LA
GIUNTA REGIONALE
PREMESSO CHE:
- in materia di patto di stabilità
regionalizzato di tipo “verticale” la normativa di riferimento, con gli
articoli di seguito rappresentati stabilisce:
- articolo 1, comma 138, della legge 13 dicembre
2010, n. 220: “A decorrere dall'anno 2011, le regioni, escluse la regione
Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano, possono
autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il loro saldo
programmatico attraverso un aumento dei pagamenti in conto capitale e
contestualmente e per lo stesso importo procedono a rideterminare il proprio
obiettivo programmatico in termini di cassa o di competenza. Attraverso la
certificazione di cui al comma 145 le regioni dichiarano che la
rideterminazione del proprio obiettivo di cassa è stata realizzata attraverso
una riduzione dei pagamenti finali in conto capitale soggetti ai limiti del
patto e che la rideterminazione del proprio obiettivo di competenza è stata
realizzata attraverso una riduzione degli impegni correnti soggetti ai limiti
del patto. Nell'anno 2013 le regioni, escluse la regione Trentino-Alto Adige e
le province autonome di Trento e di Bolzano, possono autorizzare gli enti
locali del proprio territorio a peggiorare il loro saldo programmatico
attraverso un aumento dei pagamenti in conto capitale e, contestualmente,
procedono a rideterminare i propri obiettivi programmatici in termini di
competenza eurocompatibile e di competenza
finanziaria, riducendoli dello stesso importo;
- articolo 1, comma 138 bis, della legge
13 dicembre 2010, n. 220 “Ai fini dell’applicazione del comma 138, le regioni
definiscono criteri di virtuosità e modalità operative previo confronto in sede
di Consiglio delle autonomie locali e, ove non istituito, con i rappresentanti
regionali delle autonomie locali”;
- articolo 1, comma 140 della legge 13
dicembre 2010, n. 220 “ ai fini dell’applicazione dei commi 138 e 139 “ gli
enti locali dichiarano all’ANCI, all’UPI, alle regioni e alle province autonome,
entro il 15 settembre di ciascun anno, l’entità dei pagamenti che possono
effettuare nel corso dell’anno. Entro il termine del 31 ottobre, le regioni e
le province autonome di Trento e di Bolzano comunicano al Ministero
dell’economia e delle finanze, con riferimento a ciascun ente beneficiario, gli
elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento
dell’equilibrio dei saldi di finanza pubblica”;
PRESO ATTO
- che, con proprio provvedimento del
16settembre 2013, n. 657, ha disposto:
- “di approvare lo schema di
disciplinare recante “Criteri di virtuosità e modalità operative di attuazione
del patto di stabilità regionale di tipo “verticale”” in conformità alle
vigenti disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 138 a 140, della legge 13
dicembre 2010, n. 220, da sottoporre all’esame del Consiglio delle Autonomie
Locali ai sensi del comma 138-bis della legge 220/2010;
- di stabilire la data del 18 ottobre
2013 quale termine ultimo e perentorio entro il quale gli enti locali devono
far pervenire, esclusivamente tramite invio a mezzo posta elettronica
certificata, pena la non ammissibilità al procedimento, le comunicazioni
recanti la richiesta di acquisizione di spazi finanziari di cui all’articolo 1,
commi da 138 a 140, della legge 13 dicembre 2010, n. 220 (Patto di stabilità
verticale ordinario);
- che l’attuazione del patto di
stabilità regionalizzato di tipo “verticale ordinario” di cui ai commi da 138 a
140 dell’articolo 1 della legge 220/2010, costituisce una facoltà da parte
della Regione, da approvare con successivo provvedimento da parte della Giunta
Regionale qualora la stessa ravvisi le condizioni finanziarie per l’eventuale
cessione di spazi finanziari da parte della Regione a favore degli enti locali;
- di incaricare il Servizio Bilancio
della Direzione Riforme Istituzionali, Enti locali, Bilancio, Attività
sportive, a trasmettere il presente provvedimento al Consiglio delle Autonomie
Locali e ad adottare gli atti e i provvedimenti necessari per la realizzazione
di quanto previsto nel presente provvedimento”;
- che, in attuazione delle disposizioni
di cui alla sopra richiamata deliberazione, il Servizio Bilancio, con nota
RA/228170 del 17 settembre 2013, ha trasmesso al Consiglio delle Autonomie
Locali la medesima deliberazione unita dell’approvato schema di disciplinare
recante “Disciplinare Patto di stabilità “verticale” per l’annualità 2013”;
- che, con nota RA/228160 del 17
settembre 2013, il Servizio Bilancio ha trasmesso, a mezzo posta elettronica
certificata, la citata deliberazione di Giunta Regionale e gli uniti allegati,
agli enti locali soggetti al patto di stabilità per l’annualità 2013,
rappresentando le modalità, le condizioni e i termini di al citato
disciplinare;
- che alla richiamata DGR 657/2013 e
alla documentazione sopra citata è stata data ampia e opportuna pubblicità,
oltre che con le modalità specificate ai punti precedenti, anche attraverso la
loro pubblicazione sul sito internet della Regione Abruzzo in apposita sezione
dedicata;
VISTA:
- la deliberazione 10 ottobre 2013, n.
16/2013, allegata come parte integrante e sostanziale del presente atto, con la
quale il Consiglio delle Autonomie Locali, in sede di esame dello “Schema di
disciplinare recante “Criteri di virtuosità e modalità operative di attuazione
del patto di stabilità regionale di tipo “verticale””, ha approvato lo schema
proposto dalla Giunta Regionale apportando allo stesso una integrazione
costituita dall’inserimento nei criteri di riparto degli spazi finanziari di un
criterio aggiuntivo e di precedenza a favore degli enti locali che sono rimasti
esclusi dalla ripartizione degli spazi finanziari relativi al “patto verticale
incentivato” di cui alla deliberazione della Giunta Regionale 488/2013;
CONSIDERATO
- che, secondo le disposizioni della
richiamata normativa di riferimento, costituisce presupposto per l’attuazione
del patto di stabilità regionale verticale, la disponibilità, da parte della
Regione, a rideterminare i propri obiettivi programmatici in termini di
competenza eurocompatibile e di competenza
finanziaria, riducendoli dell’ importo che disporrà di cedere e di ripartire a
favore degli enti locali in termini miglioramento dei loro obiettivi di patto;
- che la determinazione della quantità
di spazi finanziari da mettere a disposizione degli enti locali costituisce un
elemento di necessaria stima in quanto le nuove disposizioni in materia di
patto di stabilità in termini di competenza eurocompatibile
non consentono di poter determinare con certezza gli effetti sugli impegni e/o
sui pagamenti che la Regione potrà continuare a registrare fino alla data del
31.12.2013;
- che, la Regione Abruzzo ha già
sacrificato i propri obiettivi di patto a favore degli enti locali con
l’attuazione del cosiddetto patto di stabilità regionale verticale “ incentivato”
operata con DGR 488/2013, cedendo, a favore dei medesimi enti, spazi finanziari
per un importo complessivo di 34.988 migliaia di euro;
- che, conseguentemente, l’obiettivo
programmatico del patto di stabilità interno regionale fissato con decreto MEF 20 febbraio 2013, n.
0011621 per la Regione Abruzzo nell’importo di 687.786 mgl
di euro in termini di competenza eurocompatibile e di
competenza finanziaria, è stato rideterminato in riduzione e pari al valore di
Euro 652.798 mgl;
- che con deliberazione 22 ottobre 2013,
n. 753, la Giunta Regionale ha provveduto a ripartire agli enti locali,
individuati ai sensi dell’articolo 1 del D.L 39/2009,
spazi finanziari per un importo complessivo di 30 mln
di euro in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 6-quinquies del
D.L. 43/2013, in aggiunta a quelli già distribuiti con la richiamata DGR
488/2013 per un manovra complessiva di 64,9 mln di
euro;
- che, i dati di cui alle istanze
prodotte dagli enti locali, recanti la richiesta di spazi finanziari, rivelano
un fabbisogno complessivo pari a 135,37 milioni di euro, ivi compreso il
fabbisogno relativo ad enti che non presentano i requisiti per la
partecipazione alla ripartizione degli spazi finanziari medesimi, comunque
troppo rilevante per le effettive disponibilità di spazi finanziari cedibili da
parte della Regione;
- che, atteso quanto sopra
rappresentato, e tenuto conto, altresì, della proiezione dei dati a tutto il 31
dicembre c.a. inerente l’andamento delle spese incidenti sul patto di stabilità
interno, è possibile stimare prudenzialmente nel limite di Euro 5 mln l’importo di spazi finanziari ulteriormente cedibile a
favore degli enti locali ai fini del patto di stabilità regionale verticale;
- che la suddetta stima prudenziale deve
tener conto della necessità di evitare una eccessiva compressione della
capacità di spesa regionale suscettibile di potenziali danni derivabili
dall’impossibilità di procedere ad impegni e/o pagamenti di spesa;
- che di poter recepire il criterio
aggiuntivo e di precedenza fissato dal Consiglio delle Autonomie Locali con la
citata delibera n. 16/2013 a favore degli enti locali che sono rimasti esclusi
dalla ripartizione degli spazi finanziari relativi al “patto verticale
incentivato” di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 488/2013;
PRESO ATTO:
- che, in conformità alle disposizioni
previste nello Schema di Disciplinare approvato con DGR 657/2013 e su cui il
CAL ha espresso parere favorevole, gli spazi finanziari possono essere attributi
a favore degli enti locali aventi titolo che hanno fatto pervenire le previste
comunicazioni entro il termine perentorio del 18 ottobre 2013 e per i quali non
operano le cause di esclusione ed inammissibilità di cui all’articolo 4 del
medesimo disciplinare;
- che, sulla base di apposita
istruttoria finalizzata all’accertamento della sussistenza o meno delle sopra
richiamate condizioni di ammissibilità e di esclusione, sono state ammesse o
escluse le istanze pervenute dagli enti locali, così come riportato nel
prospetto “Ammissibilità delle richieste degli Enti locali” allegato al
presente provvedimento (Allegato 2), quale parte integrante e sostanziale,
contenente anche le motivazioni che hanno legittimato l’esclusione delle
istanze;
- che, come evidenziato nel suddetto
prospetto “Ammissibilità delle richieste degli Enti locali”, unica istanza
esclusa per cause non sanabili è quella relativa alla Provincia di Chieti che
ha dichiarato di non aver rispettato il patto di stabilità per l’anno 2012 e, dunque,
non risulta in possesso del requisito di ammissibilità di cui all’articolo 3
del Disciplinare;
- che, nel corso dell’istruttoria, con
riferimento alla fase relativa alla valutazione di ammissibilità delle
comunicazioni inviate dagli enti locali, sono state considerate ammissibili le
istanze dei comuni di Canistro, Pescasseroli,
Rosciano, Trasacco e Villa
Santa Maria, pervenute entro il termine perentorio del 18.10.2013, per le quali
si è proceduto a richieste di integrazione di elementi la cui mancanza non è
prevista dal Disciplinare espressamente quale causa di esclusione;
- di non poter applicare al Comune di
Isola del Gran Sasso la ripartizione degli spazi finanziari mediante il
Parametro A, in quanto dall’istruttoria e dagli atti d’ufficio è stato rilevato
che il predetto comune ha sostenuto nell’anno 2013, e non nell’anno 2012, oneri
per personale proveniente da Comunità Montana;
- di non poter applicare al Comune di Montazzoli la ripartizione degli spazi finanziari mediante
il Parametro A, in quanto dall’istruttoria e dagli atti d’ufficio è stato
rilevato che il predetto comune non ha sostenuto nell’anno 2012 oneri per
personale proveniente da Comunità Montana non avendo mai proceduto ad
assunzioni di tale personale;
- di non poter applicare al Comune di Torricella Peligna la
ripartizione degli spazi finanziari mediante il Parametro A, in quanto
dall’istruttoria e dagli atti d’ufficio è stato rilevato che il predetto comune
non ha sostenuto nell’anno 2012 oneri per personale proveniente dal ruolo di
Comunità Montana, bensì ha ripreso alle proprie dirette dipendenze una unità
lavorativa a seguito di scadenza di convenzione in essere con la Comunità
Montana di appartenenza;
- che per l’attuazione del patto di
stabilità regionale verticale è dunque possibile procedere alla rimodulazione
degli obiettivi di patto di stabilità interno degli enti locali ammessi,
assegnando agli stessi maggiori spazi finanziari in applicazione dei criteri e
modalità di riparto definite nel disciplinare approvato con DGR 657/2013 come
integrati con il criterio di ripartizione di cui alla citata deliberazione n.
16/2013 del Consiglio delle Autonomie Locali;
RITENUTO:
- di approvare e far proprio il criterio
aggiuntivo e di precedenza a favore degli enti locali che sono rimasti esclusi
dalla ripartizione degli spazi finanziari relativi al “patto verticale
incentivato” di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 488/2013, in
linea con lo spirito di collaborazione tra enti pubblici richiamato negli atti
della citata deliberazione 16/2013 del Consiglio delle Autonomie Locali;
- di approvare il Disciplinare recante
“Criteri di virtuosità e modalità operative di attuazione del patto di
stabilità regionale di tipo “verticale” per l’annualità 2013” allegato al
presente atto come parte integrante e sostanziale (Allegato 1);
- di stabilire che l’assegnazione di
spazi finanziari relativo al criterio aggiuntivo e di precedenza di cui alla
predetta deliberazione n. 16/2013 del Consiglio delle Autonomie Locali venga
applicato nei limiti del minor valore tra l’importo che sarebbe stato assegnato
ai singoli enti locali esclusi dalla ripartizione di cui alla DGR 488/2013 così
come indicati nella citata delibera del CAL n. 16/2013, e l’importo inerente
gli spazi finanziari richiesti dagli enti stessi per il patto di stabilità
verticale ordinario, al fine di evitare un inutile attribuzione di spazi
finanziari;
- di stabilire che, ai fini della
ripartizione degli spazi finanziari mediante applicazione degli altri criteri
di cui al Disciplinare, l’importo degli spazi finanziari richiesti dagli enti
che beneficiano del criterio aggiuntivo e di precedenza approvato dal Consiglio
delle Autonomie Locali con la predetta deliberazione n. 16/2013 debba essere
rettificato in riduzione per l’importo corrispondente agli spazi finanziari
concessi in applicazione del criterio aggiuntivo e di precedenza;
- che, per tutto quanto sopra
considerato e tenuto conto delle risultanze istruttorie riportate nel predetto
prospetto “Ammissibilità delle richieste degli Enti locali”, le risultanze
derivanti dall’applicazione dei criteri di determinazione degli spazi
finanziari di cui al richiamato disciplinare, sono riportate nell’elaborato
“Spazi finanziari assegnati agli Enti Locali”, allegato al presente
provvedimento (Allegato 3), come parte integrante e sostanziale dello stesso;
DATO ATTO che il
Direttore della Direzione Riforme Istituzionali, Enti Locali, Bilancio,
Attività Sportive, e il Dirigente del Servizio Bilancio hanno espresso parere
favorevole in ordine alla regolarità tecnica ed amministrativa nonché sulla
legittimità del presente provvedimento;
A VOTI unanimi, resi
nelle forme di legge,
DELIBERA
1. di approvare e far proprio il criterio
aggiuntivo e di precedenza a favore degli enti locali che sono rimasti esclusi
dalla ripartizione degli spazi finanziari relativi al “patto verticale
incentivato” di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 488/2013, in
linea con lo spirito di collaborazione tra enti pubblici richiamato negli atti
della citata deliberazione 16/2013 del Consiglio delle Autonomie Locali;
2. approvare il Disciplinare recante
“Criteri di virtuosità e modalità operative di attuazione del patto di
stabilità regionale di tipo “verticale” per l’annualità 2013” allegato al
presente atto come parte integrante e sostanziale (Allegato 1);
3. di approvare il prospetto
“Ammissibilità delle richieste degli Enti locali”, allegato al presente
provvedimento (Allegato 2) come parte integrante e sostanziale, dichiarando, in
esito allo stesso, ammesse le richieste degli enti locali la cui istruttoria,
alla luce del Disciplinare di cui al punto 1., si è conclusa con esito positivo
e dichiarando, altresì, esclusa la richiesta fatta pervenire dalla Provincia di
Chieti per la quale la suddetta istruttoria si è conclusa con esito negativo,
stante il non rispetto del patto di stabilità 2012 dichiarato dal medesimo
ente;
4. di stabilire che l’assegnazione di
spazi finanziari relativo al criterio aggiuntivo e di precedenza di cui alla
predetta deliberazione n. 16/2013 del Consiglio delle Autonomie Locali venga
applicato nei limiti del minor valore tra l’importo che sarebbe stato assegnato
ai singoli enti locali esclusi dalla ripartizione di cui alla DGR 488/2013 così
come indicati nella citata delibera del CAL n. 16/2013, e l’importo inerente
gli spazi finanziari richiesti dagli enti stessi per il patto di stabilità
verticale ordinario, al fine di evitare un inutile attribuzione di spazi
finanziari;
5. di stabilire che, ai fini della
ripartizione degli spazi finanziari mediante applicazione degli altri criteri
di cui al Disciplinare, l’importo degli spazi finanziari richiesti dagli enti
che beneficiano del criterio aggiuntivo e di precedenza approvato dal Consiglio
delle Autonomie Locali con la predetta deliberazione n. 16/2013 debba essere
rettificato in riduzione per l’importo corrispondente agli spazi finanziari
concessi in applicazione del criterio aggiuntivo e di precedenza;
6. di approvare, per tutto quanto sopra,
il prospetto “Spazi finanziari assegnati agli Enti Locali”, allegato al
presente provvedimento (Allegato 3) come parte integrante e sostanziale,
attribuendo a ciascun ente locale i relativi maggiori spazi finanziari;
7. di incaricare il Servizio Bilancio,
della Direzione Riforme Istituzionali, Enti Locali, Bilancio, Attività
Sportive, di provvedere alla trasmissione del presente provvedimento agli enti
locali interessati, all’ANCI e all’UPI e di provvedere, entro il termine del 31
ottobre 2013, alla comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, dei
dati riportati nel prospetto “Spazi finanziari assegnati agli Enti Locali”
(Allegato 3);
8. di incaricare il Servizio Bilancio,
della Direzione Riforme Istituzionali, Enti Locali, Bilancio, Attività
Sportive, di provvedere alla trasmissione del presente provvedimento agli
uffici competenti per la relativa pubblicazione sul B.U.R.A.T.
della Regione Abruzzo.
Seguono
allegati