IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Omissis

 

DETERMINA

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:

1.         di autorizzare ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., la ditta CIP Adriatica srl alla realizzazione e gestione dell’impianto di recupero (operazioni R13 ed R3) di rifiuti ligneo-cellulosici, da ubicare in località “Via Piane Tronto, 10” del Comune di Controguerra (TE), in un’area identificata, secondo le N.C.T. del Comune di Controguerra (TE) al Foglio 3 particella 269 (piattaforma A) ed al Foglio 9 particelle 236, 239, 240, 241 e 251 (piattarforma B);

2.         di approvare gli elaborati progettuali di seguito elencati e trasmessi dalla ditta CIP Adriatica srl:

1.         “Relazione tecnica” datata agosto 2012 rev 00;

2.         TAV 01: “Planimetrie di inquadramento territoriale” datata agosto 2012 rev 00;

3.         TAV 02: “Planimetria generale: Layout quotato dell’impianto” datata agosto 2012 rev 00;

4.         TAV 03: “Sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche di dilavamento – Particolari dell’impianto di trattamento delle acque di prima pioggia: pianta e sezione” datata agosto 2012 rev 00;

5.         TAV 04: “Prospetti e sezioni del fabbricato artigianale – Particolari costruttivi: recinzioni” datata agosto 2012 rev 00.

3.         di disporre che nell’impianto possono essere gestiti i seguenti rifiuti con le potenzialità e le operazioni di trattamento di seguito evidenziate:

Codice CER

Descrizione

Operazioni

di recupero

Potenzialità istantanea

(T)

Potenzialità

(Tonn./anno)

030101

Scarti di corteccia e sughero

R 13, R3

1.500

30.000

030105

Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104

030199

Rifiuti non specificati altrimenti

150103

Imballaggi in legno

170201

Legno

191207

Legno, diverso da quello di cui alla voce 191206

200138

Legno, diverso da quello di cui alla voce 200137

200301

Rifiuti urbani non differenziati

030101

Scarti di corteccia e sughero

R 13, R3

400

12.000

030105

Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104

020103

Scarti di tessuti vegetali

R 13, R3

1.500

1.000

200201

Rifiuti biodegradabili

10.000

TOTALE

3.400

53.000

 

Prescrivendo:

-          in riferimento al CER 200301 lo stesso può essere conferito nel rispetto delle limitazioni di cui al punto 9.1 del D.M. 05.02.98 e smi;

-          la Ditta deve definire con il Comune di Controguerra (TE) le procedure per il possesso e/o acquisizione del tratto viario tra le due piattaforme A e B entro 3 (tre) mesi dall’emissione della presente autorizzazione, dandone riscontro al SGR nei successivi 10 (dieci) giorni;

-          la Ditta prima dell’entrata in esercizio dell’impianto deve realizzare e mantenere un opera provvisionale (canale artificiale) a confine sud dell’area di proprietà tesa a regimentare le acque di ruscellamento della collina sovrastante in caso di eventi meteorici straordinari. Di tale opera la Ditta deve dare riscontro al SGR nell’ambito della documentazione da trasmnettere conformemente alle disposizioni di cui al successivo punto n. 8);

4.         di autorizzare ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i la Ditta CIP Adriatica srl alle emisioni convogliate nei punti di emissione denominati E1 (taglio tronchetti e recupero polveri dai sistemi di abbattimento della linea pellet), E2 (raffreddatore e sistema di raffinazione del pellet), E3 (mulino linea pellet), nel rispetto dell eseguenti condizioni e presrizioni:

-          rispetto del quadro riassuntivo delle emissioni (Q.R.E.) datato 28/05/2010 di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

-          devono essere adottate tutte le misure necessarie per il contenimento delle emissioni diffuse e non, per la tutela della qualità dell’aria, nonché tute le misure atte ad evitare molestie olfattive, in linea con le migliori tecnologie disponibili;

-          l’impianto deve essere condotto secondo le modalità e i tempi di lavoro proposti dalla Ditta CIP Adriatica srl. Eventuali variazioni possono costituire modifica sostanziale dell’impianto, e devono quindi essere preventivamente autorizzate;

-          in caso di rottura, malfunzionamento o in qualunque altro caso di interruzione dei sistemi di abbattimento, entro le otto ore successive all’evento, deve essere data comunicazione al Comune di Controguerra, alla Provincia di Teramo, al Dipartimento Provinciale ARTA, al Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica della ASL di Teramo e interrottà l’attività dell’impianto fino al ripristino delle normali condizioni di esercizio, comunicando altresì eventuali provvedimenti che si adotteranno;

-          ai sensi del punto 2.8 dell’allegato VI alla parte quinta del D.Lgs 152/06 e s.m.i., ogni interruzione del normale funzionamento dei sistemi di abbattimento (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell’impianto produttivo) deve essere tempestivamente annotato su apposito registro delle manutenzioni, conforme alla D.G.R. 517/07, vidimato dall’Organo competente. Il suddetto registro deve essere tenuto a disposizione degli Organi di controllo unitamente agli esiti degli autocontrolli previsti;

-          eventuali variazioni dei parametri fissati nel presente atto, che possono determinare un aumento delle emissioni, compresa la durata delle emissioni e il flusso di massa o anche variazioni qualitative degli inquinanti, costituiscono modifica sostanziale dell’impianto e devono essere preventivamente autorizzate;

-          la Ditta è tenuta ad eseguire tutte le opere eventualmente necesarie per consentire gli accessi, le ispezioni e le operazioni di prelievo nei punti di emissione. In particolare tutti i punti di emissione significativi devono essere dotati di opere di presa per il prelievo degli inquinanti e resi accessibili, con la possibilità di appoggio per strumentazione ed operatori, rispettando criteri di sicurezza, in modo da consentire il controllo immediato in qualsivoglia camino, qualora gli organi preposti lo dispongano;

-          per la valutazione delle misure degli inquinanti negli scarichi in atmosfera si applica quanto stabilito dal D.Lgs 152/06 e s.m.i. Parte Quinta, Allegato VI, con particolare riferimento ai punti 2.1, 2.3, 2.7 e 2.8. Ai sensi dei punti 2.1 e 2.3 del suddetto allegato, il referto analitico deve riportare i valori delle grandezze più significative dell’impianto atte a caratterizzarne lo stato di funzionamento, la durata del campionamento, la concentrazione riferita ad un’ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose;

-          al fine di verificare la conformità delle emissioni convogliate ai valori limite del presente atto, la Ditta è tenuta a rispettare la frequenza di controllo annuale secondo le prescrizioni indicate nel parere ARTA del 12/08/2010 prot. n. 8363/CA/GE;

-          fatti salvi eventuali aggiornamenti delle norme successivamente riportate, devono essere indicati e comunicati i metodi di campionamento ed analisi. In particolare, la velocità e la portata devono essere misurate applicando la norma UNI 10169 del 2001;

-          le Polveri Totali devono essere misurate applicando la norma UNI EN 13284-1 del 2003;

-          ai sensi dell’allegato VI al Titolo Quinto del D.Lgs 152/06 e s.m.i., i dati relativi ai controlli analitici prescritti devono essere riportati a cura del gestore su apposito registro degli autocontrolli, conforme alla D.G.R. 517/07, vidimata dall’Organo competente. Tale registro deve essere tenuto a disposizione degli organi di controllo, con allegati i certificati analitici cui si fa riferimento;

-          la Ditta è tenuta a comunicare alla Provincia di Teramo, al Comune di Controguerra, al Dipartimento Provinciale dell’ARTA, al Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica della ASL di Teramo, ogni variazione di ragione sociale, sede legale, legale rappresentante, responsabile di stabilimento e, preventivamente, ogni successiva variazione o modifica dell’impianto autorizzato con il presente atto, come disposto dall’art. 269 comma 8 del D.Lgs 152/06 e s.m.i. e a richiedere l’autorizzazione alla Regione Abruzzo nei casi previsti;

-          la Ditta è tenuta a comunicare alla Provincia di Teramo ed al Dipartimento Provinciale dell’ARTA, motivandone le cause, entro dieci giorni dal fatto, l’eventuale mancata attivazione della/e emissione/i, indicando i nuovi tempi dell’eventuale attivazione, la disattivazione della/e emissione/i che si protragga per più di 48 ore, sia essa parziale o totale, temporanea o definitiva, indicando i tempi dell’eventuale riattivazione;

-          sono fatti salvi specifici e motivati provvedimenti restrittivi o integrativi da parte delle autorità sanitarie competenti, per quanto riguarda la protezione della salute pubblica o l’igiene e la sicurezza sui luoghi di lavoro;

-          il superamento dei limiti massimi per le emissioni o il mancato rispetto di quanto altro prescritto con il presente atto o delle ulteriori prescrizioni contenute anche in successive leggi, comporterà l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 278 (Poteri di ordinanza) del D.Lgs 152/06 e s.m.i., fatta salva l’eventuale applicazione di sanzioni di carattere penale e/o amministrativa previste dal’art. 279 del suddetto Decreto o da altre norme se ed in quanto applicabili;

-          la Regione Abruzzo, quale Autorità Competente, in caso di accertata inosservanza delle prescrizioni contenute nel presente atto, ferma restando l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 279 (Sanzioni) del già citato Decreto e delle eventuali misure cautelari disposte dall’Autorità Giudiziaria, secondo la gravità dell’infrazione procederà:

          alla diffida con l’assegnazione di un termine entro il quale le irregolarità dovranno essere eliminate;

          alla diffida ed alla contestuale temporanea sospensione degli impianti e delle attività di autorizzazione con il presente atto, per i quali vi è stata violazione delle prescrizioni, ove si manifestino situazioni di pericolo per la salute o per l’ambiente;

          alla revoca dell’autorizzazione con riferimento agli impianti e alle attività per i quali vi è stata violazione delle prescrizioni, in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con diffida o qualora la reiterata inosservanza delle prescrizioni contenute nel presente atto determini situazioni di pericolo o di danno per la salute o per l’ambiente;

-          ai sensi del comma 9 dell’art. 269 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., l’autorità competente per il controllo è autorizzata ad effettuare presso l’impianto tutte le ispezioni che ritenga necessarie per accertare il rispetto dell’aiutorizzazione.

5.         di autorizzare la ditta CIP Adriatica srl, ai sensi delle disposizioni di cui al D.Lgs 152/2006 e s.m.i., allo scarico nel canale menante le proprie acque nel fiume Tronto (coordinate geografiche dello scarico Gauss-Boaga N. 4745701.77 E. 400646.53) delle acque di prima pioggia depurate, nel rispetto delle seguenti condizioni e prescrizioni:

-          il pozzetto d’ispezione e campionamento delle acque di prima pioggia depurate dovrà essere sempre accessibile agli Organi di controllo ed agibile per il prelievo;

-          lo scarico acque di prima pioggia depurate dovrà rispettare i limiti della Tab. 3 dell’allegato 5 al D.Lgs 152/06 e s.m.i. prima della confluenza con le altre acque meteoriche di dilavamento;

-          la Ditta dovrà adeguare lo scarico ai nuovi limiti, qualora più restrittivi, in funzione degli obiettivi di qualità e del Piano di Tutela;

-          la Ditta dovrà garantire la corretta gestione e manutenzione dell’impianto di trattamento ed effettuare, con le modalità di legge, controlli analitici sullo scarico delle acque di prima pioggia depurate con cadenza semestrale: i relativi risultati, firmati da tecnico abilitato, dovranno essere annotati su appositi quaderni di registrazione, vidimati dalla Provincia di Teramo, conservati per tutta la durata dell’autorizzazione ed esibiti, su richiesta. Agli Organi di controllo. I parametri da controllare sono quelli stabiliti dall’ARTA ovvero: pH, COD, Solidi Sospesi Totali, Idrocarburi Totali; nel controllo degli Idrocarburi Totali si dovrà specificare la concentrazione degli eventuali oli minerali persistenti, se presenti;

-          la Dittà dovrà conservare la documentazione attestante l’avvenuto avvio allo smaltimento e/o recupero dei fanghi per tutta la durata dell’autorizzazione e comunque secondo quanto previsto al riguardo del D.Lgs 152/06 e s.m.i. parte quarta;

-          nel caso in cui l’insediamento sia soggetto a diversa destinazione, ad ampliamento, a ristrutturazione o le sue attività siano trasferite in altro luogo e ne derivi uno scarico con caratteristiche qualitative e/o quantitative diverse da quelle autorizzate, deve essere preventivamente inoltrata una nuova istanza di autorizzazione;

-          nel caso in cui l’insediamento sia soggetto a diversa destinazione, ad ampliamento, a ristrutturazione o le sue attività siano trasferite in altro luogo e ne derivi uno scarico con caratteristiche qualitative e/o quantitative identiche a quelle autorizzate deve essere inoltrata preventivamente comunicazione riportante l’informativa e le nuove indicazioni; l’Ente valuta l’opportunità di provvedere a modificare l’atto autorizzativo limitatamente alle variazioni intervenute.

6.         di stabilire che la presente autorizzazione è concessa per un periodo pari ad anni dieci dalla data di notifica del presente provvedimento, detto periodo risulta comprensivo sia della fase di costruzione che della fase di esercizio;

7.         di stabilire che la presente autorizzazione è rinnovabile nelle forme stabilite dal D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i e della L. R. 45/07 e s.m.i.;

8.         di stabilire che l’esercizio dell’impianto, è preceduto dall’invio allo scrivente Servizio della seguente documentazione:

-          documentazione attestante la prestazione delle garanzie finanziarie in conformità a quanto stabilito nel seguente punto 15);

-          comunicazione cui allegare una dichiarazione del direttore dei lavori che attesti:

          l’ultimazione delle opere in conformità al progetto approvato;

          l’avvenuta effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale;

          Il nominativo del Responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze tecniche;

9.         di disporre che entro centottanta giorni dalla comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga accordata su motivata istanza dell’interessato, il soggetto autorizzato alla realizzazione deve presentare il certificato di collaudo dell’impianto stesso. Il certificato di collaudo deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della tipologia di impianto:

-          la conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;

-          la funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento, trattamento e recupero in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire o da recuperare;

-          l’idoneità delle singole opere civile ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;

-          il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima potenzialità;

-          l’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;

-          le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui rifiuti da trattare, da recuperare o da smaltire, sui rifiuti prodotti, sui materiali recuperati, sulle emissioni e sugli scarichi, come specificazione dei valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi;

10.       di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

11.       di disporre che all’atto dell’entrata in esercizio dell’impianto nelle forme autorizzate con il presente provvedimento, si intendono revocate le seguenti autorizzazioni:

-          Determina dirigenziale della Provincia di Teramo n. 195223 del 30.07.2012: autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia trattate provenienti dal piazzale nel fiume Tronto;

-          Determina dirigenziale della Provincia di Teramo n. 285276 del 29.09.2010: autorizzazione ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. per le emissioni in atmosfera (punti di emissione: E1, E2, E3);

12.       di prescrivere che la Ditta CIP Adriatica srl in merito alle seguenti iscrizioni:

-          Iscrizione al Registro Provinciale delle Imprese della Provincia di Teramo, RIP n. 266/TE;

-          Iscrizione al Registro Provinciale delle Imprese della Provincia di Teramo, RIP n. 187/TE;

dovrà inviare alla competente Provincia di Teramo, entro n. 10 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto secondo quanto autorizzato con il presente provvedimento, istanza di revoca delle predette autorizzazioni, dandone riscontro al SGR;

13.       di richiamare la Ditta CIP Adriatica srl, al rispetto, per quanto applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia di Teramo ed all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Dipartimento Provinciale di Teramo di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla Regione da quelli fuori Regione, in conformità con le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del 11.10.2010;

14.       di richiamare la Ditta CIP Adriatica srl all’osservanza di quanto previsto dalla vigente normativa in relazione all’attivazione del sistema di controllo della tracciabilità di rifiuti (Sistri) e, nello specifico:

-          Legge 30 ottobre 2013, n. 125 recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”;

-          Legge 27 febbraio 2014, n. 15 recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (milleproproghe)”;

15.       di dare atto che l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13) del Decreto Legislativo 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. e dell’art. 45 comma 16) della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i.;

16.       di obbligare la Ditta CIP Adriatica srl, a trasmettere prima dell’avvio dell’impianto, apposita polizza fideiussoria ai sensi della DGR n. 790 e s.m.i., in conformità con le potenzialità e le operazioni di trattamento autorizzate con il presente provvedimento;

17.       di prescrivere che il titolare e/o gestore dell’impianto, all’atto del conferimento dei rifiuti, ha l’obbligo di effettuare i seguenti adempimenti:

a.         Accertare che il conferitore sia munito di regolare iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali;

b.         In caso di conferimenti effettuati da parte di privari cittadini: i rifiuti possono essere accettati nei limiti quantitativi e nelle frequenze direttemante connesse alla normale attività domestica e, comunque, nel rispetto del Regolamento di igiene urbana del Comune ove ha sede l’impianto;

c.         I conferimenti di rifiuti effettuati dai soggetti di cui alla tipologia prevista dall’art. 266, comma 5, D.Lgs 152/2006 s.m.i., possono avvenire esclusivamente per le tipologie riconducibili alla propria attività di commercio ambulante.

d.         Nei casi di cui alle lettere b), c) il gestore dell’impianto, laddove vengano accettati i conferimenti di rifiuti, ha l’obbligo di annotare nel registro di carico e scarico le seguenti informazioni: estremi identificativi del produttore e/o trasportatore del rifiuto comprensivi del codice fiscale del soggetto trasportatore, descrizione del rifiuto, luogo di produzione del rifiuto, indicazione del mezzo e della targa con il quale il rifiuto è stato trasportato. In caso di conferimenti anomali il titolare e/o gestore dell’impianto ha altresì l’obbligo di segnalare le predette irregolarità agli Organi di Controllo competenti per territorio.

18.       di fare salvi altresì i successivi accertamenti che saranno effettuati dal Servizio Gestione Rifiuti in ordine alla sussistenza dei requisiti soggettivi ai sensi della D.G.R. 29.11.2007, n. 1227 e dell’esito della verifica della comunicazione antimafia ai sensi del D.Lgs 159/2011 s.m.i.;

19.       di fare salvi eventuali ed ulteriori autorizzazioni, visti, pareri tecnici, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti ed organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti nella materia, sono fatti salvi eventuali diritti di terzi;

20.       di redigere il presente provvedimento in numero tre originali, di cui due vengono trasmessi al competente SUAP del Comune di Controguerra (TE), Via Amadio Giovanni, 45 – 64010 Controguerra (TE);

21.       di disporre che il competente SUAP del Comune di Controguerra (TE) provveda a notificare un originale del provvedimento alla Ditta CIP Adriatica srl presso la sede legale sita in Via della Barca, 26 – 63076 Monteprandone (AP);

22.       di trasmettere copia del presente provvedimento all’Amministrazione Provinciale di Teramo, all’A.R.T.A. Distretto Provinciale di Teramo, all’A.R.T.A. – Direzione Centrale di Pescara ed all’Albo Nazionale Gestori Ambientali;

23.       di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.).

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.

 

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Dott. Franco Gerardini

 

Segue allegato

Allegato 1