LA GIUNTA REGIONALE
VISTA la Direttiva
Comunitaria 2000/60 del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione
comunitaria in materia di acque;
VISTO il DPR 8/9/1997
n. 357 “Regolamento recante attuazione
della Direttiva 92/43/CE relativa alla conservazione degli habitat naturali e
seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”, e s.m.i., ed in particolare:
- l'articolo 5 comma 1 che prevede che qualsiasi piano o
progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione dei siti della
rete Natura 2000 ma che possa avere incidenze significative su tali siti,
singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di una
opportuna valutazione dell'incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli
obiettivi di conservazione del medesimo;
- l’articolo 5 comma 2 che prevede che
la valutazione d’incidenza debba essere redatta secondo le previsioni
dell’Allegato G allo stesso Decreto;
VISTO il D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152 - Norme in materia ambientale,
come modificato dal D.Lgs 16 gennaio 2008, n. 4 -
Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs
3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, ed in particolare:
- l’art. 6 comma 2, lettera a) che
individua i piani e programmi da sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica
(VAS):
- l’art. 10 comma 3 che prevede
che “la VAS e la VIA comprendono le procedure di valutazione d’incidenza
di cui all’art. 5 del Decreto 357/1997, a tal fine, il rapporto ambientale […]
contiene gli elementi di cui all’Allegato G dello stesso decreto e la
valutazione dell’autorità competente si estende alle finalità di conservazione
proprie della valutazione d’incidenza oppure dovrà dare atto degli esiti della
valutazione d’incidenza”;
- gli artt. 13 e 14 che definiscono le
modalità di svolgimento della procedura di VAS;
- l’art. 61, comma 1, punto c) che pone
in capo alle regioni la competenza dell’elaborazione, adozione, approvazione ed
attuazione dei piani di tutela;
- l’art. 64 che individua i distretti
idrografici nei quali è suddiviso il territorio nazionale e ai sensi del quale
il territorio regionale abruzzese fa parte del distretto idrografico
dell’Appennino centrale e, per la porzione di bacino idrografico del
Liri-Garigliano che ricade in Abruzzo, del distretto idrografico dell’Appennino
meridionale;
- l’art. 73 comma 1, che detta le finalità della Sezione II della Parte
terza del decreto ed in particolare “la
disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee perseguendo i seguenti
obiettivi:
- prevenire e ridurre l’inquinamento ed
attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati;
- conseguire il miglioramento dello
stato delle acque ed adeguate protezioni di quelle destinate a particolari usi;
- perseguire usi sostenibili e durevoli
delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili;
- mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonché la capacità di
sostenere comunità animali e vegetali ben diversificate;
- mitigare gli effetti delle inondazioni
e della siccità […];
- impedire un ulteriore deterioramento,
proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi
terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici
sotto il profilo del fabbisogno idrico.”
- l’art 117 che stabilisce che per ciascun distretto
idrografico, sia adottato un Piano di Gestione, che è lo strumento di
programmazione delle misure per raggiungere, a livello di distretto, gli
obiettivi ambientali sui corpi idrici definiti dalla Direttiva 2000/60/CE.
- l’art. 121 che individua nel Piano di
Tutela delle Acque lo strumento programmatico attraverso cui vengono definiti,
oltre agli interventi volti a garantire il raggiungimento o mantenimento degli
obiettivi di qualità ambientale di cui alla parte Terza del decreto stesso,
anche le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa dei corpi
idrici, e definisce:
- i contenuti del Piano, ovvero:
- “i risultati dell’attività
conoscitiva;
- l’individuazione degli obiettivi di
qualità ambientale e per specifica destinazione;
- l’elenco dei corpi idrici a specifica
destinazione e delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione
dall’inquinamento e di risanamento;
- le misure di tutela qualitative e
quantitative tra loro integrate e coordinate per bacino idrografico;
- l’indicazione della cadenza temporale
degli interventi e delle relative priorità;
- il programma di verifica
dell’efficacia degli interventi previsti,
- gli interventi di bonifica dei corpi
idrici;
- i dati in possesso delle autorità e
agenzie competenti rispetto al monitoraggio delle acque di falda delle aree
interessate e delle acque potabili dei comuni interessati, rilevati e
periodicamente aggiornati presso la rete di monitoraggio esistente, da
pubblicare in modo da renderli disponibili per i cittadini;
- l’analisi economica di cui
all’Allegato 10 alla parte terza del D.Lgs 152/06;
- le risorse finanziarie previste a
legislazione vigente.”
- I passaggi fondamentali da seguire per
l’approvazione del Piano;
- l’art. 122 che definisce le modalità
di informazione e consultazione pubblica sul Piano di Tutela delle Acque;
VISTO il D.M.
16/06/2008 n. 131 recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi
idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni)
a modifica delle norme tecniche del D.Lgs 152/06;
VISTA la Legge
27/2/2009 n. 13 di conversione del D.L. 30/12/2008 n. 208 del recante “misure
straordinarie in materia di risorse idriche
e di protezione dell’ambiente”,
VISTO il D.Lgs. 16/03/2009 n. 30 recante “l’Attuazione della
direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee
dall’inquinamento e dal deterioramento”;
VISTO il DM n. 56 del
14/4/2009 recante “Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e
l’identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme
tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante Norme in materia
ambientale, predisposto ai sensi dell’art. 75, comma 3, del decreto legislativo
medesimo”;
VISTO il D.M. n. 260
dell’8/11/2010, recante i “criteri tecnici per la classificazione dello stato
dei corpi idrici superficiali per la modifica delle norme tecniche del decreto
legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante Norme in materia ambientale,
predisposto ai sensi dell’art. 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo” ;
VISTA la L.R. 12/4/1983 n. 18 e s.m.i.
“Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della
Regione Abruzzo” ed in particolare:
- l’art. 6 che sancisce la facoltà per
la Regione di predisporre Piani di settore o Progetti speciali territoriali,
relativi all’intero territorio regionale o parti di esso;
- l’art. 6 bis che disciplina il
procedimento di approvazione dei Piani di settore o dei Progetti speciali
territoriali.
PRESO ATTO che a seguito di gara ad evidenza pubblica,
approvata con Deliberazione di Giunta Regionale
n. 1598 del 7 dicembre 2000, le
attività finalizzate alla redazione del Piano di Tutela delle Acque, sono state
affidate in data 12/10/2001, all’Associazione Temporanea di Imprese, risultata
aggiudicataria della gara stessa, costituita dalle società Proger,
Enel Hydro e D’Appolonia;
VISTA la Deliberazione
di Giunta Regionale n. 119 del 22/3/2002 e s.m.i.
recante “Criteri ed indirizzi in materia di procedure ambientali” ed in
particolare:
- l’art. 9 che individua quale Autorità
Competente in materia di Valutazione d’Incidenza, la Regione Abruzzo per il
tramite del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto
Ambientale (CCR-VIA) e stabilisce che nel caso di piani, programmi territoriali
e progetti che ricadano, anche parzialmente, in aree naturali protette, il
CCR-VIA, sentito l’Ente di Gestione dell’area, esprime la propria valutazione;
- l’art. 12 che definisce tempi e
modalità per il rilascio dell’autorizzazione sulla Valutazione d’Incidenza da
parte dell’Autorità Competente;
VISTE le Deliberazioni di Giunta Regionale n. 363
del 24/4/2008 e n. 597 dell’ 1/7/2008 con le quali sono stati approvati i
seguenti documenti:
- Quadro Conoscitivo” del Piano di
Tutela delle Acque, con la relativa cartografia,
- n. 19 “Schede Monografiche” redatte
per ciascun corpo idrico superficiale oggetto del Piano;
- “Bilancio Idrologico e Idrogeologico”
;
- “Valutazione del Minimo Deflusso
Vitale”;
- “Metodologia” per la redazione del
Piano;
- “Classificazione dello stato di
Qualità Ambientale dei corpi idrici sotterranei significativi.”
VISTA la Deliberazione
di Giunta Regionale n. 270 del 1/6/2009 con la quale è stato approvato il
documento “Strategie di Piano per il raggiungimento degli obiettivi di
qualità”;
VISTA la Deliberazione
di Giunta Regionale n. 281 del 15/6/2009 avente ad oggetto “Piano di tutela
delle Acque ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i.: costituzione gruppo di lavoro per l’applicazione
sperimentale del Deflusso Minimo Vitale”;
PRESO ATTO che con la
Determinazione Direttoriale DC11/11 del 25 giugno 2009 è stato:
- avviato il procedimento di Valutazione
Ambientale Strategica V.A.S. del Piano di Tutela delle Acque della Regione
Abruzzo secondo la procedura stabilita nell’Allegato I alla stessa Determinazione;
- individuate le Autorità coinvolte
nella procedura di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano di Tutela
delle Acque della Regione Abruzzo; come segue:
- individuata l’Autorità Ambientale
della Regione Abruzzo, che opera tramite la propria Task Force,
nel soggetto deputato a fornire supporto tecnico-scientifico all’Autorità
competente per la VAS del Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo;
- individuati i Soggetti Competenti in
Materia Ambientale da consultare nella fase di redazione del Rapporto
Ambientale nei soggetti indicati nell’elenco in Allegato II alla stessa
Determinazione;
- individuato il pubblico interessato al
processo di VAS nei soggetti indicati nell’elenco in Allegato III alla stessa
Determinazione;
PRESO ATTO che la
Determinazione Direttoriale succitata è stata poi modificata dalla
Determinazione Direttoriale n. DC23 del 1 ottobre 2009 di “Avvio del
Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano di Tutela
delle Acque della Regione Abruzzo - Modifica Allegato II alla Determinazione
Direttoriale DC11/11 del 25 giugno 2005”, in seguito ad una segnalazione dei
Consorzi di Bonifica;
CONSIDERATO che il
24/2/2010 sono stati adottati, dai competenti Comitati Istituzionali allargati
delle Autorità di Bacino competenti, i Piani di Gestione dei due distretti in
cui ricade la Regione Abruzzo: il Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale
e il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale;
CONSIDERATO che, così
come previsto dalla Legge n. 13/2009, i Piani Regionali di Tutela delle Acque
sono stati strumenti imprescindibili per la redazione dei Piani di Gestione e
che la Direzione Regionale LL.PP. ha collaborato attivamente con le Autorità di
Bacino Nazionali competenti al fine di assicurare che, sebbene il Piano di
Tutela delle Acque della Regione Abruzzo non fosse ancora adottato, i suoi
contenuti, peraltro completi rispetto alle previsioni di legge, potessero
essere “calati” a livello di Distretto Idrografico;
CONSIDERATO che, ai
sensi dell’art. 5 comma 1 del DPR n. 357
dell'8 settembre 1997, il Piano di Tutela è stato sottoposto a Valutazione di
Incidenza Ambientale sui siti della rete Natura 2000 della regione Abruzzo;
VISTA la Deliberazione
di Giunta Regionale n. 614 del 9/8/2010, pubblicata sul BURA n. 62 Ordinario
del 24 settembre 2010, con la quale è stato adottato il Piano di Tutela delle
Acque costituito dagli elaborati elencati in Allegato 6 alla stessa
Deliberazione;
PRESO ATTO che, con la
Deliberazione succitata:
- è stata approvata la proposta di
Rapporto Ambientale di Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Tutela
delle Acque che contiene anche la Valutazione d’Incidenza del Piano secondo le
previsioni dell’Allegato G al Decreto 35/1997;
- sono state descritte dettagliatamente
le attività svolte durante le fasi di elaborazione del Piano, il percorso di
partecipazione pubblica seguito nonché le tappe ufficiali di coinvolgimento
degli Enti competenti (si vedano Allegati 1, 2, 3 e 4 alla DGR 614/10);
- Sono state descritte dettagliatamente
le valutazioni effettuate dagli Uffici competenti sulle osservazioni pervenute
dai portatori di interesse durante la fase di elaborazione del Piano, prima
dell’adozione dello stesso, e le conseguenti modifiche apportate sugli
elaborati di Piano (si veda Allegato 5 alla DGR 614/10);
- Sono state definite dettagliatamente
le procedure di partecipazione pubblica nel rispetto combinato delle
tempistiche e delle modalità di partecipazione pubblica previsti in materia di
VAS dagli artt. 13 e 14 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., nonché, specificatamente per il Piano di
Tutela, dagli artt. 121 e 122 dello
stesso decreto e dalla L.R. 18/1983;
- Sono state adottate le misure di
salvaguardia.
PRESO ATTO che, nel
rispetto delle procedure previste dagli artt. 120 e 121 del D.Lgs
152/06 e s.m.i., richiamate dettagliatamente nella
DGR 614/10, a valle dell’adozione del Piano di Tutela, si è proceduto a:
- pubblicare la Deliberazione di
adozione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo n. 62 Ordinario del
24/9/2012 e sul sito internet della
Regione, unitamente ad uno specifico Avviso con la indicazione delle sedi, dei
tempi, delle modalità con cui chiunque fosse interessato avesse potuto prendere
visione e consultare la documentazione (il piano completo, unitamente al
Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non Tecnica del Piano);
- pubblicare il piano completo,
unitamente al Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non Tecnica sul sito
del Piano di Tutela, accessibile dalla sezione “Ambiente” del portale della
Regione Abruzzo, nonché depositarlo presso la sede della Direzione LL.PP. ai
fini della consultazione, per sessanta giorni decorrenti dalla data di
pubblicazione sul BURA della Deliberazione di adozione;
- trasmettere il Piano, con nota n.
RA/171006 del 14/09/2010, alle Autorità di Bacino competenti per il parere
vincolante di cui all’art. 122 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., nonché, con nota RA/1088/Segr
del 7/1/10/2010, al Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per le verifiche di
competenza,
- trasmettere, con nota n. RA-187778 del
7/10/2010, al Comitato di Coordinamento
Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale, per l’autorizzazione di cui
all’Art. 12 della DGR n. 119 del 22/3/2002, la
Valutazione d’Incidenza del Piano di Tutela delle Acque.
PRESO ATTO che sono
pervenuti i pareri favorevoli di tutte le Autorità di Bacino competenti
(Allegato 1) e che l’analisi specifica effettuata, dagli Uffici competenti, su
ciascuna indicazione fornita dalle stesse Autorità e l’indicazione della
conseguente modifica degli elaborati di Piano interessati, sono riportati
dettagliatamente nell’Allegato 2 alla presente Deliberazione, che ne
costituisce parte integrante e sostanziale,
CONSIDERATO che a valle
della pubblicazione sul BURA del Piano adottato sono pervenuti al Servizio
Qualità delle Acque le osservazioni di cui all’Allegato 3 alla presente
Deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
CONSIDERATO che su
tutti i contributi pervenuti è stata effettuata specifica analisi dagli Uffici
competenti come da Allegato 4 alla presente Deliberazione, che ne costituisce
parte integrante e sostanziale, apportando, ove necessario, le opportune
modifiche agli elaborati predisposti;
CONSIDERATO inoltre che
sono stati svolti i dovuti approfondimenti congiunti con i soggetti
istituzionali che hanno portato alla definizione degli elaborati di Piano
allegati al presente atto e che ne costituiscono parte integrante e
sostanziale;
PRESO ATTO che le
principali modifiche apportate, a seguito del recepimento delle osservazioni e
dei contributi sopra richiamati, agli elaborati di Piano adottati con DGR
614/10, sono i seguenti:
- Aggiornamento della classificazione
dei corsi d’acqua, dei laghi, delle acque sotterranee e delle acque marino
costiere con i risultati del monitoraggio effettuato fino al 2009 (Elaborato
R1.3 “Quadro Conoscitivo” e cartografia relativa);
- Inserimento della classificazione
preliminare dei corpi idrici superficiali e sotterranei ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i. – triennio
2010-2012 (Elaborati A1.9 “Individuazione dei corpi idrici superficiali e
analisi delle pressioni ai sensi del DM 131/08”, A1.10 “”Individuazione dei
corpi idrici sotterranei e analisi delle pressioni e del livello di rischio ai sensi del D.Lgs 30/2009 e cartografia relativa);
- Modifica degli elaborati contenenti la
tipizzazione e l’individuazione dei corpi idrici ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i., a seguito
del coordinamento con la Regione Molise, la Regione Marche e le Autorità di Bacino competenti
(Elaborati A1.8 “ Tipizzazione dei corpi
idrici superficiali, dei laghi e delle acque marino costiere ai sensi del DM
131/08” e A1.9 “Individuazione dei corpi idrici superficiali e analisi delle
pressioni ai sensi del DM 131/08”);
- Aggiornamento dell’individuazione
delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola con l’analisi e i
risultati del monitoraggio effettuato nel 2010 (Appendice 3 all’Elaborato A1.7
“Aggiornamento designazione zone vulnerabili da nitrati di origine agricola:
monitoraggio 2010” e relativa cartografia);
- Revisione delle 19 Schede Monografiche
dei corsi d’acqua superficiali (Elaborati R1. ) nel Capitolo 3
“Caratterizzazione Faunistica e vegetazionale”;
- Revisione del Quadro Programmatico
(Elaborato R 1.4) e delle Norme Tecniche di Attuazione (N1.1) come indicato
nell’analisi riportata in Allegato 4 al presente atto,
RICHIAMATO il parere
motivato emesso, con Determina Direttoriale n DC41 del 04/2/02013, dalla
Direzione LL.PP. in qualità di Autorità competente in materia di VAS ai sensi della Determinazione
Direttoriale DC11 del 25 giugno 2009, con il quale viene espresso parere
favorevole ai sensi dell’art. 15 del D.lgs 152/06 e ss.mm.ii. circa la compatibilità ambientale del Piano di
Tutela della Acque della Regione Abruzzo;
PRESO ATTO che il
parere motivato è stato pubblicato, dopo la sua emissione, sul sito internet
della Regione;
PRESO ATTO che sulla
proposta di Rapporto Ambientale di VAS approvata con la DGR 614/10 sono
pervenute le osservazioni di cui ai punti 2q) e 2r) dell’Allegato 2 alla
presente Deliberazione e che dell’istruttoria sulle stesse è data specifica
evidenza nel Parere Motivato succitato;
DATO ATTO che con
giudizio n. 2089 del 27/9/2012 riguardante il procedimento di Valutazione
d’Incidenza ai sensi del DPR 357/97 e s.m.i. il
Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale ha
espresso sul PTA, parere favorevole con
le seguenti prescrizioni:
“Tutti gli interventi i
cui effetti possono incidere su habitat e specie elencati nelle Direttive
Natura 2000 sono sottoposti a Valutazione di Incidenza e lo Studio di
Valutazione di Incidenza del PTA costituisce riferimento per la loro redazione”
DATO ATTO che la
Direzione LL.PP. ha promosso un’attività informativa sui contenuti principali
del Piano dopo la sua adozione attraverso, in particolare l’emanazione di
circolari e note informative, e che tale attività è documentata nell’Allegato 5 alla presente Deliberazione, che ne
costituisce parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO CHE
l’attività informativa summenzionata è stata effettuata dalla Direzione
competente anche al fine di assicurare che venisse data pronta attuazione alle
misure di salvaguardia adottate per garantire che nel periodo intercorrente tra
l’adozione e l’approvazione del piano non venissero poste in essere azioni,
provvedimenti o attività che potessero compromettere, peggiorare o comunque
incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli impatti e sulla
conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano, vanificando o riducendo
la significatività ed efficacia delle azioni di tutela individuate con il Piano
stesso;
PRESO ATTO inoltre che
la Direzione LL.PP. ha svolto un’attività di coordinamento con le Autorità di
Bacino interregionali o di rilevo nazionali e con le regioni limitrofe per
l’omogeneizzazione delle attività finalizzate alla caratterizzazione dei corpi
idrici interregionali, come documentato in Allegato 6 alla presente
Deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
PRESO ATTO che, in
attuazione delle norme di salvaguardia adottate con DGR 614/2010, la Direzione
Regionale competente ha dato seguito alle attività finalizzate alla sperimentazione
del Deflusso Minimo Vitale sui corsi d’acqua (art. 51 delle Norme Tecniche di
Attuazione del Piano) con i concessionari che hanno aderito alle attività di
sperimentazione, attraverso riunioni e sopralluoghi i cui verbali sono agli
atti degli Uffici competenti, e che dei
principali esiti di tale attività è dato conto nelle seguenti Deliberazioni di
Giunta Regionale:
- DGR n. 25 del 16/01/2012 -
Integrazione e modifica della DGR 281 /2009 “Piano di Tutela delle Acque ai
sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i.:
costituzione gruppo di lavoro per l’applicazione sperimentale del Deflusso
Minimo Vitale”;
- DGR n. 31 del 18/01/2013 - Ulteriori integrazioni e modifiche alla DGR
281 /2009 “Piano di Tutela delle Acque ai sensi del D.Lgs
152/06 e s.m.i.: costituzione gruppo di lavoro per
l’applicazione sperimentale del Deflusso Minimo Vitale”.
PRESO ATTO che i tavoli
di sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale sono una sede utile per la
condivisione con i gestori delle Aree protette delle modalità di valutazione ed
applicazione del Deflusso Minimo Vitale
in attuazione di quanto disposto al punto 9) della DGR 614/10 e che ,
per tale ragione, la Direzione LL.PP. ha provveduto a:
- Coinvolgere, con nota n. RA/249469
dell’8/11/2012, gli Enti Gestori di Aree protette, Riserve e Oasi Naturali, SIC
e ZPS, interessati dai corsi d’acqua Gizio, Pescara, Sangro e Aventino, nelle attività di sperimentazione del
Deflusso Minimo Vitale attivate, su tali fiumi, su istanza dell’Enel Green Power S.p.A. ai sensi dell’Art. 51 delle Norme Tecniche di
Attuazione del PTA,
- Coinvolgere, con nota n. RA/77204 del
19/03/2013, gli Enti Gestori di Aree protette, Riserve e Oasi Naturali, SIC e
ZPS, interessati dai corsi d’acqua Sangro e Aventino,
nelle attività di sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale attivate, su tali
fiumi, su istanza dell’ACEA Produzione S.p.A ai sensi dell’Art. 51 delle Norme Tecniche di
Attuazione del PTA,
PRESO ATTO inoltre che:
- in attuazione di quanto disposto nelle
Norme Tecniche di Attuazione nonché al
punto 9) della DGR 614/10, la Direzione
LL.PP., ha promosso il coinvolgimento dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso
e Monti della Laga nel Gruppo di Lavoro per la
sperimentazione del Deflusso Minimo
Vitale sul fiume Vomano, attivata su istanza
dell’Enel Produzione S.pA. ai sensi dell’Art. 51
delle Norme Tecniche di Attuazione del PTA, e che le attività del Gruppo di
Lavoro si sono espletate attraverso sopralluoghi congiunti e riunioni tecniche,
come da verbali agli atti dei Servizi competenti;
- in attuazione del punto 9), secondo
capoverso della DGR 614/10, la Direzione LL.PP. ha dato avvio ai “tavoli
tecnici con i gestori delle Aree Protette in materia di valutazione ed
applicazione del Deflusso Minimo Vitale” con il tavolo convocato con nota
RA/099503 del 16/4/2013 riportato in Allegato 7 alla presente Deliberazione,
che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
PRESO ATTO che il punto
9 della DGR 614/10, individua nelle attività di sperimentazione del DMV di cui
all’art. 51 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTA, una delle modalità per
l’analisi delle criticità quantitative evidenziate, nella fase di consultazione
pubblica precedente all’adozione del Piano, sui fiumi Tavo
(a monte del Lago di Penne), Sagittario (loc. Anversa) e Aterno
(loc. Acciano – Molina), e
che, per tale ragione, la Direzione LL.PP. ha, con nota n. RA/63757 del
5/3/2013, promosso la partecipazione, dei Gestori delle aree protette
interessati, alle attività di sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale,
attivate, sui tratti fluviali citati, su istanza dell’Enel Green Power;
PRESO ATTO che, con
nota n. 2114 del 23/2/2011, l’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZS)
ha consegnato la relazione finale “Determinazione dei parametri
biologici e di metodi sperimentali per lo studio del Deflusso Minimo Vitale sui
fiumi su Foro Salinello
e Tordino” quale risultato della omonima Convenzione
stipulata tra Regione Abruzzo e IZS al fine di estendere la valutazione
specifica della componente biologico-ambientale del
Deflusso Minimo Vitale a tutti i bacini regionali, come previsto nell’Elaborato
di Piano A1.6 “Valutazione del Deflusso Minimo Vitale”;
PRESO ATTO pertanto che
sulla base dei risultati riportati nella relazione dell’IZS succitata si è
proceduto ad aggiornare l’Elaborato di Piano A1.6 “Valutazione del Deflusso
Minimo Vitale” con i valori della componente biologica del Deflusso Minimo
Vitale determinata nello studio stesso sui fiumi Foro, Salinello
e Tordino;
VISTA la Deliberazione
di Giunta Regionale n. 878 del 17/12/2012 avente ad oggetto “Programma del
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (ex FAS 2007/2013) - Policy “Ambiente e
territorio”- Linea d’Azione IV.1.1.a: “Realizzazione di opere infrastrutturali
per adeguamento e potenziamento del Servizio Idrico Integrato (acquedotti,
fognature e depuratori)- Modalità di attuazione: SAD (Strumento di Attuazione
Diretta)- Delibera di Individuazione delle modalità di selezione degli
interventi da finanziare”.
PRESO ATTO che la DGR
878/12 dà in attuazione alle norme di salvaguardia adottate con DGR 614/10 ed
in particolare al co. 12 dell’art. 31 delle Norme
Tecniche di Attuazione del PTA che prevede “La Regione, considerata la
necessità e l’urgenza di rispettare gli obblighi improrogabili previsti dalla
Direttiva 91/271/CE e considerato che gli interventi relativi agli agglomerati
oggetto del presente articolo costituiscono lo strumento per il raggiungimento
del Target S-11 (depurazione) previsto dal Quadro Strategico Nazionale
2007-2013, riconosce la massima priorità nell’erogazione di eventuali
finanziamenti e/o cofinanziamenti comunitari, nazionali e regionali,
all’adeguamento degli agglomerati superiori a 2.000 a.e..
In particolare verranno utilizzati per gli interventi prioritari individuati le
risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) relative al periodo di
programmazione finanziaria corrente”;
PRESO ATTO che, come
stabilito dall’art. 31 delle NTA del PTA sopra citato, gli interventi a cui
vengono destinate le risorse FAS con la DGR 878/2012 sono quelli prioritari ed
indifferibili ai sensi della direttiva 91/217/CEE giusta risultati Questionario
2011 UWWTD (Urban Waste
Water Treatment Directive) trasmesso, in data 15
febbraio 2012, dagli uffici competenti, al Ministero dell’Ambiente della Tutela
del Territorio e del Mare tramite caricamento dati sul sito SINTAI (Sistema
Informativo Nazionale per la Tutela delle Acque Italiane) per il monitoraggio
sullo stato di attuazione degli obblighi europei in tema di depurazione e
indicati nella nota prot. RA/159682 del 9.7.2012 del
Servizio Qualità delle Acque;
PRESO ATTO che, sulla
base della rilevazione effettuata dal Servizio competente con il Questionario
2011 UWWTD sopra citato è stato aggiornato l’Allegato 11 “Elenco degli
Agglomerati non conformi alla Direttiva 91/271/CE e relative cause di non
conformità” all’Elaborato di Piano R 1.4 “Quadro Programmatico”, allegato al
presente atto;
PRESO ATTO pertanto che
tutte le azioni sopra richiamate, messe in atto dagli uffici competenti a valle
dell’adozione del Piano, hanno avuto la finalità di dare seguito alle norme di
salvaguardia adottate con la DGR 614/2010, garantendo sia l’attuazione delle
previsioni di Piano - visti i tempi fissati dalla normativa comunitaria per il
raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici – sia che nel
periodo intercorrente tra l’adozione e l’approvazione del piano non fossero
poste in essere azioni, provvedimenti o attività che potessero compromettere,
peggiorare o comunque incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli
impatti e sulla conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano,
vanificando o riducendo la significatività ed efficacia delle azioni di tutela
individuate con il Piano stesso;
DATO ATTO che il
Direttore della Direzione Lavori Pubblici, Ciclo Idrico Integrato, Difesa del
Suolo e della Costa, Protezione Civile ha espresso parere favorevole in ordine
alla regolarità tecnica ed amministrativa del presente Provvedimento;
UDITO il relatore e gli
interventi dei Componenti presenti;
a voti unanimi resi
nelle forme di legge
DELIBERA
Per le motivazioni
espresse in premessa, quali parti integranti e sostanziali del presente atto:
1. di approvare il Piano di Tutela delle
Acque costituito dagli elaborati elencati in Allegato 8 alla presente
Deliberazione, che si allegano come parte integrante e sostanziale del presente
atto;
2. di trasmettere il Piano di Tutela al
Consiglio regionale per la sua approvazione finale;
3. di approvare:
- il Rapporto Ambientale di VAS,
completo della Valutazione d’Incidenza Ambientale approvata dal Comitato VIA
con giudizio n. 2089 del 27/9/2012, la sintesi non Tecnica del Piano di Tutela
- il parere motivato espresso
dall’Autorità competente con
Determinazione Direttoriale n. DC41 del 04/2/02013
che si allegano come
parte integrante e sostanziale del presente atto;
4. di approvare la Dichiarazione di
Sintesi sulla procedura di VAS allegata al presente atto come parte integrante
e sostanziale;
5. di disporre la pubblicazione della
presente Deliberazione sul BURA e sul
sito internet del Piano di Tutela delle Acque, accessibile dal portale della
Regione Abruzzo;
6. di dare mandato alla Direzione LL.PP.,
di disporre la pubblicazione, sul sito internet della Regione, del Piano di
Tutela delle Acque, del Rapporto Ambientale, della sintesi non Tecnica, del
parere motivato espresso dall’Autorità competente con Determinazione Direttoriale n. DC41 del
04/2/02013 della Dichiarazione di Sintesi;
7. di disporre la trasmissione del piano
completo, unitamente al Rapporto Ambientale di VAS, alla Sintesi non Tecnica,
al parere motivato e alla dichiarazione di sintesi, al Ministero dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare.
Seguono allegati