IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

 

VISTA la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea 2008/98/Ce del 19 novembre 2008 “Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”, pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;

VISTO il D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 e s.m.i., avente per oggetto: “Norme in materia ambientale”, come modificato nella parte IV “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” dal D.Lgs. 03.12.2010, n. 205 “Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive” ed in particolare l’art. 196 “Competenze  delle Regioni”;

VISTA la Direttiva del 09.04.2002, “Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti”, che prevede la nuova codifica dei rifiuti, pubblicata sulla G.U. n. 102, S.G., del 10.05.2002;

VISTA la Legge Regionale 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti” e s.m.i. ed in particolare l’art. 45 “Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti”;

VISTA la L.R. 29.07.2010, n. 31 “Norme regionali contenenti la prima attuazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (norme in materia ambientale)”, pubblicata sul B.U.R.A. n.50 del 30.07.2010;

RICHIAMATO il  D.M. 18.02.2011, n. 52, avente per oggetto: “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” e s.m.i.;

VISTA la D.G.R. n. 129 del 22.02.2006 avente per oggetto: “Individuazione delle tariffe a copertura degli oneri per lo svolgimento dei controlli e delle ispezioni in applicazione delle seguenti disposizioni: D.Lgs. n. 36/2003, D.Lgs. n. 209/2003, D.Lgs. n. 133/2005 e D.Lgs. n. 151/2005”;

VISTA la D.G.R. n. 790 del 03.08.2007 inerente: “Garanzie finanziarie previste per le operazioni di smaltimento e/o recupero dei rifiuti, nonché per la bonifica dei siti contaminati. Nuova disciplina e revoca della D.G.R. n. 132 del 22.02.2006”;

RICHIAMATA la D.G.R. n.1227 del 29 novembre 2007 inerente: “D.Lgs 3.04.2007, N. 152 e s.m.i. – requisiti soggettivi dei richiedenti le autorizzazioni regionali per l’esercizio delle attività di gestione dei rifiuti” e s.m.i.;

VISTA la D.G.R. n. 1192 del 04.12.2008 “L.R. 19.12.2007, n. 45, commi 10, 11 e 12 “Direttive in materia di varianti degli impianti di smaltimento e/o recupero di rifiuti”;

RICHIAMATA la D.G.R. n. 778 del 11.10.2010, inerente: “Direttive regionali in materia di comunicazione dei dati riferiti al sistema impiantistico per la gestione dei rifiuti. Approvazione”;

 

VISTO il D.M. n. 145 del 01.04.1998 concernente: “Regolamento recante norme per la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e) e comma 4, del D. Lgs. 05.02.1997, n. 22”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (G.U.) n. 109 del 13.05.1998;

RICHIAMATO il D.M. n. 148 del 01.04.1998 avente per oggetto: “Regolamento recante l’approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m) e 18, comma 4, del D. Lgs. 05.02.1997, n. 22”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (G.U.) n. 110 del 14.05.1998;

VISTA la Circolare Ministeriale n. GAB/DEC/812/98 del 04.08.1998, avente per oggetto: “Circolare esplicativa sulla compilazione dei registri di carico scarico dei rifiuti e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti individuati, rispettivamente, dal decreto Ministeriale 01.04.1998, n. 145, e dal D.M. 01.04.1998, n. 148”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (G.U.) n. 212 dell’11.09.1998;

VISTA la richiesta  dell’8 maggio 2012, acquisita al protocollo regionale n. RA/108190 del 10 maggio 2012,  con la quale la Ditta PRIAMUS ECOLOGICA Srl  ha presentato istanza di autorizzazione regionale, per la realizzazione e la gestione di un impianto di stoccaggio provvisorio (D15/R13), pretrattamento (D13), e recupero (R4/R5) di rifiuti speciali non pericolosi, (da ubicarsi in loc. “Ponte S.Antonio” del Comune di PENNE (PE), area classificata dal P.R.G. del Comune di Penne come Zona D4 – “artigianale di completamento”, foglio n. 77, p.lla n. 185, su un lotto di proprietà di circa mq. 1.600, per la quale il Servizio Gestione Rifiuti ha dato comunicazione di avvio del procedimento, ai sensi e per gli effetti della L. n. 241/1990 e s.m.i., con nota prot.n. RA/127648  del 1° giugno 2012, con conseguente convocazione della prevista conferenza dei servizi, tenutasi in data 28 giugno 2012;

RILEVATO che nella predetta istanza di autorizzazione la Ditta in argomento ha trasmesso idonea autocertificazione documentazione attestante il possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla legge, ai sensi delle vigenti disposizioni di cui alla DGR n. 1227 del 29.11.2007 e s.m.i.;

RICHIAMATA a tale proposito, la recente modifica al “ Codice Antimafia “ di cui al D. Lgs. 159/2011 in materia di documentazione antimafia, introdotta dal D.Lgs. 15.11.2012, n. 218, pubblicato in G.U.R.I. n. 290 del 13.12.2012, in vigore dal 13.02.2013 relativamente alle disposizioni del libro II, concernente la documentazione antimafia;

RICHIAMATA altresì, la Circolare del Ministreo dell’Interno prot.n. 11001/119/20 dell’8 febbraio 2013,   con la quale si inviano alle Autorità governative locali prime indicazioni interpretative in ordine alla applicazione, delle nuove disposizioni introdotte dal citato D. Lgs. 15 novembre 2012, n. 218, a far data dal 13.02.2013;

RILEVATO che al punto 7) della Circolare del Ministreo dell’Interno “Aspetti di diritto intertemporale”, si forniscono  alcune indicazioni in merito alla disciplina regolatrice dei procedimentii in corso al momento dell’entrata in vigore delle norme dettate dal Codice Antimafia (13 febbraio 2013); nella Circolare si riporta che, per pacifica giurisprudenza, in caso di successione di leggi nel tempo, ove manchi una statuizione particolare, al procedimento amministrativo si applica il principio tempus regit actu, e, fatta salva l’applicazione delle nuove  disposizioni di legge solo per l’avvenire, la legittimità di un provvedimento va verificata alla stregua delle norme vigenti al momento della sua adozione, facendo peraltro salve le fasi istruttorie già concluse;

TENUTO CONTO che la Circolare del Ministreo dell’Interno di cui sopra, indica alcuni scenari tipici di una fase procedimentale istruttoria, che possono determinare l’applicazione del nuovo quadro normativo dettato dal Codice Antimafia, ovvero, consentire l’adozione del provvedimento finale da parte dell’Autorità competente richiamando il previgente quadro legislativo, dandone evidenza nel corpo del provvedimento della circostanza che la fase istruttoria si è conclusa prima o dopo la data del 13 febbraio 2013;

RITENUTO che, dalla lettura degli atti e documenti sotto indicati, relativi alla richiesta inoltrata dalla Ditta PRIAMUS ECOLOGICA Srl,  il  procedimento istruttorio  risulta, almeno nella sua fase generale,  concluso entro la data del 13 febbraio u.s.,  perfezionatasi con l’aquisizione  degli ultimi due pareri favorevoli resi dell’ARTA - Distretto provinciale di Pescara (26 febbraio 2013) e del Settore Politiche Ambientali, Energetiche e Genio Civile della Provincia di Pescara (11 marzo 2013 ), contenenti condizioni e prescrizioni di mera natura realizzativa e gestionale allorché, a seguito di tale acquisizione, non si rende necessaria la convocazione di una nuova Conferenza dei Servizi, già tenutasi in data 28 giugno 2012;       

RITENUTO quindi, di riservarsi l’adozione di eventuali ed ulteriori provvedimenti successivamente alla acquisizione della prevista comunicazione antimafia ed alla verifica del possesso dei requisiti soggettivi oggetto di autocertificazione ex. L. 445/2000 e s.m.i.;

TENUTO CONTO che, per lo svolgimento dei lavori della Conferenza dei Servizi, sono stati inviati alle Amministrazioni invitate, in copia, gli elaborati progettuali qui di seguito indicati:

-          Relazione Tecnica

-          Tav. 1 Planimetria stato di fatto

-          Tav. 2 Planimetria di progetto

-          Tav. 3 Prospetti del fabbricato

-          Tav. 4 Sezioni del fabbricato

-          Tav. 5 Sezione longitudinale

-          Tav. 6 Zonizzazione stoccaggio rifiuti

-          Tav. 7 Percorso muletto

-          Tav. 8 Planimetria punto di emissione in atmosfera

-          Tav. 9 Planimetria di progetto - raccolta acque bianche e nere

-          Tav. B.1.a Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - corografia

-          Tav. B.1.b Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - stralcio IGM

-          Tav. B.1.c Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - aerofotogrammetria

-          Tav. B.1.d Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - stralcio catastale

-          Tav. B.2.a Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: aree sismiche

-          Tav. B.2.b Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - ripopolamento e cattura

-          Tav. B.2.c. Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: carta delle aree protette ZPS

-          Tav. B.2.d Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: piano regionale paesistico

-          Tav. B.2.e Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: uso del suolo

-          Tav. B.2.f Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: piano stralcio difesa alluvioni

-          Tav. B.2.g Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: PAI carta della pericolosità

-          Tav. B.2.h Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli - PAI carta delle aree a rischio

-          Tav. B.3. Caratterizzazione tecnica del sito - PRG

-          Tav. B.4 Caratterizzazione tecnica del sito - carta geologica

-          Tav. B.5 Caratterizzazione tecnica del sito - carta geomorfologica

-          Tav. B.6 Caratterizzazione tecnica del sito - viabilità e distanze

-          All. n. 1 Sovrapposizione della proposta progettuale con la carta delle aree a rischio di pericolosità e del PAI

-          All. n. 2 Rispetto norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Penne - sistemazione esterna

-          All. n. 3 Rispetto norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Penne - individuazione delle superfici

-          All. n. 4 Inquadramento territoriale - distanze ed altezze dei fabbricati

-          All. n. 5 Inquadramento territoriale - foto satellitare - distanza dal centro abitato

-          All. n. 6 Relazione geologica

-          All. n. 7 Relazione emissioni in atmosfera

-          All. n. 7.a Scheda tecnica impianto di filtrazione

-          All. n. 8 Relazione impianto trattamento acque

-          All. n. 9 Documento di previsione di impatto acustico Art. 8 L. 445/95;

VISTO il parere favorevole espresso dal Comando provinciale di Pescara del Corpo Forestale dello Stato,  espresso con nota prot.n. 4737 del 2 luglio 2012, contenente le seguenti prescrizioni:

a.         gli sbancamenti e le movimentazioni di terreno dovranno essere realizzati in modo da ridurre al minimo l’entità degli stessi, adottando tutti gli accorgimenti indispensabili ad evitare smottamenti e fenomeni di erosione accelerata,

b.         eventuali scarpate, anche temporanee, che verrano a formarsi per effetto dei lavori, qualora sussistano motivi da farle ritenere non sufficientemente stabili nel tempo, dovranno essere adeguatamente sistemate mediante opportuni interventi da stabilirsi in funzione della natura dei terreni presenti e delle dimensioni delle scarpate;

c.         la regimazione e l’allontanamento delle acque di riscellamento superficiali ed eventualmente di drenaggio che emergessero in conseguenza dei lavori nell’area di intervento, dovranno essere realizzati evitando eccessive concentrazioni; i punti di restituzione delle medesime acque, ove non sia la rete fognaria, dovranno essere ubicati in luoghi di sicura stabilità, rispettando per quanto possibile le condizioni idrogeologiche preesistenti;

d.         depositi temporanei di terreno o di altro materiale, consentiti a norma di legge, non dovranno essere situati in aree dove possano impedire il regolare deflusso di acque (impluvi o corsi d’acqua) e dovranno essere rigorosamente preservati da fenomeni di dilavamento in caso di eventi meteorici;

PRESO ATTO del contenuto della nota dell’ARTA - Distretto provinciale di Pescara, prot.n. 4338 del 21 giugno 2012, con la quale si chiede di integrare la documentazione progettuale inizialmente prodotta,

RICHIAMATO il verbale della Conferenza dei Servizi del 28.06.2012, il cui testo per estratto si riporta qui di seguito:

 

“….omissis…..Preliminarmente la Ditta consegna 1 CD contenente tutta la documentazione allegata alla domanda e 1 marca da bollo da € 14,62 richieste in sede di convocazione. Il rappresentante del Servizio Gestione Rifiuti (SGR) riconsegna alla Ditta copia in eccedenza della documentazione cartacea allegata alla domanda.

-          Si prende atto del parere del Corpo Forestale dello Stato prot. n. 4737 del 28.6.2012, acquisito al prot. n. RA/150146 del 28.6.2012, favorevole con prescrizioni, che si allega in copia al presente verbale.

-          Si evidenzia la presenza di una casa sparsa, attualmente disabitata, a circa 25 metri dall’opificio che comunque insiste su zona individuata in PRG come artigianale di completamento. Per valutare al meglio il presente progetto occorre ipotizzare tale casa come se fosse abitata, atteso che l’impianto non è soggetto a procedura di V.A.

-          La Ditta chiarisce quanto segue:

-          le lavorazioni di rifiuti verranno effettuate solo all’interno del fabbricato, così come pure le operazioni di carico e scarico;

-          all’esterno del capannone verranno effettuate solo operazioni di stoccaggio dentro container e movimentazione dei container stessi;

-          non verranno trattati rifiuti organici e quindi non ci saranno emissioni odorigene.

La rappresentante dell’ARTA consegna nota prot. n. 4338 del 21.6.2012 che si acquisisce agli atti della CdS, si allega al presente verbale e della quale si dà lettura e chiarimenti.

La Ditta illustra la gestione delle acque. In merito alla rete idrica si fa presente che la rete presente è di acque bianche, pertanto, la Ditta propone, per quanto riguarda i servizio igienici, la fitodepurazione nella zona verde o, in alternativa, la dispersione nel terreno.

La Ditta dovrà adeguare la documentazione inerente la gestione delle acque in conformità alla L.R. 31/2010

La Ditta chiede di consegnare la documentazione integrativa entro 60 giorni dalla data del presente verbale. Il SGR, acquisite le predette integrazioni, si riserva di convocare una ulteriore CdS……omissis….”;

VISTO il parere favorevole espresso dal Comune di Penne con nota prot.n. 9725 del 29 giugno 2012;

DATO ATTO che la Ditta PRIAMUS ECOLOGICA Srl, con nota del 27 agosto 2012, ha comunicato di produrre la documentazione integrativa richiesta nel corso della Conferenza dei Servizi del 28 giugno 2012 entro 45 giorni dalla data della nota stessa;

RICHIAMATA la nota di questo Servizio, prot.n. RA/255152 del 15.11.2012, con la quale si procede alla trasmissione degli elaborati integrativi, di seguito indicati, prodotti dalla Ditta a tutti gli Enti interessati, al fine di  poter procedere alla definizione dell’iter istruttorio autorizzativo:

1.         relazione integrativa datata 15.10.2012, n. 9 pagine e 7 allegati;

2.         relazione impianto trattamento acque, ottobre 2012, n. 8 pagine;

3.         tavola 9 bis, ottobre 2012, rete raccolta acque di prima pioggia, interne e dei servizi igienici;

4.         tavola 9 ter, ottobre 2012, rete raccolta acque sezione – sezione e particolari;

5.         copia verbale Conferenza dei Servizi del 28 giugno 2012;

DATO ATTO che nella relazione datata 15 ottobre 2012, la Ditta richiedente rinuncia espressamente alla richiesta di autorizzazione per l’esercizio della fase D13, già contenuta nella  iniziale istanza del giorno 8 maggio 2012;

 

VISTA la nota del Comando Provinciale di Pescara del Corpo Forestale dello Stato, prot.n. 9564 del 27 novembre 2012, con la quale si conferma il precedente parere favorevole con prescrizioni, già reso con nota prot.n. 4737 del 28 giugno 2012;

VISTO il parere favorevole reso dalla AUSL di Pescara con nota prot. n. 5575 del 7 dicembre 2012, nel quale si prescrive di:

acquisire l’autorizzazione per lo scarico delle acque reflue;

gestire l’impianto in conformità a quanto riportato nella relazione tecnica 1;

VISTA la nota dell’ARTA - Distretto provinciale di Pescara,  prot.n. 9014 del 19 dicembre 2012, con la quale, esaminati gli elaborati progettuali prodotti, si ritiene necessario che la Ditta interessata definisca con precisione la potenzialità massima dell’impianto in oggetto;

ESAMINATO il contenuto della nota pervenuta dalla Direzione Affari della Presidenza, Servizio Tutela, Valorizzazione del Paesaggio e Valutazione Ambientale, prot.n. RA/194 del 10 gennaio 2013, concernente l’inquadramento dell’iniziativa presentata dalla PRIAMUS ECOLOGICA Srl nell’ambito della vigente normativa in materia di impatto ambientale;

VISTA la nota dell’ARTA - Distretto provinciale di Pescara, prot.n. 214 del 12 gennaio 2013, con la quale si trasmette copia del verbale della riunione tenutasi in data 11 gennaio 2013 con la Ditta interessata, dal quale risulta che: “omissis … la capacità totale dell’impianto è pari a 4.100 T. così come riportato a pag. 35 della relzione tecnica datata 23 aprile 2012; inoltre si precisa che la somma della capacità annua per singolo CER non potrà superare il quantitativo sopra riportato, a prescindere dalla capacità annua di stoccaggio riportata sulla tabella di cui alla documentazione tecnica integrativa datata 15 ottobre 2012, per singolo CER; resta inteso che la capacità massima annua di stoccaggio per singolo CER sarà quella dichiarata sulla tabella medesima, nella quinta colonna. … omissis”;

PRESO ATTO delle precisazioni rese dalla Ditta in argomento con nota del 21 gennaio 2013, concernenti il contenuto della citata nota del Servizio Tutela, Valorizzazione del Paesaggio e Valutazioni Ambientali, in ordine alla applicabilità della vigente normativa in materia di valutazione di impatto ambientale al progetto  in esame; la Ditta, in particolare, conferma che la proposta  presentata non rientra tra i progetti che devono essere sottoposti alla verifica di assoggettabilità ambientale di competenza delle Regioni, in quanto nell’Allegato IV, punto 7, lett. z.b del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., è riportato che solo per impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi con capacità complessiva superiore a 10 T/g è necessaria la verifica di cui sopra;

VISTO il parere favorevole trasmesso dall’ARTA - Distretto provinciale di Pescara, con nota prot.n. 1256 del 26 febbraio 2013, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, ivi compresi il Quadro Riassuntivo delle Emissioni e le allegate tabelle dei CER ammissibili all’impianto;  

PRESO ATTO del contenuto della nota prot.n. 75982 dell’11 marzo 2013, con la quale la Provincia di Pescara ha rilasciato il proprio nulla osta al rilascio dell’autorizzazione in oggetto, nel rispetto delle seguenti prescrizioni integrative, oltre quelle già stabilite da altri Enti coinvolti nel procedimento:

“omissis … per quanto attiene allo scarico idrico delle acque reflue domestiche mediante impianto di fitodepurazione:

 dovrà essere garantito che le acque di lavaggio dei contenitori dei rifiuti non pervenga all’impianto di fitodepurazione;

l’impianto di fitodepurazione, a flusso sub-superficiale orizzontale, dovrà essere realizzato come indicato nella documentazione presentata dalla Ditta; intorno al perimetro dell’impianto di fitodepurazione dovrà essere predisposto un apposito cordolo in terra o analogo sistema per evitare l’ingresso delle acque di riscellamento superficiale all’interno della vasca; la posa in opera del materiale granulare di riempimento dovrà essere effettuata con tutti gli accorgimenti e le cautele necessarie ad evitare rotture o perforazioni del telo impermeabile; a tal proposito è consigliato l’impiego di materiale granulare di forma arrotondata; il fondo della vasca di fitodepurazione dovrà essere inclinato in direzione dell’uscita del refluo con una pendenza compresa tra lo 0,5 e l’1 %; per evitare che eventuali asperità presenti  nel terreno possano perforare la geomembrana o che eventuali perdite possano disperdersi nel terreno sottostante, il telo impermeabile dovrà essere disteso su di uno strato di circa 10/15 centimetri di materiali fini compattati posti al fondo dello scavo; il letto filtrante dovrà essere costituito da materiale inerte a franulometria decrescente dal basso verso l’alto, ad eccezione delle zone di ingresso ed uscita, dove il materiale dovrà avere una granulometria maggiore per facilitare la distribuzione e la raccolta dei liquidi;

al fine di assicurare l’impermeabilità del sistema, la vasca di fitodepurazione dovrà essere realizzata ponendo la massima cura a: 1) nella preparazione del fondo di posa del rivestimento ( che dovrà essere privo di pietre o di altra natura che possano forare il geotessuto; 2) nella posa in opera del rivestimento; 3) nella realizzazione degli attraversamenti del telo da parte delle tubazioni in ingresso e in uscita ( che dovranno assicurare la perfetta tenuta idraulica; 4) nella posa in opre del materiale ghiaioso all’interno ( che dovrà essere a elementi arrotondati e posto in opera in maniera da non lacerare il rivestimento);

dovrà essere effettuata sull’impianto complessivo una adeguata e periodica manutenzione atta a garantire con continuità la perfetta efficienza e l’accessibilità; in tal senso andranno periodicamente verificati il livello di liquido nel fitodepuratore, lo stato dei manufatti e le caratteristiche del terreno circostante ( eventuali intasamenti, impantanamenti ecc. ); dovranno essere effettuate, con idonea tempistica, le operazioni di pulizia dell’area e della fossa Imhoff, provvedendo all’estrazione dei fanghi e della crosta nell’interno della fossa; il materiale estratto fermo restando la disciplina relativa alla utilizzazione dei fanghi di depurazione, sarà soggetto alla disciplina dei rifiuti per le parti di pertinenza; dovrà essere eseguita adeguata manutenzione al sistema di fitodepurazione realizzato ed alla vegetazione ivi piantumata ( pulizia dalle infestanti, potatura ecc. ), per garantire l’efficienza depurativa;

per quanto attiene alle emissioni in atmosfera:  

devono essere effetuati n. 2 controlli durante la marcia controllata dell’impianto;

devono essere effetuati controlli dei fumi con frequena annuale;

i controlli suddetti devono essere effetuati a cura della Ditta in oggetto; le date egli orari dei prelievi devono essere comunicati al Distretto provinciale dell’ARTA Abruzzo di Pescara almeno con 48 ore di anticipo e i risultati analitici dovranno essere tempestivamente comunicati a tale Distretto; la data, l’orario, i risultati delle emissioni, le caratteristiche di funzionamento esistenti nel corso dei prelievi dovranno inoltre essere annotati a firma del responsabile dello stabilimento su apposito registro dei controlli;

dovrà essere effettuata regolare e periodica manutenzione del sistema di filtrazione che deve essere mantenuto in continua efficienza provvedendo alla sostituzione dei filtri all’occorrenza, ovvero secondo le modalità e le tempistiche raccomandate dalla ditta produttrice, da documentare tramite registrazione degli interventi eseguiti ed eventuale esibizione di documentazione comprovante le avvenute operazioni di manutenzione e/o sostituzione;

i registri dei controlli e quelli di manutenzione dei sistemi di abbattimento dovranno essere regolarmente vidimati ed aggiornati e tenuti in stabilimento a disposizione degli Enti preposti al controllo. Omissis”;

  DATO ATTO che, alla data di adozione del presente provvedimento, non risulta acquisito il parere da parte del Genio Civile Regionale di Pescara, a fronte di puntuale e regolare svolgimento del procedimento istruttorio di che trattasi, nel corso del quale gli inviti alle Conferenze dei Servizi e di tutte le integrazioni progettuali risultano regolarmente effettuate, rendendosi applicabili, pertanto, le disposizioni riportate all’art. 14 ter della L. n. 241/90 e s.m.i., secondo le quali, valutate le specifiche risultanze delle conferenze e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede, si rende necessario adottare il presente provvedimento, sostitutivo a tutti gli effetti di ogni altra autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o comunque invitate a partecipare ma risultate assenti alle predette conferenze; per quanto sopra si considera pertanto acquisito l’assenso del citato Servizio;

RICHIAMATO il vigente quadro normativo in materia di gestione dei rifiuti costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di cui al D.Lgs. 151/2005 e s.m.i., al cui pieno rispetto si rinvia per quanto attiene alla gestione dei CER ammissibili all’impianto di che trattasi;

RICHIAMATO  il vigente quadro normativo concernente la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo, in particolare gli artt.li 184-bis, 185 e 186 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e il D.M. 10 agosto 2012, n. 161;  

RITENUTO pertanto di procedere nel senso sopra descritto, anche al fine di assicurare, per quanto di competenza, il rispetto dei termini previsti dalla legge;

CONSIDERATO, pertanto, che dall’esame della documentazione prodotta dalla Ditta PRIAMUS ECOLOGICA Srl, non risultano elementi ostativi al rilascio dell’autorizzazione in oggetto;

VISTA la Legge 07.08.1990, n. 241 e s.m.i. “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

VISTA la L.R. 14.09.1999, n. 77 “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;

 

ACCERTATA la regolarità tecnico-amministrativa della procedura seguita e valutata la legittimità del presente provvedimento;

DETERMINA

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:

1.         di APPROVARE ai sensi dell’art. 208 del Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 e s.m.i. e dell’art. 45 e della Legge Regionale 19.12.2007 n. 45 e s.m.i., il progetto proposto dalla Ditta PRIAMUS ECOLOGICA S.r.l. con sede legale Via Caselli snc 65017 PENNE (PE), per la realizzazione e la gestione di un impianto di stoccaggio provvisorio (D15/R13)  e recupero (R4/R5) di rifiuti speciali non pericolosi, da ubicarsi in loc. “Ponte S. Antonio” nel Comune di PENNE (PE), su di un lotto di terreno di circa mq. 1.600, individuato al Catasto Comunale al foglio n. 77, particella n. 185, Zona D4 – “artigianale di completamento”, in conformità agli elaborati tecnici e progettuali così costituiti:

(allegati alla prima istanza)

-          Relazione Tecnica

-          Tav. 1 Planimetria stato di fatto

-          Tav. 2 Planimetria di progetto

-          Tav. 3 Prospetti del fabbricato

-          Tav. 4 Sezioni del fabbricato

-          Tav. 5 Sezione longitudinale

-          Tav. 6 Zonizzazione stoccaggio rifiuti

-          Tav. 7 Percorso muletto

-          Tav. 8 Planimetria punto di emissione in atmosfera

-          Tav. 9 Planimetria di progetto - raccolta acque bianche e nere

-          Tav. B.1.a Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - corografia

-          Tav. B.1.b Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - stralcio IGM

-          Tav. B.1.c Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - aerofotogrammetria

-          Tav. B.1.d Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - stralcio catastale

-          Tav. B.2.a Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: aree sismiche

-          Tav. B.2.b Caratterizzazione tecnica del sito - inquadramento territoriale - ripopolamento e cattura

-          Tav. B.2.c. Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: carta delle aree protette ZPS

-          Tav. B.2.d Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: piano regionale paesistico

-          Tav. B.2.e Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: uso del suolo

-          Tav. B.2.f Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: piano stralcio difesa alluvioni

-          Tav. B.2.g Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli: PAI carta della pericolosità

-          Tav. B.2.h Caratterizzazione tecnica del sito - quadro dei vincoli - PAI carta delle aree a rischio

-          Tav. B.3. Caratterizzazione tecnica del sito - PRG

-          Tav. B.4 Caratterizzazione tecnica del sito - carta geologica

-          Tav. B.5 Caratterizzazione tecnica del sito - carta geomorfologica

-          Tav. B.6 Caratterizzazione tecnica del sito - viabilità e distanze

-          All. n. 1 Sovrapposizione della proposta progettuale con la carta delle aree a rischio di pericolosità e del PAI

-          All. n. 2 Rispetto norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Penne - sistemazione esterna

-          All. n. 3 Rispetto norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Penne - individuazione delle superfici

-          All. n. 4 Inquadramento territoriale - distanze ed altezze dei fabbricati

-          All. n. 5 Inquadramento territoriale - foto satellitare - distanza dal centro abitato

-          All. n. 6 Relazione geologica

-          All. n. 7 Relazione emissioni in atmosfera

-          All. n. 7.a Scheda tecnica impianto di filtrazione

-          All. n. 8 Relazione impianto trattamento acque

-          All. n. 9 Documento di previsione di impatto acustico Art. 8 L. 445/95

( elaborati integrativi )

-          Relazione integrativa datata 15.10.2012, n. 9 pagine e 7 allegati;

-          Relazione impianto trattamento acque, ottobre 2012, n. 8 pagine;

-          Tavola 9 bis, ottobre 2012, rete raccolta acque di prima pioggia, interne e dei servizi igienici;

-          Tavola 9 ter, ottobre 2012, rete raccolta acque sezione – sezione e particolari;

-          Copia verbale Conferenza dei Servizi del 28 giugno 2012;

2.         di AUTORIZZARE la Ditta PRIAMUS ECOLOGICA S.r.l. alla realizzazione ed alla gestione, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i e dell’art. 45 e della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i., dell’impianto di cui al precedente punto 1);

3.         di STABILIRE che l’autorizzazione indicata al precedente punto 2. è condizionata al rispetto delle condizioni qui di seguito indicate:

-          Comando provinciale di Pescara del Corpo Forestale dello Stato,  nota prot. n. 4737 del 2 luglio 2012:

3.1       gli sbancamenti e le movimentazioni di terreno dovranno essere realizzati in modo da ridurre al  minimo l’entità degli stessi, adottando tutti gli accorgimenti indispensabili ad evitare smottamenti e fenomeni di erosione accelerata,

3.2       eventuali scarpate, anche temporanee, che verrano a formarsi per effetto dei lavori, qualora sussistano motivi da farle ritenere non sufficientemente stabili nel tempo, dovranno essere adeguatamente sistemate mediante opportuni interventi da stabilirsi in funzione  della natura dei terreni presenti e delle dimensioni delle scarpate;

3.3       la regimazione e l’allontanamento delle acque di riscellamento superficiali ed eventualmente di drenaggio che emergessero in conseguenza dei lavori nell’area di intervento, dovranno essere realizzati evitando eccessive concentrazioni; i punti di restituzione delle medesime acque, ove non sia la rete fognaria, dovranno essere ubicati in luoghi di sicura stabilità, rispettando per quanto possibile le condizioni idrogeologiche preesistenti;

3.4       depositi temporanei di terreno o di altro materiale, consentiti a norma di legge, non dovranno essere situati in aree dove possano impedire il regolare deflusso di acque (impluvi o corsi d’acqua) e dovranno essere rigorosamente preservati da fenomeni di dilavamento in caso di eventi meteorici;

 

-          A. USL di Pescara, nota prot.n. 5575 del 7 dicembre 2012:

3.5       acquisire l’autorizzazione per lo scarico delle acque reflue;

3.6       gestire l’impianto in conformità a quanto riportato nella relazione tecnica 1;

-          Provincia di Pescara, nota prot. n. 75982 del 11 marzo 2013:

3.7       (per quanto attiene allo scarico idrico delle acque reflue domestiche mediante impianto di fitodepurazione):

a.         dovrà essere garantito che le acque di lavaggio dei contenitori dei rifiuti non pervenga all’impianto di fitodepurazione;

b.         l’impianto di fitodepurazione, a flusso sub-superficiale orizzontale, dovrà essere realizzato come indicato nella documentazione presentata dalla Ditta; intorno al perimetro dell’impianto di fitodepurazione dovrà essere predisposto un apposito cordolo in terra o analogo sistema per evitare l’ingresso delle acque di riscellamento superficiale all’interno della vasca; la posa in opera del materiale granulare di riempimento dovrà essere effettuata con tutti gli accorgimenti e le cautele necessarie ad evitare rotture o perforazioni del telo impermeabile; a tal proposito è consigliato l’impiego di materiale granulare di forma arrotondata; il fondo della vasca di fitodepurazione dovrà essere inclinato in direzione dell’uscita del refluo con una pendenza compresa tra lo 0,5 e l’1 %; per evitare che eventuali asperità presenti  nel terreno possano perforare la geomembrana o che eventuali perdite possano disperdersi nel terreno sottostante, il telo impermeabile dovrà essere disteso su di uno strato di circa 10/15 centimetri di materiali fini compattati posti al fondo dello scavo; il letto filtrante dovrà essere costituito da materiale inerte a franulometria decrescente dal basso verso l’alto, ad eccezione delle zone di ingresso ed uscita, dove il materiale dovrà avere una granulometria maggiore per facilitare la distribuzione e la raccolta dei liquidi;

c.         al fine di assicurare l’impermeabilità del sistema, la vasca di fitodepurazione dovrà essere realizzata ponendo la massima cura a: 1) nella preparazione del fondo di posa del rivestimento ( che dovrà essere privo di pietre o di altra natura che possano forare il geotessuto; 2) nella posa in opera del rivestimento; 3) nella realizzazione degli attraversamenti del telo da parte delle tubazioni in ingresso e in uscita ( che dovranno assicurare la perfetta tenuta idraulica; 4) nella posa in opre del materiale ghiaioso all’interno ( che dovrà essere a elementi arrotondati e posto in opera in maniera da non lacerare il rivestimento);

d.         dovrà essere effettuata sull’impianto complessivo una adeguata e periodica manutenzione atta a garantire con continuità la perfetta efficienza e l’accessibilità; in tal senso andranno periodicamente verificati il livello di liquido nel fitodepuratore, lo stato dei manufatti e le caratteristiche del terreno circostante ( eventuali intasamenti, impantanamenti ecc. ); dovranno essere effettuate, con idonea tempistica, le operazioni di pulizia dell’area e della fossa Imhoff, provvedendo all’estrazione dei fanghi e della crosta nell’interno della fossa; il materiale estratto fermo restando la disciplina relativa alla utilizzazione dei fanghi di depurazione, sarà soggetto alla disciplina dei rifiuti per le parti di pertinenza; dovrà essere eseguita adeguata manutenzione al sistema di fitodepurazione realizzato ed alla vegetazione ivi piantumata ( pulizia dalle infestanti, potatura ecc. ), per garantire l’efficienza depurativa;

3.8       (per quanto attiene alle emissioni in atmosfera):

a.         devono essere effetuati n. 2 controlli durante la marcia controllata dell’impianto;

b.         devono essere effetuati controlli dei fumi con frequena annuale;

c.         i controlli suddetti devono essere effetuati a cura della Ditta in oggetto; le date egli orari dei prelievi devono essere comunicati al Distretto provinciale dell’ARTA Abruzzo di Pescara almeno con 48 ore di anticipo e i risultati analitici dovranno essere tempestivamente comunicati a tale Distretto; la data, l’orario, i risultati delle emissioni, le caratteristiche di funzionamento esistenti nel corso dei prelievi dovranno inoltre essere annotati a firma del responsabile dello stabilimento su apposito registro dei controlli;

d.         dovrà essere effettuata regolare e periodica manutenzione del sistema di filtrazione che deve essere mantenuto in continua efficienza provvedendo alla sostituzione dei filtri all’occorrenza, ovvero secondo le modalità e le tempistiche raccomandate dalla ditta produttrice, da documentare tramite registrazione degli interventi eseguiti ed eventuale esibizione di documentazione comprovante le avvenute operazioni di manutenzione e/o sostituzione;

e.         i registri dei controlli e quelli di manutenzione dei sistemi di abbattimento dovranno essere regolarmente vidimati ed aggiornati e tenuti in stabilimento a disposizione degli Enti preposti al controllo;

3.9       - Distretto provinciale di Perscara dell’ARTA Abruzzo, nota prot. n. 1256 del 26 febbraio 2013, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, ivi compresi il Quadro Riassuntivo delle Emissioni e le allegate tabelle dei CER ammissibili all’impianto, nel quale risultano precisate le potenzialità dell’impianto in oggetto;

4.         di STABILIRE che l’autorizzazione di cui al precedente punto 2), è concessa per un periodo di 10 anni (dieci) dalla data di notifica del presente provvedimento ed è comprensiva sia della fase di realizzazione che di gestione dell’impianto;

5.         di PRECISARE che l’autorizzazione di cui al precedente punto 2), è prorogabile nelle forme stabilite dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e dalla L.R. 45/07 e s.m.i., su istanza motivata da parte della Ditta interessata;

6.         di STABILIRE che l’esercizio dell’impianto, è preceduto dall’invio allo scrivente Servizio della seguente documentazione:

-          documentazione attestante la prestazione delle garanzie finanziarie in conformità a quanto stabilito nel seguente punto 13);

-          comunicazione alla quale deve essere allegata un dichiarazione del Direttore dei Lavori contenente:

-          l’ultimazione delle opere in conformità al progetto approvato;

-          l’avvenuta effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale;

-          il nominativo del Responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze tecniche;

-          data di avvio dell’impianto;

-          certificato di agibilità dell’impianto, reso dall’Autorità Competente ai sensi delel vigenti normative in materia;

7.         di DISPORRE che entro 180 giorni (centottanta) dalla comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga accordata su motivata istanza dell’interessato, la Ditta interessata presenti il certificato di collaudo dell’impianto. Detto certificato deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della tipologia di impianto:

-          la conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;

-          la funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento, trattamento e recupero in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire;

-          l’idoneità delle singole opere civili ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;

-          il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima potenzialità;

-          l’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;

-          le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui rifiuti da trattare, da recuperare o da smaltire, sui rifiuti prodotti, sui materiali recuperati, sulle emissioni e sugli scarichi, come specificazione dei valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi;

8.         di PRESCRIVERE che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività afferenti alla gestione dei rifiuti e, così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

9.         di PRECISARE che la presente autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori   prescrizioni:

-          deve essere evitato ogni danno o pericolo per la salute, la incolumità, il benessere e la sicurezza della collettività e dei singoli;

-          deve essere garantito il rispetto delle esigenze igienico sanitarie ed evitato ogni rischio di inquinamento dell’aria, dell’acqua del suolo e del sottosuolo, nonché ogni inconveniente derivante da rumori ed odori;

-          devono essere salvaguardate la fauna e la flora e deve essere evitato ogni degrado dell’ambiente e del paesaggio;

-          devono essere promossi, con l’osservanza di criteri di economicità ed efficienza, sistemi tendenti a favorire il riciclo, il riutilizzo ed il recupero di materie prime ed energia;

10.       di RICHIAMARE la Ditta interessata al rispetto, per quanto applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia di Pescara ed all’ARTA - Distretto Provinciale di Pescara di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla Regione da quelli fuori Regione, in conformità con le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del 11.10.2010;

11.       di RICHIAMARE la Ditta PRIAMUS ECOLOGICA Srl all’osservanza di quanto previsto dal D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, avente per oggetto “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” e s.m.i., per quanto applicabile;

12.       di DARE ATTO che l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13) del Decreto Legislativo 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. e dell’art. 45, comma 16) della Legge Regionale 19.12.2007, n. 45 e s.m.i.;

13.       di OBBLIGARE la Ditta PRIAMUS ECOLOGICA Srl, beneficiaria del presente provvedimento, a prestare prima dell’avvio dell’impianto adeguate garanzie finanziarie ai sensi della D.G.R. n. 790/2007 e s.m.i.;

14.       di STABILIRE che, in relazione al vigente quadro normativo concernente la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo, in particolare gli artt.li 184-bis, 185 e 186 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e il D.M. 10 agosto 2012, n. 161, art. 5, atteso che nella fase di realizzazione dell’impianto sono previsti movimenti di terra ancorché di modesta entità e che l’iniziativa non è assoggettata alle norme in materia di valutazione ambientale, nel caso in cui i predetti materiali da scavo derivanti dalla realizzazione dell’opera siano utilizzati nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi, almeno novanta giorni prima dell’inizio dei lavori la Ditta è tenuta e presentare il “Piano di utilizzo” previsto all’art. 5 del citato D.M. n. 161/2012, redatto conformemente all’Allegato 5 dello stesso;

15.       di FARE SALVE eventuali e ulteriori autorizzazioni, visti pareri, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti e Organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti in materia; si precisa in tal senso che la presente autorizzazione viene rilasciata nei limiti di quanto disposto dalle vigenti normative in campo ambientale e che, gli ulteriori provvedimenti di natura edilizia, da emanarsi da parte delle competenti Autorità, devono essere richiesti e/o acquisiti successivamente al rilascio della presente autorizzazione; sono fatti salvi, infine, eventuali diritti di terzi;

16.       di RISERVARSI l’adozione di eventuali e successivi  provvedimenti di competenza di questo Servizio a seguito della acquisizione della comunicazione antimafia prevista dal vigente Codice Antimafia di cui al D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e s.m.i., ed a seguito della verifica del contenuto dell’autocertificazione prodotta ai sensi della D.G.R. n. 790/2007 dalla Ditta PRIAMUS ECOLOGICA Srl, all’atto della presentazione della domanda di autorizzazione regionale;

17.       di REDIGERE il presente provvedimento in n. 2 originali, di cui un esemplare viene notificato, ai sensi di legge, presso la sede legale della Ditta PRIAMUS ECOLOGICA Srl, in via Caselli snc 65017 PENNE (PE);

18.       di TRASMETTERE copia del presente provvedimento al Comune di PENNE (PE), all’Amministrazione Provinciale di Pescara, all’A.R.T.A. – Sede Centrale di Pescara ed all’A.R.T.A. - Distretto Provinciale di Pescara;

19.       di TRASMETTERE altresì, ai sensi dell’art. 208, comma 18 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. copia del presente provvedimento all’Albo Nazionale Gestori Ambientali Sezione Regionale Abruzzo c/o Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di L’Aquila;

20.       di DISPORRE la pubblicazione del presente provvedimento, limitatamente agli estremi, all’oggetto ed al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.).

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica;

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Dott. Franco Gerardini

 

Seguono allegati

Parere Tecnico

Parere Geologico

Quadro riassuntivo delle emissioni

Tabella