IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Omissis

DETERMINA

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:

1.         di autorizzare ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., la ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s. alla realizzazione e esercizio dell’impianto di recupero (operazione R13 - R3) di frazioni organiche di rifiuti per la produzione di ammendante compostato misto in località “Il Campo” nel Comune di Massa D’Albe (AQ) in un’area identificata, secondo le N.C.T. del Comune di Massa D’Albe, al Foglio n. 34, Particelle 97 (parte), 98 (parte), 99 (parte), 100 (pate), 101, 102 (parte), 106 (parte), 107 (parte);

2.         di approvare gli elaborati progettuali di seguito elencati e trasmessi dalla ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s :

SEZIONE ACQUE E GEOLOGIA

-           Elaborato IDR 01R - Relazione tecnica impianti civili;

-           Elaborato IDR 02R - Rilievo fotografico;

-           Elaborato IDR 01 - Planimetria generale piazzali;

-           Elaborato IDR 02 - Acque bianche coperture;

-           Elaborato IDR 03 - Particolari vasche e trattamenti acque;

-           Elaborato IDR 04 - Planimetria catastale e sezioni altimetriche

-           Elaborato IDR 05 - Planimetria reti acque di processo

-           Elaborato AMB 03 - R  Relazione Geologica ed Idrogeologica

-           Elaborato AMB 04 - R  Reazione Fotografica

SEZIONE ARCHITETTONICO

-           Elaborato ARCH 01R - Relazione illustrativa dell'architettonico

-           Elaborato  ARCH 01 - Planimetria catastale dell’intervento:

-           Elaborato  ARCH 02 - Planimetria generale dell’intervento

-           Elaborato  ARCH 03 - Architettonico impianto di compostaggio;

-           Elaborato  ARCH 04 - Architettonico palazzina servizi;

-           Elaborato  ARCH 05 - Architettonico cabina elettrica:

SEZIONE  GESTIONALE

-           Elaborato GEST 01R - Relazione Generale;

-           Elaborato  GEST 1 - Planimetria edifici lavorazione

-           Elaborato  GEST 2 - Aree di lavorazione

-           Elaborato  GEST 3 - Flusso di processo

-           Elaborato  GEST 4 - Schema dei flussi dell’aria e planimetria delle emissioni

 

SEZIONE IMPIANTO ELETTRICO

-           Elaborato   EL 01R - Relazione tecnica impianti elettrici;

-           Elaborato   EL 02 R - Quadro QGBT Cabina di trasformazione;

-           Elaborato   EL 03 R - Quadro QMT Cabina di trasformazione;

-           Elaborato   EL 04 R - Specifiche tecniche Cabina di trasformazione

-           Elaborato   TAV 00 - Schema generale;

-           Elaborato   TAV 01 - Planimetria impianti;

-           Elaborato   TAV 02 - Disposizione apparati;

-           Elaborato   TAV 03 - Impianto di terra

-           Elaborato   TAV 04 - Prefabbricato

SEZIONE STRUTTURALE

-           Elaborato  RC 01 R - Relazione di calcolo aia di maturazione

-           Elaborato  RC 02 R - Relazione di calcolo biocelle

-           Elaborato  RC 03 R - Relazione di calcolo biofiltro

-           Elaborato  RC 04 R - Relazione di calcolo palazzina uffici e servizi

-           Elaborato  RC 05 R - Relazione geotecnica sulle fondazioni

-           Elaborato  RC 06 R - Relazione illustrativa sui materiali impiegati

-           Elaborato  RC 07 R - Piano di manutenzione dell'opera

-           Elaborato  STR 01 - Fili fissi

-           Elaborato  STR 1a - Carpenterie fondazioni aia di maturazione

-           Elaborato  STR 1b - Carpenterie copertura aia di maturazione

-           Elaborato  STR 1c  - Carpenterie fondazioni biocelle

-           Elaborato  STR 1d - Carpenterie primo livello biocelle

-           Elaborato  STR 1e - Carpenterie secondo livello biocelle

-           Elaborato  STR 1f - Carpenterie biofiltro

-           Elaborato  STR 02 - Travi fondazioni capannone aia

-           Elaborato  STR 03 - Travi primo livello capannone aia

-           Elaborato  STR 04 - Pilastri capannone aia "a"

-           Elaborato  STR 05 - Pilastri capannone aia "b"

-           Elaborato  STR 06 - Travi fondazione biocelle

-           Elaborato  STR 07 - Travi primo livello bicocelle

-           Elaborato  STR 08 - Travi secondo livello biocelle

-           Elaborato  STR 09 - Pilastri biocelle

-           Elaborato  STR 10 - Travi fondazioni biofiltro

-           Elaborato  STR 11 - Travi primo livello biofiltro

-           Elaborato  STR 12 - Pilastri biofiltro

-           Elaborato  STR 13 - Carpenteria copertura lamellare

SEZIONE ANTINCENDIO

-           Elaborato  VVF 01R - Relazione tecnica prevenzione incendi;

-           Elaborato  VVF 01 - Planimetria generale antincendio;

-           Elaborato  VVF 02 - Planimetria opificio misure antincendio;

SEZIONE ACUSTICA

-           Elaborato - Relazione tecnica;

-           Elaborato - Posizionammento sorgenti impianto;

-           Elaborato - Punti di rlevazione

-           Elaborato - Inquadramento catastale;

-           Elaborato - Allegato n.1 – Determina n. DN2/91 del 24.06-2008;

-           Elaborato - Allegato n. 2 – Certificato di taratura;

-           Elaborato PR1 - Aree di lavorazione.

INTEGRAZIONI DOCUMENTALI

-           Elaborato Int 01-B - Relazione integrativa;

-           Elaborato - Simulazione dell’esposizone olfattiva conseguente alle emissioni di odore in  atmosfera;

-           Elaborato Int 02-B - Gestione acque planimetria generale;

-           Elaborato Int 03-B - Gestione acque planimetria generale;

3.         di disporre che nell’impianto possono essere gestiti i seguenti rifiuti con le potenzialità e le operazioni di trattamento di seguito evidenziate:

 

Tipologia

CER

Operazione di Recupero

Potenzialità

(Tonn./anno)

 

 

 

FORSU

200108

R13-R3

30.000

200302

 

 

 

Agroindustriali

020103

 

R13-R3

 

 

 

10.000

020304

020501

020701

020702

020704

 

 

 

Lignocellulosici

030101

 

R13-R3

 

 

 

10.000

030105

030301

191207

200138

Potenzialità complessiva

50.000

 

Fermo restando il quantitativo pari a 10.000 t/anno riferito ai rifiuti lignocellulosici, i quantitativi di rifiuti riferiti alle singole tipologie (FORSU ed Agroindustiali) sono da intendersi quale valore puramente indicativo che la Ditta può variare, in aumento o diminuzione, a seconda delle esigenze di mercato e di processo, fermo restando il rispetto della potenzialità complessiva delle suddette due tipologie (FORSU ed Agroindustriali) pari a 40.000 t/a; prescrivendo:

-         In riferimento al percolato di processo, la ditta ne prevede lo stoccaggio in una vasca interrata dotata di doppia impermeabilizzazione. Sostituire tale modalità di stoccaggio con un serbatoio interrato, contenuto in un cassone in calcestruzzo armato ispezionabile, in modo tale da avere un doppio sistema di contenimento.

-         L’operazione di messa in riserva R13 è strettamente connessa alla successiva operazione di recupero R3.

-         Realizzare un pozzetto di ispezione delle acque meteoriche in uscita dal sistema di depurazione, prima della loro immissione nel bacino di raccolta. Tali acque dovranno essere analizzate con periodicità semestrale; i parametri da analizzare, tra quelli previsti dalla Tab. 3, Parte Terza del D.Lvo 152/06 e s.m.i. dovranno essere preventivamente concordati, dietro proposta della ditta, con l’ARTA - Distretto Provinciale dell’Aquila. 

-         Installare un contatore di volume all’uscita del bacino di raccolta delle acque meteoriche al fine di verificare l’effettivo riutilizzo di tali acque.

-         Realizzare gli opportuni sistemi di protezione ed impermeabilizzazione delle aree interessate dal progetto al fine di evitare la contaminazione delle matrici ambientali.

-         Raccogliere ed allontanare le acque meteoriche dal sito attraverso idonei sistemi di smaltimento.

-         Il pozzo individuato nell’area di cava deve essere monitorato in fase di esercizio dell’attività al fine di evidenziare o escludere fenomeni contaminazione delle acque sotterranee. La frequenza del monitoraggio e le sostanze da ricercare devono essere concordate con l’ARTA - Distretto provinciale dell’Aquila, prima della messa in esercizio dell’impianto. A tale proposito l’ARTA - Distretto provinciale dell’Aquila prima della messa in esercizio dell’impianto, deve effettuare un campionamento e le analisi chimiche di un campione di acqua di falda al fine di determinarne i valori di fondo.

-         Qualora pervengano alla ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s., segnalazioni di disagio olfattivo dalla popolazione o dagli enti di controllo, la stessa Ditta:

          deve darne tempestiva segnalazione all’ARTA - Distretto provinciale dell’Aquila ed alla A.S.L. territorialmente competente;

          nel caso in cui gli eventi lamentati dalla popolazione siano dovuti a cause specifiche ed eccezionali deve indicare le misure adottate per assicurare che detti episodi non abbiano a ripetersi;

          ove le lamentele si ripetano e ne sia stata verificata la fondatezza da parte degli organi di controllo, dovrà procedere all’effettuazione di un monitoraggio della percezione di disturbo olfattivo che andrà concordato con  ARTA - Distretto provinciale dell’Aquila ed alla ASL territorialmente competente, dovrà essere eseguito, preferibilmente, in conformità alla linea guida tedesca VDI 3883:1993 “effects and assessment of odours  - determination of annoyance parameters by questioning- repeated brief questioning of neighbour panellist” e condotto per una durata di 3 mesi. A tale scopo dovrà procedere nell’ordine:

o          ad informare la popolazione interessata sulla procedura che si intende eseguire;

o          ad arruolare e formare a tal fine un numero congruo di volontari residenti che coprano in maniera rappresentativa l’area potenzialmente colpita dal disagio olfattivo con il compito di segnalare gli episodi di disturbo in termini di orario, durata e intensità (allo scopo potrà utilizzarsi il modello di cui all’All. 3 della D.G.R. Regione Lombardia nr. IX/3018 del 15/2/2012);

o          a raccogliere, in concomitanza del monitoraggio, i dati di direzione e velocità del vento da stazione meteo presente sul territorio o da sistema di rilevamento approntato allo scopo;

o          a confrontare le risultanze del monitoraggio coi dati previsionali ricalcolati sulla base delle condizioni meteo effettive del periodo per la verifica dell’adeguatezza del modello adottato;

o          presentare un rapporto con gli esiti dello studio all’ ARTA - Distretto provinciale dell’Aquila ed alla ASL competente territorialmente.

-         Nel caso in cui il monitoraggio indichi concentrazioni di odore superiori ai livelli previsionali e l’impatto olfattivo sia giudicato come significativo, il Gestore è tenuto ad adottare un piano di adeguamento degli impianti cui dovrà seguire una seconda campagna di monitoraggio volta a verificare l’efficacia delle misure adottate. Per valutare la tollerabilità delle molestie olfattive si riterrà non significativo l’impatto che comporti un numero complessivo di ore di percezione dell’odore nell’area di impatto e per eventi ascrivibili alla gestione dell’impianto che non superi il 2% del periodo complessivo di monitoraggio. Per ciascuna area presa in esame verranno conteggiate come ore di percezione dell’odore quelle segnalate da almeno il 50% dei rilevatori (in concomitanza a condizioni meteo compatibili).  Per la validazione dei dati dei questionari e per quant’altro applicabile si rimanda alla D.G.R. - Regione Lombardia nr. IX/3018 del 15/2/2012. In alternativa al monitoraggio della percezione di disturbo olfattivo, ove questo non sia realizzabile per insufficiente adesione al progetto da parte di volontari residenti o per altri problemi di rappresentatività della popolazione interessata, il Gestore potrà ricorrere a monitoraggio della dispersione di sostanze odorigene mediante caratterizzazione chimica delle emissioni  e ricorso a “nasi” elettronici con modalità d’esecuzione da concordarsi con l’ARTA - Distretto provinciale dell’Aquila e della AUSL territorialmente competente.

-         Relativamente alle emissioni odorigene, l’impianto dovrà essere realizzato applicando tutti i possibili accorgimenti finalizzati al contenimento dei cattivi odori; in ogni caso dovrà essere predisposta una campgna di monitoraggio delle emissioni odorigene per la durata di due anni dall’entrata in funzione dell’impianto; il monitoraggio dovrà essere condotto adottando le norme tecniche di riferimento  e dovrà prevedere sia il campionamento alla sorgente/i più impattante/i dell’impianto che al confine dello stesso, effettuando per quest’ultimo un campionamento a monte ed uno a valle dell’impianto nella direzione prevalente dei venti; si dovranno effettuare almeno due autocontrolli/anno da eseguirsi con cadenza stagionale; trascorsi i due anni di monitoraggio, in presenza di problematiche riscontrate, l’Autorità competente povrà prorogare tale prescrizione e se necessario richiedere una modifica strutturale dell’impianto allo scopo di contenere i livelli di concentrazione delle unità odorigene.

-         La ditta deve provvedere a mantenere una buona funzionalità dell’impianto; la data, l’orario, i risultati dei controlli sulle caratteristiche di funzionamento dell’impianto dovranno essere registrate ed a disposizione degli organi di controllo competenti.

-         La ditta deve valutare il rischio dell’attività e prevederere gli accorgimenti necessari per la salute e sicurezza dei lavoratori, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.

-         La tipologia proposta di smaltimento dei rifiuti domestici (deposito temporaneo all’interno della vasca a tenuta) dovrà essere integrata da un trattamento primario in fossa imhoff che dovrà essere posizionata prima della vasca a tenuta; dovrà inoltre seguire i criteri imposti dalla normativa attualmente in vigore (D.Lgs 152/2006 e s.m.i.) e sarà consentita fino all’attivazione delle opere di urbanizzazione dell’area.

-         Devono essere realizzati servizi igienico - assistenziali destinati al personale dipendente, secondo le norme igieniche dettate dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i., All.IV, garantendo la disponibilità di acqua potabile;

-         Devono essere tassativamente rispettate le distanze minime inderogabili da fossi demaniali e corsi d’acqua di cui al R.D. n. 523/1904, art. 96 per quanto attiene ogni tipologia di manufatto, edificio, recinzione, scavo, piantagione di alberi e siepi;

-         Devono essere eseguite, le opere di regimazione delle acque meteoriche e superficiali delle aree di interesse come riportato negli elaaborati grafici allegati;

-         Deve essere effettuato un monitoraggio sulle acque di prima e seconda pioggia tale da garantire la qualità delle stesse per le finalità del loro riutilizzo;

4.         di autorizzare la ditta  C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s  ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. per l’emissione convogliata nel biofiltro (Punto di Emissione E1), e dell’emissione diffusa dell’area di riturazione del verde (Punto di emissione E2), nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

-         Rispetto del quadro riassuntivo delle emissioni (QRE) di cui a pag 43 di 74 dell’elaborato Gest 01R – Relazione Generale;

-         Effettuare due controlli nel periodo di “marcia controllata” dell’impianto; la frequenza degli autocontrolli periodici dovrà essere quadrimestrale. Per il campionamento degli effluenti la ditta dovrà attenersi a quanto riportato nell’Allegato 1 al parere dell’ARTA Distretto di Teramo prot. n. 2849 del 23.04.2014;

-         In sede di attivazione degli impianti, la ditta provveda a documentare l’efficacia del contenimento delle emissioni mediante opportuni ricontri analitici, di misura e di studio di impatto ambientale, in modo da acquisire ulteriori informazioni che consentano di effettuare ulreriori verifiche sulla efficacia delle misure adottate in riferimento alla tutel a della salute della popolazione e degli addetti

5.         di stabilire che la presente autorizzazione è concessa per un periodo pari ad dieci anni dalla data di notifica del presente provvedimento, detto periodo risulta comprensivo sia della fase di costruzione che della fase di esercizio;

6.         di stabilire che la presente autorizzazione è rinnovabile nelle forme stabilite dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e della L.R. 45/07 e s.m.i.;

7.         di prescrivere che prima dell’avvio dell’esercizio dell’impianto, la Ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s., debba concordare con l’AUSL e l’ARTA Abruzzo, competenti territorialmente, un “Protocollo di Valutazione della Qualità Ambientale” che preveda piano di monitoraggio almeno biennale, incentrato a valutare la qualità ambientale nonché gli aspetti sanitari, con particolare riferimento alle concentrazioni del fungo “Aspergillus Fumigatus” nei punti sensibili più limitofi all’impianto, al fine di tutelare la salute pubblica e dei lavoratori e valutare l’efficacia delle misure di mitigazione del rischio proposte dall’Azienda. Con cadenza semestrale la Ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s., dovrà inviare i risultati del predetto monitoraggio da svolgersi, ove possibile, in contraddittorio con l’AUSL e l’ARTA territorialmente competenti;

8.         di stabilire che l’esercizio dell’impianto, è preceduto dall’invio allo scrivente Servizio della seguente documentazione:

-         Documentazione attestante la prestazione delle garanzie finanziarie in conformità a quanto stabilito nel seguente punto 15);

-         Comunicazione cui allegare una dichiarazione del direttore dei lavori che attesti:

        l’ultimazione delle opere in conformità al progetto approvato;

        l’avvenuta effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale;

        il nominativo del Responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze tecniche;

9.         di disporre che entro centottanta giorni dalla comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga accordata su motivata istanza dell’interessato, il soggetto autorizzato alla realizzazione deve presentare il certificato di collaudo dell’impianto stesso. Il certificato di collaudo deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della tipologia di impianto: 

-         La conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;

-         La funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento, trattamento e recupero in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire o da recuperare;

-         L’idoneità delle singole opere civile ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;

-         Il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima potenzialità;

-         L’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;

-         Le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui rifiuti da trattare, da recuperare o da smaltire, sui rifiuti prodotti, sui materiali recuperati, sulle emissioni e sugli scarichi, come specificazione dei valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi;

10.       di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

11.       di richiamare la Ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s , al rispetto, per quanto applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia dell’Aquila ed all’ARTA – Distretto Provinciale dell’Aquila di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla regione da quelli extra-regione, in conformità con le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del 11.10.2010;

12.       di richiamare la Ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s all’osservanza di quanto previsto dalla vigente norativa in relazione all’attivazione del sistema di controllo della tracciabilità di rifiuti (Sistri) e, nello specifico:

-         Legge 30 ottobre 2013, n. 125 recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”;

-         Legge 27 febbraio 2014, n. 15 recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (milleproproghe)”;

13.       di dare atto che l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13) del Decreto Legislativo 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. e dell’art. 45 comma 16) della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i.;

14.       di obbligare  la Ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s , a trasmettere prima dell’avvio dell’impianto, apposita polizza fideiussoria ai sensi della DGR n. 790 e s.m.i., in conformità con le potenzialità e le operazioni di trattamento  autorizzate con il presente provvedimento;

15.       di riservarsi l’adozione di ulteriori provvedimenti all’esito dell’accertamento della sussistenza dei requisiti soggettivi,  di cui alla DGR 29.11.2007, n. 1227;

16.       di condizionare l’efficacia del presente provvedimento all’esito positivo della verifica della comunicazione antimafia prevista dal vigente Codice Antimafia di cui al D.Lgs. 06.09.2011, n. 159 e s.m.i., che sarà tempestivamente comunicata alla Ditta in oggetto da parte dello scrivente Servizio;

17.       di fare salvi  eventuali ed ulteriori autorizzazioni, visti, pareri tecnici, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti ed organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti nella materia, sono fatti salvi eventuali diritti di terzi;

18.       di redigere il presente provvedimento in numero tre originali, di cui due vengono trasmessi al competente SUAP del Comune Massa D’Albe, Piazza Municipio – 67050 Massa D’Albe (AQ);

19.       di disporre  che il competente SUAP del Comune di Mass D’Albe provveda a::

-         notificare un originale del provvedimento alla Ditta C.E.S.C.A. di Contestabile D. & C. s.a.s  presso la sede legale sita in Via Monsignor Bagnoli, 132 del Comune di Avezzano (AQ);

-         trasmettere copia del provvedimento all’Amministrazione provinciale dell’Aquila, all’ARTA - Distretto provinciale dell’Aquila, all’ARTA - Direzione Centrale di Pescara ed all’Albo Nazionale Gestori Ambientali - Sezione Regionale Abruzzo c/o Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura dell’Aquila;

20.       di disporre  la pubblicazione  del presente provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.T.).

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Dott. Franco Gerardini