IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Omissis

 

DETERMINA

 

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate

1.         di approvare, ai sensi del  D. Lgs. 24 giugno 2003, n. 209 e s.m.i., il Piano di Adeguamento sopra indicato, presentato dalla Ditta AUTODEMOLIZIONI PICCOLINO Srl  – sede operativa  di C.da Grotte 36, Castiglione a Casauria (PE), foglio n. 5, part. Catastali nn. 528 e 673, c.f. n. 01815820681, costituito dai seguenti elaborati progettuali:

1.a) relazione tecnica – 18.02.2004 – n. 11 pagine;

1.b)  planimetrie scala 1:1.000 ( 1.a e 1.b allegati alla nota della Ditta del 19.92.2004)

1.c) relazione tecnica n. 2 pagine allegata alla nota della Ditta del 11.05.2007;

1.d) elaborati grafici allegati alla nota della Ditta del 23.02.2009;

1.e.) relazione tecnica, n. 2 pagine, e elaborati grafici allegati alla nota della Ditta del 18.03.2008;

1.f) relazione tecnica esplicativa ( n. 5 pagine), elaborati grafici ( tavola unica e in varie scale) e relazione tecnica in merito alle esposizioni dai campi elettrici e magnetici generati da elettrodotti, allegati alla nota della Ditta datata 18.07.2009;

2.         di modificare, nel senso che segue, l’elenco dei CER ammissibili all’impianto in oggetto, già riportati al punto 3 della D.D. n. DN3/69/29.05.2007:

IN INGRESSO AL CENTRO DI RACCOLTA VEICOLI A MOTORE

CER

DESCRIZIONE DEL RIFIUTO

160104 *

Veicoli fuori uso

160106

Veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti pericolose

 

-          Potenzialità complessiva istantanea pari a  Ton. 250 e potenzialità annua pari a Ton. 1.000

-          i motocicli trattati annualmente e codificati con il CER 160104 ammontano a cirac 100 unità. La Ditta ha previsto, all’interno dell’impianto, un’area per il deposito dei motocicli da trattare. Per tali motocicli la stessa azienda dichiara una potenzialità annua massima pari a circa 15 tonnellate.

 

IN INGRESSO ALLO STOCCAGGIO PROVVISORIO

CER

DESCRIZONE DEL RIFIUTO

POTENZIALITA’ ISTANTANEA -TON.

POTENZIALITA’ ANNUA  - TON.

130205*

Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati

 

 

130206*

Scarti di lio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione

 

 

130207*

Olio per motori, ingranaggi e lubrificazione, facilmente biodegradabili

 

 

160103

Pneumatici fuori uso

 

 

160107*

Filtri dell’olio

 

 

160108*

Componenti contenenti mercurio

 

 

160109*

Componenti contenenti

 

 

160110*

Componenti esplosivi ( es. “air bag”

 

 

160111*

Pastiglie per freni, contenenti amianto

 

 

160112

Pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce 16011

 

 

160113*

Liquidi per freni

 

 

160114*

Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose

 

 

160115

Liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce 160114

 

 

160116

Serbatoi per gas liquido

 

 

160117

Metalli ferrosi

 

 

160118

Metalli non ferrosi

 

 

160119

Plastica

 

 

160120

Vetro

 

 

160121*

Componenti pericolosi diversi da quelli di cui alla voci da 160107 a 160111

 

 

160122

Componenti non specificati altrimenti

 

 

160306

Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 160305

 

 

160802*

Catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione pericolosi o composti di metalli di transizione pericolosi

 

 

170405

Ferro e acciaio

 

 

170407

Metalli misti

 

 

Elenco di CER già autorizzati con D.D. n. DN3/69 del 29 maggio 2007

120101

Limatura e trucioli di materiali ferrosi

 

 

120102

Polveri e particolato di materiali ferrosi

 

 

120103

Limatura e trucioli di materiali non ferrosi

 

 

120104

Polveri e particolato di materiali non ferrosi

 

 

160214

Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 160209 e 160213

 

 

160216

Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diverse da quelli di cui alla voce 160215

 

 

170401

Rame, bronzo, ottone

 

 

170402

Alluminio

 

 

170403

Piombo

 

 

170404

Zinco

 

 

170406

Stagno

 

 

170411

Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 170410

 

 

191202

Metalli ferrosi

 

 

191203

Metalli non ferrosi

 

 

200140

Metallo Metallo

 

 

Elenco CER da aggiungere in variante non sostanziale

           

 

I rifiuti sopralencati sono i medesimi che risultano in uscita dall’area di stoccaggio provvisorio, stante quanto indicato nel parere ARTA Abruzzo prot.n. 8110/2009.

-          la Ditta non produce emissioni in atmosfera che assoggetti la stessa agli obblighi del D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i.;

-          la Ditta non possiede presse che assoggetti la stessa alla normativa sulle emissioni acustiche, tenuto conto che per la riduzione volumetrica dei veicoli bonificati viene dato incarico, mediamente ogni due mesi, a Ditte specializzate esterne; l’abitazione più vicina all’impianto dista circa 120 metri dallo stesso;

-          per la gestione delle acque di dilavamento, la Ditta ha fatto richiesta al Gestore della Fogna Comunale per l’allaccio alla stessa; la Ditta propone, in caso di rigetto della domanda di allaccio alla rete fognaria, l’installazione di un decantatore a multi-step con scarico delle acque depurate nella cunetta stradale in ottemperanza alla L.R. n. 17/2008 ( oggi L.R. n. 31/2010);

3. di prescrivere con il presente provvedimento ulteriori condizioni, oltre quelle riportate nella autorizzazione n. DN3/69/29.05.2007, che qui di seguito si elencano:

3.a le sezioni di impianto destinate all’Attività di Autodemolizione siano fisicamente separate da quelle destinate allìAttività di Stoccaggio Provvisorio dei Rifiuti non pericolosi prodotti da terzi, ovvero le operazioni R13 e D15;

3.b nella realizzazione delle eventuali nuove opere e nell’esercizio della attività siano rispettate tutte le disposizioni previste dagli Allegati al D. Lgs. n. 209/2003 e s.m.i. e venga adottao ogni possibile accorgimento a tutela dell’ambiente, operando nel rispetto delle vigenti normative in materia ambientale;

3.c la gestione dell’Attività dovrà essere disciplinata dal dettato della normativa ambientale attualmente vigente in materia di acqua, aria, rifiuti, rumore, terreno, con l’obbligo, per la Ditta, di adeguarsi a successive modifiche ed integrazioni della normativa stessa;

3.d i requisiti del centro di raccolta e dell’impianto di trattamento dovranno essere rispondenti al dettato del punto 2 dell’Allegto 1 al D. Lgs. n. 209/2003 e s.m.i.;

3.e l’organizzazione del centro di raccolta dovrà essere conforme a quanto stabilito dal punto 3 del sopra citato allegato;

3.fle modalità di stoccaggio dei rifiuti dovranno eseguite come segue: -  i contenitori o i serbatoi fissi o mobili, compresi le vasche ed i bacini utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti, devono possedere adeguati requisiti di resistenza, in relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosità dei rifiuti stessi,  – i contenitori o i serbatoi fissi o mobili devono essere provvisti di sistemi di chiusura, di accessori e di dispositivi atti ad effettuare, in condizioni di sicurezza, le operazioni di riempimento, di travaso e di svuotamento; -   le manichette ed i raccordi dei tubi utilizzati per il carico e lo scarico dein rifiuti liquidi contenuti nelle cisterne, devono essere mantenuti in perfetta efficienza, al fine di evitare dispersioni nell’ambiente;  – per i rifiuti pericolosi devono essere rispettate le norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute; – qualora lo stoccaggio avvenga in cumuli, detti cumuli devono essere realizzati su basamenti impermeabili, resistenti all’attacco chimico dei rifiuti, che permettano la separazione dei rifiuti dal suolo sottostante; l’area  deve avere una pendenza tale da convogliare gli eventuali liquidi in apposite canalette e in pozzetti di raccolta; lo stoccaggio in cumuli di rifiuti deve avvenire in aree confinate e i rifiuti polverulenti devono essere protetti a mezzo di appositi sistemi di copertura; – lo stoccaggio degli oli esausti deve essere realizzato nel rispetto delle disposizioni di cui al D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 95 e s.m.i., e al Decreto Ministeriale 16 maggio 1996, n. 392; i pezzi smontati contaminati da oli devono essere stoccati su basamenti impermeabili; – i recipienti, fissi o mobili, utilizzati all’interno dell’impianto di trattamento e non destinati ad essere reimpiegati per le stesse tipologie di rifiuti, devono essere sottoposti a trattamenti di bonifica idonei a consentire le nuove utilizzazioni; detti trattamenti devono essere effettuati presso idonea area dell’impianto appositamente allestita o presso centri autorizzati;

3.g le operazioni per la messa insicurezza del veicolo fuori uso dovranno essere eseguite conformemente a quanto prescritto al punto 5 dell’allegato 1 al D. Lgs. n. 209/03 che alla lettera e) detta, in dettaglio “ rimozione, con raccolta e deposito separati in appositi contenitori, secondo le modalità e le prescrizioni fissate per lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi, di lio di motore di olio di trasmissione; …..Durante l’asportazione devono essere evitati sversamenti e adottai opportuni accorgimenti e utilizzate idonee attrezzature al fine di evitare rischi per gli operatori addetti al prelievo”;

3.h l’attività di demolizione dovrà essere articolata così come descritta dal punto 6 dell’allegato 1 al D. Lgs. n. 209/03;

3.i le operazioni di trattamento per la promozione del riciclaggio dovranno essere, nella loro esecuzione, disciplinate da quanto riportato dal punto 7 del sopra citato allegato;

3.j per la gestione dell’impianto dovranno essere rispettati i criteri stabiliti dal punto 8 dell’allegato 1 al D. Lgs. n. 209/03, così articolto:– nell’area di conferimento non è consentito l’accatastamento dei veicoli;  – per lo stoccaggio del veicolo messo in sicurezza e non ancora sottoposto a trattamento è consentita la sovrapposizione massima di tre veicoli, previa verifica delle condizioni di stabilità e valutazione dei rischi per la sicurezza dei lavoratori; – l’accatastamento delle caracasse già sottoposte alle operazioni di messa in sicurezza ed il cui trattamento è stato completato, non deve essere superiore ai cinque metri di altezza;  – le parti di ricambio destinate alla commercializzazione sono stoccate prendendo gli opportuni accorgimenti, per evitare il loro deterioramento ai fini del successivo reimpiego; – lo stoccaggio dei rifiuti recuperabili è realizzato in modo tale da non modificare le caratteristiche del rifiuto e da non compromettere il successivo recupero; – le operazioni di stoccaggio sono effettuate evitando danni ai componenti che contengono liquidi e fluidi;  – i pezzi smontati sono stoccati in luoghi adeguati ed i pezzi contaminati da oli sono stoccati su basamenti impermeabili;

3.k i rifiuti conferiti all’impianto dovranno essere depositati direttamente (e separatamente dagli altri materiali eventualmente presenti nell’area), nelle rispettive aree e/o settori prestabiliti per il loro stoccaggio; gli scarti non più riutilizzabili, dovranno essere conferiti ad idonei impianti di smaltimento;

3.l i cumuli di stoccaggio dovranno essere realizzati in modo da garantire assolute situazioni di fattibilità;

3.m all’interno del settore “smontaggio dei veicoli” si dovrà realizzare un deposito di sostanze da utilizzare per l’assorbimento dei liquidi, in caso di sversamento accidentale, e per la neutralizzazione di soluzioni acide fuoriuscite dagli accumulatori. Le sostanze assorbenti utilizzate dovranno essere smaltite come rifiuti;

3.n l’impianto dovrà essere sottoposto a periodiche manutenzioni delle opere che risultano soggette a deterioramento, con particolare riferimento alle pavimentazioni cementate ed asfaltate (con trattamento di indurimento del cemento e verniciatura antiacida eventualmente ad integrazione della pavimentazione esistente dove questa non garantisca le prestazioni dovute), al sistema di drenaggio, ecc;

3.o si dvrà predisporre un piano di sicurezza per gli eventi accidentali;

3.p dovrà essere garantita la manutenzione della barriera perimetrale di protezione ambientale integrando, eventualmente, le quinte di alberi con siepi che contribuiscano a ridurre l’impatto visivo e la rumorosità;

3.q i registri dei rifiuti e di manutenzione dell’impianto, dovranno essere tenuti sempre in sede in maniera tale da poterli esibire ad Enti di controllo;

3.r  tutti i rifiuti che si produrranno nell’insediamento dovranno essere strettamente legati alla tipologia di attività produttiva in essere, identificati con il relativo CER e gestiti nel rispetto di quanto stabilito dalle normative vigenti in materia;

3.s gli scarichi idrici dovranno essere disciplinati dal dettato del D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i., parte III e dalla L.R. 24 novembre 2008, n. 17 [ ndc oggi L.R. n. 31/2010];

3.t dovrà essere effettuato il monitoraggio periodico (semestrale) dell’efficienza della depurazione delle acque scaricate; i dati dovranno essere archiviati e resi disponibili alle autorità deputate al controllo;

3.u per ogni modifica che verrà apportata all’attività produttiva o all’assetto impiantistico di cui al progetto proposto, potendo comportare variazioni dell’impianto sotto il profilo ambientale, l’azienda dovrà aggiornare la descrizione del proprio ciclo produttivo o dell’assetto delle strutture e apparecchiature, dandone comunicazione agli organi competenti;

3.v per la matrice rumore, la Ditta dovrà, contestualmente alla variazione delle condizioni attuali circa la distanza dei fabbricati dall’impianto, effettuare un monitoraggio fonometrico che verifichi l’effettiva rispondenz ai limiti di legge dei livelli di rumore immessi negli ambienti limitrofi ( L. n. 447/1995); tale monitoraggio andrà effettuato nei periodi di punta delle emissioni sonore e le risultanze dello stesso dovranno essere tempestivamente trasmesse al Comune territorialmente competente e allo scrivente Dipartimento ( Distretto provinciale di Pescara dell’ARTA Abruzzo);

3.x per quanto concerne la sistemazione finale e destinazione d’uso dell’area, ci si dovrà attenere al dettato della normativa vigente in materia di ripristino ambientale;

3.y nel corso della realizzazione di nuove eventuali opere ( quali ad esempio l’eventuale impianto di depurazione delle acque meteoriche) dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti atti a limitare emissioni diffuse di polveri in fase cantieristica; ugualmente dovrà essere garantito il contenimento delle emissioni rumorose entro i limiti normati; il terreno proveniente dalle operazioni di scavo dovrà essere gestito nel rispetto del dettato del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i., in materia di trattamento delle “terre e rocce da scavo”; tutti i rifiuti derivanti dai lavori di costruzione dovranno essere gestiti secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento;

4. di prendere atto della installazione di  una copertura mobile, in lamiera zincata, sulla piazzola di bonifica e messa in sicurezza dei veicoli fuori uso, non soggetta al rilascio di permesso a costruire da parte del Comune, quale variante non sostanziale ex D.G.R. n. 1192/2008;

5.  di prescrivere che la Ditta indicata in oggetto provveda, entro il termine di trenta giorni dalla data di notifica del presente provvedimento, ad inoltrare una relazione tecnica di dettaglio nella quale siano riportate le potenzialità istantanee e annue relative alla gestione dei CER in ingresso all’impianto e  indicati al precedente punto 2), limitatamente  all’area adibita ad attività  di stoccaggio provvisorio di rifiuti speciali prodotti da terzi, 

6. di ritenere accoglibile, seppure in via temporanea,  le suddette richieste avanzate dalla Ditta, nel senso di accettare le proposte gestionali alternative finalizzate alla pesatura dei rifiuti in ingresso ed in uscita dall’impianto (per le autovetture in entrata si fa riferimento  al peso riportato sul libretto di circolazione, che è un dato certo, che si annoterà sul registro della Questura e anche sul registro dei rifiuti; per quanto riguarda i rifiuti derivanti dall’autodemolizione tolte le parti buone per il recupero, il peso totale sarà dato dalla somma dei pesi di ogni singolo CER avviati in fonderia o smaltiti; cosa diversa per i rifiuti non pericolosi prodotti da terzi, la pesa del materiale avviene direttamente dal produttore comunque per i piccoli quantitativi in entrata, la Ditta si è già munita di una bascula di q. 10 di portata…..”; di conseguenza si chiede alla Ditta interessata, ferma restando la volontà della stessa di trasferirsi  in una nuova area poco distante dall’attuale nella quale installerà la pesa, di  trasmettere entro e non oltre 180 giorni dalla notifica del presente provvedimento, la necessaria documentazione circa lo spostamento dell’attività  in altra sede operativa, avanzando apposita istanza di autorizzazione regionale ex art. 208 D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.;

7. di stabilire che la validità temporale del presente provvedimento è strettamente connessa a quanto già stabilito nella D.D. n. DN3/69/29.05.2007, avente scadenza al 29.05.2017;

8. di richiamarela Ditta in oggetto al pieno rispetto delle vigenti disposizioni in ordine al possesso di adeguate garanzie finanziarie, da produrre a favore della Regione Abruzzo, in linea con quanto riportato, in particolare, nella D.G.R. n. 790/07 e s.m.i.; allo stato attuale le garanzie finanziarie già depositate presso questo Servizio necessitano di adeguamenti nella scadenza e negli importi; a tale proposito si rileva che con nota di questo Servizio n. RA/21642 del 03.02.2010, si è preso atto della volturazione della appendice  di garanzia n. 54/C994641, concernente un contratto avente validità temporale per il periodo 17.06.2008 – 09.05.2012; si ritiene pertanto di condizionare l’efficacia del presente provvedimento all’adeguamento delle predette garanzie, ex art. 48, commi 2 e 5 , L.R. n. 45/07 e s.m.i.;

9. di prescrivere altresì, che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione, non possono essere esercitate altre attività afferenti alla gestione dei rifiuti e, così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

10. di precisare che la presente autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori  prescrizioni:

10.1) Deve essere evitato ogni danno o pericolo per la salute, la incolumità, il benessere e la  sicurezza della collettività e dei singoli;

10.2) Deve essere garantito il rispetto delle esigenze igienico sanitarie ed evitato ogni rischio di   inquinamento dell’aria, dell’acqua del suolo e del sottosuolo, nonché ogni inconveniente derivante da rumori ed odori;

10.3) Devono essere salvaguardate la fauna e la flora e deve essere evitato ogni degrado dell’ambiente e del paesaggio;

10.4) Devono essere promossi, con l’osservanza di criteri di economicità ed efficienza, sistemi tendenti a favorire il riciclo, il riutilizzo ed il recupero di materie prime ed energia;

11. di richiamare la ditta in oggetto, al rispetto, per quanto applicabili, degli obblighi   previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06  e s.m.i. ed alla trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia di Pescara ed all’ARTA - Distretto   Provinciale di Pescara, di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati, la  provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla Regione da quelli fuori  Regione, in conformità con le disposizioni di cui alla DGR n. 778 dell’11.10.2010;

12. di richiamare la ditta in oggettoall’osservanza di quanto previsto D.M. 18.02.2011, n. 52 e s.m.i., avente per oggetto “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della traccabilità sei rifiuti”, per quanto applicabile;

13.di stabilire che l’inosservanza delle prescrizioni contenute nel presente provvedimento, comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;

14. di trasmettere copia del presente provvedimento all’Amministrazione Comunale di Castiglione a Casauria (PE), all’Amministrazione Provinciale di Pescara, all’ARTA – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Direzione Centrale di Pescara, all’ARTA – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Distretto Provinciale di Pescara, al P.R.A. di Pescara;

15. di trasmettere altresì, ai sensi dell’art. 208, comma 18, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. copia del presente provvedimento all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali  c/o la Camera di Commercio di L’Aquila;

16. di redigere il presente provvedimento in numero due originali, di cui uno viene notificato, ai sensi di legge, alla Ditta beneficiaria;

17. di provvedere alla pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.), limitatamente agli estremi, all’oggetto ed al dispositivo della autorizzazione.

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

F.to Dott. Franco Gerardini