto ancora
soggetta a sindacato ultimo e definitivo fino al grado di giudizio del
Consiglio di Stato.
In
data 6.5.2014 (Prot. n. 0003543) il Comune di Castel Frentano inviava a Terna
Rete Italia S.p.A. richiesta di tavolo di consultazione degli Enti
sull'Elettrodotto Villanova-Gissi e opere connesse, e
richiesta di moratoria sulla prosecuzione delle procedure di asservimento e
inizio lavori.
Oggetto
del Tavolo, oltre alla moratoria, era l'approfondimento di criticità e
conflittualità sociali e la discussione per Accordo di programma di ipotesi di
varianti alternative su documentato riscontro delle fasce di fattibilità
esistenti (in progetto integrativo RT-DT-139 redatto dall'Ing. Lorenzo Bortolo
Abruzzo Energia S.p.A. pag. 63/405).
Gli
Accordi di programma in cui stabilire varianti (cosiddette varianti a rilievo localizzativo e non localizzativo)
sono previsti e considerati in base alla normativa esistente (art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) e
Legge 23 luglio 2009, n. 99 "Disposizioni per lo sviluppo e
l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" che
prevede che "Ove assumano rilievo localizzativo,
le varianti sono approvate dal Ministero dello sviluppo economico, di concerto
con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il consenso dei
Presidenti delle Regioni".
Esplicito
riferimento a varianti da sottoporre a nuovo esame del MATTM è nel Parere
Decreto di VIA che stabiliva "in fase di Progettazione esecutiva (...),
nel caso dovesse emergere la necessità di effettuare alcune varianti queste
dovranno essere sottoposte a valutazione da parte del MATTM ai sensi dell'art.
20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
(Prescrizioni 1. lett. d)."
In
data 5.5.2014 Prot. n 15639 il Presidente della
Provincia di Chieti inviava Richiesta a Terna con medesimo contenuto per i
Comuni di Castel Frentano,
Lanciano e Paglieta.
Nei
mesi scorsi sono state depositate e protocollate in diversi Comuni firmatari
degli accordi sulle compensazioni (es. Filetto, Orsogna,
Atessa) richieste di annullamento delle Delibere a
firma di numerosi cittadini.
Con
Delibera n. 59 del 26.6.2014 il Consiglio Comunale di Orsogna
decideva per l'annullamento della Delibera relativa all'intesa sottoscritta con
Terna e Abruzzo Energia.
Tutto
cio' premesso e considerato in merito alle non
risolte questioni che il passaggio dell'infrastruttura comporta sul territorio
regionale, sia sotto il profilo economico (svalutazione immobiliare e
deprezzamento) sia sotto il profilo sanitario
SI
IMPEGNA
il
Presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale
1. ad intraprendere azioni urgenti per la
convocazione del Tavolo Terna-Comuni come da richiesta del Presidente della
Provincia;
2. a deliberare un Documento formale di
Richiesta di moratoria dei lavori e delle attività di costruzione avviati in
alcune zone del percorso dell'Elettrodotto;
3. ad approvare un Documento di Intenti
per un Accordo Programmatico Regione-Terna in merito ad ipotesi di varianti (a
rilievo localizzativo e non) atte a sanare le
maggiori criticità dei Comuni ove è concentrata la maggiore presenza di ricorsi
giudiziari;
4. a convocare in audizione con il
Presidente della Regione, le rappresentanze qualificate dei cittadini (CAST
Comitato Ambiente Salute e Territorio, già con formale richiesta in atti della
Presidenza del precedente Governo regionale), per discutere dell'elevata
conflittualità sociale dei residenti esposti e danneggiati (come da impegni
dell'Accordo Terna-Regione 2007).»