LA GIUNTA REGIONALE
VISTA
la L. 6 dicembre 1991 n° 394, concernente “Legge
quadro sulle aree protette”, ed in particolare l’art. 19, che ne disciplina la
gestione;
DATO
ATTO che con D.M. 21/10/2009, pubblicato in GURI n°
80 del 7/4/2010, il Ministero dell’Ambiente ha istituito l’Area Marina Protetta
denominata “Torre del Cerrano”, individuandola
fisicamente nel perimetro indicato all’art.4, e rinviando ad un successivo
Regolamento, da adottare ai sensi dell’art.6, la disciplina delle attività in
essa consentite;
VISTO
il D.M.28/7/2009 n° 218, pubblicato anch’esso in GURI
n° 80 del 7/4/2010, con il quale il predetto
Dicastero ha approvato il “Regolamento recante la disciplina delle attività
consentite nelle diverse zone dell’area marina protetta Torre del Cerrano;
DATO
ATTO che, ai fini dell’adozione del citato Regolamento, il Ministero
dell’Ambiente ne ha preventivamente sottoposto lo schema alle Istituzioni
incaricate della gestione dell’AMP, e cioè ai Comuni di Silvi e Pineto, alla
Provincia di Teramo, alla Regione Abruzzo, ricevendone avviso favorevole;
CONSIDERATO,
in particolare, che l’Avviso in questione è stato reso, per la Regione Abruzzo,
con Deliberazione della Giunta Regionale n° 1035 del
25/9/2006;
RILEVATO
che la predetta Deliberazione, che manifesta evidenti implicazioni di natura programmatoria, in quanto
dalla sua adozione discendono effetti cogenti molto significativi per lo
sviluppo socio economico di un esteso segmento del territorio abruzzese, è
stata adottata in violazione dell’art. 31 dello Statuto regionale all’epoca
vigente, nella parte in cui riservava al Consiglio regionale, e non alla
Giunta, l’espressione di pareri sugli indirizzi generali e di settore della
programmazione nazionale;
CONSIDERATO
che la sopravvenienza di un nuovo Statuto regionale, pubblicato nel Bura n.1 straordinario del 10/1/2007, non sana il predetto
contrasto, tenuto conto che anche il sopravvenuto Statuto regionale, nel disciplinare la
funzione di indirizzo ed ispettiva del Consiglio, prevede espressamente che gli
atti programmatici e di indirizzo generale della Giunta siano inviati al
Consiglio regionale per l’approvazione;
RILEVATO
che il vizio inficia la regolarità degli atti adottati sul presupposto della
sua legittimità, a cominciare dal DM 28/7/2009 n°
218, e ne postula la modifica/revisione;
RITENUTO,
per quanto sopra, di annullare il parere illegittimamente reso con DGR
1035/2006, di riformularlo acquisendo su di esso l’approvazione del Consiglio
regionale, e di sottoporlo al Ministero dell’Ambiente per le conseguenti
determinazioni correttive del Regolamento di disciplina delle attività
consentite nell’AMP Torre del Cerrano;
CONSIDERATO
che, ai fini della formulazione del nuovo parere, debbano essere nuovamente
ponderati, tenuto conto del tempo trascorso, tutti gli interessi sottesi, ed in
particolare quelli relativi alle diverse componenti dell’economia locale, a
cominciare dal settore alieutico, su cui gravavano le limitazioni maggiori,
onde ottimizzare la sostenibilità ambientale e socio economica di un importante
intervento di tutela del territorio;
DATO
ATTO che il Direttore della Direzione Politiche Agricole e di Sviluppo Rurale,
Forestale, Caccia e Pesca, Emigrazione ed il Dirigente del Servizio Economia
Ittica attestano, sottoscrivendola, la regolarità e la legittimità della
proposta;
per
le motivazioni riportate in narrativa che qui si intendono integralmente
richiamate, a voti unanimi espressi nelle forme di legge,
DELIBERA
1. di annullare la DGR 1035 del 25/9/2006;
2. di procedere alla riformulazione, con le modalità di cui in premessa, del
Parere sullo schema di Regolamento di disciplina delle attività consentite
nell’Area Marina protetta Torre del Cerrano,
demandandone l’istruttoria congiuntamente alle Direzioni regionali Affari della
Presidenza, politiche legislative e comunitarie, programmazione, parchi,
territorio , ambiente, energia , e Politiche agricole e di sviluppo rurale,
forestale, caccia e pesca, emigrazione ;
3. di sottoporre la proposta di parere
come sopra formulata all’approvazione del Consiglio regionale, prima dell’invio
al Ministero dell’Ambiente;
4. di trasmettere il presente Deliberato al predetto Dicastero,
agli Organi dell’AMP Torre del Cerrano, agli Enti che
ne costituiscono il Comitato di Gestione, e di informarne tutti gli interessati
mediante pubblicazione integrale sul
BURAT.
5. avverso il presente provvedimento è
ammesso Ricorso giurisdizionale al TAR, ovvero amministrativo straordinario al
Capo dello Stato, nei rispettivi termini di legge.