IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

 

VISTO lo Statuto della Regione Abruzzo;

VISTO la L.R. 14 settembre 1999, n. 77 “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;

VISTO il D.Lgs 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modificazioni e integrazioni”;

VISTO il D. Lgs. 18 agosto 2000, n.267: “Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli enti locali”;

VISTA la L. 9 novembre 2001, n. 401: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile”;

VISTA la L. 24 febbraio 1992, n.225: “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile” e successive modificazioni e integrazioni;

VISTA la L.R. 14 dicembre 1993, n.72: “Disciplina delle attività Regionali di Protezione Civile” e s. m. i.;

VISTO il Decreto P.C.M. 15 dicembre 1998: “Approvazione del programma di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico”;

VISTA l’O.M. 10 maggio 2001, n. 3134: “Misure urgenti per il completamento del programma di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico elaborato ai sensi dell'art. 2, comma 7, della legge 3 agosto 1998, n. 267, nonché per il programma di copertura di radar meteorologici del territorio nazionale ai sensi dell'art. 1, comma 7, della legge 11 dicembre 2000, n. 365”;

VISTA l’ O.P.C.M. 27 dicembre 2002, n. 3260: “Disposizioni urgenti per fronteggiare i danni conseguenti ai gravi fenomeni eruttivi connessi all'attività vulcanica dell'Etna nel territorio della provincia di Catania, per la mitigazione del rischio idrogeologico e idrico, per il potenziamento e l'attuazione delle reti radar e pluvio-idrometriche nel territorio nazionale ed altre misure urgenti di protezione civile”;

VISTA la Direttiva P.C.M. 27 febbraio 2004: “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile” e successive modificazioni e integrazioni;

VISTO il D. Lgs. 3 aprile 2006, n.152: “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni e integrazioni;

VISTA l’ O.P.C.M. 28 agosto 2007, n. 3624: “Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Marche, Molise, Sardegna ed Umbria, in relazione ad eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione”;

VISTA la Direttiva P.C.M. 5 ottobre 2007: “Indirizzi operativi per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici” e successive modificazioni e integrazioni;

VISTA la nota prot. n. RIA/0020180 del 10/04/2014, avente per oggetto: “Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004: Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile, pubblicata nel Supplemento ordinario n. 39 alla Gazzetta Ufficiale n.59 dell’11 marzo 2004 - Dichiarazione dello stato di attività del Centro Funzionale Decentrato della Regione Abruzzo”, con la quale il Capo Dipartimento della protezione civile rilascia formale nulla osta affinché la Regione subentri al Dipartimento nella predisposizione ed emanazione dei Bollettini ed Avvisi di criticità regionale ai sensi della Direttiva del 27 febbraio 2004 e delle relative indicazioni operative del Capo Dipartimento - riservandosi la responsabilità delle previsioni meteorologiche sul territorio della Regione Abruzzo e l’emissione dell’Avviso di avverse condizioni meteorologiche, nell’ambito dell’Avviso meteo nazionale, sentito il Centro Funzionale Regionale relativamente alle criticità attese sulle Zone di Allerta definite dalla Regione - a partire dalla data che verrà comunicata formalmente dal Presidente della Regione Abruzzo al Dipartimento ed alle Prefetture interessate dichiari attivo ed operativo il proprio Centro Funzionale Decentrato ai sensi della direttiva in oggetto;

VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale del 12 maggio 2014 n.365 di approvazione delle Procedure operative del Sistema di allertamento regionale multirischio della Regione Abruzzo;

PREMESSO CHE

-          il programma nazionale di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-pluvio-idrometrico elaborato ai sensi dell’art. 2, comma 7, del D.L. 11 giugno 1998 n. 180, come convertito con modificazioni dalla Legge 3 agosto 1998 n. 267, ha previsto la realizzazione del sistema dei Centri Funzionali per la condivisione e messa in rete delle osservazioni meteo-pluvio-idrometriche prodotte dalle reti regionali di monitoraggio, dichiarata di straordinaria necessità ed urgenza dall’Ordinanza n. 3134 del 10 maggio 2001 del Ministro dell’Interno delegato per il Coordinamento della Protezione Civile;

-          con l’accordo stipulato tra Governo e Regioni in data 24 maggio 2001, sono stati trasferiti – ai sensi del comma 4 dell’art. 92 del D. Lgs. n. 112/1998 - alle Regioni presso le quali hanno sede gli Uffici compartimentali, le strutture periferiche del Servizio idrografico e mareografico nazionale (SIMN) del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali, per essere incorporati nelle strutture operative regionali per l’esercizio delle funzioni già svolte presso il predetto Servizio;

-          tale accordo ha trasferito alle Regioni territorialmente competenti, tra l’altro, le stazioni di misura delle portate e le reti di rilevamento manuale, automatico ed in telemisura dei parametri meteo-pluvio-idrometrici, comprensive dei collegamenti in ponte radio e relative frequenze, di cui all’allegato C3 dell’accordo stesso;

-          il Decreto Legge 12 ottobre 2000 n. 279, convertito dalla Legge 11 dicembre 2000 n. 365, autorizzava una spesa corrispondente a €15.493.706,97 per l’anno 2000 ai fini anche della realizzazione della rete dei Centri Funzionali;

-          la citata Ordinanza n. 3134/2001 ha disposto che:

1.         il soggetto attuatore per la realizzazione dei Centri Funzionali di cui al Programma di Potenziamento della rete di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico è la Regione Basilicata;

2.         le modalità di attuazione, integrazione ed interconnessione degli interventi per la realizzazione dei Centri Funzionali sono definite, sulla base di apposite convenzioni sottoscritte tra le Regioni, il Dipartimento della Protezione Civile, il Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionali e la Regione Basilicata;

-          con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3260 del 27 dicembre 2002 è stato sostituito il comma 2 dell’art 2 della citata ordinanza n. 3134/01, come segue: "le modalità di attuazione, integrazione e interconnessione degli interventi di cui al comma precedente, sono definite sulla base di apposite convenzioni sottoscritte dal Presidente della Regione Basilicata, dai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e dal Dipartimento di Protezione Civile";

-          con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, emanata ai sensi del comma 5 dell’art. 5 della L. 401/01, successivamente modificata dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 febbraio 2005, vengono individuati gli indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile;

-          detta Direttiva prevede che la gestione del sistema di allerta nazionale è assicurata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalle Regioni attraverso la rete dei Centri Funzionali, nonché dalle strutture regionali chiamate a concorrere funzionalmente ed operativamente a tale rete, così come stabilito dall’Ordinanza n. 3134/2001 e dall’Ordinanza n. 3260/2002;

-          fra i compiti dei Centri Funzionali richiamati negli indirizzi operativi di cui sopra vi è quello di far confluire, concentrare e integrare tra loro:

1.         i dati qualitativi e quantitativi rilevati dalle reti meteo-pluvio-idrometriche, dalla rete radar meteorologica nazionale, dalle diverse piattaforme satellitari disponibili per l’osservazione della terra;

2.         i dati territoriali idrologici, geologici, geomorfologici e quelli derivanti dai sistemi di monitoraggio delle frane;

3.         le modellazioni meteorologiche, idrologiche, idrogeologiche ed idrauliche;

-          gli stessi Centri Funzionali sono inoltre chiamati a valutare gli scenari di rischio probabili, tra cui quello idrogeologico e idraulico, i livelli di criticità raggiungibile e a emettere eventuali avvisi di criticità idrogeologica e idraulica regionale, oltre che a eseguire attività di monitoraggio, di sorveglianza e di verifica dei livelli di criticità in essere e previsti;

-          con la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2007 si dispone che: “Il Dipartimento della protezione civile, le regioni e le province autonome vorranno congiuntamente garantire l’operatività del sistema di allertamento nazionale anche attraverso una adeguata disponibilità di personale ed il collegamento con le rispettive sale operative, procedendo con urgenza altresì all’attivazione di tutti i centri funzionali previsti ed alla verifica ed al potenziamento dei sistemi strumentali di monitoraggio e sorveglianza fiduciari per le attività di protezione civile”;

-          la O.P.C.M n. 3734 del 16 gennaio 2009, all’art. 8, comma 2, dispone che “Le regioni garantiscono, anche ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, e successive modifiche ed integrazioni, la disponibilità dei dati e delle informazioni ottenuti dalle reti di cui al comma 1 e, ove necessario, procedono alla tempestiva attivazione del centro funzionale regionale…”; ed al comma 3 del medesimo art.8 “… le regioni sono autorizzate al rafforzamento, ovvero a porre in essere ogni azione volta all’attivazione del centro funzionale regionale per i diversi settori di rischio…”.

CONSIDERATO CHE

-          con la D.G.R. del 26 settembre 2003 n.816 si autorizzava la firma della convenzione tra la Regione Abruzzo, la Regione Basilicata ed il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attivazione e gestione del Centro Funzionale della Regione Abruzzo;

-          con R.L. n. 34 del 1 ottobre 2007, art. 22 è stato formalmente istituito il Centro Funzionale della Regione Abruzzo stabilendo che il “Centro Funzionale è dotato di una propria struttura organizzativa alla quale è preposto un responsabile in possesso dei requisiti previsti per l’accesso alla qualifica dirigenziale. La struttura organizzativa è definita con provvedimento di Giunta regionale su proposta dell’Assessore preposto alla Protezione Civile, entro 90 giorni dall’approvazione della presente legge”;

-          la suddetta L.R. n. 34/2007 stabilisce, inoltre, che il Centro Funzionale d’Abruzzo “opera in coordinamento funzionale con la competente Direzione regionale della Protezione Civile e in dipendenza degli indirizzi della medesima”;

-          presso il Centro Funzionale sono accentrati ed interpretati tutti i dati provenienti dalle reti di monitoraggio meteo-pluvio-idrometrico in telemisura ricadenti nel territorio della Regione Abruzzo e che pertanto il Centro Funzionale è in grado di provvedere alle attività di monitoraggio, previsione e preannuncio meteo-idrologico secondo gli standard operativi, comuni con gli altri Centri Funzionali Regionali ed il Centro Funzionale Centrale del Dipartimento della Protezione Civile, di cui alla Direttiva 27 febbraio 2004;

-          la Regione Abruzzo ha approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 365 del 12 maggio 2014 le Procedure operative per la gestione del Sistema di Allertamento regionale multirischio ai fini di protezione civile, le zone di allertamento ed il relativo sistema di soglie pluviometriche e idrometriche;

-          con Decreto P.G.R. n. 28 del 12 marzo 2012 si è provveduto a delegare il Responsabile pro tempore del Centro Funzionale d’Abruzzo all’adozione di bollettini/avvisi per il rischio idraulico, idrogeologico e per il rischio incendi boschivi, nonché per la dichiarazione dei diversi livelli di allerta sulla base dei raggiunti livelli di criticità;

-          con D.G.R. n 668 del 15 ottobre 2012 è stato approvato l’Atto di Organizzazione del Centro Funzionale d’Abruzzo, parzialmente modificato con la D.G.R.. n. 894 del 21 dicembre 2012;

-          la Regione Abruzzo ha realizzato il potenziamento e l’adeguamento tecnologico degli apparati del proprio Centro Funzionale in aderenza agli standard nazionali, dotandosi inoltre di professionalità specialistiche adeguate ai compiti di sorveglianza e monitoraggio,

-          la dotazione organica del CFR è sufficiente a garantire il presidio in condizioni ordinarie (H12) e straordinarie (H24);

Tutto ciò premesso

DECRETA

per le motivazioni espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:

1.         il Centro Funzionale Regionale dell’Abruzzo viene dichiarato attivo ed operativo a decorrere dal 1 ottobre 2014 per le funzioni di cui all’oggetto;

2.         il Centro Funzionale Regionale dell’Abruzzo, a partire dalla data della sua attivazione, provvederà in modo autonomo ad emettere in caso di necessità gli Avvisi di Criticità regionale ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, così come recepita dal “Sistema di Allertamento regionale multirischio” di cui alla D.G.R. N.365 del 12.05.2014;

3.         il Centro Funzionale Regionale dell’Abruzzo si avvarrà delle previsioni meteorologiche nazionali e regionali, nonché degli Avvisi Meteo, emessi dal Dipartimento della Protezione Civile;

4.         si precisa e si da’ atto che l’attuale dotazione organica non può che essere funzionale all’avvio ed al primo funzionamento del CFA;

5.         si dispone che la competente Direzione Risorse umane assicuri che l’approvvigionamento definitivo delle professionalità necessarie per il funzionamento del CFA avvenga mediante l’espletamento di apposito concorso pubblico e delle procedure ad evidenza pubblica ad esso prodromiche per legge;

6.         il presente decreto sarà trasmesso al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.

 

IL PRESIDENTE

Dott. Luciano D’Alfonso