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Art.
1
QUANTITA’
DELL’ACQUA DERIVABILE E LUOGO DI CAPTAZIONE
La portata massima di
prelievo concessa, derivabile dal pozzo ubicato in località Molino Canosa nel Comune di Chieti, è fissata in litri al secondo
(l/s) 0,60 la portata media di prelievo è fissata in litri al secondo (l/s) 0,31, mentre quella
d’esercizio è di l/s 0,40 a cui
corrisponde un volume di prelievo derivabile pari a metri cubi annui 6.500 (m3/annuo) e di cui l/s 0,08 (l/s) pari
al 20% della quantità d’acqua è concesso in via precaria.
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Art.
2
USO
DELL’ACQUA DERIVATA
Ai fini del calcolo del
canone, la portata di prelievo complessivamente derivata è di l/s 0,04 pari a
mc3/anno a 6.500,00 destinata ad uso industriale. Il prelievo dell’acqua
avviene tramite pompa ad immersione, successivamente immessa in una condotta principale in metallo
di 5.0 pollici e poi diramata tramite tubi in lega metallica…...
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Art.
4
LUOGO
E MODO DI PRESA DELL’ACQUA
L’ opera di captazione
dell’acqua, realizzata in conformità al progetto definitivo datato 02-04-1997 a
firma del tecnico Dott. Arch. Maurizio Donatangelo e
conservato agli atti dell’Amministrazione, consiste in un pozzo –fg. 27 p.lla 3512- con
profondità di m. 10 p.c., realizzato con elementi prefabbricati in cemento.
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Art. 11
DURATA
DELLA CONCESSIONE
Salvo i casi di
rinuncia, decadenza o revoca, la concessione è accordata per un periodo di anni 30
(trenta) successivi e continui
decorrenti dalla data dall’anno 1994.
Qualora al termine della concessione persistono
i fini della derivazione e non ostino
superiori ragioni di pubblico interesse, anche in relazione alla tutela della
qualità, quantità ed uso della risorsa idrica, e siano rispettati i criteri
previsti per il rilascio della nuove concessioni, essa sarà rinnovata con
quelle modifiche che,
per le variate
condizioni dei luoghi o del corso di acqua, si rendessero
necessarie.
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Art. 12
CANONE
La Società
concessionario è tenuta a corrispondere l’annuo canone di euro 960,00 (euro novecentosessanta/00) per
l’uso industriale quale minimo stabilito dalla L.R.
n. 7 del 2003 e successivamente modificato dall’art. 12 della L.R. m. 25 del 2011, entro e non oltre il 28 febbraio di
ciascun anno mediante versamento sul c/c postale 40205379 o bonifico bancario
sul C.C.B. n. IT 28
R 07601 03600 000040205379 intestato a “Regione Abruzzo – Gestione
Demanio Idrico”, specificando nella causale: il capitolo di entrata 32107,
l’annualità e il codice univoco della derivazione (CH/D/144). Con le medesime
modalità di versamento del canone, il concessionario corrisponderà alla Regione
Abruzzo l’addizionale regionale, di cui all’art. 33 del D.P.G.R.
n. 3 del 2007, stabilita nella misura del 10% del canone dovuto.
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IL
DIRIGENTE DEL SETTORE
Dott.
Ing. Carlo Cristini