IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la risoluzione a firma dei consiglieri Mercante, Smargiassi, Ranieri, Bracco e Febbo recante: Attività di stoccaggio di gas naturale denominata "Poggiofiorito Stoccaggio" in località San Martino sulla Marrucina (CH). Proposta di intervento della Regione Abruzzo avverso il D.M. del Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del Mare di dichiarazione della compatibilità ambientale n. 165 del 19.6.2014;

UDITA l'illustrazione del consigliere Mercante;

UDITO l'intervento del consigliere D'Alessandro;

all'unanimità

L'APPROVA

nel testo che di seguito si trascrive:

«IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che in data 16.6.2011 è stata presentata al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dalla Società Gas Plus Storage S.r.l., con sede legale in Milano, una istanza di pronuncia di compatibilità ambientale (ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i.) relativamente al progetto riguardante lo "Stoccaggio di gas naturale in giacimento di idrocarburi da denominarsi Poggiofiorito Stoccaggio" con attività da realizzarsi nel Comune di San Martino sulla Marrucina (CH);

DATO ATTO che il progetto prevede oltre al work-over (rifacimento) del pozzo esistente "Poggiofiorito 1bis dir A" la perforazione di due nuovi pozzi nonché la costruzione di una nuova unità di compressione per consentire lo stoccaggio di gas naturale prelevato dalla rete nazionale di capacità di working gas pari a 157 MSm3 e portata di punta in erogazione ed in iniezione pari a 1,7 MSm3/g e di una nuova unità di trattamento per rendere il gas estratto dai pozzi conforme alle specifiche di vendita;

ATTESO che il sistema di stoccaggio di gas naturale è diretto alla stabilizzazione del mercato del gas naturale consentendo di modulare l’offerta in relazione alla forte variabilità stagionale della domanda e consiste nel deposito, attraverso l’immissione ad elevate pressioni, in strutture del sottosuolo, di gas naturale prelevato dalla rete di trasporto nazionale e nella successiva estrazione e nuova immissione nella rete in funzione delle richieste del mercato;

DATO ATTO che con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 165 del 19.6.2014 è stata dichiarata la compatibilità ambientale del progetto in premessa citato sulla base della documentazione allegata al decreto medesimo;

RICORDATO, a tal proposito, che la Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA-VAS, nel parere n. 1328 del 6.9.2013, ha espresso parere positivo circa la compatibilità ambientale del progetto de quo ribadendo le precedenti determinazioni contenute nei pareri n. 1171 dell'1.3.2013 e n. 1238 del 24.5.2013 nei quali la Commissione medesima ha asserito di aver esaminato le cause di preoccupazione evidenziate dal Comune di San Martino della Marrucina con nota n. 1961 dell'1.6.2012 e di aver valutato le motivazioni del parere non favorevole espresso dal Comitato di coordinamento regionale per la valutazione di impatto ambientale della Regione Abruzzo n. 2173 del 14.3.2013;

ACCERTATO che una delle prescrizioni contenute nel sopra citato decreto, da adottare quale forma di tutela nell’esercizio dell’attività di stoccaggio, consiste nella realizzazione di una rete di monitoraggio microsismico a spese del proponente in grado di determinare la massima accelerazione del suolo provocata da un terremoto riconducibile all’attività di stoccaggio;

ATTESO che, sulla base di tale prescrizione, qualora la micro sismicità riconducibile alle attività di esercizio dello stoccaggio eguagli o superi la magnitudo locale di 3.0, dovranno essere adottati dal soggetto gestore responsabile tutti gli accorgimenti opportuni atti a riportare la magnitudo locale massima dei sismi a valori inferiori a 2.0;

PRECISATO, tuttavia, che:

-         non si può escludere, allo stato dell’arte, che l’attività di estrazione e immissione del gas  naturale negli impianti in premessa descritti non sia potenzialmente idonea ad influire sulla stabilità delle faglie presenti nell’area interessata;

-         la sismicità indotta ed innescata dalle attività umane è un campo di studio in rapido sviluppo; ciò nonostante lo stato attuale delle conoscenze, ed in particolare la mancanza di esperienza in Italia, non consente la elaborazione di protocolli di azione che possano essere di uso immediato per la gestione del rischio sismico;

-         le prescrizioni contenute nel decreto di che trattasi impongono un monitoraggio sismico della durata di almeno un anno consecutivo prima dell’avvio delle attività di stoccaggio al fine di determinare la micro sismicità locale ante operam ma non prevedono alcuno studio che possa fornire indicazioni sulla attività delle faglie e sulla deformazione del suolo nonché sui meccanismi di sorgente e sulle pressioni di poro che possano essere utili alla caratterizzazione delle zone sismogeniche;

CONSIDERATO che:

-         il Comune di San Martino sulla Marrucina è classificato in zona sismica 1, cioè zona a massimo rischio sismico;

-         il numero dei Comuni siti nel raggio di 10 km dal punto di re-iniezione sono diciannove e, precisamente: Guardiagrele, Casacanditella, Fara Filiorum Petri, S. Martino sulla Marrucina, Filetto, Orsogna, Bucchianico, Arielli, Ari, Canosa Sannita, Poggiofiorito, Villamagna, Giuliano Teatino, Vacri, Crecchio, Roccamontepiano, Rapino, Pretoro, Casalincontrada, con una popolazione pari a 44.000 abitanti;

-         il Comune di Chieti (51.321 abitanti) è situato a 11 km dagli impianti ed ad 8,6 km dai confini dell’area di concessione;

-         tali Comuni sono classificati in zona sismica 2, cioè zona a sismicità media;

-         risulta, quindi, molto elevato (circa 100.000) il numero complessivo degli abitanti nel territorio circostante il sito di stoccaggio del gas naturale;

PRESO ATTO dei rischi potenzialmente connessi all’attività di stoccaggio del gas naturale quali l’incremento dell’attività sismica o la migrazione del gas in superficie che potrebbe provocare esplosioni, incendi, odori nocivi e potenziali emissioni di composti cancerogeni, soprattutto in caso di terremoto che rende le zone relative ai piani di faglia più permeabili;

RIBADITO, inoltre, che a fronte dei rischi per la salute e la sicurezza della popolazione interessata connessi alla attività di stoccaggio nonché al nocumento in genere arrecato dalla attività medesima in termini di impatto ambientale, di incidenza negativa su aree ad alta vocazione agricola, non è possibile individuare benefici per il territorio di riferimento essendo l’attività di stoccaggio produttiva di vantaggi di carattere prettamente economico ed a favore della società proponente;

RICORDATO, infine, che la stessa Commissione Tecnica di verifica dell’impatto, nel parere n. 1171 dell'1.3.2013, nel fare riferimento al principio di precauzione, introdotto dal Trattato dell’Unione Europea ed accolto nell’ordinamento italiano dall’art. 3 ter del D.Lgs. 152/2006, definito quale "strumento politico di gestione del rischio diretto ad orientare l’adozione di scelte adeguate in materia ambientale nei casi in cui le conoscenze scientifiche non escludono il carattere dannoso di una attività" ha precisato di non esprimere parere positivo alla realizzazione dell’opera ma, semplicemente, di dichiarare la compatibilità ambientale di operazioni atte ad ottenere informazioni più dettagliate sul sito scelto come "reservoir";

EVIDENZIATO, quindi, che non è possibile, in assenza di dati scientifici certi, procedere ad una valutazione esaustiva dei rischi connessi alla attività di stoccaggio del gas naturale negli impianti ubicati e da ubicare in località San Martino della Marrucina (CH) ed escludere la presenza di potenziali fattori di rischio per la sicurezza e la salute della popolazione e per la tutela dell’ambiente e del territorio;

Tutto ciò premesso e considerato

IMPEGNA

il Presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale dell’Abruzzo

-         ad effettuare, per quanto in premessa illustrato, una attenta analisi sui rischi e benefici connessi alla realizzazione degli impianti di stoccaggio di gas naturale denominati "Poggiofiorito Stoccaggio" tenendo conto, in particolar modo, delle preminenti esigenze di tutela della sicurezza e della salute dei cittadini e di salvaguardia dell’ambiente e del territorio di riferimento;

-         a voler proporre, sulla base del generale principio di precauzione ed alla luce delle considerazioni espresse dal Comitato di coordinamento regionale per la valutazione di impatto ambientale della Regione Abruzzo nel parere n. 2173 del 14.3.2013, le opportune azioni giudiziarie nelle sedi compenti avverso il Decreto di dichiarazione della compatibilità ambientale dell’impianto di stoccaggio di gas naturale in località San Martino della Marrucina (CH) del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 165 del 19.6.2014;

-         a porre in essere ogni altra azione che, nell'ambito delle proprie competenze ed attribuzioni, si renda necessaria al fine di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, nonché la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio interessato dal progetto de quo».