IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Omissis

 

DETERMINA

per le motivazioni di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:

1.         di approvare il “Rapporto conclusivo di ispezione” dello stabilimento ENERGAS Srl, Loc. Nucleo Industriale di Bazzano, 1 – L’AQUILA, allegato al presente provvedimento riguardante le attività di cui agli artt. 6 e 7 del D.Lgs. 334/99 e s.m.i., con le seguenti “raccomandazioni, proposte di prescrizioni ed inviti alle Autorità, di cui ai paragrafi 10.1.1, 10.1.2, 10.2.1 e 10.4 espressi dalla Commissione ispettiva, di seguito riportate:

Raccomandazioni

1.i        Tenuto conto dell'esiguo numero di dipendenti, illustrare il Documento di Politica in un'apposita riunione, in modo da poter accogliere contestualmente eventuali osservazioni non consultando solo il RLS.

1.iii       Allegare ai documento di politica le norme di riferimento per le parti effettivamente utilizzate.

Revisionare il documento di politica in alcune parti in un’ottica non di futura attuazione ma di avvenuta attuazione e miglioramento.

Nella definizione degli obiettivi dare priorità alla salvaguardia della salute e all'integrità delle persone.

2.ii       Come indicato dal DM 16/3/98, prevedere ed attuare programmi di informazione documentati per tutte le persone che frequentano a vario titolo lo stabilimento. In particolare coinvolgere il personale della ditta di travaso dal momento che, come riferito dalla ditta, è sempre lo stesso.

Informare adeguatamente il personale dell'orto e del distributore sui rischi presenti e sul comportamento da assumere e far assumere agli utenti in caso di emergenza.

2.iii       Indicare i requisiti dei formatori ed il grado di qualificazione nella procedura specifica.

Acquisire e conservare idonea documentazione attestante la corretta formazione del personale della ditta di travaso.

2.iv      Aggiornare periodicamente la formazione antincendio e rispettare il programma di formazione /addestramento.

3.i        Definire i requisiti di sicurezza, anche in funzione dell'evoluzione normativa, delle apparecchiature critiche nel rispetto degli obiettivi generali e specifici indicati nella politica aziendale.

3.ii       Completare (mancano ad esempio gli allegati) e attuare pienamente la procedura 3.2 "analisi preliminare dei pericoli" dandone idonea evidenza.

Coinvolgere maggiormente il personale in fase di valutazione dei rischi, conservandone evidenza anche quando non siano presenti problemi da segnalare.

3.iii       Completare e attuare pienamente le procedure 3.2.2 e 4.3 conservandone idonea evidenza.

4.i        Predisporre uno scadenziario per evidenziare le operazioni programmate di manutenzione (facendo riferimento agli specifici manuali d'uso e manutenzione) sia come modulo del SGS sia riportandolo in un'apposita scheda da tenere in evidenza in sala controllo.

Indicare nel dettaglio tutti i componenti critici (es. valvole), le operazioni da effettuare su ciascuno di essi e mantenere sempre l'evidenza dell'effettuazione di tali operazioni.

4.ii       Indicare il luogo di archiviazione della documentazione.

4.iv      Formalizzare la lista dei fornitori abituali prevista nella procedura

Inserire nei permessi di lavoro apposita sezione nella quale sia prevista una comunicazione formale da parte delle ditte terze sull'esito dell'intervento effettuato.

Utilizzare sempre i permessi di lavoro conservandone evidenza.

In riferimento alle verifiche ed alle manutenzioni che sono effettuate da terzi, specificare la figura del verificatore di stabilimento.

5.i        Utilizzare pienamente la procedura 5.1 nella comunicazione della modifiche gestionali.

5.ii       Utilizzare pienamente la procedura 4.2 per l'archiviazione della documentazione.

6.i        Conservare evidenza che nella revisione/aggiornamento del PEI sia consultato il personale che lavora nello stabilimento, ivi compreso il personale della ditta di travaso.

6.iii       Rispettare il programma generale di formazione, informazione, addestramento svolgendo le esercitazioni previste dal PEI.

Nell'arco del biennio programmare esercitazioni su tutti gli scenari incidentali ipotizzati nel PEI.

Far partecipare il personale dell'orto e del distributore almeno ad una esercitazione di emergenza ogni anno.

6.v       Compilare il registro presenze comprendendo tutto il personale presente in stabilimento (anche delle ditte terze). 

7.i        Attuare pienamente la procedura conservandone idonea evidenza.

Aumentare la frequenza della registrazione degli indicatori di prestazione (almeno annuale e al verificarsi di variazioni).

7.ii       Attuare pienamente la procedura 7.2 conservandone idonea evidenza.

8.i        Completare e attuare pienamente la procedura 8.1 conservandone idonea evidenza. Rispettare pienamente la programmazione degli audit interni conservandone idonea evidenza.

Stabilire, nei verbali di resoconto degli audit interni, un termine di recepimento delle indicazioni impartite conservando idonea evidenza della successiva verifica delle stesse.

Prevedere audit interni di resoconto a seguito di verifiche esterne, al fine di dare immediata attuazione alle raccomandazioni/non conformità emerse.

8.ii       Inserire, tra i criteri per il riesame e l'aggiornamento del Documento di politica e del Sistema di Gestione della Sicurezza, l'evoluzione normativa e il miglioramento delle conoscenze tecniche e gestionali.

Proposte di prescrizioni

1.iii       In fase di revisione, allegare, al Documento di Politica, il Programma di attuazione/miglioramento specifico per la prevenzione dei Rischi di Incidente Rilevante che riporti tutte le azioni programmate dall'azienda per migliorare il proprio Sistema di Gestione della Sicurezza.

Effettuare la verifica dell'attuazione del Piano di miglioramento con cadenza almeno annuale. 2.11

2.ii       Effettuare in modo sistematico attività di informazione sul Manuale del SGS, sulle procedure e sulla Politica di Prevenzione a tutti i dipendenti della ENERGAS e delle ditte terze.

Migliorare le verifiche di apprendimento e coinvolgere gli operatori nella proposizione di azioni di miglioramento.

Integrare il documento di informazione per i visitatori e personale di ditte terze con quanto previsto dal DM 16/3/98 con particolare riferimento alle seguenti informazioni:

-          planimetria con le vie di fuga e punto di raccolta.

Rendere altresì evidente che lo stabilimento è soggetto al D.Lgs. 334/99 e s.m.i..

2.iii       Elaborare in maniera definitiva il piano di formazione e addestramento e darne piena e completa attuazione, conservandone evidenza.

3.ii       Aggiornare la valutazione dei rischi, come indicato nel paragrafo 4.2, estendendola a tutti gli eventi incidentali ipotizzati e valutando le possibili conseguenze per tutti quelli eventualmente credibili.

Rendere tutti i documenti (analisi di rischio, informazioni ai sensi del DM 9/5101, notifica e ali. V, PEI, PEE) coerenti in merito alla valutazione dei rischi.

6.i/6.ii Indicare nel Piano di Emergenza Interno le modalità di coinvolgimento del personale del deposito anche nel periodo non lavorativo/non presidiato (es. attivazione reperibilità, svolgimento funzioni a distanza) e specificare, in maniera dettagliata e per ogni figura, le mansioni in modo che non si riscontrino sovrapposizioni tra i compiti della squadra di emergenza e quelli di coordinamento/allertamento considerando che nel personale dello stabilimento non è presente l'impiegato presso la sala controllo.

Specificare le modalità di allertamento del personale del distributore, dell'orto e come impedire l'accesso di utenti agli stessi.

Inserire nel PEI l'elenco delle aziende più vicine da allertare immediatamente nel caso di attivazione del REE.

 Proposte di prescrizioni relative ai sistemi tecnici

1.         Non stoccare contenitori per gpl al di fuori degli spazi previsti;

2.         Coibentare i brevi tratti di tubazione dell'impianto antincendio posti fuori terra (esterno ingresso sala pompe);

3.         Allo scopo di verificare lo stato delle tubazioni, effettuare una verifica periodica dello spessore e dello stato delle tubazioni, al fine di prevenire gli eventi incidentali derivanti dalla rottura delle tubazioni stesse;

4.         Allestire una idonea postazione di controllo completa di tutte le informazioni utili e dalla quale siano facilmente visibili le aree critiche corredata da postazione telefonica fissa;

5.         Rendere sempre disponibile l'elenco delle aziende più vicine da allertare immediatamente nel caso di attivazione del P.E.E.;

6.         Potenziare e mantenere pienamente efficiente la cartellonistica di sicurezza (vie di fuga, punto di raccolta, dpi, segnalazione di pericolo e istruzioni operative normali e di emergenza degli elementi critici);

7.         Rendere meglio accessibili le uscite di emergenza (es. facile e sicura apertura verso l'esterno);

8.         Ricavare una via di fuga pedonale in prossimità dell'uscita carrabile o in alternativa rendere facilmente apribile il cancello in caso di non funzionamento dell'apertura automatica e apporre in prossimità dello stesso chiare istruzioni operative;

9.         Anche ai fini del rilascio del CPI, presentare al competente Comando Provinciale dei VV.F. una relazione di conformità al DM 13/10/1994 (es. dotazione di un sistema di controllo per l'allineamento statico, modalità di avvio di eventuali perdite di prodotto in area sicura, realizzazione di muri di schermo per dividere in settori le zone di ogni singolo serbatoio in corrispondenza della calotta esterna, etc);

Inviti alle Autorità

-          All'Amministrazione Provinciale di L'Aquila ed al Comune di L'Aquila quanto previsto dal DM 9/5/2001 in materia di pianificazione territoriale ed urbanistica, ed in particolare gli adempimenti previsti dagli art. 3,4 e 5 del citato DM;

-          Alla Regione Abruzzo l'art. 2 del DM 9/5/2001 che attribuisce alle regioni il coordinamento delle norme di pianificazione urbanistica, territoriale e di tutela ambientale con quelle derivanti dal D.Lgs 334/99 e DM 9/5/2001. In assenza della disciplina regionale, si applica quanto previsto dal DM 9/5/2001;

-          Al Comando Provinciale dei Vigili dei Fuoco di L'Aquila di dare seguito alla richiesta di rilascio del certificato di prevenzione incendi datata 12/3/2009;

-          L'utilità di effettuare simulazioni del PEE, coordinate dalla locale Prefettura, come previsto dall'art. 20 del D.Lgs 334/99, c. 3, anche al fine dell'aggiornamento del Piano stesso;

-          Alla Regione la necessità di dare notizia al Ministero dell'Ambiente di ogni controllo effettuato ai sensi dell'art. 25 del D.lgs 334/99 così come previsto dal c. 4b dell'articolo medesimo;

-          Alla Regione, l'opportunità di disporre a breve un'ulteriore ispezione al fine di verificare il recepimento delle raccomandazioni/prescrizioni e la piena attuazione del SGS;

2.         di redigere il presente atto in n. 2 originali, di cui n. 1 esemplare viene notificato, ai sensi di legge, alla Ditta ENERGAS Srl, Loc. Nucleo industriale di Bazzano, 1 - L’AQUILA;    

3.         di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di l’Aquila, alla Provincia di L’Aquila, alla ASL di L’Aquila, all’ARTA Abruzzo Direzione Centrale ed all’ARTA Abruzzo Distretto Provinciale di L’Aquila;

4.         di provvedere alla pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.), limitatamente all’oggetto ed al dispositivo.

 

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Dott. Franco Gerardini