IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la risoluzione a
firma dei consiglieri Mercante, Bracco, Marcozzi, Pettinari, Ranieri e Smargiassi recante: Attività di
stoccaggio di gas naturale denominata "San Benedetto Stoccaggio" in
località San Benedetto del Tronto (AP). Proposta di intervento della Regione
Abruzzo avverso il D.M. del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare di dichiarazione della compatibilità ambientale n. 166
del 19.6.2014;
UDITA l'illustrazione
del consigliere Mercante;
UDITO l'intervento del
consigliere Mariani;
all'unanimità
L'APPROVA
nel testo che di
seguito si trascrive:
«Il Consiglio Regionale
PREMESSO CHE:
- il Ministero dello Sviluppo Economico
ha inserito il giacimento in terraferma di gas naturale sito in località San
Benedetto del Tronto (AP) tra quelli in fase di avanzata coltivazione
tecnicamente ed economicamente convertibili in siti di stoccaggio;
- in data 14.9.2007 è stata presentata
dalla Società Gas Plus Storage S.r.l., con sede
legale in Milano, congiuntamente alle società A.C.E.A.
S.p.a. e Gaz de France
International S.p.a. relativamente al giacimento di
gas naturale sopra citato una istanza di "conversione in stoccaggio della
concessione di coltivazione San Benedetto";
- in data 4.8.2010 è stata presentata al
Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dalla Società
Gas Plus Storage S.r.l., nominata relativamente al
progetto in questione Rappresentante Unico per i rapporti con la Pubblica
Amministrazione e con i terzi, una istanza di pronuncia di compatibilità
ambientale (ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs. 3 aprile
2006, n. 152 e s.m.i.) relativamente al progetto
riguardante lo "Stoccaggio di gas naturale in strato da denominarsi San
Benedetto Stoccaggio" con attività da realizzarsi, per l’appunto, nel
Comune di San Benedetto del Tronto (AP);
PRESO ATTO che il
citato progetto di riconversione prevede la realizzazione, nel territorio
comunale di San Benedetto del Tronto, delle seguenti opere:
- realizzazione di una centrale di
stoccaggio del gas di capacità di working gas pari a 522 MSm3 e portata di punta in
erogazione ed in iniezione pari a 5,94 MSm3/g, mediante la costruzione di una
unità di compressione e di una unità di trattamento;
- perforazione di sei nuovi pozzi;
- realizzazione di un metanodotto di
collegamento tra la centrale e il gasdotto appartenente alla rete nazionale
"Ravenna - Linea metano Chieti";
ATTESO che il progetto
de quo è ricompreso tra gli impianti di cui all’allegato II) - punto 17 - del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
"Stoccaggio di gas naturale e di CO2 in serbatoi sotterranei naturali
in unità geologiche profonde e
giacimenti esauriti di idrocarburi" per i quali è previsto
l’assoggettamento alla procedura di V.I.A. statale;
DATO ATTO che con
Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n.
166 del 19.6.2014 è stata dichiarata la compatibilità ambientale del progetto
in premessa citato sulla base della documentazione allegata al decreto
medesimo,
DATO ATTO, inoltre,
che, che la Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA-VAS,
nel parere n. 1205 del 19.4.2013, ha espresso parere positivo circa la
compatibilità ambientale del progetto de quo ribadendo le precedenti
determinazioni contenute nel parere n. 1125 del 14.12.2012 e ritenendo
compatibili con le proprie prescrizioni le raccomandazioni contenute nel parere
favorevole della Regione Marche trasmesso con nota n. 20/VAA del 18.3.2013;
ATTESO che il sistema
di stoccaggio di gas naturale è diretto alla stabilizzazione del mercato del
gas naturale consentendo di modulare l’offerta in relazione alla forte
variabilità stagionale della domanda e consiste nel deposito, attraverso
l’immissione ad elevate pressioni, in strutture del sottosuolo, di gas naturale
prelevato dalla rete di trasporto nazionale e nella successiva estrazione e
nuova immissione nella rete in funzione delle richieste del mercato;
PRESO ATTO dei rischi
potenzialmente connessi all’attività di stoccaggio del gas naturale quali
l’incremento dell’attività sismica o la migrazione del gas in superficie che
potrebbe provocare esplosioni, incendi, odori nocivi e potenziali emissioni di
composti cancerogeni, soprattutto in caso di terremoto che rende le zone
relative ai piani di faglia più permeabili;
ACCERTATO che una delle
prescrizioni contenute nel decreto di dichiarazione della compatibilità
ambientale del progetto "San Benedetto Stoccaggio", da adottare quale
forma di tutela nell’esercizio dell’attività di stoccaggio, consiste nella
realizzazione di una rete di monitoraggio microsismico a spese del proponente
in grado di determinare la massima accelerazione del suolo provocata da un
terremoto riconducibile all’attività di stoccaggio;
DATO ATTO che, sulla
base di tale prescrizione, qualora la micro sismicità riconducibile alle
attività di esercizio dello stoccaggio eguagli o superi la magnitudo locale di
3.0, dovranno essere adottati dal soggetto gestore responsabile tutti gli
accorgimenti opportuni atti a riportare la magnitudo locale massima dei sismi a
valori inferiori a 2.0;
PRECISATO, tuttavia,
che:
- non si può escludere, allo stato
dell’arte, che l’attività di estrazione e immissione del gas naturale negli impianti in premessa descritti
non sia potenzialmente idonea ad influire sulla stabilità delle faglie presenti
nell’area interessata;
- la sismicità indotta ed innescata
dalle attività umane è un campo di studio in rapido sviluppo; ciò nonostante lo
stato attuale delle conoscenze, ed in particolare la mancanza di esperienza in
Italia, non consente la elaborazione di protocolli di azione che possano essere
di uso immediato per la gestione del rischio sismico;
CONSIDERATO che:
- il sito destinato alla realizzazione
del progetto "San Benedetto stoccaggio" è ubicato nelle immediate
vicinanze (circa 2 km) dalla Riserva naturale regionale della Sentina e
dall’area floristica protetta denominata "Laghetti di Porto
d’Ascoli", nonché dal litorale di Porto d’Ascoli;
- tale sito è collocato all’interno di
un’area ad elevata densità abitativa e caratterizzata dalla presenza di
numerosi impianti industriali;
- tra le prescrizioni, per il
proponente, elaborate dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto
ambientale e le raccomandazioni della Regione Marche vi è quella di adottare un
accordo con il Comune di San Benedetto del Tronto ed il Comune di Monteprandone per l’adozione di misure di compensazione
ambientale, con particolare riferimento al rischio idrogeologico;
- il sito de quo è posto a breve
distanza dall'autostrada A14 "Bologna-Taranto",
dalla linea ferroviaria e dalla Strada Statale 16 Adriatica;
- gli impianti di stoccaggio sono
strutture classificate "a rischio di incidente rilevante" (cioè tra
gli impianti a maggiore rischio di incidente, come poli petrolchimici, strutture
per fuochi pirotecnici etc.), in base alla Direttiva Comunitaria
"Seveso";
CONSIDERATO, inoltre,
che:
- gli impianti di stoccaggio di gas
naturale in questione verranno ad essere collocati lungo il fiume Tronto e,
pertanto, lungo il confine tra la Regione Marche e la Regione Abruzzo;
- i rischi connessi all’attività di
stoccaggio del gas naturale denominata "San Benedetto stoccaggio"
sono destinati ad incidere su molti Comuni della Regione Abruzzo quali
Martinsicuro (che si estende fino ad 800 metri dal bordo della concessione),
Colonnella (a circa 2600 metri), Alba Adriatica, Tortoreto
etc;
- l’attività di stoccaggio di gas
naturale, oltre ai rischi per la sicurezza e la salute della popolazione ed i
pregiudizi di carattere ambientale, produrrebbe effetti negativi anche
sull’economia locale e sull’occupazione in considerazione della vocazione
turistica del territorio di riferimento, da sempre destinato al turismo in
genere e, nello specifico, a quello balneare;
RICORDATO, a tal
proposito, che:
- a seguito della segnalazione pervenuta
da parte della Prefettura di Ascoli Piceno, con cui si rappresentava la
richiesta inoltrata da alcune associazioni ambientaliste e da privati cittadini
di coinvolgere nella procedura di VIA anche la Regione Abruzzo stante la
vicinanza del sito al confine regionale, la Commissione tecnica di verifica
dell’impatto ambientale, con nota n. 919 del 19.3.2012, ha ritenuto opportuno
un intervento da parte della Regione medesima;
- la società Gas Plus Storage S.r.l. ha provveduto, conseguentemente, in data
1.6.2012, a depositare la documentazione relativa al progetto in questione
presso i competenti Uffici della Regione Abruzzo;
- non risulta, ciò nonostante,
pervenuta, ad oggi, alcuna osservazione da parte della Regione Abruzzo in
merito ad eventuali impatti del progetto "San Benedetto stoccaggio"
sul proprio territorio regionale;
- l’Unione dei Comuni della Val Vibrata, cui appartengono alcuni dei Comuni ubicati
nella immediate vicinanze del sito de quo, con deliberazione della Giunta
complessiva n. 15 del 20.1.2012, ha approvato una risoluzione diretta a
sollecitare l’intervento dell’Unione medesima presso gli organi competenti a
tutela della salute e sicurezza dei cittadini ed a salvaguardia dell’ambiente,
in considerazione dei rischi derivanti dall’attività di stoccaggio;
RIBADITO, quindi, che a
fronte dei rischi per la salute e la sicurezza della popolazione interessata
connessi alla attività di stoccaggio nonché al nocumento in genere arrecato
dalla attività medesima in termini di impatto ambientale, di incidenza negativa
su aree ad alta vocazione agricola, industriale e turistica, non è possibile
individuare benefici per il territorio di riferimento essendo l’attività di
stoccaggio produttiva di vantaggi di carattere prettamente economico ed a
favore della società proponente;
EVIDENZIATO, pertanto,
che non è possibile, in assenza di dati scientifici certi, procedere ad una valutazione
esaustiva dei rischi connessi alla attività di stoccaggio del gas naturale
negli impianti ubicati e da ubicare in località San Benedetto del Tronto (AP)
ed escludere la presenza di potenziali fattori di rischio per la sicurezza e la
salute della popolazione e per la tutela dell’ambiente e del territorio;
tutto ciò premesso e
considerato
IMPEGNA
il Presidente della
Giunta regionale e la Giunta regionale dell’Abruzzo
- ad effettuare, per quanto in premessa
illustrato, una attenta analisi sui rischi e benefici connessi alla
realizzazione degli impianti di stoccaggio di gas naturale denominati "San
Benedetto Stoccaggio" con riferimento, in modo specifico, a quelli
riguardanti il territorio e la popolazione abruzzese;
- a proporre, sulla base del generale
principio di precauzione previsto nel Trattato della Comunità Europea ed alla
luce delle considerazioni sopra espresse, le opportune azioni giudiziarie nelle
sedi compenti avverso il Decreto di dichiarazione della compatibilità
ambientale dell’impianto di stoccaggio di gas naturale in località San
Benedetto del Tronto (AP) del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare n. 166 del 19.6.2014;
- a porre in essere ogni altra azione
che, nell'ambito delle proprie competenze ed attribuzioni, si renda necessaria
al fine di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, nonché la tutela
del patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio interessato dal
progetto de quo.»