IL
COMMISSARIO AD ACTA
Omissis
VISTA la legge 21
ottobre 2005, n. 219 recante “ Nuova disciplina delle attività trasfusionali e
della produzione nazionale di emoderivati” e in particolare il Capo II –
ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA TRASFUSIONALE che, all’articolo 5, definisce i
livelli essenziali di assistenza sanitaria in materia di attività trasfusionale
e, all’articolo 6, definisce i principi generali per l’organizzazione delle
attività trasfusionali;
VISTA la L.R. 31.07.2007, n. 32, recante "Norme generali in
materia di autorizzazione, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali
delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private";
VISTA la L.R. 10.03.2008, n. 5, Piano Sanitario Regionale 2008-2010,
che ai punti 5.4.16 e 5.4.11 definisce le nuove linee di indirizzo
programmatico per la riprogettazione organizzativa e la razionalizzazione del
Sistema Trasfusionale Regionale e degli Istituti per la donazione,
l’approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, lo stoccaggio e la
distribuzione di cellule staminali emopoietiche (Rete regionale delle risorse
biologiche);
RICHIAMATI:
Omissis
l’Accordo n. 149/CRS
del 25 luglio 2012 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento
e di Bolzano sul documento concernente "Linee guida per l'accreditamento
dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti", recepito dalla Regione Abruzzo con
Decreto del Commissario ad Acta n. 42 del 30 maggio
2013;
Omissis
RICHIAMATI i decreti
commissariali n. 44/2010 e n. 45 del 2010, attraverso i quali è stato avviato
il processo di razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera della
Regione Abruzzo;
RICHIAMATO il Decreto
del Commissario ad Acta n. 49 del 08 ottobre 2012 che, sulla base degli
standard previsti nel documento approvato dal Comitato LEA nella seduta del 26
marzo 2012, detta disposizioni alle Aziende Sanitarie in merito alla
rideterminazione del numero delle unità operative semplici e complesse;
VISTA la L. R. n. 64
del 18.12.2012 – pubblicata sul BURA n° 92 del 21 Dicembre 2012 Serie Speciale – avente ad
oggetto “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo
derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea. Attuazione delle
direttive 2006/54/CE, 2008/62/CE, 2009/145/CE, 2007/47/CE, 2008/119/CE,
2008/120/CE, 2009/54/CE, 2004/23/CE, 2006/17/CE, 2006/86/CE, 2001/83/CE,
2002/98/CE, 2003/63/CE, 2003/94/CE, 2010/84/UE, 2006/123/CE e dei regolamenti
(CE) 1071/2009 e 1857/2006. (Legge europea regionale 2012)” ed in particolare
l’art. 78 della predetta legge, che ai commi 1 e 2 definisce i criteri per la
classificazione delle Strutture Trasfusionali;
VISTI:
- la L.R. 14
gennaio 1975, n. 5 avente ad oggetto “Istituzione in L’Aquila di un Centro
regionale di immunoematologia e tipizzazione tissutale”;
- il decreto del Commissario ad Acta n. 04 del 28 gennaio 2013 avente ad oggetto “Accordo
n. 206/CSR del 13 ottobre 2011 sancito dalla Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano,
ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera c) della legge 21 ottobre 2005, n.
219, sul documento relativo a “Caratteristiche e funzioni delle Strutture
regionali di coordinamento (SRC) per le attività trasfusionali” - ISTITUZIONE
DEL CENTRO REGIONALE SANGUE , con il quale è stato istituito il Centro
Regionale Sangue – Servizio Trasfusionale Territoriale a valenza regionale;
CONSIDERATO che con il
citato Decreto del Commissario ad Acta n. 42 del 30
maggio 2013 la Regione Abruzzo, al fine
di garantire elevati standard di qualità e sicurezza delle attività di
produzione (raccolta, lavorazione/trattamento e qualificazione biologica del
sangue e conservazione degli emocomponenti), ha
integralmente recepito gli standard organizzativi previsti dall’Accordo
Stato/Regioni n. 149/12 del 25 luglio 2012 tra il Governo, le Regioni e le
Province Autonome di Trento e di Bolzano sul documento concernente "Linee
guida per l'accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta
del sangue e degli emocomponenti", ove in
particolare:
- al punto C.1.2 viene previsto che “Nel
rispetto dei modelli organizzativi regionali e dei volumi di unità
complessivamente prodotti nelle singole Regioni/Provincie Autonome, si
raccomanda il perseguimento della concentrazione delle attività di lavorazione/trattamento
degli emocomponenti in strutture trasfusionali che lavorino con volumi minimi intorno a
40.000 donazioni di sangue intero/anno”.
- Al punto D.2 viene previsto che “Nel
rispetto dei modelli organizzativi regionali e dei volumi di unità
complessivamente prodotti nelle singole Regioni/Provincie Autonome si
raccomanda il perseguimento della concentrazione delle attività di qualificazione biologica in
strutture trasfusionali che eseguano la
qualificazione biologica per almeno 70.000-100.000 donazioni all’anno”
CONSTATATO che - sulla
base degli standard organizzativi definiti dall’Accordo n. 149/CRS del 25
luglio 2012 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di
Bolzano sul documento concernente "Linee guida per l'accreditamento dei
servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti", recepito dalla Regione Abruzzo con il
Decreto del Commissario ad Acta n. 42/2013 - è
possibile a livello regionale istituire un unico Laboratorio di produzione e
qualificazione biologica degli emocomponenti e che
nessuna struttura trasfusionale attualmente operante nella regione Abruzzo è in
grado di garantire i volumi di attività richiesti dal citato Accordo 149/CRS,
ai punti C.1.2 e D.2;
PRESO ATTO altresì che
le misure organizzative per la concentrazione delle attività di produzione e qualificazione
biologica degli emocomponenti costituiscono uno degli
adempimenti regionali obbligatori ai fini dell’erogazione delle prestazioni
ricomprese nei LEA e pertanto sottoposto ad azione di monitoraggio attraverso
il Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali
di Assistenza in condizioni di appropriatezza ed efficacia nell’utilizzo delle
risorse, di cui all’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005;
RICHIAMATO il
questionario LEA 2012 ove, alla lettera AAE), punto AAE.3.2 veniva chiesto
espressamente alla Regione se fossero state “…intraprese
iniziative o provvedimenti per la razionalizzazione delle attività di
lavorazione del sangue e produzione degli emocomponenti
delle attività diagnostiche di qualificazione biologica degli emocomponenti, conformemente alle Linee guida…”
di cui all’Accordo Stato/Regioni n. 149/CRS del 25 luglio 2012 tra il Governo,
recepito dalla Regione Abruzzo con Decreto del Commissario ad Acta n. 42/2013;
Omissis
RICHIAMATO il Decreto
del Commissario ad Acta n. 73/2013 del 07 ottobre 2013 avente ad oggetto
“Approvazione del Manuale per l’autorizzazione/accreditamento delle strutture
trasfusionali, delle unità di raccolta fisse e mobili gestite dalla
Organizzazioni di donatori e relative
procedure. Modifica Deliberazione di Giunta Regionale n. 5917P del 01.07.2008:
sostituzione Allegato n. 39 ed Allegato n.4)”;
DATO ATTO che con il predetto Decreto del Commissario
ad acta n. 73/2013 si è provveduto a conformare i
requisiti autorizzativi e di accreditamento dei Servizi Trasfusionali, delle
unità di raccolta fisse e mobili nella Regione Abruzzo alle vigenti
disposizioni normative e, nello specifico, attua le previsioni di cui alla
Legge Regionale 18 dicembre 2012, n. 64, ed in particolare all’articolo 88 della medesima L.R.
n. 64/ 2012 il quale, al comma 2, dispone espressamente che il rilascio dell’autorizzazione
e l’accreditamento delle strutture trasfusionali sono disposti con il medesimo
provvedimento in esito a verifiche contestuali di tutti i requisiti
organizzativi, strutturali e tecnologici previsti dalla normativa vigente,
statale e regionale;
ATTESO che in seguito
all’approvazione dei nuovi Manuali per l’autorizzazione/accreditamento delle
strutture trasfusionali e delle unità di raccolta fisse e mobili, si può
procedere ad effettuare le richieste visite di verifica dell’applicazione dei
requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici (di cui all’Accordo
Stato - Regioni 16 dicembre 2010) contestualmente alle visite finalizzate al
rilascio dell’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture trasfusionali.
CONSIDERATO che la
definizione in tempi brevi di un programma di riorganizzazione e
razionalizzazione della rete regionale delle Strutture trasfusionali e degli
Istituti per la donazione, l’approvvigionamento, il controllo, la lavorazione,
lo stoccaggio e la distribuzione di cellule staminali emopoietiche, rappresenta
un presupposto indispensabile per avviare e concludere entro le scadenze
previste (31 dicembre 2014) il percorso di autorizzazione e accreditamento
delle attività trasfusionali, in coerenza con le richiamate normative nazionali
e regionali, che recepiscono il nuovo sistema regolatorio
di matrice europea;
VISTO il documento tecnico denominato
“Organizzazione e funzioni della rete regionale dei Servizi trasfusionali”,
predisposto dal Servizio Assistenza Farmaceutica e Trasfusionale della
Direzione Regionale Politiche della Salute, in collaborazione con il Centro
Regionale Sangue (allegato 1 - parte integrante del presente decreto);
CONSIDERATO che la Rete
Trasfusionale Regionale è costituita dalle strutture che erogano prestazioni di
Medicina trasfusionale e che garantiscono la raccolta, lavorazione, qualificazione
biologica, conservazione e distribuzione degli emocomponenti
per uso clinico e industriale, nonché delle cellule staminali emopoietiche
periferiche, midollari e del cordone ombelicale, così come previsto dall’art.5
della legge 219/05 recante “livelli essenziali di assistenza sanitaria in
materia di attività trasfusionali”;
RITENUTO necessario, ai
sensi dell’art. 78, commi 1, 2 e 3, della L.R. n.
64/2012 e nel rispetto degli standard per l’individuazione di strutture
semplici e complesse del S.S.N. stabiliti ai sensi dell’articolo 12, comma 1,
lett. B) del Patto per la Salute 2010-2012 e approvati con apposito documento
dal c.d. Comitato LEA nella seduta del 26 marzo 2012, procedere alla
riorganizzazione della Rete Trasfusionale Regionale ed alla individuazione
delle unità operative che la costituiscono (allegato 2 - parte integrante del
presente decreto), così come di seguito riportato:
- Strutture trasfusionali a valenza
aziendale:
- Il Servizio Trasfusionale aziendale
della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti;
- Il Servizio Trasfusionale aziendale
della ASL di Pescara;
- Il Servizio Trasfusionale aziendale
della ASL di Teramo;
- Il Servizio Trasfusionale aziendale
della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila;
- Strutture trasfusionali a valenza
regionale:
- Il Centro Regionale Sangue, istituito
presso la ASL di Lanciano-Vasto-Chieti,
con decreto del Commissario ad Acta n. 04 del 28
gennaio 2013;
- Il Centro Regionale di
Immunoematologia e Tipizzazione Tessutale istituito presso la ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila
con la L.R. n. 5 del 14 gennaio 1975;
Omissis
DATO ATTO che la nuova
configurazione organizzativa, oltre a consentire una maggiore razionalizzazione
delle limitate risorse umane e finanziarie disponibili, garantisce anche una
più logica ed adeguata ripartizione delle funzioni a valenza regionale
all’interno della Rete trasfusionale;
Omissis
RITENUTO che gli
adempimenti connessi all’attuazione del presente decreto debbano costituire
oggetto di valutazione nell’ambito dei procedimenti di verifica sull’attività
dei Direttori Generali delle ASL regionali e nell’ambito dei procedimenti di
verifica e valutazione dei dirigenti responsabili delle strutture trasfusionali
aziendali, di cui all’art. 15, comma 5, del D. Lgs.
502/92 e successive modificazioni ed integrazioni;
CONSIDERATO CHE le
motivazioni sopra addotte a sostegno del presente atto indicano l’urgenza e
l’indifferibilità della emanazione dello stesso, tali da procrastinarne la
trasmissione al Tavolo di monitoraggio del Piano di Risanamento del Sistema
Sanitario Regionale all’uopo costituito dal Ministero della Salute e dal
Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine della corretta verifica degli
adempimenti da porre in essere per l’esecuzione del Piano di Risanamento di cui
sopra - per la dovuta valutazione,
ordinariamente preventiva;
TUTTO ciò premesso
DECRETA
per le motivazioni
espresse in premessa che integralmente si richiamano
1. di stabilire che la Rete Trasfusionale
Regionale è costituita dalle strutture che erogano prestazioni di Medicina
trasfusionale e che garantiscono la raccolta, lavorazione, qualificazione
biologica, conservazione e distribuzione degli emocomponenti
per uso clinico e industriale, nonché delle cellule staminali emopoietiche
periferiche, midollari e del cordone ombelicale, così come previsto dall’art.5
della legge 219/05 recante “livelli essenziali di assistenza sanitaria in
materia di attività trasfusionali”;
2. di approvare il documento tecnico
recante “Organizzazione e funzioni della Rete regionale dei Servizi
trasfusionali” (allegato 1 - parte integrante del presente decreto);
3. di stabilire che ai sensi dell’art. 78,
commi 1, 2 e 3, della Legge Regionale n. 64 del 18.12.2012 (Legge europea
regionale 2012) e del Decreto del Commissario ad Acta
n. 49 del 08 ottobre 2012, la nuova
organizzazione e l’individuazione delle unità operative che costituiscono la
Rete Trasfusionale Regionale, viene
definita così come di seguito riportato (allegato 2 - parte integrante del
presente decreto):
Strutture trasfusionali a valenza aziendale
- Il Servizio Trasfusionale aziendale
della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti;
- Il Servizio Trasfusionale aziendale
della ASL di Pescara;
- Il Servizio Trasfusionale aziendale
della ASL di Teramo;
- Il Servizio Trasfusionale aziendale
della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila;
Strutture
trasfusionali a valenza regionale
- Centro Regionale Sangue, istituito
presso la ASL di Lanciano-Vasto-Chieti
con decreto del Commissario ad Acta n. 04 del 28
gennaio 2013;
- Il Centro Regionale di
Immunoematologia e Tipizzazione Tessutale, istituito presso la ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila
con la L.R. n. 5 del 14 gennaio 1975;
4. di precisare che la Rete Trasfusione
Regionale è coordinata dal Centro Regionale Sangue- Struttura Trasfusionale a
valenza regionale, istituito con decreto del Commissario ad Acta
n. 04/2013 del 28 gennaio 2013, secondo le modalità previste nel medesimo atto;
5. di stabilire che i Servizi
Trasfusionali a valenza aziendale garantiscono su tutto il territorio aziendale
il coordinamento delle attività ad essi assegnate dalla programmazione
regionale e aziendale, attraverso la gestione e organizzazione delle proprie
articolazioni organizzative interne e/o decentrate, ospedaliere e/o
territoriali e il raccordo operativo con le unità di raccolta fisse e mobili
gestite dalle organizzazioni di donatori di sangue.
6. di precisare che i presidi ospedalieri
pubblici e privati accreditati che non dispongono di strutture trasfusionali di
cui al punto 3) che precede, sono dotati di Frigoemoteca,
organizzato secondo quanto disposto dal Decreto del Ministro della Sanità del 1
settembre 1995 “Disciplina dei rapporti tra le strutture pubbliche provviste di
servizi trasfusionali e quelle pubbliche e private, accreditate e non
accreditate, dotate di frigoemoteche”;
7. di attivare l’Officina Trasfusionale
Regionale quale Laboratorio unico di produzione e qualificazione biologica
degli emocomponenti, in attuazione delle disposizioni
normative e degli standard organizzativi contenuti nell’Accordo Stato/Regioni
n. 149/CRS del 25 luglio 2012 recante "Linee guida per l'accreditamento
dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti", recepito con Decreto del Commissario
ad Acta n. 42 del 30 maggio 2013 (allegato 3 - parte
integrante del presente decreto);
8. di stabilire che l’Officina
Trasfusionale Regionale, a causa della conformazione orogeografica
del territorio e per evidenti ragioni di carattere logistico, viene ubicata
nell’area metropolitana Chieti/Pescara, posta nelle migliori condizioni
riguardo alla viabilità ed ai tempi di percorrenza per il trasporto delle unità
di sangue destinate alla lavorazione e dei campioni biologici destinati alla
qualificazione biologica da e per le strutture periferiche;
9. di stabilire, altresì, che l’Officina
Trasfusionale Regionale, valutato preventivamente l’impatto organizzativo della
struttura ed acquisita la disponibilità delle AA.SS.LL.
di Lanciano-Vasto-Chieti, è attivata presso la ASL 202 di Lanciano-Vasto-Chieti;
10. di affidare la gestione della Officina
Trasfusionale Regionale di cui al precedente punto 7 al Centro Regionale
Sangue, di cui al decreto del Commissario ad Acta n.
04 del 28 gennaio 2013, in considerazione del ruolo istituzionale ad esso
affidato per il raggiungimento dell’autosufficienza regionale e di elevati
livelli di qualità e sicurezza degli emocomponenti
per uso clinico e dei farmaci emoderivati;
11. di precisare che l’Officina Trasfusionale
deve essere dotata di un’organizzazione di “back-up” tale da poter fronteggiare
ogni possibile criticità che possa comportare un blocco prolungato delle
attività di produzione e che allo stato attuale le regioni limitrofe non sono
in grado di svolgere questa funzione;
12. di mantenere pertanto in attività il
Laboratorio di produzione e qualificazione biologica emocomponenti
attualmente operante presso il Servizio Trasfusionale aziendale della ASL di
Pescara, in modo che possa svolgere la funzione di laboratorio di “back-up” per
l’Officina Trasfusionale Regionale, fino a che a tale scopo la Regione Abruzzo
non stabilisca di stipulare appositi accordi con le Officine Trasfusionali
delle regioni limitrofe;
13. di dare mandato al Direttore Generale
della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti,
sentito il Direttore del Centro
Regionale Sangue, di predisporre entro 2 mesi dalla pubblicazione del presente
atto sul BURA il progetto esecutivo ed il cronoprogramma
per l’attivazione dell’Officina Trasfusionale Regionale secondo le modalità
organizzative previste nell’allegato 1);
14. di precisare che la ASL 202 di Lanciano-Vasto-Chieti dovrà garantire che la progettazione
e realizzazione dell’Officina Trasfusionale Regionale, sia conforme agli
standard di qualità e sicurezza ed ai requisiti organizzativi, tecnologici e
strutturali richiesti dal nuovo sistema regolatorio
europeo;
15. di precisare che con appositi
provvedimenti regionali - a seguito della presentazione e approvazione del
predetto progetto esecutivo di cui al punto precedente - saranno definiti
specifici meccanismi di finanziamento e di regolamentazione dei rapporti
economici ed amministrativi con le altre aziende sanitarie;
16. di stabilire che fino alla data di
attivazione “a regime” dell’Officina Trasfusionale, affinché sia garantita
senza disservizi la necessaria transizione organizzativa:
- le attività di produzione e
qualificazione biologica continuano ad essere garantite dai Servizi trasfusionali nelle loro rispettive
sedi;
- Le attività trasfusionali e di
diagnosi e cura attualmente svolte dal Servizio Trasfusionale di Vasto, siccome
previsto al punto 5 del citato Decreto Commissariale n. 4/2013, saranno
trasferite, all’atto dell’attivazione dell‘Officina Trasfusionale, al Servizio Trasfusionale a valenza aziendale
della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti;
17. di individuare presso la ASL di Pescara
l’Istituto Regionale delle cellule e dei tessuti emopoietici, il cui obiettivo
è quello di garantire il coordinamento organizzativo delle attività di
raccolta, lavorazione, qualificazione biologica, conservazione e distribuzione
delle cellule staminali emopoietiche periferiche, midollari e del cordone
ombelicale, nonché lo sviluppo di terapie cellulari avanzate e della medicina
rigenerativa. L’Istituto Regionale delle cellule e dei tessuti emopoietici è
costituito dai seguenti laboratori:
- La Banca regionale del sangue di
cordone ombelicale (SCO);
- Il Laboratorio di manipolazione
cellulare e criobiologia;
- La Cell Factory;
18. di precisare che le modalità
organizzative della Banca Regionale SCO e della Rete dei Centri per la raccolta
del Sangue da Cordone Ombelicale (Centri di raccolta SCO), i rapporti economici che intercorrono tra la Banca e le
strutture sanitarie delle aziende sanitarie regionali ed extra-regionali ad
essa collegate, saranno definiti con successivo provvedimento regionale;
19. di dare mandato al Direttore Generale
della ASL di Pescara, sentito il
responsabile dell’Istituto Regionale delle cellule e dei tessuti
emopoietici della medesima ASL, di predisporre, entro 2 mesi dalla
pubblicazione del presente atto sul BURA, il progetto esecutivo ed il cronoprogramma per l’attivazione della “Cell
Factory”, nel rispetto dei requisiti previsti dalle
norme che regolano la “Good Manifacturing
Practices” per la Farmaceutica, dal Regolamento CE
1394/2007 e delle procedure per
l’autorizzazione/accreditamento regionali;
20. di dare atto che il Centro Regionale di
Immunoematologia e Tipizzazione Tissutale (di seguito definito CRITT) –
istituito con L.R. n. 5/1975 presso il P.O. di
L’Aquila - svolge attività di laboratorio nel campo della istocompatibilità,
effettuando la tipizzazione HLA sierologica e molecolare nell’ambito del
trapianto di organi, di tessuti e cellule staminali emopoietiche, oltre che
nella valutazione della predisposizione genetica a patologie a genesi
autoimmune. Presso il CRITT sono attivati e operanti:
- il Registro Regionale dei donatori di
midollo osseo, riconosciuto con L. R. n. 40, del 4 dicembre 2006. Il Registro
coordina i Poli di reclutamento della Regione Abruzzo, secondo quanto previsto
con D.G.R. n. 273 del 18 aprile 2011;
- la Banca Regionale del DNA dei cordoni
ombelicali e delle madri donatrici;
21. di individuare presso la ASL di Teramo,
il Laboratorio regionale di riferimento per la produzione di emocomponenti ad uso non trasfusionale (UNT), al fine di
consentire una maggiore standardizzazione ed un globale controllo organizzativo
e operativo dei processi di produzione, conservazione, distribuzione degli emocomponenti per uso non trasfusionale, in coerenza con la
normativa vigente e gli standard di qualità e sicurezza di matrice europea.
22. di dare mandato alla ASL di Teramo,
sentito il Direttore del Servizio Trasfusionale Aziendale della medesima ASL,
di predisporre, entro 2 mesi dalla pubblicazione del presente atto sul BURA, il
progetto esecutivo ed il cronoprogramma per
l’attivazione del Laboratorio regionale di riferimento per la produzione di emocomponenti ad uso non trasfusionale (UNT);
23. di dare mandato al Servizio Assistenza
Farmaceutica e Trasfusionale della Direzione Regionale Politiche della Salute -
le attività di coordinamento e vigilanza sullo attivazione dell’Officina
Trasfusionale Regionale di cui al precedente punto 7), nonché l’attuazione di
tutti gli adempimenti necessari per la corretta attività della stessa;
24. di precisare che gli adempimenti connessi
all’attuazione del presente decreto costituiranno oggetto di valutazione nell’ambito dei
procedimenti di verifica sull’attività dei Direttori Generali delle ASL
regionali e nell’ambito dei procedimenti di verifica e valutazione dei
dirigenti responsabili delle strutture trasfusionali aziendali, di cui all’art.
15, comma 5, del D. Lgs. 502/92 e successive
modificazioni ed integrazioni;
25. di pubblicare il presente provvedimento
per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo;
26. di stabilire che gli effetti del presente
decreto decorreranno dalla relativa pubblicazione sul BURA avente valore di
notifica;
27. di notiziare
del presente provvedimento l Direttori Generali delle Aziende USL regionali, il
Direttore del Centro Regionale Sangue, il Direttore del Centro Nazionale
Sangue, i legali rappresentanti delle Organizzazioni regionali di donatori di
sangue e della CRI;
28. di trasmettere il presente atto al Tavolo di monitoraggio del Piano di
Risanamento del Sistema Sanitario Regionale, costituito dal Ministero della
Salute e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la dovuta validazione.
IL
COMMISSARIO AD ACTA
Dott.. Giovanni Chiodi
Seguono
allegati