LA GIUNTA REGIONALE

 

VISTI

-          il D.Lgs. 16.4.1994, n. 297 “Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado” e s.m.i., che, all’art. 10, co. 3, lett. c), attribuisce al consiglio di circolo o di istituto la facoltà di adattare il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali e, all’art. 74, prevede che le attività didattiche si svolgano nel periodo compreso tra il 1 settembre ed il 30 giugno (co. 2) e che allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni (co. 3);

-          la L. 15.3.1997, n. 59 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli Enti Locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa” e, in particolare, l’art. 21;

-          il D.Lgs. 31.3.1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” che, all’art. 138, delega alle Regioni, fralaltro, la determinazione del calendario scolastico;

-          il D.P.R. 8.3.1999, n. 275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e, in particolare, gli artt. 5 “Autonomia organizzativa” e 8 “Definizione dei curricoli”;

-          la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 “Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione” e, in particolare, l’art. 3;

-          il D.Lgs 19.2.2004, n. 59 “Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28.3.2003, n. 53”, che, agli artt. 7 e 10, indica il monte ore annuale nella scuola primaria e secondaria di primo grado;

-          il D.L. 7.9.2007, n. 147 conv. con modificazioni dalla L. 25.10.2007, n. 176 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico 2007/2008”;

-          la L. 6.8.2008, n. 133 "Conversione in legge con modificazioni del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria";

-          la L. 30.10.2008, n. 169 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1.9.2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università";

-          la L. 14.9.2011, n. 148 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari” e, in particolare , l’art. 1, c. 24;

TENUTO CONTO che, a norma del suddetto c. 24, sono stabilite annualmente - con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 30 novembre dell'anno precedente – le date in cui ricorrono le festività introdotte con legge dello Stato non conseguente ad accordi con la Santa Sede, nonché le celebrazioni nazionali e le festività dei Santi Patroni, ad esclusione del 25 aprile, del 1º maggio e del 2 giugno, in modo tale che le stesse cadano il venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva ovvero coincidano con tale domenica;

DATO ATTO quindi, che il calendario proposto con il presente provvedimento potrà essere oggetto di eventuale revisione, a seguito dell’emanazione del D.P.C.M. di cui all’art. 1, c. 48 della suddetta L. n. 148/2011;

VISTA la L.R. 3 marzo 1999, n. 11 “Attuazione del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali”;

RITENUTO pertanto, di definire i margini regionali del Calendario scolastico regionale, che consentano alle singole Istituzioni Scolastiche di procedere, ai sensi del citato D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, agli opportuni adattamenti sulla base della programmazione didattica, anche in funzione del miglior coordinamento tra scuola, territorio e famiglia;

DATO ATTO che la proposta di calendario scolastico è stata trasmessa con nota prot. n. RA/119909/DL32 del 5 maggio 2014 all’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo che, in data 14 maggio 2014, ha espresso al riguardo parere favorevole;

RITENUTO per quanto sopra esposto, di determinare il Calendario scolastico regionale per l’a.s. 2014/2015 come da Allegato “A”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

DATO ATTO altresì del parere favorevole espresso dal Direttore Regionale della Direzione “Politiche Attive del Lavoro, Formazione, Istruzione, Politiche Sociali” e dal Dirigente del Servizio “Politiche dell'Istruzione” in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa nonché alla legittimità del presente provvedimento;

UDITO il Relatore;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge,

DELIBERA

per le motivazioni di cui in narrativa, che si intendono qui integralmente trascritte e approvate

1.         di approvare il Calendario scolastico 2014/2015, Allegato “A”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, determinato come segue:

-          INIZIO: giovedì 11 settembre 2014 per tutte le scuole di ogni ordine e grado;

-          FINE: giovedì 11 giugno 2015 per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e martedì 30 giugno 2015 per la scuola dell’infanzia;

-          FESTIVITÀ OBBLIGATORIE: tutte le domeniche, 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, lunedì dopo Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, festa del santo Patrono;

-          SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE nei seguenti giorni: 23, 24, 27, 29, 30 e 31 dicembre 2014; 2, 3, e 5 gennaio 2015; 2, 3, 4, 7 e 8 aprile 2015; 2 maggio 2015; 1 giugno 2015.

2.         di stabilire che, per l’a.s. 2014/2015, i giorni di attività didattiche nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° e 2° grado sono 209 (o 208, nel caso che la festa del Santo Patrono coincida con un giorno in cui siano previste le attività didattiche).

3.         di stabilire, altresì, che:

-          le Istituzioni Scolastiche, per far fronte alle esigenze derivanti dai rispettivi Piani dell’Offerta Formativa, possono definire eventuali adattamenti – debitamente motivati - del Calendario scolastico regionale, all’interno dei 209 (o 208) giorni stabiliti, nel rispetto di quanto disposto dal D.Lgs. n. 297/94 e dal D.P.R. n. 275/99, nonché delle disposizioni contenute nel CCNL del comparto scuola;

-          i suddetti adattamenti sono deliberati dalle Istituzioni Scolastiche, anche previe intese con quelle ricadenti nel medesimo territorio per fare emergere, ove possibile, scelte simili riferite in particolare ai periodi di chiusura ulteriori delle scuole, tenendo conto anche delle caratteristiche di multietnicità delle classi, per consentire agli allievi interessati il rispetto delle principali festività religiose;

-          i suddetti adattamenti possono riguardare la data di inizio, nonché la sospensione, nel corso dell’anno scolastico, delle attività didattiche, da compensare, in altri periodi dell’anno scolastico, attraverso congrue modalità e tempi di recupero;

-          le Istituzioni Scolastiche sono tenute a comunicare tempestivamente il proprio calendario, debitamente approvato, agli studenti, alle loro famiglie e alle istituzioni preposte all’organizzazione del sistema scolastico e dei relativi servizi complementari;

-          le Istituzioni Scolastiche sono tenute, altresì, a comunicare il proprio calendario, debitamente approvato, al Servizio “Politiche dell'Istruzione” della Direzione Regionale “Politiche Attive del Lavoro, Formazione, Istruzione, Politiche Sociali”.

4.         di dare mandato alla Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione, Istruzione, Politiche Sociali di assumere tutti gli atti conseguenti connessi all’esecuzione del presente provvedimento, anche procedendo a eventuali rettifiche al medesimo e all’Allegato “A”, concernenti meri errori materiali.

5.         di dare atto che il calendario proposto con il presente provvedimento potrà essere oggetto di eventuale revisione, a seguito dell’emanazione del D.P.C.M. di cui all’art. 1, c. 24 della citata L. n. 148/2011.

6.         di trasmettere il presente provvedimento all’Ufficio Scolastico Regionale per gli adempimenti di competenza.

7.         di disporre la pubblicazione integrale del presente provvedimento sul BURAT e sul sito regionale.

 

Segue allegato

Allegato A - Calendario scolastico regionale 2014/2015