IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Omissis

 

DETERMINA

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:

1.         di autorizzare ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., la Ditta F.lli Bussi snc alla realizzazione e gestione di un centro di recupero veicoli fuori uso (operazioni D15/R13), da ubicare in Via Variante Viale Europa, snc – zona artigianale del vigente PRG del Comune di Castellafiume (AQ), individuato catastalmente al foglio 5 particella 699 nel Comune di Castellafiume (AQ);

2.         di approvare gli elaborati progettuali di seguito elencati e trasmessi dalla Ditta F.lli Bussi snc:

1.         TAV 1.0: “Relazione tecnica” datata 02 novembre 2009;

2.         Rel 1: “Relazione tecnica integrativa” datata 24 settembre 2012;

3.         “Allegati alla relazione tecnica integrativa” datata 24 settembre 2012;

4.         Rel 1bis: “Relazione tecnica integrativa” datata 11 gennaio 2013;

5.         Rel 2: “Relazione Geologica e Idrogeologica di dettaglio” datata 24 settembre 2012;

6.         Rel 2bis: “Relazione Geologica e Idrogeologica di dettaglio” datata 11 gennaio 2013;

7.         Rel. 3: “Dichiarazione di compatibilità geologica e idrogeologica” datata 24 settembre 2012;

8.         Rel. 3bis: “Relazione fotografica” datata 11 gennaio 2013;

9.         Rel. 4: “Relazione tecnica di valutazione previsionale di impatto acustico” datata 24 settembre 2012;

10.       Rel. 5bis: “Allegati” datata 11 gennaio 2013;

11.       TAV 1.0: “Planimetria d’insieme adeguatamente estesa con raggio di 500 m” datata 24 settembre 2012;

12.       TAV 1.0bis: “Inquadramento catastale” datata 11 gennaio 2013;

13.       TAV 2.0: “Planimetria delle aree quotate” datata 24 settembre 2012;

14.       TAV 2.0bis: “Inquadramento aerofotogrammetria” datata 11 gennaio 2013;

15.       TAV 3.0bis: “Planimetria stato di fatto e sezione” datata 11 gennaio 2013;

16.       TAV 4.0bis: “Planimetria stato di futuro e sezione” datata 11 gennaio 2013;

17.       TAV 5.0bis: “Architettonico fabbricato” datata 11 gennaio 2013;

18.       TAV 6.0bis: “Planimetria organizzazione centro di raccolta e trattamento veicoli e attività di recupero R13” rev 01 datata 10 settembre 2013;

19.       TAV 7.0: “Schema disoleatore statico” datata 02 novembre 2009;

20.       TAV 7.0bis: “Planimetria di gestione delle acque” rev 01 datata 16 settembre 2013;

21.       TAV 8.0bis: “Particolari acque” datata 11 gennaio 2013;

22.       TAV 9.0bis: “Carta delle distanze raggio 500 m da case sparse e fabbricati” datata 11 gennaio 2013;

23.       TAV 10.0bis: “Carta delle aree a rischio” datata 11 gennaio 2013;

24.       TAV 11.0bis: “Impianto elettrico pianta e particolari” datata 11 gennaio 2013;

25.       TAV 12.0bis: “Particolare realizzativo del piazzale impermeabilizzato” rev 01 datata 17 settembre 2013;

26.       Relazione in risposta agli approfondimenti tecnici richiesti dalla Provincia dell’Aquila datata 17 settembre 2013;

27.       Relazione sulla verifica della stabilità del pendio datata 19 luglio 2013;

28.       Nulla Osta dell’Autorità di Bacino Liri – Garigliano e Volturno del 16.09.2013 prot. n. 6667;

29.       Scheda tecnica attrezzatura per la messa in sicurezza dei serbatoi di GPL e metano delle autovetture;

30.       Scheda tecnica attrezzatura per la neutralizzazione dei dispositivi pirotecnici ad accensione elettrica delle autovetture;

3.         di disporre che nell’impianto possono essere gestiti i seguenti rifiuti con le potenzialità e le operazioni di trattamento di seguito evidenziate, per le seguenti sezioni impiantistiche:

 Attività di trattamento dei veicoli fuori uso:

Codice CER

Descrizione

Operazioni

di recupero

Capacità massima istantanea di stoccaggio (veicoli)

Potenzialità

(veicoli/anno)

16 01 04 *

Veicoli fuori uso

D 15/R 13

5 autoveicoli o

25 motoveicoli o

 una combinazione dei due**

280 autoveicoli e

80 motoveicoli

16 01 06

Veicoli fuori uso non contenenti liquidi altre componenti pericolose

           

**: 1 autoveicolo equivale a 5 motoveicoli. Ad esempio è possibile stoccare 3 autoveicoli e 10 motoveicoli ((5-3) = 2 autoveicoli che equivalgono a 10 motoveicoli) ovvero 2 autoveicoli e 15 motoveicoli e cosi via.

Attività di messa in riserva precedentemente gestita in procedura semplificata:

Codice CER

Descrizione

Operazioni

di recupero

Capacità massima istantanea di stoccaggio

(Tonn)

Potenzialità

(Tonn./anno)

15 01 01

Rifiuti di carta, cartone e cartoncino, inclusi poliaccoppiati, anche di imballaggi

R 13

10

100

15 01 05

15 01 06

20 01 01

12 01 02

Rifiuti di ferro, acciaio e ghisa e cascami di lavorazione

R 13

250

1.300

12 01 01

10 02 10

16 01 17

15 01 04

17 04 05

19 01 18

19 01 02

20 01 40

19 12 02

10 02 99

12 01 99

16 02 16

Spezzoni di cavo con il conduttore di alluminio ricoperto

R 13

30

150

17 04 02

17 04 11

16 01 18

Spezzoni di cavo di rame ricoperto

R 13

30

150

16 01 22

16 02 16

17 04 01

17 04 11

02 01 04

Rifiuti di plastica; imballaggi usati in plastica compresi i contenitori per liquidi, con esclusione dei contenitori per fitofarmaci e per presidi medico-chirurgici

R 13

40

200

15 01 02

17 02 03

20 01 39

19 12 04

07 02 13

Paraurti e plance di autoveicoli in materie plastiche

R 13

20

100

16 01 19

12 01 05

07 02 13

Imbottiture sedili in poliuretano espanso

R 13

15

100

16 01 19

12 01 05

07 02 99

Pannelli sportelli auto

R 13

15

100

07 02 13

16 01 19

12 01 05

10 13 11

Rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purchè privi di amianto

R 13

50

250

17 01 01

17 01 02

17 01 03

17 08 02

17 01 07

17 09 04

20 03 01

17 05 08

Pietrisco tolto d’opera

R 13

20

100

03 01 01

Scarti di legno e sughero, imballaggi di legno

R 13

5

50

03 01 05

03 01 99

15 01 03

17 02 01

19 12 07

20 01 38

20 03 01

16 01 03

Pneumatici non ricostruibili, camere d’aria non riparabili e altri scarti di gomma

R 13

40

200

TOTALE

525

2.800

 

Prescrivendo in materia di vincoli gravanti sull’area:

-          nell’ambito del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico – Rischio di frana [PsAI-Rf], approvato con DPCM del 12/12/2006 (G.U. del 28/05/2007 n. 122), il sito interessato dall’attività in epigrafe ricade in un’area classificata come Area di possibile ampliamento dei fenomeni franosi cartografati all’interno, ovvero di fenomeni di primo distacco – C1, in cui gli interventi sono subordinati al rispetto dell’applicazione della normativa vigente in materia di costruzioni, con particolare riguardo al rispetto delle disposizioni contenute nel D.M. 11 marzo 1988 (S.O. G.U. n. 127 del 01/06/1988), nella Circolare LL.PP 24/09/1988 n. 30483 e successive norme e istruzioni;

-          si prende atto della relazione di verifica di stabilità del pendio ai sensi del D.M. 14.01.2008 con la valutazione del coefficiente di sicurezza. Constatato, tuttavia, che la Verifica di stabilità eseguita dal geologo Dott. G. Manuel in data 19.07.2013 non prende in considerazione, tra i parametri da valutare, i carichi agenti, né minimi, né massimi, la Ditta dovrà consegnare al SGR, alla Prvincia dell’Aquila ed all’ARTA Distretto Provinciale dell’Aquila documentazione idonea a dimostrare la stabilità dell’intera area interessata sia dalla realizzazione delle strutture del centro sia dalle attività di gestione dello stesso (automezzi, macchine operatrici, movimentazione carichi, depositi e accumuli) entro 60 (sessanta) giorni dalla data di notifica della presente autorizzazione da parte del competente SUAP. Nei successivi 30 (trenta) giorni all’acquisizione della documentazione predetta la Provincia dell’Aquila e l’ARTA Distretto Provinciale dell’Aquila dovranno inviare al SGR il parere tecnico di competenza;

Prescrivendo in materia di rifiuti:

-          le operazioni di carico e scarico dei rifiuti dovranno avvenire in modo da evitare dispersioni incontrollate in atmosfera e sul suolo;

-          entro 30 (trenta) giorni dalla notifica del presente provvedimento la Ditta deve trasmettere al Servizio Gestione Rifiuti , all’ARTA Distretto Provinciale dell’Aquila ed alla Provincia dell’Aquila un elenco dettagliato, con la relativa potenzialità istantanea (t) ed annua (t/anno), dei rifiuti che intende gestire ai sensi dell’art. 5, comma 15) del D.Lgs 209/2003 e s.m.i. con indicate le aree di stoccaggio degli stessi.

-          i copertoni presenti nel sito dovranno essere vuotati da eventuali residui d’acqua e depositati sotto strutture coperte fisse (tettoie o capannoni) o provvisorie (teloni);

-          le attrezzature ed i contenitori usati per lo smaltimento dei rifiuti dovranno essere idonee e rispondenti ai requisiti tecnici necessari per la corretta esplicazione dell’attività, dovranno impedire la dispersione dei rifiuti e la fuoriuscita di esalazioni moleste; dovranno altresì essere tenute in buona efficienza e sottoposte a periodiche ed adeguate operazioni di lavaggio e decontaminazione: le acque di lavaggio dovranno essere smaltite secondo la normativa vigente;

-          dovrà essere evitato lo stoccaggio contemporaneo in uno stesso contenitore di rifiuti che risultino fra loro chimicamente incompatibili e che possano dar luogo a reazioni indesiderate;

-          considerata la natura dei rifiuti che verranno trattati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutte quelle opere necessarie per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente circostante, dell’area e delle falde acquifere nonché per la sicurezza e l’incolumità delle persone;

-          l’operazione di messa in riserva dei rifiuti (R13) dovrà avvenire per singolo codice CER;

-          i setti dovranno avere un’adeguata altezza atta a garantire una corretta separazione delle aree di stoccaggio;

-          considerato che l’accumulo delle carcasse bonificate avviene a ridosso della recinzione posizionata sul confine con altra Ditta sulla particella 154 e con la scarpata dominante la strada pubblica, si prende atto dell’accorgimento proposto dalla Ditta, per il quale lo stesso accumulo, nella fascia che corre lungo tale perimetro, non supererà i 2 m di altezza, prescrivendo che venga adottata ogni precauzione durante la movimentazione affinché siano assolutamente evitati moti di ribaltamento dei rifuti accatastati

-          si prende atto della intenzione della Ditta di adottare, per lo svuotamento dei serbatoi di GPL e metano, una attrezzatura pneumatica alimentata ad aria compressa così come descritta nell’elaborato datato 24.07.2014 e denominato “Realizzazione di un centro di veicoli VFU – trattamento con azoto dei serbatoi GPL”. Si chiede alla Provincia dell’Aquila ed all’ARTA Distretto provinciale dell’Aquila di trasmettere al SGR entro n. 30 (trenta) giorni dalla notifica del presente provvedimento il parere tecnico di merito circa la congruità tecnica della procedura proposta dalla Ditta;

-          La Ditta, prima di effettuare le operazioni di operazioni di lavaggio con azoto dei serbatoio GPL e metano, dovrà formare gli addetti tramite apposito corso di formazione, dandone riscontro al SGR;

-          si prende atto della intenzione della Ditta di adottare il dispositivo elettronico illustrato in relazione per la neutralizzazione dei materiali che comportano pericolo di scoppio (ad esempio airbag), ferma restando la necessità di classificare il rifiuto ed adeguare di conseguenza la sua gestione

 Prescrivendo in materia di inquinamento delle acque:

-          dovranno tassativamente essere rispettate le distanze minime inderogabili da fossi demaniali e corsi d’acqua di cui al R.D. 523/1904, art. 96 per quanto attiene ogni tipologia di manufatto, edificio, recinzione, scavo, piantagione di alberi e siepi;

-          dovranno essere eseguite, le opere di regimazione delle acque meteoriche e superficiali dalle aree d’interesse come riportato negli elaborati grafici allegati;

-          le modalità di smaltimento degli scarichi domestici e produttivi (collegamento alla fognatura comunale) dovranno seguire le prescrizioni impartite dal gestore del servizio idrico integrato;

-          la fornitura di acqua potabile tramite cisterna di Ditta autorizzata dovrà essere annotata cronologicamente in apposito registro di scarico, vidmato dagli organi competenti, nel quale andranno riportati il giorno ed il quantitativo scaricato; tale registro dovrà essere conservato sul luogo di lavoro a disposizione dell’organo di vigilanza;

-          dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici per una idonea regimazione delle acque superficiali, per la realizzazione di drenaggi e cunette e quant’altro si rendesse necessario a garantire la salvaguardia idrogeologica;

-          si prescrive un’analisi annuale delle acque, a far data dall’avvio dell’impianto, dei due piezometri (monte e valle) ricercando i seguenti parametri: idrocarburi totali, piombo, zinco, ferro e rame. Le risultanze analitiche dovranno essere trasmesse entro 30 (trenta) giorni alla Provincia di L’Aquila, all’Arta Distretto Provinciale di L’Aquila che dovranno trasmettere al SGR nei 30 (trenta) giorni successivi le verifiche effettuate relativamente alle analisi delle acque inviate dalla Ditta;

-          considerato che sul piazzale vengono stoccati rifiuti allo scoperto, la Ditta dovrà inviare alla chiarificazione tutte le acque di dilavamento, sia prima che di seconda pioggia, fornendo dimostrazione dell’adeguatezza dell’impianto realizzato o in alternativa documentazione tecnica illustrativa degli eventuali adeguamenti che intende adottare entro 90 (novanta) giorni dalla notifica della presente autorizzazione;

-          dall’analisi della documentazione tecnica trasmessa si evince che l’impianto sarà dotato di una pavimentazione in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata sormontato da uno strato di bynder. In considerazione della presenza di una falda stagionale ubicata ad una profondità media di 8 m dal piano campagna (Relazione Geologica del Giugno 2013 a firma del Dott. Geol. Giuseppe Manuel), il massetto dovrà avere uno spessore adeguato atto a supportare le sollecitazioni meccaniche dei mezzi in movimento e dei rifiuti stoccati ed evitare la formazione di fessurazioni. In particolare l’area dedicata alla bonifica dei veicoli fuori uso e dei rifiuti pericolosi dovrà presentare una pavimentazione industriale;

-          vista la Tavola “particolare realizzativo del piazzale impermeabilizzato”, sezione, recante la consistenza del pacchetto di cls con rete elettrosaldata da realizzare sulla parte di piazzale non ancora pavimentato, si ritiene che tale metodologia, così come proposta, non garantisca l’impermeabilità richiesta dalla norma vigente e si prescrive che al di sotto dello strato di cls venga allocato un telo in HDPE a regola d’arte

-          Dalla relazione datata 22.09.08 a firma dell’Ing. A. Di Cintio, acquisita agli atti dalla Provincia di L’Aquila al prot. 60550 del 30.09.08 a corredo della comunicazione di inizio attività di recupero ai sensi dell’art. 216 D.Lgs 152/06 per l’attività già esercitata dalla Ditta, si evince che la residua parte di piazzale sarebbe stata dotata di pavimentazione consistente in un “massetto impermeabile dello spessore di cm. 25 e rete elettrosaldata a maglie quadrate ϕ 16/ 20 × 20”. La Ditta dovrà adeguare anche tale superficie, secondo le metodologie che riterrà più opportuno utilizzare, alle esigenze di impermeabilità e resistenza richieste dalla norma per le autodemolizioni, e raccordarla a quella contigua, consegnando i relativi elaborati tecnici

-          Il Direttore dei Lavori, ad intervento ultimato, dovrà consegnare perizia giurata sulla rispondenza della pavimentazione dell’intero insediamento alle caratteristiche di resistenza ai carichi agenti ed impermeabilità alle acque di dilavamento nel rispetto di quanto richiesto dal D.Lgs 209/03

Prescrivendo in materia di inquinamento acustico:

-          ad impianti attivati e nella fase di piena operatività degli stessi, il proponente dovrà effettuare un monitoraggio fonometrico con cadenza semestrale che verifichi la rispondenza ai limiti di legge dei livelli di rumore immessi negli ambienti limitrofi (ambienti abitativi e aree esterne utilizzate da persone e comunità), le cui risultanza dovranno essere trasmesse entro 30 (trenta) giorni al Dipartimento ASL competente che dovrà inviare al SGR nei 30 (trenta) giorni successivi l’esito delle verifiche effettuate relative alle misure fonometriche inviate dalla Ditta;

-          L’impianto dovrà essere dotato di recinzione non inferiore a m 2 di altezza lungo tutto il suo perimetro

Prescrivendo in materia di salute e sicurezza sul lavoro:

-          per quanto attiene i servizi igienico-assistenziali destinati al personale dipendente, dovranno essere individuati idonei locali spogliatoio realizzati secondo le norme igieniche dettate dal D.Lgs 81/08 (wc, doccia, lavandino, dotati dei mezzi per lavarsi e asciugarsi);

Prescrivendo in materia di antincendio:

-          in riferimento alla regola tecnica di prevenzione incendi la Ditta è comunque tenuta:

1.         a verificare che le singole attività svolte (deposito di combustibili, oli, gomma, materie plastiche) avvengano nel rispetto della vigente normativa in materia di prevenzione incendi;

2.         a valutare il rischio dell’attività e prevedere gli accorgimenti necessari per la salute e sicurezza dei lavoratori, secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/08;

4.         di autorizzare la Ditta F.lli Bussi snc, ai sensi delle disposizioni di cui al D.Lgs 152/2006 e s.m.i., allo scarico delle acque derivanti da attività produttive di genere industriale, commerciale e/o altro nella rete fognaria comunale del Comune di Castellafiume (AQ) a servizio dell’area artigianale, nel rispetto delle seguenti condizioni e prescrizioni:

-          devono essere effettuate, a cura dell’interessato analisi quadrimestrali delle acque reflue riferite ai parametri pH, COD, BOD5, TKN, Azoto Ammoniacale (mg NH4/l, Azoto Nitroso (mg N/l), Azoto Nitrico (mg N/l), Fostoro Totale, Tensioattivi Totali e idrocarburi totali, nel rispetto dei requisiti qualitativi della Tabella 3 Valori limiti di emissione in acque superficiali e in fognatura Allegato 5, inviando i risultati al Consorzio Acquedottistico Marsicano Spa, all’Arta Dipartimento Provinciale di L’Aquila ed alla Provincia di L’Aquila pena la revoca dell’autorizzazione allo scarico;

-          nel caso di periodi di non scarico, quindi fermo dell’attività lavorativa, l’interessato deve inviare comunicazione preventiva del fermo e della successiva ripresa lavorativa al Consorzio Acquedottistico Marsicano SpA, all’Arta Dipartimento Provinciale di L’Aquila ed alla Provincia di L’Aquila;

-          in caso di inconvenienti e/o anomalie, ne deve essere data immediata comunicazione al Consorzio Acquedottistico Marsicano SpA, all’Arta Dipartimento Provinciale di L’Aquila ed alla Provincia di L’Aquila, seguita da relazione sulla gestione dell’impianto, con indicazione delle cause e dei provvedimenti adottati;

-          l’interessato deve mantenere i pozzetti di ispezione e campionamento accessibili agli Organi di Controllo a norma di legge. Le spese di ispezione e campionamento sono a carico dell’interessato;

-          L’interessato deve comunicare tempestivamente ogni variazione relativa alle caratteristiche dello scarico e della titolarità dello stesso;

-          E’ rigorosamente vietato scaricare o causare l’immissione nelle pubbliche fognature nere, miste o bianche sostanze pericolose o sostanze che creano pregiudizio per il rangiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici (ai sensi del Regolamento Autorizzatorio allo scarico in pubblica fognatura del Consorzio Acquedottistico Marsicano SpA Art. 14 – Scarichi vietati);

-          prima dell’avvio dell’esercizio dell’impianto la Ditta deve richiedere al competente Consorzio Acquedottistico Marsicano Spa una nuova autorizzazione allo scarico adeguata secondo le attività di trattamento dei rifiuti autorizzate con il presente provvedimento (trattamento dei veicoli fuori uso e attività di messa in riserva). La predetta autorizzazione sarà successivamente ricompresa nel presente provvedimento;

5.         di prescrivere che il titolare e/o gestore dell’impianto, nel momento del conferimento dei rifiuti, ha l’obbligo di effettuare i seguenti adempimenti:

a.         accertare che il conferitore sia munito di regolare iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali;

b.         in caso di conferimenti effettuati da parte di privari cittadini: i rifiuti possono essere accettati nei limiti quantitativi e nelle frequenze direttamente connesse alla normale attività domestica e, comunque, nel rispetto del Regolamento di igiene urbana del Comune ove ha sede l’impianto;

c.         i conferimenti di rifiuti effettuati dai soggetti di cui alla tipologia prevista dall’art. 266, comma 5, D.Lgs 152/2006 s.m.i., possono avvenire esclusivamente per le tipologie riconducibili alla propria attività di commercio ambulante.

Nei casi di cui alle lettere b), c) il gestore dell’impianto, laddove vengano accettati i conferimenti di rifiuti, ha l’obbligo di annotare nel registro di carico e scarico le seguenti informazioni: estremi identificativi del produttore e/o trasportatore del rifiuto comprensivi del codice fiscale del soggetto trasportatore, descrizione del rifiuto, luogo di produzione del rifiuto, indicazione del mezzo e della targa con il quale il rifiuto è stato trasportato. In caso di conferimenti anomali il titolare e/o gestore dell’impianto ha altresì l’obbligo di segnalare le predette irregolarità agli Organi di Controllo competenti per territorio.

6.         di stabilire che la presente autorizzazione è concessa per un periodo pari ad anni dieci dalla data di notifica del presente provvedimento, detto periodo risulta comprensivo sia della fase di costruzione che della fase di esercizio;

7.         di stabilire che la presente autorizzazione è rinnovabile nelle forme stabilite dal D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i e della L. R. 45/07 e s.m.i.;

8.         di stabilire che l’esercizio dell’impianto, è preceduto dall’invio allo scrivente Servizio della seguente documentazione:

-          documentazione attestante la prestazione delle garanzie finanziarie in conformità a quanto stabilito nel seguente punto 18);

-          comunicazione cui allegare una dichiarazione del direttore dei lavori che attesti:

          l’ultimazione delle opere in conformità al progetto approvato;

          l’avvenuta effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale;

          Il nominativo del Responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze tecniche;

          documentazione comprovante il regolare adempimento alle procedure di cui al D.P.R. n. 380/2001, certificato di agibilità dell’impianto, reso dall’Autorità Competente ai sensi delel vigenti normative in materia;

          copia della autorizzazione prevista dal D.P.R. n. 151/2011 e s.m.i. in materia di antincendio e predisposizione di presidi di protezione antincendio cosi come richiesti dalla medesima normativa ovvero, nel caso di esclusione dal D.P.R. n. 151/2011 e s.m.i, predisposizione di presidi di protezione in materia antincendio cosi come richiesti dalle normative antincendio;

          copia dell’istanza di revoca dell’iscrizione al Registro Provinciale delle Imprese della Provincia di L’Aquila, RIP n. 87/AQ/2009 e s.m.i., trasmessa alla competente Provincia di L’Aquila;

9.         di disporre che entro centottanta giorni dalla comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga accordata su motivata istanza dell’interessato, il soggetto autorizzato alla realizzazione deve presentare il certificato di collaudo dell’impianto stesso. Il certificato di collaudo deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della tipologia di impianto:

-          la conformità dell’impianto realizzato con il progetto e le integrazioni a suo tempo approvate;

-          la funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento, trattamento e recupero in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire o da recuperare;

-          l’idoneità delle singole opere civile ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;

-          il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima potenzialità;

-          l’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;

-          le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui rifiuti da trattare, da recuperare o da smaltire, sui rifiuti prodotti, sui materiali recuperati, sulle emissioni e sugli scarichi, come specificazione dei valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi;

Inoltre il soggetto interessato deve presentare il collaudo acustico dell’impianto in accordo con quanto previsto dalla L.R. n. 23/07 redatto da Tecnico competente in Acustica iscritto al relativo Albo Regionale;

10.       di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

11.       di stabilire che il presente provvedimento disciplina la gestione dei veicoli fuori uso indicati all’art. 3, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n.209/2003, e che nelle more dell’emanazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di apposite norme tecniche, la Ditta, a seguito di apposita istanza da inoltrare al Servizio Gestione Rifiuti, può trattare veicoli a motore non rientranti tra le categorie di impianti di cui al D.Lgs 209/2003 e s.m.i., secondo le disposizioni di cui all’art.231, comma 13) del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.,

12.       di stabilire che, ai sensi dell’art.15, commi 6, 7 e 8 del D.Lgs. 209/03 e s.m.i., richiamati dall’art.231, commi 10, 11 e 12 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., è consentito:

-          il commercio delle parti di ricambio recuperate in occasione dello svolgimento delle operazioni di trattamento del veicolo fuori uso, ad esclusione di quelle che hanno attinenza con la sicurezza dello stesso veicolo individuate all’Allegato III dello stesso;

-          le parti di ricambio attinenti alla sicurezza del veicolo fuori uso possono essere cedute solo agli iscritti alle imprese esercenti attività di autoriparazione, di cui alla legge 5 febbraio 1992, n.122, e successive modificazioni e sono utilizzate se sottoposte alle operazioni di revisione singola previste dal decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285, aggiornato con le modifiche introdotte dal c.d. decreto Bianchi (Decreto Legge 03.08.2007 n. 117), dal Pacchetto sicurezza (Decreto Legge 23 maggio 2008, n. 92) e dal Decreto Ministro Giustizia 17 dicembre 2008 che aggiorna gli importi delle sanzioni;

-          l'utilizzazione, da parte della Ditta, delle parti di ricambio di cui sopra, deve risultare da fatture rilasciate al cliente.

13.       di prescrivere che le operazioni di trattamento, di cui all’art. 3, comma 1, lett. f) del D.Lgs 209/03 e s.m.i., siano svolte in conformità ai principi generali previsti dal D.Lgs. n. 152/06 ed alle pertinenti prescrizioni dell’Allegato i del D.Lgs. 209/03 e s.m.i., nonché nel rispetto dei seguenti obblighi:

a.         effettuare al più presto le operazioni per la messa in sicurezza del veicolo fuori uso di cui all'allegato I, punto 5 del D. Lgs. 209/03 e s.m.i.;

b.         effettuare le operazioni per la messa in sicurezza, di cui all’allegato I, punto 5 del D. Lgs.209/03 e s.m.i., prima di procedere allo smontaggio dei componenti del veicolo fuori uso o ad altre equivalenti operazioni volte a ridurre gli eventuali effetti nocivi sull'ambiente;

c.         rimuovere preventivamente, nell'esercizio delle operazioni di demolizione, i componenti ed i materiali di cui all'allegato II del D. Lgs.209/03 e s.m.i., etichettati o resi in altro modo identificabili, secondo quanto disposto in sede comunitaria;

d.         rimuovere e separare i materiali e i componenti pericolosi in modo da non contaminare i successivi rifiuti frantumati provenienti dal veicolo fuori uso;

e.         eseguire le operazioni di smontaggio e di deposito dei componenti in modo da non comprometterne la possibilità di reimpiego, di riciclaggio e di recupero.

14.       di prescrivere che la Ditta F.lli Bussi snc in merito alle seguenti autorizzazioni:

-          Provvedimento dell’Ente d’Ambito 2 Marsicano del 23.09.2008: autorizzazione allo scarico delle acque derivanti da attività produttive di genere industriale, commerciale e/o altro nella rete fognaria comunale del Comune di Castellafiume (AQ) a servizio dell’area artigianale;

-          Rinnovo dell’autorizzazione fino al 22.09.2016, rilasciata dal Consorzio Acquedottistico Marsicano SpA con provvedimento prot. 9600 del 2012, a seguito del passaggio delle competenze tra quest’ultimo e l’Ente d’Ambito 2 Marsicano;

dovrà inviare al competente Consorzio Acquedottistico Marsicano SpA, prima dell’avvio dell’esercizio dell’impianto, istanza di revoca delle predette autorizzazioni, dandone riscontro al SGR;

15.       di richiamare la Ditta F.lli Bussi snc, al rispetto, per quanto applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia di L’Aquila ed all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Dipartimento Provinciale di L’Aquila di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla Regione da quelli fuori Regione, in conformità con le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del 11.10.2010;

16.       di richiamare la Ditta F.lli bussi snc all’osservanza di quanto previsto dalla vigente normativa in relazione all’attivazione del sistema di controllo della tracciabilità di rifiuti (Sistri) e, nello specifico:

-          Legge 30 ottobre 2013, n. 125 recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”;

-          Legge 27 febbraio 2014, n. 15 recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (milleproproghe)”;

17.       di dare atto che l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13) del Decreto Legislativo 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. e dell’art. 45 comma 16) della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i.;

18.       di obbligare la Ditta F.lli Bussi snc, a trasmettere prima dell’avvio dell’impianto, apposita polizza fideiussoria ai sensi della DGR n. 790 e s.m.i., in conformità con le potenzialità e le operazioni di trattamento autorizzate con il presente provvedimento;

19.       di prescrivere che il titolare e/o gestore dell’impianto, all’atto del conferimento dei rifiuti, ha l’obbligo di effettuare i seguenti adempimenti:

a.         Accertare che il conferitore sia munito di regolare iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali;

b.         In caso di conferimenti effettuati da parte di privari cittadini: i rifiuti possono essere accettati nei limiti quantitativi e nelle frequenze direttamente connesse alla normale attività domestica e, comunque, nel rispetto del Regolamento di igiene urbana del Comune ove ha sede l’impianto;

c.         I conferimenti di rifiuti effettuati dai soggetti di cui alla tipologia prevista dall’art. 266, comma 5, D.Lgs 152/2006 s.m.i., possono avvenire esclusivamente per le tipologie riconducibili alla propria attività di commercio ambulante.

d.         Nei casi di cui alle lettere b), c) il gestore dell’impianto, laddove vengano accettati i conferimenti di rifiuti, ha l’obbligo di annotare nel registro di carico e scarico le seguenti informazioni: estremi identificativi del produttore e/o trasportatore del rifiuto comprensivi del codice fiscale del soggetto trasportatore, descrizione del rifiuto, luogo di produzione del rifiuto, indicazione del mezzo e della targa con il quale il rifiuto è stato trasportato. In caso di conferimenti anomali il titolare e/o gestore dell’impianto ha altresì l’obbligo di segnalare le predette irregolarità agli Organi di Controllo competenti per territorio.

20.       di fare salvi altresì i successivi accertamenti che saranno effettuati dal Servizio Gestione Rifiuti in ordine alla sussistenza dei requisiti soggettivi ai sensi della D.G.R. 29.11.2007, n. 1227 e dell’esito della verifica della comunicazione antimafia ai sensi del D.Lgs 159/2011 s.m.i.;

21.       di prescrivere che a chiusura dell’impianto dovranno essere attuate le operazioni di ripristino ambientale come da progetto presentato, riservandosi lo scrivente Servizio di disporre ulteriori prescrizioni;

22.       di fare salvi eventuali ed ulteriori autorizzazioni, visti, pareri tecnici, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti ed organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti nella materia, sono fatti salvi eventuali diritti di terzi;

23.       di redigere il presente provvedimento in numero tre originali, di cui due vengono trasmessi al competente SUAP del Comune di Castellafiume (AQ), Via delle scuole castellafiume, snc – 67050 Castellafiume (AQ);

24.       di disporre che il competente SUAP del Comune di Castellafiume (AQ) provveda a notificare un originale del provvedimento alla Ditta F.lli Bussi snc presso la sede legale sita in Via Ugo La Malfa, 60 – 67051 Avezzano (AQ);

25.       di trasmettere copia del presente provvedimento all’Amministrazione Provinciale di L’Aquila, alla ASL n. 1, all’A.R.T.A. Distretto Provinciale di L’Aquila, all’A.R.T.A. – Direzione Centrale di Pescara ed all’Albo Nazionale Gestori Ambientali;

26.       di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.).

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.

 

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Dott. Franco Gerardini