IL
SOGGETTO ATTUATORE
PREMESSO che la
gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed è effettuata
conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità,
di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella
produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui
originano i rifiuti, secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità e
trasparenza, nel rispetto dei principi dell’ordinamento nazionale e comunitario;
CONSIDERATO che la
Regione Abruzzo è stata interessata in data 6 aprile 2009 da un devastante
evento sismico che ha causato numerose vittime, ingenti danni ai centri urbani,
ai centri storici nonché alle attività economiche;
VISTA la Direttiva
2008/98/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19.11.2008, relativa ai
rifiuti, che abroga alcune precedenti direttive;
VISTO il D.Lgs. 03.04.2006, n. 152., avente per oggetto: “Norme in
materia ambientale” e s.m.i. ed in particolare l’art. 196 del D.L.gs.
03.04.2006, n. 152 e s.m.i., relativo alle competenze
attribuite alle Regioni;
RILEVATO che la
gestione dei materiali e dei rifiuti derivanti dai crolli e dalle demolizioni
degli edifici, nonché dei rifiuti inerti da C&D,
derivanti da interventi di interventi edilizi di manutenzione,
ristrutturazione, attualmente costituisce un elemento di forte criticità
ambientale che deve essere affrontata e risolta con iniziative efficaci, con
l’organizzazione di una rete integrata di impianti di smaltimento e/o recupero,
con il massimo coordinamento delle istituzioni pubbliche ed il coinvolgimento
delle Associazioni di categoria interessate, anche al fine di limitare il più
possibile, fenomeni di abbandono e smaltimento abusivo dei materiali e dei
rifiuti;
VISTA la Legge
24.06.2009, n. 77 avente per oggetto: “Conversione in legge, con modificazioni,
del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti in favore
delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese
di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile”,pubblicata
sulla G.U. 27 giugno 2009, n. 147, S.O;
RICHIAMATI i
provvedimenti emessi con Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri
(OPCM) ed in particolare:
- OPCM 3754del 09.04.2009 “Ulteriori
disposizioni urgenti”;
- OPCM 3760del 30.04.2009 “Conferenza
dei Servizi ed Autorità di vigilanza sui contratti pubblici”;
- OPCM 3767del 13.05.2009 “Deposito
temporaneo e trattamento dei rifiuti”;
- OPCM 3771del 19.05.2009 “ Ripresa
delle attività produttive, esenzioni autostradali e contributi per l’autonoma
sistemazione”;
- OPCM 3797del 30.07.2009 “Ulteriori
misure per le aree colpite dal terremoto”;
- OPCM 3813del 29.09.2009 “Ulteriori
disposizioni per il territorio abruzzese colpito dal terremoto ”;
- OPCM 3857del 10.03.2010 “Ulteriori
interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatisi nella
regione Abruzzo ”;
- OPCM 3913del 22.12.2010 “Ulteriori
interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatisi nella
regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 e altre disposizioni di protezione
civile”;
- OPCM 3923 del 18.02.2011 “Ulteriori
interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatisi nella
regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 ( macerie, centro storico dell’Aquila e
frazioni e ripresa delle attività sportive);
- OPCM 3942del 20.05.2011 “Ulteriori
interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatisi nella
regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 e altre disposizioni di protezione
civile”;
- OPCM 4014 del 23.03.2012 “Ulteriori
interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatisi nella
regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 – norme in materia di rimozione e
smaltimento delle macerie;
VISTA la Direttiva del 09.04.2002,
“Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario
n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei
rifiuti”, che prevede la nuova codifica dei rifiuti, pubblicata sulla G.U. n.
102, S.G., del 10.05.2002;
VISTA la L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei
rifiuti” e s.m.i.;
VISTA la L.R. 29.07.2010, n. 31 “Norme regionali contenenti la prima
attuazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (norme in materia
ambientale)”, pubblicata sul BURA n. 50 del 30.07.2010;
RICHIAMATO il D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, avente per
oggetto “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della
tracciabilità dei rifiuti” e s.m.i., per quanto
applicabile;
VISTO il D.M. n. 145
del 01.04.1998 concernente: “Regolamento recante norme per la definizione del
modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi
degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e) e comma 4, del D. Lgs. 05.02.1997, n. 22”, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale (G.U.) n. 109 del 13.05.1998;
RICHIAMATO il D.M. n.
148 del 01.04.1998 avente per oggetto: “Regolamento recante l’approvazione del
modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli
12, 18, comma 2, lettera m) e 18, comma 4, del D. Lgs.
05.02.1997, n. 22”, pubblicato ulla Gazzetta Ufficiale (G.U.) n. 110 del 14.05.1998;
VISTA la Circolare
Ministeriale n. GAB/DEC/812/98 del 04.08.1998 avente per oggetto: “Circolare
esplicativa sulla compilazione dei registri di carico scarico dei rifiuti e dei
formulari di accompagnamento dei rifiuti individuati, rispettivamente, dal
decreto Ministeriale 01.04.1998, n. 145, e dal D.M. 01.04.1998, n. 148”,
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
(G.U.) n. 212 del 11.09.1998;
RICHIAMATA la L. 241/90
“Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso
ai documenti amministrativi” e s.m.i.;
VISTA la DGR n. 129 del
22.02.2006, avente per oggetto “Individuazione delle tariffe a copertura degli
oneri per lo svolgimento dei controlli e delle ispezioni in applicazione delle
seguenti disposizioni: D.Lgs. n. 36/2003, D.Lgs. n. 209/2003, D.Lgs. n.
133/2005 e D.Lgs. n. 151/2005”;
VISTA la DGR n. 790 del
03.08.2007 avente per oggetto: “Garanzie finanziarie previste per le operazioni
di smaltimento e/o recupero dei rifiuti, nonché per la bonifica dei siti
contaminati. Nuova disciplina e revoca della D.G.R.
n. 132 del 22.02.2006” e s.m.i.;
RICHIAMATA la DGR n.
1227 del 29.11.2007 avente per oggetto: “D.Lgs
3.04.2007, N. 152 e s.m.i. – requisiti soggettivi dei
richiedenti le autorizzazioni regionale per l’esercizio delle attività di
gestione dei rifiuti” e s.m.i.;
VISTA la DGR n. 1192
del 04.12.2008 avente per oggetto: “L.R. 19.12.2007,
n. 45, commi 10, 11 e 12 “Direttive in materia di varianti degli impianti di
smaltimento e/o recupero di rifiuti”;
VISTA la DGR n. 693 del
13.09.2010, inerente: “L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - art. 59. Direttive regionali per la determinazione
della tariffa di conferimento di rifiuti urbani agli impianti. Approvazione”;
RICHIAMATA la DGR n.
778 del 11.10.2010, inerente “Direttive regionali in materia di comunicazione
dei dati riferiti al sistema impiantistico per la gestione dei rifiuti.
Approvazione”;
VISTA la Deliberazione
di Giunta Comunale n. 144 del 19.05.2009, con la quale il Comune dell’Aquila ha
individuato come primo sito di deposito temporaneo e selezione macerie il sito
della cava “ex Teges”, ubicato in località “Pontignone di Paganica” del
Comune dell’Aquila (AQ);
VISTA la Determinazione
Dirigenziale prot.n. 21112/09 del 17.08.2009 del
Settore Ambiente ed Ecologia del Comune dell’Aquila con la quale, in attuazione
delle disposizioni di cui all’art. 19, comma 5, dell’OPCM n. 3797/2009 si
affidano alla ASM SpA i servizi relativi alla raccolta trasporto,
raggruppamento per categorie omogenee di rifiuti e loro caratterizzazione,
nonché quello relativo all’avvio degli stessi alle attività di recupero e
smaltimento;
VISTA la nota del
Commissario Delegato per la ricostruzione prot.n.
2305/AG del 18.03.2010;
VISTO il Protocollo
d’Intesa siglato in data 02.12.2012 tra il MATTM, la Provincia dell’Aquila ed
il Comune dell’Aquila relativo a: “Azioni di recupero e riqualificazione
ambientale della cava ex teges in località Pontignone”;
PRESO ATTO che in data
25.02.2011 è stata sottoscritta apposita convenzione tra la SOGESID SpA ed il
Commissario Delegato per la ricostruzione avente ad oggetto le attività di
supporto tecnico da fornire da parte della SOGESID SpA;
PRESO ATTO che con
Decreto n. 51 del 16.03.2011 “Interventi urgenti nella cava ex teges per il trattamento e lo stoccaggio dei materiali
derivanti dai crolli e dalle demolizioni conseguenti al sisma del 6 aprile
2009”, il Commissario delegato per la ricostruzione ha disposto quanto segue:
- art.1: l’approvazione, in linea con il
progetto preliminare consegnato dalla SOGESID SpA con nota prot.
n. 979 del 7.03.2011, della realizzazione degli interventi relativi a:
1. esecuzione del piano delle indagini geognostiche, geotecniche ed ambientali;
2. ampliamento delle aree
impermeabilizzate di deposito dei rifiuti;
3. acquisizione dell’impianto perla
selezione e trattamento degli inerti e dei mezzi per il movimento di terra e delle attrezzature;
- art. 2: di autorizzare il Comune
dell’Aquila, e per esso la società ASM SpA, ad eseguire e/o affidare secondo le
specifiche tecniche fornite dalla SOGESID SpA, agli interventi di cui al suddetto
punto 2, ed acquisire l’impianto di cui al suddetto punto 3);
PRESO ATTO delle
disposizioni di cui all’OPCM n. 4014 del 23.03.2012 ed in particolare:
- art. 2, comma 3), lett. a 2) “il
Soggetto Attuatore, inoltre, si avvale di ASM SpA, che in deroga alla normativa
vigente assicura la gestione del sito di Pontignone a
vantaggio dei comuni di cui al comma 1, nonché la vigilanza sull’attività di
conferimento differenziato presso i cantiieri….omissis…”;
- art. 2, comma 4) “il commissario
delegato, per il tramite del Soggetto Attuatore, attua gli interventi previsti
dal Protocollo di Intesa stipulato con il Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, con la
Provincia dell’Aquila e con il Comune dell’Aquila in data 2 dicembre 2010,
concernente le azioni di recupero e riqualificazione ambientale della cava ex teges in località Pontignone di Paganica del Comune dell’Aquila. A tal fine il termine del
31.12.2009 previsto dal Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione
Civile rep n.
16 del 6 agosto 2009 è prorogato sino al termine dello stato di emergenza”;
- art. 2, comma 6, lett. c) “Il
Commissario Delegato per il tramite del Soggetto Attuatore, progetta, realizza
e autorizza, ai sensi dell’art. 208 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. e sentiti i comuni competenti per territorio, siti
di smaltimento e stoccaggio provvisorio dei rifiuti e delle frazioni
merceologiche d cui all’articolo 1, impianti di trattamento degli stessi nonché
opere di recupero ambientale tramite l’utilizzo di rifiuti inerti da
costruzione e demolizione non pericolosi che, a seguito di trattamento, anche
attraverso miscelazione con altri rifiuti non pericolosi, ivi compresi terre e
rocce da scavo non riutilizzate in sito di cui al precedente articolo 1, comma
8 o materiali non aventi proprietà diverse ai sensi dell’art. 181. Comma 4 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.,
presentino livelli di inquinamento non superiori a quelli stabiliti per la
specifica destinazione d’uso della Tabella 1 dell’Allegato V della parte IV,
Titolo V del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.
e risultino conformi al test di cessione da compiersi con il metodo ed in base
ai parametri di cui all’art. 9 del D.M 5.02.1998 e s.m.i.”
- art. 4, comma 3) “gli aggregati
riciclati provenienti dagli impianti di recupero dei rifiuti inerti che abbiano
caratteristiche conformi all’allegato C della Circolare del Ministero
dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare 15 luglio 2005, n,
UL/2005/5205 ed effettivamente utilizzati per le finalità di cui al medesimo
allegato cessano dalla qualifica di rifiuto. Resta ferma, in caso di utilizzo
per interventi di recupero ambientale, la conformità a quanto previsto dalla
legislazione vigente in materia di messa in sicurezza, bonifica e ripristino
ambientale dei siti inquinati in funzione della specifica destinazione d’uso
del sito da recuperare;
- art. 2, comma 6, lett. f) “il Soggetto
Attuatore, inoltre, si avvale degli uffici regionali e provinciali per
l’espletamento delle attività connesse con la gestione dei rifiuti…omissis…”
VISTO il “Piano per la
gestione delle macerie e rocce da scavo derivanti dagli interventi di prima
emergenza e ricostruzione”, redatto dal Soggetto Attuatore in ottemperanza
dell’art. 2 dell’OPCM n. 3923/2011, cosi come modificato dall’OPCM n.
4014/2012;
VISTA la nota prot.n. 1853/STM del 26.04.2011 con la quale il Commissario
Delegato per la ricostruzione trasmette all’ASM SpA il progetto di
riqualificazione ambientale redatto dalla SOGESID SpA richiedendo alla stessa
ASM SpA di: “…omissis… provvedere prime dell’inizio
dei lavori, a richiedere l’autorizzazione al competente Ufficio regionale di
gestione dei rifiuti, avvalendosi delle procedure acceleratorie
previste dall’art. 13 dell’OPCM n. 3853 del 10.03.2010”;
VISTA la nota prot.n. 717 del 18.05.2011 con la quale ASM SpA ha
attivato, presso il competente Servizio regionale per la Valutazione Impatto
Ambientale (VIA), la procedura di verifica di Assoggettabilità (V.A) ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i;
PRESO ATTO che ASM SpA,
con nota prot.n. 729 del 18.05.2011 ha richiesto al
Commissario Delegato per la ricostruzione, alla Struttura Tecnica di Missione,
alla Struttura per la Gestione dell’Emergenza, al Comune dell’Aquila, alla
Provincia dell’Aquila ed alla SOGESID SpA, di fornire, in particolare, i seguenti chiarimenti:
1. ai sensi dell’OPCM n. 3857 del
10.03.2010 e dell’OPCM n. 3767 del 15.05.2009 i termini per provvedere alla
rimozione dei materiali di cui all’art. 1, comma 2 dell’OPCM n. 3767 citata;
2. le procedure e le modalità di gara da
espletare per effettuare il conferimento dei rifiuti, se le stesse dovranno
prevedere l’avvio del materiale depositato a recupero o smaltimento e la
copertura finanziaria da indicare nel bando di gara;
3. la possibilità di poter accelerare
l’acquisizione dell’impianto mobile di frantumazione e vagliatura al fine di
poter ottemperare alle richieste, tra cui quelle del Comune dell’Aquila,
Assessorato allo sport, di materiale idoneo alla realizzazione dello strato di
posa di fondazioni per nuove strutture, facendo presente che l’impianto
indicato nel capitolato per la fornitura degli impianti mezzi e forniture di cui al progetto redatto
dalla SOGESID SpA (elaborato “O”), necessita delle previste autorizzazioni per
cui la tempistica di utilizzo, tra esperimento delle gara di acquisizione e
successive autorizzazioni, consiglia di valutare il ricorso a modalità di
acquisizione diverse, tra cui il nolo a freddo o a caldo, di impianti già in
possesso di autorizzazione;
VISTA la nota prot.n. 2472/STM del 08.06.2011, con la quale il
Commissario Delegato per la Ricostruzione invita ASM SpA a porre in essere,
senza ulteriore indugio, gli interventi urgenti nell’area della cava “Ex Teges”, previsti nel progetto redatto dalla SOGESID SpA;
PRESO ATTO della nota prot.n. 717 del 18.05.2011 con la quale ASM SpA ha
avanzato, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006
e s.m.i., domanda di autorizzazione unica per la realizzazione e gestione di un “Polo
Impiantistico” per il trattamento delle macerie prodotte dal sisma del
06.04.2009, concernente un impianto di recupero (R13 – R5), per la produzione
di materia prima seconda (M.P.S.) e per la
realizzazione del ripristino ambientale
della cava denominata “Ex Teges” (invaso n. 1 e 2 ),
ubicata in loc. “Pontignone di Paganica” del Comune dell’Aquila in aree
ricadenti ai fogli catastali n. 15 e 27 e sulle seguenti particelle:
INVASO |
FOGLIO |
PARTICELLE |
|
1 |
15 |
Particelle in
disponibilità in virtù del Decreto n. 69 del Commissario Delegato per la Ricostruzione
e del verbale di accertamento dello
stato di consistenza e di immissione
in possesso redatti in data 1.08.2011 |
305, 347, 348, 349,
350, 351, 352, 353, 354, 355, 356, 357, 358, 359, 360, 361, 362, 363, 364,
365, 366, 367, 368, 369, 370. 371, 372, 373, 415, 487, 499, 500, 501, 506,
507, 586, 587, 685, 710, 711, 712, 713. |
2 |
27 |
Particelle in
disponibilità in virtù del Decreto n. 70 del Commissario Delegato per la
Ricostruzione e del verbale di accertamento
dello stato di consistenza e di
immissione in possesso redatti in data 1.08.2011 |
323, 324, 325, 326,
327, 329, 330, 335, 336, 337, 338, 339, 340, 341, 626, 627, 628, 629, 630,
631, 845, 846, 847, 983, 894, 895. |
VISTA la documentazione
inviata in allegato alla domanda di autorizzazione unica, costituita dai
seguenti elaborati progettuali:
ELABORATI DESCRITTIVI
- Elaborato A: Relazione generale
- Elaborato B: Considerazioni Geologico
– Tecniche per la mitigazione del rischio di distacco di materiali dai fronti e
versanti della cava;
- Elaborato C: Relazione sull’impianto
elettrico;
- Elaborato D: Rilievo fotografico;
- Elaborato E: Relazione di
Compatibilità Ambientale;
- Elaborato F: Piano di sicurezza e
coordinamento;
- Elaborato G: Computo metrico
estimativo;
- Elaborato H: Analisi dei Prezzi;
- Elaborato I: Elenco dei prezzi
unitari;
- Elaborato J: Quadro dell’incidenza
percentuale della quantità di manodopera;
- Elaborato K: Fornitura impianti, mezzi
e attrezzature - prezzi a base di gara;
- Elaborato L : Quadro economico;
- Elaborato M: Cronoprogramma;
- Elaborato N: Capitolato speciale
d’appalto;
- Elaborato O: Capitolato per la
fornitura di impianti, mezzi e attrezzature;
ELABORATI GRAFICI
- Elaborato n. 1 : Inquadramento
territoriale – corografia;
- Elaborato n. 2 : Planimetria generale
dell’area di intervento;
- Elaborato n. 3: Planimetria catastale;
- Elaborato n. 4 : Planimetria stato
attuale;
- Elaborato n. 5 : Planimetria
interventi di progetto;
- Elaborato n. 6: Interventi di
mitigazione del rischio di distacco di materiali dai versanti della cava;
- Elaborato n. 7: ampliamento aree
impermeabilizzate;
- Elaborato n. 8: Opere Tipo;
- Elaborato n. 9 Layout di cantiere.
DATO ATTO che è stato
individuato come responsabile del procedimento istruttorio, ai sensi delle
disposizioni della L. 241/1990 e s.m.i., il dirigente
del Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo;
DATO ATTO che il SGR
della Regione Abruzzo secondo le disposizioni dell’art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e della L.
241/1990 e s.m.i., ha comunicato, con nota prot.n. RA/123862 del 9.06.2011 e successiva nota
integrativa del 16.06.2011, inviata via e-mail, l’avvio del procedimento
istruttorio ed ha convocato un’apposita Conferenza dei Servizi per il giorno
23.06.2011;
VISTO il verbale della
riunione della Conferenza dei Servizi (CdS) del 23.06.2011;
PRESO ATTO che nella
suddetta Conferenza è emerso che: “omissis …
i presenti concordano che il procedimento istruttorio viene sospeso al
fine di acquisire da parte del Commissario Delegato il progetto complessivo ai
fini della sua autorizzazione ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs
152/2006 e s.m.i. Al fine di acquisire, altresì,
chiarimenti in merito alla progettazione della viabilità collegata al sito in
esame ed al relativo soggetto titolare del procedimento anche ai fini VIA,
richiedono al Commissario Delegato per la Ricostruzione l’avvio delle procedure
definitive di occupazione d’urgenza ed acquisizione delle aree interessate dal
progetto complessivo di ripristino ambientale, nonché l’emanazione di un OPCM
da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri che equipari il progetto
complessivo finalizzato al ripristino dell’area e della viabilità connessa alla
deroga normativa (tempistica) già ammessa ai sensi dell’art. 1, comma 3
dell’OPCM 3767/2009 in considerazione del fatto che l’attività da svolgere nel
sito in esame è riferita ad operazioni di recupero di rifiuti. La CdS chiede, altresì, la Commissario Delegato per la
Ricostruzione di emanare uno specifico provvedimento che chiarisca in modo
univoco i procedimenti riferiti alle analisi e campionamento dei materiali e
delle procedure per la gestione dei flussi dei rifiuti costituenti le macerie”;
PRESO ATTO della
documentazione consegnata in sede di CdS dal Comune
dell’Aquila, agli atti del SGR, e dei provvedimenti che hanno consentito l’uso
del sito in esame;
VISTE le seguenti note
del Commissario Delegato per la Ricostruzione e nello specifico:
- nota prot.n.
2797/STM del 29.06.2011, con la quale è stato richiesto alla ex Struttura
Tecnica di Missione a procedere, in merito alle procedure ablative delle aree
interessate dal progetto in esame, agli adempimenti per i quali è stata
incaricata con nota prot.n. 1962/STM del 18.05.2011;
- nota prot.n.
2859/STM del 01.07.2011, con la quale è stato richiesto di disciplinare le
modalità di analisi e campionamento dei materiali e delle procedure per la
gestione dei flussi dei rifiuti costituenti le macerie;
- nota prot.n.
2833/STM del 01.07.2011, con la quale si richiede all’Amministrazione
Provinciale dell’Aquila di accelerare le procedure finalizzate a definire ed
approvare io tracciato per la viabilità di accesso al sito di stoccaggio
temporaneo della cava “Ex Teges”;
VISTA la nota della
SOGESID SpA prot.n. 003689 del 15.09.2011;
VISTA la nota prot.n. 1627 dell’11.10.2011 con la quale l’ASM SpA, in
ottemperanza a quanto disposto in sede di CdS del
23.06.2011, ha trasmesso il “piano di esercizio” del sito in esame;
DATO ATTO che con nota prot.n. RA/253449 del 6.12.2011 e successiva nota inviata
via e-mail del 16.12.2011, il SGR della Regione Abruzzo ha provveduto a
convocare apposita CdS per il 21.12.2012, richiedendo
ad ASM SpA di trasmettere a tutti gli Enti individuati dal Responsabile del procedimento
copia della documentazione integrativa richiesta in sede di CdS
del 23.06.2012;
VISTA la nota prot.n. 2032 del 9.12.2011
con la quale ASM SpA, in ottemperanza alle disposizioni della CdS del 23.06.2012 e
di quanto richiesto dal SGR con nota prot.n.
RA/253449 del 6.12.2011, ha trasmesso la seguente documentazione da intendersi
sostitutiva di quanto precedentemente trasmesso e nello specifico:
ELABORATI DESCRITTIVI
- Elaborato A: Relazione generale;
- Elaborato B: Relazione tecnica
- Elaborato C: Relazione Geologica,
Geomorfologia ed Idrogeologica;
- Elaborato D: Relazione Idrologica ed
idraulica;
- Elaborato E: Relazione geotecnica e
sismica;
- Elaborato F: Studio di inserimento
urbanistico;
- Elaborato G: Studio di fattibilità
ambientale;
- Elaborato H: Relazione paesaggistica;
- Elaborato I: Cronoprogramma;
- Elaborato J: Documentazione
fotografica.
ELABORATI GRAFICI
- Elaborato n. 1: Corografia di
inquadramento;
- Elaborato n. 2: Corografia generale;
- Elaborato n. 3: Planimetria con
ubicazione delle indagini geologiche, geotecniche e ambientali;
- Elaborato n. 4: Carta geologica;
- Elaborato n. 5: Carta geomorfologia;
- Elaborato n. 6: Carta idrogeologica;
- Elaborato n. 7: Corografia dei bacini;
- Elaborato n. 8: Rilievo planoaltimetrico con ubicazione coni ottici;
- Elaborato n. 9: Planimetria catastale;
- Elaborato n. 10: Fase 1: ampliamento
piazzale a quota ingresso invaso n. 1 – planimetria;
- Elaborato n. 11: Fase 1: ampliamento
piazzale a quota ingresso invaso n. 1 – sezioni;
- Elaborato n. 12: Fase 2: messa in sicurezza scarpate
invaso n. 2 – Planimetria e profilo;
- Elaborato n. 13: Fase 2: messa in sicurezza scarpate
invaso n. 2 – Sezioni;
- Elaborato n. 14: Fase 2:
invaso n. 2 riempimento fino a q.ta 608.00 – Planimetria e profilo;
- Elaborato n. 15: Fase 2:
invaso n. 2 riempimento fino a q.ta 608.00 – Sezioni;
- Elaborato n. 16: Fase 3:
messa in sicurezza scarpate invaso n. 1 – Planimetria e profilo;
- Elaborato n. 17: Fase 3:
messa in sicurezza scarpate invaso n. 1 – Sezioni 1/2;
- Elaborato n. 18: Fase 3:
messa in sicurezza scarpate invaso n. 1 – Sezioni 2/2;
- Elaborato n. 19: Riempimento invaso 1 q.ta
594.00 e messa in sicurezza scarpate – Planimetrie e profili;
- Elaborato n. 20: Riempimento invaso 1 q.ta
594.00 e messa in sicurezza scarpate – Sezioni;
- Elaborato n. 21: Fase 3 : Invaso n. 1 post – operam –Planimetria e profilo;
- Elaborato n. 22: Fase 3 : Invaso n. 1 post – operam –Sezioni;
- Elaborato n. 23: Fase 4 : Invaso n. 2 post – operam - Planimetria
e profilo;
- Elaborato n. 24: Fase 4 : Invaso n. 2 post – operam - Sezioni;
PRESO ATTO di quanto
emerso in sede di CdS del 21.12.2011 e nello
specifico:
Omissis
Procedura di esproprio
del sito – contenzioso
Il Soggetto Attuatore,
Dott. Ing. Romano relaziona relativamente alla problematica esproprio delle
aree in parola. Chiarisce che la sospensiva del TAR ha riguardato il solo
Decreto n. 69/2011, in riferimento all’apposizione del vincolo all’esproprio,
in relazione a quanto previsto dall’art. 7 della L. 241/1990 che prevede nelle
procedure di esproprio il coinvolgimento delle parti. F presente che il TAR si
pronuncerà nel merito il 12.10.2012 e che la gestione del sito attualmente è
svolta alla luce di una procedura di occupazione temporanea d’urgenza,
finalizzata all’esproprio, con scadenza al 31.12.2011 ed in corso di rinnovo.
Procedura di sito
contaminato
Il rappresentante della
Regione evidenzia che nella relazione SOGESID, è riportato un superamento sulle
acque sotterranee (IPA) rilevati sui piezometri ubicati nell’area tra l’invaso
1 e l’invaso 2, a tal riguardo si chiede ai proponenti quando sono state
effettuate le analisi e se siano state avviate le procedure ai sensi del Titolo
V del D.Lgs 152/2006. Si chiarisce che le analisi
sono state eseguite nel mese di agosto 2011 e che i piezometri sono stati
realizzati al fine del monitoraggio del sito anche in fase di gestione. Si fa
presente inoltre che sono state eseguite analisi sui cumuli delle macerie stoccate
nel deposito dell’invaso 1 e per alcuni di essi sono state riscontrati gli
stessi superamenti di idrocarburi. È necessario approfondire la correlazione
tra i superamenti riscontrati sulle
macerie con quelli riscontrati sulla falda e con quanto altro presente
nell’intorno dell’area e afferibile, seppure in via di ipotesi, alla presenza
degli inquinanti. Si invita il gestore del sito ad attivare immediatamente le
procedure ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs 152/2006 e
s.m.i. Il soggetto attuatore si impegna ad
individuare le amministrazioni competenti per l’attivazione della suddetta
procedura. Si precisa che le verifiche di cui alla suddetta norma, sono
propedeutiche alla conclusione della procedura di V.A.
dell’impianto mobile e conseguentemente per il rilascio della autorizzazione ai
sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Si precisa, altresì, che il ripristino ambientale
non potrà avvenire prescindendo dai risultati della caratterizzazione di cui
all’art. 242 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.
Procedura Valutazione
di Assoggettabilità
Il rappresentante
dell’ufficio Valutazione Impatto Ambientale (VIA), fa presente che la Ditta CSA
ha attivato la procedura di Valutazione di Assoggettabilità (V.A.) per l’installazione di un impianto di recupero mobile
(R5) nel sito di deposito temporaneo in
parola, ove è prevista la realizzazione del progetto di cui ai lavori del
presente tavolo. Lo stesso, pertanto, chiede se il progetto presentato sie riferibile esclusivamente all’attività di ripristino
ambientale, ovvero ricomprenda anche l’attività di trattamento delle macerie.
Nella seconda ipotesi la Ditta ASM dovrà attivare apposita procedura di
Valutazione di Assoggettabilità (V.A.) ai sensi di
quanto disposto dal D.Lgs n. 4/2008. Si chiarisce che
il progetto in esame riguarda esclusivamente l’attività di ripristino
ambientale della cava, mentre l’attività di recupero R5 verrà eseguita tramite tramite l’utilizzo di un impianto mobile autorizzato ai
sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., con l’attivazione di specifiche campagne di
attività, all’interno del sito in argomento, tenendo conto che la campagna di
attività è legata alle specifiche esigenze della gestione delle macerie del
sisma del 6.04.2009, anche in relazione all’art.9, comma 5 del D.L 39/2009 convertito in legge n. 77/2009.
Conclusioni
A conclusione della
seduta, la CdS, esprime all’unanimità dei presenti,
il parere favorevole condizionato all’esito positivo delle predette procedure,
fatti salvi i diritti dei terzi. L’Ing Serafino
Martini dichiara che l’autorità Competente in materia di VIA è un organo
collegiale denominato CRR-VIA. In tal senso di invita il SGR ad acquisire i
provvedimenti definitivi conseguenti a dette procedure e di procedere ove
possibile all’emanazione del provvedimento autorizzativo.
Relativamente al piano di gestione dell’impianto e della caratterizzazione dei
rifiuti, la CdS rinvia ad un esame puntuale da
tenersi, tra il soggetto attuatore – Amministrazione provinciale dell’Aquila –
ARTA su proposta di ASM…..omissis”;
PRESO ATTO dei pareri
favorevoli espressi in sede di CdS da parte dei
rappresentanti dell’ARTA Abruzzo, della Provincia dell’Aquila e del Comune
dell’Aquila, condizionati alle definizioni delle procedure evidenziate in sede
di CdS;
PRESO ATTO alla lucedi quanto emerso in sede di CdS,
che il progetto in esame riguarda esclusivamente l’attività di messa in riserva
R13 e di ripristino ambientale del sito “Ex Teges”,
tramite l’utilizzo di materia prima
seconda (MPS) derivante dall’attività di un impianto mobile di recupero (R5)
installato in sito tramite l’attivazione di specifiche campagne di attività ai
sensi dell’art. 208, comma 15 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;
EVIDENZIATO pertanto,
che per il progetto in esame non è necessaria l’attivazione della procedura di
valutazione di assoggettabilità (VA) ai sensi del D.Lgs
152/06 e s.m.i., che invece necessita per l’attività
per l’installazione di specifiche campagne mobili di trattamento delle macerie
nel sito in esame;
CONSIDERATO che ai
sensi dell’art. 4, comma 3) dell’OPCM n. 4014 del 23.03.2012, gli aggregati
riciclati provenienti dagli impianti di recupero dei rifiuti inerti che abbiano
caratteristiche conformi all’Allegato C della Circolare del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 15 luglio 2005, n,
UL/2005/5205 ed effettivamente utilizzati per le finalità di cui al medesimo
allegato cessano dalla qualifica di rifiuto. Resta ferma, in caso di utilizzo
per interventi di recupero ambientale, la conformità a quanto previsto dalla
legislazione vigente in materia di messa in sicurezza, bonifica e ripristino
ambientale dei siti inquinati in funzione della specifica destinazione d’uso
del sito da recuperare;
VISTA la nota del
10.01.202 con la quale ASM SpA, in riferimento alla procedura di sito
contaminato evidenziata in sede di CdS del
21.12.2011, ha effettuato la comunicazione ai sensi dell’art. 245 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. quale
gestore del sito in esame e soggetto non responsabile della possibile
contaminazione, nello specifico comunica che: “omissis…L’Aquilana
Società Multiservizi spa, in qualità di gestore del
sito ex Teges, in Pontignone,
a seguito di quanto emerso dalle analisi geognostiche,
geotecniche ed ambientali effettuate nell’ambito della progettazione del
“Ripristino Ambientale della cava ex Teges”, comunica
il superamento delle concentrazioni di soglia di alcuni parametri con
riferimento alla tab. 1 All. 5 Parte IV D.Lgs
152/2006 e s.m.i.”;
PRESO ATTO di quanto
comunicato dalla SOGESID SpA con nota prot.n. 001723
del 05.04.2012, con la quale in base ad ulteriori campagne di monitoraggio
eseguite sul sito e ha valutazioni tecniche ha definito quanto segue:
“omissis
….
- sulla base delle valutazioni e delle
misure sopra esposte si può ritenere ininfluente per l’area dell’invaso n. 1 la
Procedura di sito contaminato avanzata nel corso della Conferenza dei Servizi;
- con riferimento alla discarica
adiacente il secondo invaso è necessario definire di intesa con gli Enti
competenti le misure di intervento da attuare ai fini della messa in
sicurezza/bonifica;
- tanto consente di poter separare
l’attuazione delle procedure per le due aree (1° e 2° invaso) e proseguire,
fermo il rispetto di quanto altro previsto dalla normativa vigente in materia,
con il ripristino ambientale del 1° invaso di discarica … omissis”;
VISTA la nota dell’ASM
SpA, prot.n. 1482 del 21.06.2012, acquisita dal SGR
al prot.n. RA/149411 del 21.06.2012, con la quale
l’ASM SpA, in relazione ad ulteriori campagne di monitoraggio eseguite sul sito
ed a quanto comunicato dalla SOGESID SpA
con nota prot.n. 001723 del 5.04.2012, comunica
quanto segue:
“Omissis ……
- per quanto riguarda l’invaso n. 1 non
appare indicata una relazione tra il materiale conferito nella ex cava teges ed il superamento dei parametri (agosto 2011);
- per quanto riguarda l’invaso n. 1 con
riferimento ai controlli e alle analisi effttuati la
concentrazione non supera il limite della tabella 2 dell’allegato 5 alla parte
IV del D.Lgs 152/2006;
- come indicato da SOGESID SPA, con
riferimento alla procedura di sito contaminato di cui alla comunicazione ai
sensi dell’art. 245 del D.Lgs 152/2006 prot. ASM n. 66 del 10.01.202, restano da definire le
misure da attuare ai fini della bonifica e messa in sicurezza per l’invaso n. 2
…. omissis”;
EVIDENZIATO che, alla
luce delle suddette comunicazioni della SOGESID SpA e della ASM SpA, che la
procedura avviata ai sensi dell’art. 245 del D.Lgs
152/2006 e s.m.i. è riferibile al solo invaso n. 2
del sito denominato “ex Teges”;
DATO ATTO che il
Soggetto Attuatore per la rimozione delle macerie con nota prot.
n. 312/1.1.12 del 24.07.2012, ha trasmesso il verbale della CdS
del 24.07.2012, nella quale è stato approvato, con prescrizioni, il Piano di
Caratterizzazione (PdCa), redatto dalla SOGESID SpA,
a seguito della comunicazione avanzata dall’ASM SpA, ai sensi dell’art. 245 del
D.Lgs. 152/06 e s.m.i., relativo alla caratterizzazione ambientale
della discarica adiacente l’invaso n. 2 della cava “Ex Teges”;
EVIDENZIATO che le
attività di ripristino ambientale dell’invaso n. 2 potranno essere attivate
solo a seguito della realizzazione del PdCA,
approvato in sede di conferenza del 24.07.2012 e della conclusione della
procedura avviata ai sensi dell’att. 245 del D.Lgs
152/06 e s.m.i.;
VISTO il cronoprogramma relativo alle n. 4 fasi di riempimento degli
invasi nN. 1 e 2, riportate al punto 5.2. della
relazione tecnica redatta dalla SOGESID SpA;
EVIDENZIATO che le fasi
nn. 2 e 4, relative al ripristino dell’invaso n. 2
potranno essere realizzate solo a seguito della conclusione delle procedure di
caratterizzazione avviate ai sensi dell’art. 245 del D.Lgs.
152/06 e s.m.i.;
EVIDENZIATO che
l’esercizio dell’invaso n. 1 è condizionato allatrasmissione
di un nuovo crono - programma di
riempimento dello stesso invaso, da attuare nelle more della definizione della
procedura di caratterizzazione dell’invaso n. 2;
EVIDENZIATO che le
attività di conferimento presso il sito in esame (invaso n. 1), sono già in
essere come sito di deposito temporaneo in relazione a quanto stabilito
all’art. 2, coma 4 dell’OPCM n. 4014/2012;
DATO ATTO checon nota prot.n. 725/1.1.6 del
28.12.2012, il Soggetto Attuatore per la rimozione delle macerie ha comunicato
quanto segue:
“Omissis …
Con riferimento a
quanto rappresentato relativamente all’oggetto, si comunica che l’area dell’ex
cava teges” è disponibile in forza:
1. dei decreti n. 69 e n. 70 del 14 luglio
2011 del Commissario Delegato per la Ricostruzione – Presidente della Regione
Abruzzo;
2. dei verbali di accertamento dello stato
di consistenza e di immissione in possesso redatti in data 1 agosto 2011 ed
acquisiti dall’Agenzia del Territorio de L’Aquila con protocolli n. 5331
dell’8.8.2011, n. 5336 dell’8.8.2011
Si specifica inoltre
che:
- il quantitativo in ingresso
giornaliero delle macerie non sarà superiore a 2000 tonn./giorno;
- il quantitativo massimo di macerie
stoccate come messa in riserva (R13) avrà la potenzialità di 500.000 tonnellate… omissis”;
DATO ATTO che con la
nota suddetta è stato trasmesso il: “Manuale Operativo per la gestione dei
materiali provenienti dai crolli e dalle demolizioni conseguenti al sisma del
2009 per l’intervento di ripristino ambientale della cava ex teges” ed il relativo parere rilasciato dall’ARTA –
Distretto Provinciale dell’Aquila, prot.n. 5119 del
10.07.2012;
PRESO ATTO del parere
tecnico favorevole espresso dall’ARTA - Distretto Provinciale dell’Aquila,
relativamente al documento “Manuale Operativo per la gestione dei materiali
provenienti dai crolli e dalle demolizioni conseguenti al sisma del 6.04.2009
per l’intervento di ripristino della cavaex teges”, nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
“Omissis ….
- dovrà essere garantita e documentata
la rintracciabilità dei vari lotti di rifiuto da sottoporre a caratterizzazione
analitica: i relativi rapporti di prova dovranno essere conservati presso gli
uffici dell’ASM SPA e messi a disposizione, su richiesta, agli Enti preposti al
controllo. Le campagne di campionamento dovranno essere comunicate all’ARTA
Abruzzo competente per territorio con sufficiente anticipo, anche per il
tramite di fax o mail. Entro il mese di marzo di ogni anno dovrà essere
trasmessa al Distretto Provinciale ARTA Abruzzo di l’Aquila ed
all’Amministrazione provinciale – Settore Ambiente, una relazione riepilogativa
delle lavorazioni effettuate nell’annualità precedente comprensiva dei
quantitativi dei rifiuti trattati, dei risultati degli accertamenti analitici
effettuati sui singoli lotti prima e dopo le operazioni di trattamento come
previsto dal manuale operativo in parola, la destinazione finale (idoneità o
meno del recupero o smaltimento) .. omissis”;
RICHIAMATE ledisposizioni dell’art. 14 ter,
comma 7 della L. 241/1990 e s.m.i., cosi come
modificato dal D.L. 78 del 31.05.2010, che testualmente recita: “si considera
acquisito l’assenso dell’amministrazione, ivi comprese quelle preposte alla
tutela della salute e della pubblica incolumità e alla tutela ambientale,
esclusi i provvedimenti in materia di VIA, VAS, AIA, paesaggistico
territoriale, il cui rappresentante, all’esito dei lavori della conferenza, non
abbia espresso definitivamente la volontà dell’amministrazione rappresentata”;
ACCERTATA la regolarità
tecnico-amministrativa della procedura seguita e valutata la legittimità del
presente provvedimento.
VISTA la dichiarazione
sostitutiva di certificazioni trasmessa dalla ASM SpA ai sensi delle
disposizioni della DGR n. 1227 del 29.11.2007 e s.m.i.;
CONSIDERATO pertanto,
che dall’esame della documentazione prodotta dalla ASM SpA non risultano
elementi ostativi al rilascio dell’autorizzazione in oggetto;
VISTA la Legge
07.08.1990, n. 241 e s.m.i. “ Nuove norme in materia
di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi”;
VISTA la L.R. 14.09.1999, n. 77 “Norme in materia di organizzazione
e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;
ACCERTATA la regolarità
tecnico-amministrativa della procedura seguita e valutata la legittimità del
presente provvedimento;
DECRETA
Per le motivazioni
espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:
di APPROVARE ai sensi
dell’art art. 2, comma 6, lett. c)dell’OPCM
n. 4014 del 23 marzo 2012 il progetto di un impianto per la messa in
riserva (R13) delle macerie prodotte dal sisma del 06.04.2009 e del ripristino
ambientale del sito denominato “Ex Teges” (invaso n.
1 e n. 2), ubicato in loc. “Pontignone di Paganica” del Comune dell’Aquila (AQ), secondo gli
elaborati descrittivi e grafici che seguono, in aree ricadenti al foglio
catastale n. 15 e sulle seguenti particelle:
INVASO |
Attività |
FOGLIO |
PARTICELLE |
|
1 |
Messa in riserva
(R13) e Ripristino ambientale |
15 |
Particelle in
disponibilità in virtù del Decreto n. 69 del Commissario Delegato per la
Ricostruzione e del verbale di accertamento
dello stato di consistenza e di
immissione in possesso redatti in data 1.08.2011. |
305, 347, 348, 349,
350, 351, 352, 353, 354, 355, 356, 357, 358, 359, 360, 361, 362, 363, 364,
365, 366, 367, 368, 369, 370. 371, 372, 373, 415, 487, 499, 500, 501, 506,
507, 586, 587, 685, 710, 711, 712, 713. |
2 |
Ripristino ambientale |
27 |
Particelle in
disponibilità in virtù del Decreto n. 70 del Commissario Delegato per la
Ricostruzione e del verbale di accertamento
dello stato di consistenza e di
immissione in possesso redatti in data 1.08.2011. |
323, 324, 325, 326,
327, 329, 330, 335, 336, 337, 338, 339, 340, 341, 626, 627, 628, 629, 630,
631, 845, 846, 847, 983, 894, 895. |
ed in conformità ai
seguenti elaborati progettuali:
ELABORATI DESCRITTIVI
- Elaborato A: Relazione generale;
- Elaborato B: Relazione tecnica
- Elaborato C: Relazione Geologica,
Geomorfologia ed Idrogeologica;
- Elaborato D: Relazione Idrologica ed
idraulica;
- Elaborato E: Relazione geotecnica e
sismica;
- Elaborato F: Studio di inserimento
urbanistico;
- Elaborato G: Studio di fattibilità
ambientale;
- Elaborato H: Relazione paesaggistica;
- Elaborato I: Cronoprogramma;
- Elaborato J: Documentazione
fotografica
- Relazione: Manuale operativo per la
gestione dei materiali provenienti dai crolli e dalle demolizioni conseguenti
al sisma del 6.04.2009 per l’intervento di ripristino ambientale della cava Ex Teges.
ELABORATI GRAFICI
- Elaborato n. 1: Corografia di
inquadramento;
- Elaborato n. 2: Corografia generale;
- Elaborato n. 3: Planimetria con
ubicazione delle indagini geologiche, geotecniche e ambientali;
- Elaborato n. 4: Carta geologica;
- Elaborato n. 5: Carta geomorfologia;
- Elaborato n. 6: Carta idrogeologica;
- Elaborato n. 7: Corografia dei bacini;
- Elaborato n. 8: Rilievo planoaltimetrico con ubicazione coni ottici;
- Elaborato n. 9: Planimetria catastale;
- Elaborato n. 10: Fase 1: ampliamento
piazzale a quota ingresso invaso n. 1 – planimetria;
- Elaborato n. 11: Fase 1: ampliamento
piazzale a quota ingresso invaso n. 1 – sezioni;
- Elaborato n. 12: Fase 2: messa in sicurezza scarpate
invaso n. 2 – Planimetria e profilo;
- Elaborato n. 13: Fase 2: messa in sicurezza scarpate
invaso n. 2 – Sezioni;
- Elaborato n. 14: Fase 2:
invaso n. 2 riempimento fino a q.ta 608.00 – Planimetria e profilo;
- Elaborato n. 15: Fase 2:
invaso n. 2 riempimento fino a q.ta 608.00 – Sezioni;
- Elaborato n. 16: Fase 3:
messa in sicurezza scarpate invaso n. 1 – Planimetria e profilo;
- Elaborato n. 17: Fase 3:
messa in sicurezza scarpate invaso n. 1 – Sezioni 1/2;
- Elaborato n. 18: Fase 3:
messa in sicurezza scarpate invaso n. 1 – Sezioni 2/2;
- Elaborato n. 19: Riempimento invaso 1 q.ta
594.00 e messa in sicurezza scarpate – Planimetrie e profili;
- Elaborato n. 20: Riempimento invaso 1 q.ta
594.00 e messa in sicurezza scarpate – Sezioni;
- Elaborato n. 21: Fase 3 : Invaso n.1 post – operam –Planimetria e profilo;
- Elaborato n. 22: Fase 3 : Invaso n.1 post – operam –Sezioni;
- Elaborato n. 23: Fase 4 : Invaso n.2 post – operam - Planimetria
e profilo;
- Elaborato n. 24: Fase 4 : Invaso n.2 post – operam - Sezioni;
presentato da ASM SpA,
con sede legale ubicata in via dell’Industria snc della Zona Industriale di Bazzano del Comune dell’Aquila (AQ);
2) di AUTORIZZARE ai sensi dell art. 2, comma 6, lett. c)dell’OPCM n. 4014 del 23 marzo 2012 la realizzazione e
l’eserciziodell’impianto di messa in riserva (R13) ed
la realizzazione del ripristino ambientale della cava denominata “Ex Teges” (invaso n. 1 e n. 2 ) nel rispetto degli elaborati
di cui al precedente punto 1);
3) di STABILIRE che l’autorizzazione di
cui al punto 2), in relazione alle attività già svolte e da svolgere nel sito
in oggetto, ha validità di 3 (tre) anni
rinnovabili, a decorrere dalla data di notifica all’ASM SpA del presente
provvedimento;
4) di STABILIRE che l’autorizzazione di
cui al punto 2) è concessa nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
- dovrà essere garantita e documentata
la rintracciabilità dei vari lotti di rifiuto da sottoporre a caratterizzazione
analitica: i relativi rapporti di prova dovranno essere conservati presso gli
uffici dell’ASM SpA e messi a disposizione, su richiesta, agli Enti preposti al
controllo. Le campagne di campionamento dovranno essere comunicate all’ARTA
Abruzzo competente per territorio con sufficiente anticipo, anche per il
tramite di fax o mail. Entro il mese di marzo di ogni anno dovrà essere
trasmessa al Distretto Provinciale ARTA Abruzzo di l’Aquila ed
all’Amministrazione Provinciale – Settore Ambiente, una relazione riepilogativa
delle lavorazioni effettuate nell’annualità precedente comprensiva dei
quantitativi dei rifiuti trattati, dei risultati degli accertamenti analitici
effettuati sui singoli lotti prima e dopo le operazioni di trattamento come
previsto dal manuale operativo in parola, la destinazione finale (idoneità o
meno del recupero o smaltimento);
- tutti i rifiuti conferiti presso
l’impianto per l’attività di messa in riserva, devono essere utilizzati a
seguito di apposito recupero (R5) da realizzare tramite l’attivazione di
apposite campagne di impianti mobili conformemente alle disposizioni di cui
all’art. 208, comma 15) del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., per il ripristino ambientale della cava ex teges (invasi 1 e 2);
5) di STABILIRE chepossono
essere conferiti i rifiuti identificabili, esclusivamente per le fasi di
raccolta e trasporto, con il CER 200399, secondo le disposizioni di cui
all’art.1, comma 2 dell’OPCM n. 4014 del 23.03.2012, per la loro successiva
caratterizzazione e classificazione con l’assegnazione del corrispondente CER,
conformemente a quanto descritto e stabilito nell’elaborato denominato:
“Manuale operativo per la gestione dei materiali provenienti dai crolli e dalle
demolizioni conseguenti al sisma del 6.04.2009 per l’intervento di ripristino ambientale
della cava ex teges”;
6) di STABILIRE che il CER 200399, a
seguito di caratterizzazione possa essere classificato con uno dei CER elencati
nella suddetta tabella, da intendersi, comunque, non esaustiva:
CER |
Denominazione |
Operazione
di recupero |
170101 |
Cemento |
R13 |
170102 |
Mattoni |
R13 |
170103 |
Mattonelle e
ceramiche |
R13 |
170107 |
Miscugli o scorie di
cemento, mattoni, mattonelle, e ceramiche diverse da quelle di cui alla voce
170106 |
R13 |
170302 |
Miscele bituminose,
diverse da quelle di cui alla voce 170301 |
R13 |
170504 |
Terra e rocce,
diverse da quelle di cui alla voce 170503 |
R13 |
170604 |
Materiali isolanti
diversi da quelli di cui alle voci 170601 e 170603 |
R13 |
170802 |
Materiali da
costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 170801* |
R13 |
170904 |
Rifiuti misti delle
attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci
170901*, 170902* e 170903* |
R13 |
7) di
STABILIRE che l’operazione di recupero (R5) dei rifiuti conferiti e caratterizzati
conformemente a quanto stabilito nel precedente punto 5), può avvenire tramite
l’installazione nel sito di un impianto di trattamento mobile tramite
l’attivazione di specifiche campagne di attività ai sensi dell’art. 208, comma
15 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;
8) di STABILIRE per l’impianto di messa in
riserva R13 le seguenti potenzialità giornaliere ed istantanee;
- potenzialità massima di rifiuti
conferibili presso l’impianto: 2.000 t/g;
- potenzialità istantanea dell’impianto:
500.000 t.
9) di STABILIRE che il ripristino
ambientale dell’invaso n. 2, potrà avvenire solo a seguito della realizzazione
del Piano di Caratterizzazione (PdCa), approvato in
sede di CdS del 24.07.2012 e della conclusione della
procedura avviata ai sensi dell’art. 245 del D.Lgs.
152/06 e s.m.i.;
10) di STABILIRE che l’esercizio
dell’impianto di messa in riserva R13 è preceduto dall’invio allo scrivente
Servizio della seguente documentazione:
10.1)
La documentazione attestante la prestazione delle garanzie finanziarie in
conformità a quanto stabilito nel seguente punto 13);
10.2)trasmissione
di un nuovo crono - programma di
riempimento dell’invaso n. 1, da attuare
nelle more della definizione della procedura di caratterizzazione dell’invaso
n. 2;
10.3)
Comunicazione alla quale deve essere
allegata una dichiarazione del direttore dei lavori il quale attesta:
- 10.3.1) L’ultimazione delle opere in
conformità al progetto approvato;
- 10.3.2) L’avvenuta effettuazione con
esito positivo della verifica di idoneità funzionale;
- 10.3.3) Il nominativo del Responsabile
della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze
tecniche;
11) di DISPORRE che entro centottanta giorni
dalla comunicazione di avvio dell’impianto riferita alle singole linee
impiantistiche, salvo proroga accordata su motivata istanza dell’interessato,
il soggetto autorizzato alla realizzazione di cui al punto 2) deve presentare
il certificato di collaudo dell’impianto stesso. Il certificato di collaudo
deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della tipologia di
impianto:
11.1)
La conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;
11.2)
La funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento,
trattamento e recupero in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da
smaltire o da recuperare;
11.3)
L’idoneità delle singole opere civile ed elettromeccaniche dell’impianto a
conseguire i rispettivi risultati funzionali;
11.4)
Il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e
di massima potenzialità;
11.5)
L’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di
quelli prescritti come condizione nel provvedimento di approvazione;
11.6)
Le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui
rifiuti da trattare, da recuperare o da smaltire, sui rifiuti prodotti, sui
materiali recuperati, sulle emissioni e sugli scarichi, come specificazione dei
valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri
operativi;
12) di PRESCRIVERE che nell’impianto oggetto
della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività
afferenti alla gestione dei rifiuti e, così come già previsto dalle vigenti
norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o attività di gestione deve
essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;
13) di OBBLIGARE la Ditta a prestare prima
dell’avvio dell’impianto adeguate
garanzie finanziarie ai sensi della DGR n. 790/2007 e s.m.i.;
14) di PRECISARE che la presente
autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni:
14.1)
Deve essere evitato ogni danno o pericolo per la salute, la incolumità, il
benessere e la sicurezza della collettività e dei singoli;
14.2)
Deve essere garantito il rispetto delle esigenze igienico sanitarie ed evitato
ogni rischio di inquinamento dell’aria, dell’acqua del suolo e del sottosuolo,
nonché ogni inconveniente derivante da rumori ed odori;
14.3)
Devono essere salvaguardate la fauna e la flora e deve essere evitato ogni
degrado dell’ambiente e del paesaggio;
14.4)
Devono essere promossi, con l’osservanza di criteri di economicità ed
efficienza, sistemi tendenti a favorire il riciclo, il riutilizzo ed il
recupero di materie prime ed energia;
15) di RICHIAMARE la Ditta ASM SPA. al
rispetto, per quanto applicabili, degli obblighi previsti dall’art. 189
(Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e alla
trasmissione con cadenza semestrale, alla Provincia di L’Aquila ed all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Distretto
Provinciale di L’Aquila di una comunicazione concernente la quantità dei
rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione, in conformità con
le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 778 del
11.10.2010;
16) di RICHIAMARE la Ditta ASM SPA srl
all’osservanza di quanto previsto dal
D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, avente per oggetto “Regolamento recante
istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” e s.m.i.;
17) di DARE ATTO che l’inosservanza delle
prescrizioni contenute nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei
provvedimenti previsti dall’art. 208 comma 13) del Decreto Legislativo
03.04.2006 n° 152 e s.m.i.
e dell’art. 45 comma 16) della Legge Regionale 19.12.2007 n°
45 e s.m.i.;
18) di FARE SALVE eventuali e ulteriori
autorizzazioni, visti pareri, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri
Enti e Organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti in materia.
Sono fatti salvi, infine eventuali diritti di terzi;
19) di REDIGERE il presente provvedimento in
numero due originali, di cui un esemplare viene notificato, ai sensi di legge,
alla Ditta ASM SPA via dell’industria snc della zona industriale di Bazzano del Comune dell’Aquila (AQ);
20) di TRASMETTERE copia del presente
provvedimento al Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo, al Comune di L’Aquila, alla SOGESID SPA,
all’Amministrazione Provinciale di L’Aquila, all’A.R.T.A.
Sede Centrale di Pescara ed all’A.R.T.A.
Distretto di L’Aquila;
21) di TRASMETTERE,altresì, ai sensi
dell’art. 208, comma 18 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. copia del presente provvedimento all’Albo Nazionale
Gestori Ambientali Sezione Regionale Abruzzo c/o Camera di Commercio Industria
Artigianato Agricoltura di L’Aquila;
22) di DISPORRE la pubblicazione del presente
provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino
Ufficiale della Regione Abruzzo;
Contro il presente
provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo
Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato
entro centoventi giorni dalla notifica;
IL
SOGGETTO ATTUATORE PER LA RIMOZIONE DELLE MACERIE
Ing Giuseppe Romano