L’AUTORITA’ COMPETENTE

D.G.R. n. 310 del 29 Giugno 2009

 

VISTA la Direttiva 2008/1/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2008, concernente la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC);

VISTO il D.Lgs. 03.04.2006, n. 152  “Norme in materia ambientale” e s.m.i., Parte seconda “Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione integrata ambientale (AIA)”, come modificato dal D.Lgs 29.06.2010, n. 128 che rappresenta il nuovo strumento di recepimento della direttiva 2008/1/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2008, concernente la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC) ed in particolare i seguenti articoli:

-          art. 29 - quater “Procedure per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale”;

-          art. 29- octies “Rinnovo e riesame”;

-          art. 29 - sexies, comma 9), che l’AIA può contenere altre condizioni specifiche ai fini dello stesso decreto, giudicate opportune dall’Autorità Competente;

-          art. 29 - decies “Rispetto delle condizioni dell’autorizzazione integrata ambientale”, comma 9;

RICHIAMATO in particolare, l’art  29 - octies del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. che testualmente recita: “L'autorità competente rinnova ogni cinque anni l'autorizzazione integrata ambientale, o l'autorizzazione avente valore di autorizzazione integrata ambientale che non prevede un rinnovo periodico, confermando o aggiornando le relative condizioni, a partire dalla data di rilascio dell'autorizzazione. A tale fine, sei mesi prima della scadenza, il gestore invia all'autorità competente una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'articolo 29-ter, comma 1. Alla domanda si applica quanto previsto dall'articolo 29-ter, comma 3. L'autorità competente si esprime nei successivi centocinquanta giorni con la procedura prevista dall'articolo 29-quater, commi da 5 a 9. Fino alla pronuncia dell'autorità competente, il gestore continua l'attività sulla base della precedente autorizzazione”;

RICHIAMATA la L. 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.,

VISTA la L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti” e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs. 13.01.03, n. 36 “Attuazione della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti” e s.m.i.;

VISTA la L.R. 16.06.2006, n. 17 “Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi” (in vigore dal 01/01/2007);

 

VISTA la L.R. 23.06.2006, n. 22 “Integrazione del Piano regionale di gestione rifiuti  Abruzzo” che ha approvato definitivamente il “Programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da avviare in discarica”, cosiddetto “Programma RUB”;

VISTA la L.R. 29.07.2010, n. 31 “Norme regionali contenenti la prima attuazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (norme in materia ambientale)” pubblicata sul BURA n.50 del 30/07/2010”;

VISTA la L.R. 10.01.2013, n. 2 “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013 – 2015 della Regione Abruzzo (Legge Finanziaria Regionale 2013)”;

VISTO, in particolare, l’art. 54 della suddetta Legge, che testualmente recita “Alla lettera c), del comma 10, dell’art. 45 (Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti) della L.R. 45/2007, sono aggiunte in fine le seguenti parole “per i soli impianti di trattamento delle frazioni organiche da raccolte differenziate, le variazioni in aumento dei quantitativi è elevata al 15%”;

RICHIAMATE, in merito alla comunicazione e realizzazione degli interventi non sostanziali l’iter procedimentale normato dalla DGR n. 917 del 23.12.2011 e dalla DGR n. 1192 del 4.12.2008 e nello specifico:  …omissis...Le varianti non sostanziali sono soggette al solo rilascio del permesso a costruire da parte del Comune territorialmente competente, se necessario. Al fine di poter avere una visione completa e cronologicamente rappresentativa dell’impiantistica di smaltimento e/o recupero autorizzata, si provvederà, da parte del soggetto interessato, almeno 30 gg prima dell’inizio dei lavori, a presentare una comunicazione, alla Regione ovvero alla Provincia competente per territorio, a cui sarà allegata la documentazione esplicativa degli interventi da eseguire completa di relazioni ed elaborati grafici. La Regione ovvero la Provincia, competente per territorio, provvedono a richiedere un parere tecnico agli organi preposti (Regione: ARTA e Provincia; Provincia: ARTA), questi ultimi si esprimono entro massimo 30 gg. Il Servizio della Regione e/o della Provincia, competente per territorio, a seguito dell’acquisizione dei pareri, comunica le risultanze degli stessi ai soggetti richiedenti e, nel caso di valutazioni confermative sulla non sostanzialità delle varianti proposte, predispone entro i successivi 30 gg, un apposito provvedimento dirigenziale (D.D.), ai sensi della L.R. 45/07, utile ai fini delle periodiche attività di verifica e controllo. In caso contrario l’Ente competente si determina di conseguenza…omissis…

VISTO il D.M. 27.09.2010 “Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica” e s.m.i;

VISTO il Decreto del MATTM del 24 aprile 2008 “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie e ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, in vigore dal 22 settembre 2008, che ha dato attuazione all’art. 18 comma 2 del D.Lgs. 59/2005, mediante la determinazione delle tariffe totali da corrispondere per lo svolgimento delle attività istruttorie e dei controlli di cui al D.Lgs.. 59/2005, da applicarsi ai procedimenti connessi al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;

VISTO il D.M. 29 gennaio 2007 “Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia dei rifiuti, per le attività elencate nell’allegato I del D.Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59.”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 7 giugno 2007, n. 13 , S.O., che individua le migliori tecniche disponibili per gli impianti rientranti nelle categorie descritte a punti 5.1, 5.2, 5.3 dell’Allegato I del D.Lgs n. 152/06 e s.m.i.;

VISTO il D.M. 31 gennaio 2005 “Emanazione di linee-guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle Migliori Tecniche Disponibili, per le attività elencate nell’allegato I del D.Lgs. 4 agosto 1999, n. 372”;

RICHIAMATA la DGR n. 400 del 26.05.2004 “Legge Regionale 28.04.2000 83, art. 19 – Direttive regionali concernenti le caratteristiche prestazionali e gestionali richieste per gli impianti di trattamento dei rifiuti urbani”;

RICHIAMATA la DGR n. 1528 del 27.12.2006 “Direttive regionali per il riutilizzo delle frazioni organiche dei rifiuti mediante compostaggio e trattamento meccanico-biologico”;

RICHIAMATA la Determinazione Dirigenziale n. DR4/203 del 28.10.2009 «D.Lgs 29.04.2006, n. 217 - L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - DGR n. 1149 del 16.10.2006 - D.G.R. n. 1528 del 27.12.06. - DGR n. 604 del 26.10.2009. Marchio di Qualità “Compost Abruzzo”»;

 

RICHIAMATA la DGR n. 1244 del 25.11.2005 “L.R. 28.04.2000, 83, art. 19. Direttive regionali concernenti le caratteristiche prestazionali e gestionali richieste per gli impianti di trattamento dei rifiuti urbani. Modifiche ed integrazioni alla D.G.R. n. 400/04”;

VISTA la DGR n. 461 del 3.05.2006 “D.Lgs n. 59/2005 concernente attuazione integrale della Direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”, con la quale sono stati approvati: la modulistica, i calendari e le tariffe per l'istruttoria tecnica; fissando i termini per la presentazione della domanda di AIA per gli impianti esistenti, cosi come  definiti dall'art. 2 comma 1, lett. d), al 31.07.2006, e per gli impianti nuovi, cosi come definiti dall'art. 2, comma 1, lett. e), al 30 novembre 2006;

VISTA la DGR n. 790 del 03.08.2007 “Garanzie finanziarie previste per le operazioni di smaltimento e/o recupero dei rifiuti, nonché per la bonifica dei siti contaminati. Nuova disciplina e revoca della D.G.R. n. 132 del 22.02.2006” e s.m.i.;

RICHIAMATA la DGR n. 862 del 13.08.07 «Delibera di Giunta Regionale n. 461/06 del 3 maggio 2006 avente per oggetto:D. Lgs. 59/05 concernente “Attuazione integrale della Direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”. Modifica art. 3 ed integrazione art. 5 DGR 461/06. Regolamentazione art. 10, comma 4 D.Lgs. 59/05: approvazione modulistica»;

VISTA la DGR n. 1227 del 27.11.2007 “Requisiti soggettivi dei richiedenti le autorizzazioni regionali per l'esercizio delle attività di gestione dei rifiuti” e s.m.i.;

VISTA la DGR n. 308 del 24.06.09 “DM del 24 aprile 2008 "modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie e ai controlli previsti dal D.Lgs. 18.02.05 n. 59". Atto di adeguamento e integrazione delle tariffe ai sensi dell'art. 9 del DM 24 aprile 2008”;

VISTA la DGR n. 310 del 29.06.2009 che ha individuato la Direzione Protezione Civile – Ambiente, quale Autorità Competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, relativamente agli impianti di cui alle categorie 3.1, 5, 6.4.a), 6.4.b), 6.5 dell’Allegato I del D.Lgs. 59/05 e s.m.i.;

VISTA la DGR n. 226 del 18.05.2009, con la quale la Regione Abruzzo ha approvato le linee guida per il monitoraggio delle discariche per rifiuti non pericolosi;

VISTA la DGR n. 604 del 26.10.2009 “D.Lgs 29.04.2006, n. 217 - L.R. 19.12.2007, n. 45. Direttive regionali in materia di "Criteri e procedure di accettazione dei rifiuti biodegradabili in impianti di compostaggio". Approvazione”;

VISTA la DGR n. 735 del 4.12.2009 “Direttive regionali per la determinazione del contributo ambientale ai Comuni sede di impianti per rifiuti urbani. Approvazione”;

VISTA la DGR n. 693 del 13.09.2010 “L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - art. 59. Direttive regionali per la determinazione della tariffa di conferimento di rifiuti urbani agli impianti. Approvazione”;

VISTA la DGR n. 778 del 11.10.2010 “Direttive regionali in materia di comunicazione dei dati riferiti al sistema impiantistico per la gestione dei rifiuti. Approvazione”;

VISTA la DGR n. 917 del 23.12.2011 «Decreto Legislativo 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale". Parte seconda "Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione integrata ambientale (AIA)" - Parte IV "Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti contaminati"- Approvazione di "Linee guida per l'individuazione delle modifiche di cui all'art. 5, comma 1, lett. l), l-bis), art. 29-nonies) ed art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.»;

VISTO il D.M. 18 febbraio 2011, n. 52 “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” e s.m.i., per quanto applicabile;

DATO ATTO che l’attività esercitata dal Consorzio Intercomunale CIVETA rientra tra le categorie di attività industriali di cui all’Allegato VIII del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.:

-          Punto 5.3 “Impianti per l’eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti nell’allegato II A della direttiva 75/442/CEE ai punti D8 e D9 con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno”;

-          Punto 5.4 “Discariche che ricevono più di 10 t/g o con una capacità totale di oltre 25.000 t, ad esclusione delle discariche per rifiuti inerti” ;

RICHIAMATA l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) n. 3/10 del 16 marzo 2010;

RICHIAMATE le seguenti varianti non sostanziali  all’ autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16 marzo 2010:

-          AIA n. 6/11 del 21.09.2011;

-          AIA n. 9/10 del 26.07.2010;

 

VISTA la L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione dei rifiuti” e s.m.i., ed in particolare i seguenti articoli:

-          art. 23 “Obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo”, che dispone la raccolta differenziata su tutto il territorio regionale, fissa obiettivi, strumenti, direttive ed indirizzi per l’esercizio delle funzioni regionali e quelle attribuite agli enti locali;

-          art. 24 “Promozione del riuso riciclaggio e recupero”, che stabilisce una serie di iniziative per promuovere e sviluppare le attività delle raccolte differenziate e del riciclo, in particolare delle frazioni organiche (umido e rifiuti verdi), da utenze domiciliari e non; l’utilizzo degli ammendanti per attività agronomiche e tutela dei suoli;

-          art. 27 “Rifiuti Urbani Biodegradabili”, che stabilisce disposizioni per il recupero e la valorizzazione delle frazioni organiche dei rifiuti;

-          art. 28 “Accordi e contratti di programma, protocolli d’intesa” che consente alla Giunta Regionale di stipulare accordi volontari con soggetti pubblici e privati;

RICHIAMATA la DGR n. 720 del 30.11.2009 con la quale l’esecutivo regionale ha approvato un Accordo di programma (Adp) tra la Regione Abruzzo ed il CIVETA avente per oggetto “Programmazione attività del consorzio C.I.V.E.T.A.  e funzioni del polo tecnologico nel ciclo regionale di gestione dei rifiuti”;

EVIDENZIATO che il suddetto AdP, sottoscritto in data 22.12.2009, prevede una collaborazione programmatica e vincolante  tra la Regione Abruzzo ed il CIVETA per addivenire:

-          ad una riconfigurazione e potenziamento del polo tecnologico, che affronti secondo criteri di razionalità, economicità ed efficienza la gestione integrata del ciclo dei rifiuti urbani nel comprensorio;

-          al superamento della situazione di criticità gestionale/economica, tramite la riconversione temporanea del trattamento dell’impianto di TMB, che sarà dedicato temporaneamente anche al flusso della frazione indifferenziata dei RU prodotti dai Comuni consorziati;

EVIDENZIATO che in linea con il suddetto AdP è stata rilasciata a favore del CIVETA l’autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16.03.2010, che prevedeva e consentiva sino al termine del 22.12.2012  e nelle more dell’approvazione del progetto di revamping complessivo dell’impianto che doveva essere trasmesso entro il 31.03.2010, una doppia linea di trattamento (indifferenziato e FORSU) dell’impianto di trattamento meccanico - biologico;

DATO ATTO che il suddetto progetto di revamping deve ricomprendere, relativamente alla linea di trattamento meccanico - biologico,  il solo trattamento della FORSU per la produzione di “compost di qualità” (60.000 tonn./anno) e l’attivazione di una linea di trattamento dei fanghi;

DATO ATTO che il CIVETA ha presentato soltanto il primo stralcio del progetto di revamping  (interventi non sostanziali), che sono stati approvati giusta autorizzazione integrata ambientale n. 6/11 del 21.09.2011, mentre per gli interventi definiti “sostanziali” lo stesso  Consorzio non ha ancora attivato le procedure di variante all’AIA n. 3/10 del 16.3.2010 e di valutazione di impatto ambientale (VIA);

PRESO ATTO dell’istanza avanzata dal CIVETA con nota prot.n. 1824 del 18.05.2012, acquisita dal SGR al prot.n. RA/116282 del 21.05.2012, relativa alla richiesta di rinnovo dell’AIA n. 3/10, con la quale si chiede di derogare a quanto stabilito dall’art. 16 della stessa AIA che testualmente recita: ”omissis ..  la presente autorizzazione ha validità sino al 22.12.2012 e non è rinnovabile. La stessa autorizzazione sarà revocata all’atto dell’approvazione del progetto di revamping che il Consorzio intercomunale CIVETA dovrà consegnare entro i 31.03.2010. … omissis”;

DATO ATTO che con nota prot.n. RA/232506, il SGR ha avviato il procedimento istruttorio ai sensi delle disposizioni della L. 241/1990 e s.m.i. ed ha convocato un’apposita Conferenza dei Servizi (CdS) per il giorno 22.11.2012, al fine di esaminare l’istanza di rinnovo avanzata del CIVETA ed in particolare:

1.         valutare se l’attività gestionale del Polo Tecnologico in esame è stata svolta dal consorzio intercomunale CIVETA  in conformità alle disposizioni dell’autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16.03.2010 ed alle vigenti disposizioni normative in materia;

2.         valutare la sussistenza di condizioni urgenti ed indifferibili della prosecuzione del trattamento dell’indifferenziato nel Polo Tecnologico alla luce dell’attuale quadro impiantistico su  scala provinciale e regionale.

VISTO il verbale della CdS del 22.11.2012 nel quale è emerso quanto segue:

«…omissis…Il Rappresentante del SGR, ringraziando i presenti per la partecipazione alla odierna riunione, attesta che tutti i presenti sono abilitati a presenziare ai lavori della  Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 14 – ter, comma 6 della L.241/90 e s.m.i.. Richiama le disposizioni della DGR n. 720 del 30.11.2009 con la quale l’esecutivo regionale ha approvato un  Accordo di Programma (AdP) tra la Regione Abruzzo ed il consorzio intercomunale CIVETA avente per oggetto “Programmazione attività del Consorzio CIVETA e funzioni del polo tecnologico nel ciclo regionale di gestione dei rifiuti”.  Nello spirito nel suddetto AdP è stata rilasciata a favore del Consorzio intercomunale CIVETA l’autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16.03.2010, che prevedeva e consentiva sino al termine del 22.12.2012  e nelle more dell’approvazione del progetto di revamping complessivo dell’impianto che doveva essere trasmesso entro il 31.03.2010, una doppia linea di trattamento (indifferenziato e FORSU) dell’impianto di trattamento meccanico – biologico. Il progetto di revamping dovrà ricomprendere, secondo quanto stabilito nel suddetto AdP,  il solo trattamento della FORSU per la produzione di compost di qualità (60.000 tonn./anno) e l’attivazione di una linea di trattamento dei fanghi. Il Consorzio intercomunale CIVETA, ad oggi,  ha presentato soltanto il primo stralcio del progetto di revamping (interventi non sostanziali) che sono stati approvati giusta autorizzazione integrata ambientale n. 6/11 del 21.09.2011, mentre per gli interventi definiti “sostanziali” il Consorzio non ha ancora attivato le procedure di variante all’AIA n. 3/10 del 16.3.2010 e di valutazione di impatto ambientale (VIA).

Allo stato dei fatti sopra descritto, il consorzio intercomunale CIVETA ha richiesto con nota prot. n. 1824 del 18.05.2012, acquisita dal SGR al prot.n. RA/116282 del 21.05.2012, il rinnovo dell’AIA n. 3/10 chiedendo di derogare a quanto stabilito dall’art. 16 della stessa AIA che testualmente recita” La presente autorizzazione ha validità sino al 22.12.2012 e non è rinnovabile. La stessa autorizzazione sarà revocata all’atto dell’approvazione del progetto di revamping che il Consorzio intercomunale CIVETA dovrà consegnare entro i 31.03.2010”.

Evidenzia che la presente Conferenza è stata convocata al fine di:

1.         valutare se l’attività gestionale del Polo Tecnologico in esame è stata svolta dal consorzio intercomunale CIVETA  in conformità alle disposizioni dell’autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16.03.2010 ed alle vigenti disposizioni normative in materia;

2.         valutare la sussistenza di condizioni urgenti ed indifferibili per la prosecuzione del trattamento dell’indifferenziato nel Polo Tecnologico alla luce dell’attuale quadro impiantistico su  scala provinciale e regionale.

I presenti rimarcano lo stato di carenza impiantistica per il trattamento del rifiuto indifferenziato presente sul territorio provinciale e regionale che comporterà  l’adozione di un apposito provvedimento di proroga della DGR n. 943/2011 al fine di consentire il conferimento dei rifiuti indifferenziati (CER 200301) anche negli ATO diversi da quello di produzione. Ritengono, a tal fine, che sussistono le condizioni urgenti ed indifferibili per la prosecuzione del trattamento del rifiuto indifferenziato nel Polo Impiantistico CIVETA ad uso esclusivo dei Comuni appartenenti al CIVETA nelle more della realizzazione del progetto di revamping impiantistico che dovrà prevedere, in linea con il suddetto ADP, il solo trattamento della frazione organica dei rifiuti. Pertanto ritengono fattibile procedere alla proroga per un periodo di ulteriori n. 2 anni l’attuale situazione impiantistica del CIVETA con l’impegno da parte dell’Autorità Competente di individuare un percorso programmatico nella stessa AIA che fissi tempistiche stringenti per la trasmissione del progetto di revamping impiantistico ( procedimento di AIA  e di VIA) per la successiva approvazione e realizzazione.

Il rappresentante del consorzio intercomunale CIVETA descrive compiutamente l’attuale gestione dell’impianto e fa presente che l’obiettivo del Consorzio, in linea con il suddetto AdP, è quello di riconvertire l’impianto di TMB al solo trattamento della FORSU e che si vuole continuare l’attuale gestione ibrida (indifferenziato + FORSU) esclusivamente sino all’approvazione e realizzazione del progetto di revamping complessivo dell’impianto anche in considerazione dell’assenza di un impianto di TMB alternativo di ATO. Chiede che nel provvedimento di proroga, ferme restando le potenzialità complessive autorizzate (46.000 tonn./anno)  sia considerata una distribuzione delle stesse potenzialità nelle due linee di trattamento cosi come di seguito descritto e già valutato positivamente dall’Autorità Competente ( nota prot. n. 242676 del 31.10.2012)

-          linea trattamento FORSU: 19.000 tonn./anno;

-          linea indifferenziato (CER 200301) 27.000 tonn./anno;

L’ARTA si riserva di rimettere il parere di competenza entro breve tempo anche richiedendo eventuali documenti integrativi. Il parere dovrà contenere le valutazioni circa la conformità dell’attuale conformazione impiantistica del Polo Tecnologico con quanto disposto dall’AIA n. 3/10  del 16.03.2010.

Il rappresentane della Provincia si riserva di rimettere il parere di competenza all’atto dell’acquisizione delle valutazioni tecniche dell’ARTA.

Il rappresentante del SGR si riserva di indire un’ulteriore CdS all’atto dell’acquisizione del parere degli Enti invitati a partecipare alla presente Conferenza… omissis»;

 

EVIDENZIATO che in sede di CdS è stata accertata la  sussistenza delle condizioni urgenti ed indifferibili per la prosecuzione del trattamento del rifiuto indifferenziato nel “Polo Impiantistico” CIVETA ad uso esclusivo dei Comuni appartenenti al CIVETA nelle more della realizzazione del progetto di revamping impiantistico che dovrà prevedere, in linea con il suddetto ADP, il solo trattamento della frazione organica dei rifiuti;

VISTA  la nota prot.n. 1984 del 29.11.2012, acquisita dal SGR al prot.n. 271183 del 30.11.2012, con la quale l’ARTA Distretto Sub Provinciale di San Salvo - Vasto ha espresso parere favorevole relativamente all’istanza di rinnovo dell’AIA n. 3/!0 del 16.03.2010 avanzata dal CIVETA ed ha comunicato che “omissis… inoltre, in merito alla richiesta di valutare la conformità impiantistica del Polo Tecnologico CIVETA con quanto disposto in AIA, la scrivente società avvierà appena possibile, un controllo ai sensi dell’art. 29 -  decies. comma 6) del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. parte II ( cosiddetto controllo a tariffa) al fine di esprimere compiutamente quanto richiesto.  .. omissis”;

VISTA la nota prot.n. 7117 del 14.12.2012, acquisita dal SGR al prot.n. 291014 del 18.12.2012, con la quale il Comune di Cupello ha espresso, relativamente al parere di cui all’oggetto, per le proprie competenze, parere favorevole;

VISTA la nota prot. n. 61392 del 18.12.2012, acquisita dal SGR al prot.n. 292859 del 19.12.2012, con la quale la Provincia di Chieti ha espresso parere favorevole relativamente all’istanza di rinnovo dell’AIA n. 3/!0 del 16.03.2010 avanzata dal CIVETA ed ha richiesto di inserire nell’AIA: “omissis… una prescrizione sulla tracciabilità del bilancio di materia tra i rifiuti in entrata (200301) e quelli in uscita con indicazione della destinazione finale mediante una indicazione di uno schema di flusso del tipo suggerito nella schema riportato in calce. Si segnala, in particolare, la necessità di determinare, per ciascun Comune, la quantità e la percentuale di sovvalli, considerati in regime di privativa, derivanti dalle fasi di triturazione e vagliatura e l’avvio nell’apposita discarica stabilita dal PPGR o dalle DGR appositamente emanate. .. omissis”;

VISTA la nota prot.n. 4724 del 20.1.2012, acquisita dal SGR al prot.n. RA/293944 del 20.12.2012, con la quale il consorzio intercomunale CIVETA comunica che: “omissis… il Consorzio intercomunale CIVETA proseguirà la gestione degli impianti TMB E Piattaforma Ecologica e delle discariche, in esercizio ed esaurita, ai sensi dell’art. 208, comma 12 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., essendo stata presentata istanza di rinnovo alla Regione Abruzzo nei termini previsti dalla normativa vigente ed avendo già esteso le prestazioni delle garanzie finanziarie. …. omissis”;

DATO ATTO che con nota prot.n. RA/294443 del 20.12.2012, il SGR ha comunicato al CIVETA che: «omissis… Con riferimento alle disposizioni di cui all’art. 29 – octies, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.: …omissis… Fino alla pronuncia dell'autorità competente, il gestore continua l'attività sulla base della precedente autorizzazione” ed a quanto emerso in sede di Conferenza dei Servizi del 22.11.2012, lo scrivente Servizio  prende atto di quanto da Voi comunicato con nota prot. n. 4724 del 20.12.2012, ed in considerazione che è in corso il rilascio del provvedimento di rinnovo dell’ autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16.03.2010, comunica il proprio Nulla Osta per il prosieguo della gestione del “Polo impiantistico” CIVETA , nel rispetto di quanto autorizzato con la suddetta AIA e di quanto emerso in sede di CdS del 22.11.2012…omissis»;

RICHIAMATO il CIVETA alla puntuale applicazione di quanto disposto dalla DGR. n. 604 del 26.10.2009, in riferimento ai criteri e le procedure di accettazione dei rifiuti biodegradabili presso l’impianto;

RITENUTO di prevedere che i Comuni facenti parte dell’ambito comprensoriale del CIVETA, in linea con l’AdP, provvedano al potenziamento ed alla diffusione dei sistemi di RD, secondo sistemi di raccolta domiciliari “porta a porta”, coerenti con le indicazioni del PRGR per:

-          raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 23 della L.R. 45/07 e s.m.i.;

-          assicurare un’elevata qualità merceologica della FORSU in ingresso (percentuali di impurezze <15%) tramite opportune campagne di comunicazione, sensibilizzazione e di educazione dei cittadini.

RITENUTO di individuare, conformemente a quanto riportato nell’AdP suddetto e di quanto emerso in sede di CdS del 22.11.2012 nonché nell’ottica di un progressivo incremento dei sistemi di raccolta differenziata,  un percorso programmatico che consenta la graduale riconversione dell’impianto di trattamento meccanico – biologico in impianto dedito al trattamento della frazione organica di raccolta differenziata a discapito della frazione indefferenziata;

RITENUTO pertanto, alla luce di quanto emerso in sede di CdS,  procedere alla proroga per un periodo di ulteriori n. 2 anni dell’attuale situazione impiantistica del CIVETA, con il funzionamento e gestione delle seguenti linee del “Polo Tecnologico”

a.         Piattaforma ecologica per il trattamento e la valorizzazione delle sostanze recuperabili raccolte con il sistema differenziato;

b.         Post gestione della discarica esaurita;

c.         Linea di trattamento meccanico-biologico dell’impianto TMB per il trattamento separato del RU indifferenziato e della FORSU per la produzione di compost di qualità, secondo quanto riportato nella seguente tabella;

d.         Gestione della nuova discarica di servizio al Polo Tecnologico;

individuando per l’impianto di trattamento meccanico biologico le seguenti fasi:

Fase n. 1  - periodo dal 22.12.2012 al 22.12.2013

linea di trattamento meccanico/biologico (TMB)

Potenzialità  trattamento RU indifferenziato.

27.000 t/a

Potenzialità  trattamento FORSU

19.000 t/a

Turni di lavorazione

2

CER trattamento RU indifferenziati

20 03 01

CER trattamento FORSU

20 01 08; 20 02 01; 20 01 38

 

 

 

 

 

 

 

Fase n. 2  - periodo dal 23.12.2013 al 22.12.2014

linea di trattamento meccanico/biologico (TMB)

Potenzialità  trattamento RU indifferenziato.

22.000 t/a

Potenzialità  trattamento FORSU

24.000 t/a

Turni di lavorazione

2

CER trattamento RU indifferenziati

20 03 01

CER trattamento FORSU

20 01 08; 20 02 01; 20 01 38

 

 

 

 

 

 

 

 RITENUTO di individuare le seguenti prescrizioni gestionali relative alla linea di trattamento meccanico – biologico (TMB)

1.         il trattamento meccanico dei rifiuti urbani  indifferenziati (RUI) e della FORSU, dovrà avvenire secondo n. 2 (due) turni di lavorazione distinti e separate;

2.         la linea di trattamento del RUI è ad uso esclusivo dei Comuni appartenenti al consorzio intercomunale CIVETA compresi gli Enti appartenenti alle ex Comunità Montane Medio ed Alto Vastese;;

3.         la FORSU in ingresso all’impianto dovrà  rispettare:

-          limiti qualitativi di cui alla Tabella D della DGR n. 1528/06;

-          criteri di accettazione di cui alla DGR n. 604/09;

4.         il sottovaglio derivante dal trattamento meccanico del rifiuto urbano  indifferenziato deve essere avviato alla fase di stabilizzazione/maturazione  dell’impianto per la produzione di frazione organica stabilizzata (FOS);

5.         il compost di qualità prodotto potrà essere immesso nel mercato secondo quanto previsto  al punto 4.1. della DGR n. 1528/06;

6.         rispetto di quanto disposto, relativamente alle modalità e le frequenze analitiche del rifiuto in ingresso e del compost prodotto, dalla DGR n. 1528/06 e dalla DGR n. 604/09;

7.         confermare la certificazione del “compost di qualità” prodotto secondo il “Marchio di Qualità” denominato: “Compost Abruzzo”, acquisito in collaborazione con il C.I.C., ai sensi della D.D n. DR4/203 del 28.10.2009;

8.         la produzione di “Compost fuori specifica” (CER 19 05 03), dovrà essere finalizzata ai seguenti re-impieghi:

-          re-immissione nel ciclo produttivo;

-          declassato e venduto per utilizzi previsti per il Compost Grigio (CG), ai sensi delle direttive di cui alla DGR n. 1528/06, nel rispetti dei limiti di cui alla tabella B della stessa;

-          reimpiegato per gli utilizzi della FOS nel rispetti dei limiti di cui alla tabella C della DGR n. 1528/06;

Nel caso in cui il CIVETA non trovi adeguato utilizzo del “compost fuori specifica”, nelle modalità di cui ai suddetti punti a) e b) e c), previa comunicazione all’Autorità competente sui quantitativi da smaltire e degli impedimenti tecnici/economici riscontrati e l’adozione da parte della stessa Autorità dei provvedimenti di competenza, lo stesso “compost fuori specifica”, può essere smaltito in discarica nel pieno rispetto di quanto prescritto dal D.Lgs. 36/03 e s.m.i e dal D.M. 27.09.2010 e s.m.i.

9.         la FOS (CER 190503), prodotta dall’attività dell’impianto di TMB dovrà trovare apposito impiego secondo quanto previsto dalla DGR n. 1528/06, e nello specifico:

-          ripristini ambientali secondo quanto disposto dalla DGR n. 400/2004 e s.m.i;

-          come terra di ricopertura giornaliera, in purezza o in miscela con materiali inerti, nelle discariche durante la coltivazione delle stesse (capping periodico). Il quantitativo di FOS utilizzato per la ricopertura giornaliera non può comunque essere superiore al 10% in peso di rifiuto mediamente conferito in discarica. Con le medesime procedure possono essere utilizzate anche materiali prodotti dagli impianti di compostaggio e biostabilizzazione che non rispondono alle caratteristiche riportate nella Tabelle A, B e C dell’Allegato 1 – “Direttiva FOS” della DGR n. 1528/06;

-          Nel caso in cui il CIVETA non trovi adeguato utilizzo della FOS nelle modalità di cui ai suddetti punti a) e b), previa comunicazione all’Autorità competente sui quantitativi da smaltire e degli impedimenti tecnici/economici riscontrati,  la FOS può essere smaltita in discarica  nel pieno rispetto quanto prescritto dal D.Lgs. 36/03 e s.m.i e dal D.M. 27.09.2010 e s.m.i.;

EVIDENZIATO che il CIVETA è beneficiario di un mutuo concesso dalla Cassa DD.PP. SpA, in data 17 luglio 1989, ai sensi della Legge n. 441/87, pos. 4134806/00, per il quale lo stesso ha richiesto al MATTM di poter devolvere l’importo residuo di Euro 1.646.830,32 per il finanziamento di nuovi interventi riguardanti la gestione dei rifiuti ed in particolare per la realizzazione di silos per il percolato, impianto fisso per il trattamento delle acque di prima pioggia e n. 2 biocelle per compost di qualità; 

RICHIAMATA la nota prot.n. 26020/QDV/DI/III del 16.12.2009 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per la Qualità della Vita, con la quale il MATTM ha richiesto alla Regione: “omissis … conoscere le determinazioni assunte sulle opere realizzate con il finanziamento originario nonché il parere sulle nuove opere, anche ai fini della verifica della rispondenza dell’iniziativa a quanto previsto dalla programmazione regionale”;

 RICHIAMATA la nota prot.n. RA/38892 del 02.03.2010 del Servizio Gestione Rifiuti, inviata al MATTM - Direzione Qualità della Vita e per conoscenza al Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro ed al CIVETA, con la quale si è provveduto a rispondere ai chiarimenti di cui alla nota prot.n. 26020/QDV/DI/III del 16.12.2009 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione Generale per la Qualità della Vita, ed con cui il SGR ha confermato che gli interventi proposti dal CIVETA (n. 2 biocelle per la produzione del compost di qualità, impianto fisso per il trattamento delle acque di prima pioggia, silos per il percolato), sono conformi alla programmazione regionale di settore;

RICHIAMATA la nota prot.n. 7765/TDI/DI del 1°.04.2010 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche, con la quale il MATTM chiede di conoscere le determinazioni amministrative finali assunte sulle opere realizzate con il finanziamento originario;    

VISTA la nota del Servizio Gestione Rifiuti prot.n. RA/117312 del 18.06.2010, avente per oggetto: «Consorzio Intercomunale C.I.V.E.T.A. Complesso impiantistico per il trattamento e recupero dei rifiuti  ubicato in loc. “Valle Cena” del Comune di Cupello. Devoluzione mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti SpA, posizione n. 4134806/00. Rif. note MATTM prot.n. 26020/Q8V/DI/III del 16.12.2009 prot.n. 7765/TRi/DI e prot.n. 7765/TRi/Di del 1.04.2010. Richiesta incontro»;

RICHIAMATO il verbale della riunione tenutasi presso il SGR in data 21.10.2010 che ha avuto in oggetto: “Esame problematiche CIVETA – Nota MATTM prot.n. 26020/Q8V/DI/III”;

RICHIAMATA la nota prot.n. RA/221977 del 22.11.2010 del SGR con la quale si è provveduto ad inviare al MATTM ed al Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro - Direzione VI - Ufficio II, nonché al CIVETA, la seguente documentazione

1.         Relazione sulla congruità tecnico-economica trasmessa con nota prot.n. 0017 del 05.09.2001 dalla Commissione di Collaudo nominata con DD.GG.RR. n. 3375 del 07.12.1997 e n. 525 del 15.03.1999;

2.         Nota prot.n. 117312 del 18.06.2010 dello scrivente Servizio;

3.         Verbale della riunione del 21.10.2010.

VISTA la nota del CIVETA prot.n. 4972 del 22.12.2010, avente per oggetto: “Devoluzione mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. posizione n. 4134806/00 – Riferimento nota Direzione Protezione Civile Ambiente – Servizio Gestione Rifiuti prot.n. 221977/RD”, con la quale lo stesso Consorzio chiarisce:

1.         Opere effettivamente realizzate riferite al finanziamento concesso dal Ministero per il progetto approvato;

2.         Rapporti Concessionario/Concedente;

3.         Rapporti con la Commissione di collaudo nominata con DGR n. 3375 del 07.12.1997 e DGR n. 525 del 15.03.1999;

comunicando, altresì, che con verbale n. 21 del 20.12.2010 del CdA del CIVETA è stato nominato quale nuovo RUP del procedimento l’Ing. Pietro Antonio Buda;

VISTA la nota prot.n. 1164/TRI/DI del 14.01.2011 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche, acquisita dal SGR al prot.n. 11110 del 18.01.2011;     

VISTA la nota del SGR prot.n. RA/77794 del 06.04.2011, avente per oggetto: “Consorzio Intercomunale CIVETA (CH) - Devoluzione mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. posizione n. 4134806/00 Rif. nota MATTM prot.n. 1164/TRI/DI del 14.01.2011. Comunicazioni e richiesta informazioni”;

VISTA la nota prot.n. RA/115563 del 27.05.2011 della Direzione Regionale Lavori Pubblici, Ciclo Idrico Integrato e Difesa del Suolo e della Costa - Servizio Gestione delle Acque, avente per oggetto: “Consorzio Intercomunale Civeta (CH) – Devoluzione mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. posizione n. 4134806/00. Rif. nota MATTM prot.n. 1164/TRI/DI del 14.01.2011. Riscontro nota n. 77794 del 06.04.2011 – Comunicazioni”; 

VISTA la nota del SGR prot.n. RA/163123 del 03.08.2011, avente per oggetto: «Legge n. 441/1987. Impianto consortile RSU - Consorzio Intercomunale CIVETA (CH) – Devoluzione mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti SpA, posizione n. 4134806/00. Legge n. 241/1990 e s.m.i. – Comunicazioni”, con la quale il SGR ha richiesto al Consorzio CIVETA di “omissis … effettuare una relazione tecnica (perizia giurata), riguardante le opere effettivamente realizzate (originarie) e finanziate con il mutuo concesso dalla Cassa DD.PP. SpA – posizione 4134806/00. .. omissis”, oltre a richiedere al Consorzio CIVETA che la relazione tecnica: “omissis .. dovrà tener conto di quanto emerso nel corso del procedimento già svolto ed in particolare, del parere n. 29 del Comitato Regionale Tecnico – Amministrativo (CRTA) – Sezione Lavori Pubblici, che ha approvato la relazione del 5.09.2001 della Commissione di collaudo. .. omissis»;

PRESO ATTO della perizia giurata denominata: “Relazione Tecnica – Perizia Giurata riguardante le opere effettivamente realizzate e finanziate con il mutuo concesso dalla Cassa DD.PP. SpA – pos. 4134806/00”, redatta dall’Ing. Peppino Grosso;

VISTA la nota prot.n. 36926/RA del 20.02.2012 del SGR, avente per oggetto: “Devoluzione mutuo Cassa Depositi e Prestiti, posizione 4134806/00. Rif. Perizia giurata a firma dell’Ing. Peppino Grosso trasmesso con vostra nota prot.n. 130 del 12.01.2012. Richiesta di chiarimenti”;

PRESO ATTO della nota prot.n. 625 del 21.02.2012 del CIVETA, acquisita dal SGR al prot.n. RA/40134 del 23.02.2012, avente per oggetto: “Devoluzione mutuo”, con la quale il CIVETA fornisce i chiarimenti richiesti dal SGR con nota prot.n. RA/36926 del 20.02.2012;  

VISTA la nota del SGR prot.n. RA/44475 del 28.02.2012, avente per oggetto: “Legge n. 441/1987. Impianto consortile RSU - Consorzio Intercomunale CIVETA (CH) – Devoluzione mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti SpA, posizione n. 4134806/00. Legge n. 241/1990 e s.m.i. – Comunicazioni”, con la quale si è provveduto ad inviare da parte del SGR, agli Enti interessati, la relazione tecnica (perizia giurata) redatta dall’Ing. Peppino Grosso e nel contempo a richiedere valutazioni in merito al fine di assumere le determinazioni necessarie da comunicare ai Ministeri interessati;

DATO ATTO che  con  Determinazione Dirigenziale n. DR4/57 del 23.05.2012  il SGR ha provveduto a

1.         prendere atto ed approvare le risultanze della sopra richiamata perizia giurata;

2.         confermare che l’impiantistica descritta nella relazione tecnica (perizia giurata) è stata realizzata, e che l’attuale complesso impiantistico del CIVETA, è autorizzato ai sensi dell’AIA n. 3/10 del 16.03.2010;

3.         confermare che gli interventi previsti dall’Accordo di Programma di cui alla DGR n. 720 del 30.11.2009, per il revamping del polo tecnologico, risultano in linea con la programmazione regionale di settore;

4.         invitare il CIVETA, a rimettere al SGR gli elaborati progettuali definitivi riferiti al revamping del polo tecnologico, per l’approvazione ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. ed ai fini della richiesta di devoluzione delle risorse residue riferite al mutuo della Cassa DD. PP. -  pos. 4134806/00;

VISTA la nota prot.n. 159 dell’11.01.2013, acquisita dal SGR al prot.n. 9572 del 14.01.2013, con la quale il consorzio intercomunale CIVETA, conformemente a quanto prescritto al suddetto punto n. 4 e   nell’ambito del progetto complessivo di revamping impiantistico, ha inoltrato il progetto definitivo di un primo stralcio impiantistico comprendente gli interventi di adeguamento del “Polo Impiantistico” da ricomprendere nell’ambito delle somme residue sul mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Legge 441/87, posizione n. 4134806/00, consistenti in

1.         realizzazione di un impianto di trattamento acque di prima pioggia, comprensivo di trattamento chimico fisico delle acque oleose;

2.         realizzazione di un serbatoio da 200 mc per lo stoccaggio del percolato all’interno di una vasca di contenimento;

3.         realizzazione di biocelle per il trattamento dei rifiuti.

PRESO ATTO degli elaborati progettuali allegati alla suddetta istanza, e nello specifico

-          Relazione generale;

-          Relazione naturalistica;

-          Quadro economico;

-          Piano di manutenzione dell’opera;

-          Piano di sicurezza;

-          Cronoprogramma;

-          Capitolato speciale d’appalto;

-          Analisi prezzi;

-          Computo metrico;

-          Elenco prezzi;

-          Computo costi di sicurezza;

-          Analisi dei rischi;

-          Tav. 1 – planimetria generale;

-          Tav. 2 – inserimento planimetrico area stoccaggio e prima pioggia;

-          Tav. 3 – impianto prima pioggia particolari costruttivi;

-          Tav. 4 – stoccaggio percolato particolari costruttivi;

-          Tav. 5 – Pianta capannone;

-          Tav. 6 – Pianta impianto biocelle;

-          Tav. 7 – Particolari costruttivi biocella;

-          Tav. 8 – Particolari impianti tecnologici biocella;

-          Tav. 9 – Planimetria aree di stoccaggio rifiuti;

-          Tav. 10 – Planimetria punti di emissione;

-          Tav. 11 – Planimetria rete idrica;

-          Tav. 12 – carte tematiche: ortofoto + stralcio cartografico IGM;

-          Tav. 13 – carte tematiche; stralcio cartografico + stralcio catastale;

-          Tav. 14 – carte tematiche: stralcio P.R.E. + stralcio carta PAI;

-          Tav. 15 – carte tematiche: stralcio carta rischio frane + stralcio PSDA;

-          Tav. 16 – carte tematiche: stralcio carta geomorfologia + stralcio vincolo idrogeologico;

-          Tav. 17 – carte tematiche: stralcio carta SIC Regione Abruzzo;

-          Tav. 18 – carte tematiche: stralcio piano paesistico + stralcio carta ZPS Regione Abruzzo;

-          Tav. 19 – carte tematiche: P.T.C.P. – stralcio carta delle aree di vincolo archeologico e paesistico + P.T.C.P. – stralcio sistema infrastrutturale;

-          Tav. 20 – carte tematiche: stralcio carta uso del suolo + stralcio carta ripopolamento e cattura;

-          Comunicazioni semestrali controlli 2010 parte I;

-          Comunicazioni semestrali controlli 2010 parte II;

-          Autorizzazioni quadri riassuntivi;

-          Elaborato tecnico descrittivo AIA;

-          MUD dell’anno di riferimento;

-          Copie delle autorizzazioni D.Lgs 152/06 e s.m.i.;

-          Diagrammi energetici mensili;

-          Schede integrative IPPC direttiva europea 96/61/CE.

DATO ATTO che il SGR, con nota prot.n. RA/22925 del 25.01.2013, ha richiesto all’ARTA ed alla Provincia di Chieti di valutare la proposta avanzata dal CIVETA e trasmettere proprie valutazioni circa la sostanzialità o meno dell’istanza a quanto autorizzato con AIA n. 3/10 del 16.03.2010,  ai sensi delle disposizioni della DGR n. 917 del 23.12.2011;

VISTA la nota prot.n. 5917 dell’08.02.2013, acquisita dal SGR al prot.n. RA/43357 del 14.02.2013, con la quale la Provincia di Chieti ha trasmesso il parere di competenza;

VISTA la nota prot.n. 288 del 20.02.2013, acquisita dal SGR al prot.n. RA/49516 del 20.02.2013, con la quale l’ARTA - Distretto Sub Provinciale di San Salvo - Vasto, ha trasmesso il parere di merito considerando le varianti proposti come non sostanziali, a condizione che

1.         tutte le opere di sbancamento previste per tutti gli interventi devono attenersi al DM 161/12;

2.         l’impianto di prima pioggia sia dimensionato in modo conforme alla L.R. 31/2010;

3.         non vi sia incremento della capacità annua massima di trattamento dei rifiuti rispetto a quanto già autorizzato;

4.         l’aria aspirata dalle biocelle inviata ad idoneo sistema di abbattimento non comporti un incremento del flusso di massa in emissione superiore  a quanto stabilito dalla DGR 917/11 con adeguato dimensionamento del sistema di aspirazione;

5.         la modulistica dell’AIA sia aggiornata con le modifiche previste;

6.         aggiornamento della planimetria della rete idrica con l’indicazione delle aree soggette a raccolta delle acque di prima pioggia, specificando e ubicando nella planimetria il nuovo impianto di trattamento;

7.         aggiornare il QRE per il punto di emissione E3 con i seguenti parametri: H2S, NH3, U.O., polveri. TOC, seguendo le linee guida ARTA;

VISTA la nota prot.n. 3026 del 29.07.2010, acquisita al prot.n. RA/146160 del 29.07.2010, con la quale il CIVETA ha trasmesso, in riferimento alle disposizioni della DGR n. 790/2007, apposite polizze fidejussorie nn.  110463, 110464, 110465 e 110466;

CONSIDERATO che il Responsabile del Procedimento con nota prot.n. 188264//DN3 del 08.10.2010, ha restituito al CIVETA le suddette polizze debitamente vistate;

RITENUTO necessario che il CIVETA adegui la durata delle suddette garanzie alla validità della presente autorizzazione integrata ambientale indicando, altresì, gli estremi della presente autorizzazione;

DATO ATTO che con nota prot.n. 2926 del 3.08.2012, acquisita dal SGR al prot.n. RA//182174 del 06.08.2012,  con la quale il CIVETA ha trasmesso la polizza fidejussoria n. 110466, della durata di n. 30 anni, relativa alla fase di post - gestione della discarica esaurita;

VISTA la nota prot.n. 706 del 20.05.2008, acquisita al prot.n. 13309/DN3 del 22.05.2008, l’ARTA - Distretto Sub - Provinciale di S. Salvo, ha trasmesso la relazione di disamina dei risultati analitici effettuati in acque di campioni prelevati presso i tre pozzi ubicati a monte e a valle della discarica esaurita, segnalando il superamento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione (C.S.C.), e quindi la presenza di un sito potenzialmente contaminato interessante le aree circostanti la discarica a servizio dell’impianto;

PRESO ATTO che il Comune di Cupello con Determinazione n. 12 del 15.01.2009, ha approvato il Piano di Caratterizzazione (PdCa), trasmesso dalla Società ENSR Italia Srl, per conto del CIVETA;

PRESO ATTO della nota acquisita dal SGR con prot.n. RA/65586 del 22.03.2012, con la quale la Società AECOM ha trasmesso, per conto del CIVETA, i risultati del Piano di Caratterizzazione (PdCa) e le proposte di intervento;

EVIDENZIATO che il procedimento relativo alla contaminazione delle acque sotterranee, evidenziata dall’ARTA - Distretto Sub Provinciale San Salvo - Vasto con nota prot.n. 706 del 20.05.2008, dovrà separatamente proseguire e concludersi rispetto all’iter della presente A.I.A., in conformità alle disposizioni di cui all’art. 242 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. (Titolo V – Parte Quarta);

EVIDENZIATO pertanto, che qualora le risultanze dell’Analisi di Rischio (AdR) dovessero acclarare la persistenza di detti superamenti, si prescrive di mettere in atto gli interventi che dovranno garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e per l’ambiente (messa in sicurezza operativa di cui all’art. 240, comma 1, lett. n) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i) che saranno oggetto e debitamente valutate con separato provvedimento;

CONSIDERATO il  fondamentale ruolo pubblico rivestito dal polo tecnologico in oggetto per le attività di smaltimento e  recupero dei rifiuti urbani, non solo prodotti all’interno del comprensorio del CIVETA, ma anche per altre realtà territoriali della Regione Abruzzo (conferimenti di FORSU extra ATO/Provincia), secondo il principio di “libera circolazione” delle frazioni organiche dei RU (FORSU), ai sensi dell’art. 181, comma 5 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;

RITENUTO di procedere  al rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 3/10 del 16.03.2010 e s.m.i.;

PRESO ATTO che il CIVETA ha comunicato il possesso dei requisiti soggettivi stabiliti con DGR n. 1227/07;

 

ACCERTATA la regolarità tecnico-amministrativa della procedura seguita e valutata la legittimità del presente provvedimento;

per tutto quanto esposto in premessa che qui si intende integralmente riportato e trascritto

AUTORIZZA

ai sensi dell’art. 29 - octies del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.

il rinnovo dell’A.I.A. n. 3/10 del 16.03.2010 e s.m.i. di titolarità del CIVETA, per la gestione del complesso impiantistico ubicato  in “C.da Valle Cena” nel Comune di Cupello (CH), identificabile nel N.C.T. del Comune di Cupello  al Foglio n. 8 particelle  92, 113, 114, 116, 169, 238, 239, 240, 245, 246, 249, 250, 252, 4056, 4059, 4062, 4068, 4076, 4079, 4080, 4081, 4084, 4085, 4087, 4089, 4091, 4092, 4094,  ed al foglio 13 particelle 82, 177, 179, 182, 184, 4044, 4047, cosi costituito:

a.         Piattaforma ecologica per il trattamento e la valorizzazione delle sostanze recuperabili raccolte con il sistema differenziato;

b.         Post gestione della discarica esaurita;

c.         Impianto di trattamento meccanico-biologico per il trattamento dei RU indifferenziati e della FORSU;

d.         Gestione della  nuova discarica di servizio.

ART. 1

VALIDITA’ DEL PROVVEDIMENTO

Il presente provvedimento ha validità sino al 22.12.2014. 

ART. 2

PROGETTO DI REVAMPING IMPIANTISTICO

 Entro il 31.07.2013 il CIVETA deve trasmettere il progetto complessivo di revamping dell’intero polo tecnologico ed avviare presso il competente Sportello Regionale Ambientale le apposite procedure in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

ART. 3

GARANZIE FINANZIARIE

Entro 60 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, il CIVETA, dovrà adeguare le garanzie finanziarie già accettate da questa Autorità, adeguando la durata delle suddette garanzie alla validità della presente Autorizzazione Integrata Ambientale indicando, altresì, gli estremi della presente autorizzazione;

 

Art. 4

APPROVAZIONE DEL PROGETTO RELATIVO ALLE VARIANTI NON SOSTANZIALI DI CUI AL MUTUO CONCESSO DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

 

Il progetto relativo alla realizzazione degli interventi relativi al mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della L. 441/87, posizione n. 4134806/00 consistente nei seguenti interventi:

1.         realizzazione di un impianto di trattamento acque di prima pioggia, comprensivo di trattamento chimico fisico delle acque oleose;

2.         realizzazione di un serbatoio da 200 mc per lo stoccaggio del percolato all’interno di una vasca di contenimento;

3.         realizzazione di biocelle per il trattamento dei rifiuti.

È approvato conformemente agli elaborati progettuali di seguito elencati:

-          Relazione generale;

-          Relazione naturalistica;

-          Quadro economico;

-          Piano di manutenzione dell’opera;

-          Piano di sicurezza;

-          Cronoprogramma;

-          Capitolato speciale d’appalto;

-          Analisi prezzi;

-          Computo metrico;

-          Elenco prezzi;

-          Computo costi di sicurezza;

-          Analisi dei rischi;

-          Tav. 1 – planimetria generale;

-          Tav. 2 – inserimento planimetrico area stoccaggio e prima pioggia;

-          Tav. 3 – impianto prima pioggia particolari costruttivi;

-          Tav. 4 – stoccaggio percolato particolari costruttivi;

-          Tav. 5 – Pianta capannone;

-          Tav. 6 – Pianta impianto biocelle;

-          Tav. 7 – Particolari costruttivi biocella;

-          Tav. 8 – Particolari impianti tecnologici biocella;

-          Tav. 9 – Planimetria aree di stoccaggio rifiuti;

-          Tav. 10 – Planimetria punti di emissione;

-          Tav. 11 – Planimetria rete idrica;

-          Tav. 12 – carte tematiche: ortofoto + stralcio cartografico IGM;

-          Tav  13 – carte tematiche; stralcio cartografico + stralcio catastale;

-          Tav. 14 – carte tematiche: stralcio P.R.E. + stralcio carta PAI;

-          Tav. 15 – carte tematiche: stralcio carta rischio frane + stralcio PSDA;

-          Tav. 16 – carte tematiche: stralcio carta geomorfologia + stralcio vincolo idrogeologico;

-          Tav. 17 – carte tematiche: stralcio carta SIC Regione Abruzzo;

-          Tav. 18 – carte tematiche: stralcio piano paesistico + stralcio carta ZPS Regione Abruzzo;

-          Tav. 19 – carte tematiche: P.T.C.P. – stralcio carta delle aree di vincolo archeologico e paesistico + P.T.C.P. – stralcio sistema infrastrutturale;

-          Tav. 20 – carte tematiche: stralcio carta uso del suolo + stralcio carta ripopolamento e cattura;

-          Comunicazioni semestrali controlli 2010 parte I;

-          Comunicazioni semestrali controlli 2010 parte II;

-          Autorizzazioni quadri riassuntivi;

-          Elaborato tecnico descrittivo AIA;

-          MUD dell’anno di riferimento;

-          Copie delle autorizzazioni D.Lgs 152/06 e s.m.i.;

-          Diagrammi energetici mensili;

-          Schede integrative IPPC direttiva europea 96/61/CE.

E nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

1.         tutte le opere di sbancamento previste per tutti gli interventi devono rispettare il DM n. 161/2012;

2.         l’impianto di prima pioggia sia dimensionato in conformità alla L.R. 31/2010;

3.         non vi sia incremento della capacità annua massima di trattamento dei rifiuti rispetto a quanto già autorizzato;

4.         l’aria aspirata dalle biocelle inviata ad idoneo sistema di abbattimento non comporti un incremento del flusso di massa in emissione superiore  a quanto stabilito dalla DGR n. 917/2011 con adeguato dimensionamento del sistema di aspirazione;

5.         trasmettere, entro n. 60 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, un aggiornamento della modulistica dell’AIA secondo  le modifiche previste;

6.         trasmettere, entro n. 60 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, un aggiornamento della planimetria della rete idrica con l’indicazione delle aree soggette a raccolta delle acque di prima pioggia, specificando e ubicando nella planimetria il nuovo impianto di trattamento;

7.         trasmettere, entro n. 60 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, un aggiornamento dell QRE per il punto di emissione E3 con i seguenti parametri: H2S, NH3, U.O., polveri. TOC, seguendo le linee guida ARTA.

Art. 5

PRESCRIZIONI INERENTI L’INIZIO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLE VARIANTI NON SOSTANZIALI DI CUI AL MUTUO CONCESSO DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E ED ALL’AIA N.6/11 DEL 21.09.2011

L’inizio dei lavori di realizzazione degli interventi di cui al precedente art. 4 ed all’AIA n. 21.09.2011, relativamente alla realizzazione del primo stralcio del revamping impiantistico è condizionato a:

-          comunicazione di inizio lavori per ogni fase di intervento;

-          limitatamente alla fase di costruzione dell’impianto, si prescrive la stipula di una polizza assicurativa per la responsabilità civile d’inquinamento (R.C.I.), a copertura di danni ambientali causati a terzi, ai sensi della DGR n. 790/2007 e s.m.i.;

Art. 6

PRESCRIZIONI INERENTI L’ENTRATA IN ESERCIZIO DELLE VARIANTI NON SOSTANZIALI DI CUI AL MUTUO CONCESSO DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E ED ALL’AIA N.6/11 DEL 21.09.2011

L’avvio della gestione dell’impianto conformemente  agli interventi realizzativi individuati al precedente art. 5 è preceduto dall’invio all’Autorità competente di:

a.         comunicazione nella quale si attesti:

-          data di avvio delle singole fasi dell’impianto;

-          il nominativo del responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze tecniche;

b.         certificato di collaudo, relativo ai singoli lotti dell’impianto, che deve attestare:

-          la conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;

-          la funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento, in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire e recuperare;

-          l’idoneità delle singole opere civili ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;

-          il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima potenzialità;

-          l’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli prescritti come condizionate nel provvedimento di approvazione;

-          le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti, sulle emissioni e sugli scarichi, con specificazione dei valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi;

ART. 7

GESTIONE DEL POLO TECNOLOGICO

Il CIVETA è autorizzato a gestire il complesso impiantistico in argomento con funzionamento contestuale delle seguenti linee d’impianto:

-          Piattaforma ecologica per il trattamento e la valorizzazione delle sostanze recuperabili raccolte con il sistema differenziato;

-          Post gestione della discarica esaurita;

-          Linea di trattamento meccanico-biologico dell’impianto TMB per il trattamento separato del RU indifferenziato e della FORSU per la produzione di compost di qualità, secondo quanto riportato nella seguente tabella;

-          Gestione della nuova discarica di servizio.

Per l’impianto di trattamento meccanico – biologico sono individuate le seguenti fasi di trattamento con le sotto – specificate potenzialità:

FASE 1 – PERIODO DAL 22.12.2012 AL 22.12.2013

Impianto di trattamento meccanico – biologico (TMB)

Potenzialità  trattamento RU indifferenziato (D8 – D9)

27.000 t/a

Potenzialità  trattamento FORSU (R3)

19.000 t/a

Turni di lavorazione

2

CER trattamento RU indifferenziato.

20 03 01

CER trattamento FORSU

20 01 08; 20 02 01; 20 01 38

 

FASE 2 – PERIODO DAL 23.12.2013 AL 22.12.2014

Impianto di trattamento meccanico – biologico (TMB)

Potenzialità  trattamento RU indifferenziato (D8 – D9)

22.000 t/a

Potenzialità  trattamento FORSU (R3)

24.000 t/a

Turni di lavorazione

2

CER trattamento RU indifferenziato.

20 03 01

CER trattamento FORSU

20 01 08; 20 02 01; 20 01 38

 

 Prescrizioni:

1.         il trattamento meccanico dei rifiuti urbani indifferenziati (RUI) e della FORSU, dovrà avvenire secondo n. 2 (due) turni di lavorazione distinti e separati.

2.         la linea di trattamento dei RUI è ad uso esclusivo dei Comuni appartenenti al consorzio intercomunale CIVETA, compresi gli Enti appartenenti alle ex Comunità Montane Medio ed Alto Vastese;

3.         trasmettere, entro 90 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, una metodologia operativa, da concordare con la Provincia di Chieti, che consenta di rilevare la tracciabilità del bilancio di materia tra i rifiuti in entrata (200301) e quelli in uscita con indicazione della destinazione finale. Si segnala, in particolare, la necessità di determinare, per ciascun Comune, la quantità e la percentuale di sovvalli, considerati in regime di privativa, derivanti dalle fasi di triturazione e vagliatura e l’avvio nell’apposita discarica stabilita dal PPGR o dalle DGR appositamente emanate;

4.         la FORSU in ingresso all’impianto dovrà  rispettare:

-          limiti qualitativi di cui alla Tabella D della DGR n. 1528/06;

-          criteri di accettazione di cui alla DGR n. 604/09;

5.         il sottovaglio derivante dal trattamento meccanico del rifiuto urbano  indifferenziato deve essere avviato alla fase di stabilizzazione/maturazione  dell’impianto per la produzione di frazione organica stabilizzata (FOS);

6.         il compost di qualità prodotto potrà essere immesso nel mercato secondo quanto previsto  al punto 4.1. della D.G.R. n. 1528/06;

7.         rispetto di quanto disposto, relativamente alle modalità e le frequenze analitiche del rifiuto in ingresso e del compost prodotto, dalla DGR n. 1528/06 e dalla DGR n. 604/09;

8.         confermare la certificazione del “Compost di qualità” prodotto secondo il “Marchio di qualità” denominato: “Compost Abruzzo”, acquisito in collaborazione con il C.I.C., ai sensi della D.D n.. 203 del 28.10.2009;

9.         la produzione di “Compost fuori specifica” (CER 19 05 03), dovrà essere finalizzata ai seguenti reimpieghi:

-          reimmissione nel ciclo produttivo;

-          declassato e venduto per utilizzi previsti per il Compost Grigio (CG) di cui alle direttive della D.G.R  n. 1528/06, nel rispetti dei limiti di cui alla tabella B della stessa;

-          reimpiegato per gli utilizzi della FOS nel rispetti dei limiti di cui alla tabella C della DGR n. 1528/06;

Nel caso in cui il Consorzio intercomunale CIVETA non trovi adeguato utilizzo del “compost fuori specifica”, nelle modalità di cui ai suddetti punti a) e b) e c), previa comunicazione all’Autorità competente sui quantitativi da smaltire e degli impedimenti tecnici/economici riscontrati e l’adozione da parte della stessa Autorità dei provvedimenti di competenza,  lo stesso “compost fuori specifica” può essere smaltito in discarica nel pieno rispetto di quanto prescritto dal D.Lgs. 36/03 e s.m.i e dal D.M. D.M. 27.09.2010 e s.m.i.

10.       la FOS (CER 190503) prodotta dall’attività dell’impianto di TMB dovrà trovare apposito impiego secondo quanto previsto dalla DGR n. 1528/06, e nello specifico:

-          ripristini ambientali secondo quanto disposto dalla DGR n. 400/2004 e s.m.i;

-          come terra di ricopertura giornaliera, in purezza o in miscela con materiali inerti, nelle discariche durante la coltivazione delle stesse (capping periodico). Il quantitativo di FOS utilizzato per la ricopertura giornaliera non può comunque essere superiore al 10% in peso di rifiuto mediamente conferito in discarica. Con le medesime procedure possono essere utilizzate anche materiali prodotti dagli impianti di compostaggio e biostabilizzazione che non rispondono alle caratteristiche riportate nella Tabelle A, B e C dell’Allegato 1 – “Direttiva FOS” della DGR n. 1528 del 27.12.2006;

-          Nel caso in cui il CIVETA non trovi adeguato utilizzo della FOS nelle modalità di cui ai suddetti punti a) e b), previa comunicazione all’Autorità competente sui quantitativi da smaltire e degli impedimenti tecnici/economici riscontrati,  la FOS può essere smaltita in discarica  nel pieno rispetto quanto prescritto dal D.Lgs. 36/03 e s.m.i e dal D.M. 27.09.2010 e s.m.i.;

ART. 8

DISCARICA DI SERVIZIO ESAURITA

Si richiama il rispetto degli elaborati progettuali autorizzati con Determinazione Dirigenziale n. 40 del 13.05.2009, che nel presente provvedimento si intendono integralmente recepiti, nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

-          l’ARTA entro 60 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento deve eseguire le verifiche previste dall’art. 12, comma  2 del D.Lgs 36/03 e s.m.i. All’esito positivo delle suddette verifiche l’Autorità Competente comunicherà al Consorzio intercomunale CIVETA le tempistiche per l’avvio della realizzazione del pacchetto di chiusura della discarica

-          alla chiusura della discarica dovranno essere adottate misure indispensabili per la mitigazione e compensazioni ambientali, in particolare dovranno essere impiantate infrastrutture di verde di soccorso e di arredo (inerbimento, cespugliamento ed alberature perimetrali con essenze vegetali adeguate ed in particolare  in grado di sostenere l’inquinamento olfattivo);

-          il gestore della discarica è responsabile della corretta attuazione delle disposizioni contenute nel presente provvedimento;

-          ai sensi dell’art. 6, comma 13 del D.Lgs. 36/03 e s.m.i. il gestore della discarica deve  notificare al SGR, alla Provincia di Chieti ed all’ARTA territorialmente competente, anche eventuali significativi effetti negativi sull’ambiente riscontrati a seguito delle procedure di sorveglianza e controllo e deve conformarsi alle decisioni dell’autorità competente sulla natura delle misure correttive e sui termini di attuazione delle medesime.

La frequenza ed i parametri analitici da rilevare, durante il periodo di monitoraggio della fase di post-chiusura previsto in progetto, possano essere variati dal Distretto ARTA territorialmente competente, previa comunicazione allo SGR, ove questa ne riscontri la necessità e/o l’opportunità, in funzione di una maggiore sicurezza di controllo ambientale del sito, fermo restando che la frequenza di controllo ed i parametri da controllare non eccedano quanto previsto in materia dal D.Lgs. 36/03 e s.m.i.;

ART. 9

PIATTAFORMA

Tipologia impianto: impianto per  il trattamento e la valorizzazione delle sostanze recuperabili raccolte con il sistema differenziato;

Potenzialità conferimento: 7.500 t/a; Potenzialità di trattamento : 4.000 t/a; Fase di recupero/smaltimento: R3/ R13/D15;

CER conferibili:

CER

DESCRIZIONE

Operazione di smaltimento/recupero

Quantità conferibile

(Tonn./anno)

Quantità trattabile

(Tonn./anno)

020104

rifiuti di plastica (esclusi imballaggi) 

R13

1

1

020110

rifiuti metallici 

R13

1

1

030105

segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104 

R13

20

 

030199

rifiuti non specificati altrimenti 

R13

1

 

040221

rifiuti da fibre tessili grezze 

R13

1

1

040222

rifiuti da fibre tessili lavorate 

R13

1

1

150101

imballaggi in carta e cartone 

R13/R3

1.300

1.100

150102

imballaggi in plastica 

R13

800

300

150103

imballaggi in legno 

R13

100

 

150104

imballaggi metallici 

R13

8

4

150106

imballaggi in materiali misti 

R13

100

 

150107

imballaggi in vetro 

R13

100

 

150109

imballaggi in materia tessile 

R13

1

1

160103

pneumatici fuori uso 

D15

100

 

160214

Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213 

R13

60

 

170201

legno 

R13

60

 

170401

rame, bronzo, ottone 

R13

1

1

170402

alluminio 

R13

1

1

191002

rifiuti di metalli non ferrosi 

R13

1

1

191201

carta e cartone 

R13

1

1

191202

materiali non ferrosi 

R13

1

1

191203

metalli non ferrosi 

R13

1

1

191204

plastica e gomma 

R13

1

1

191205

vetro 

R13

1

1

191207

legno diverso da quello di cui alla voce 191206 

R13

1

1

191208

prodotti tessili 

R13

1

1

200101

carta  e cartone

R13/R3

1.300

1.050

200102

vetro 

R13

1.300

1.000

200128

vernici, inchiostri, adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce 200127* 

D15

1

1

200132

medicinali diversi da quelli di cui alla voce 200131 

D15

1

1

200134

batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 200133 

D15

1

1

200136

apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135 

R13

60

60

200139

plastica 

R13

1

1

200140

metallo 

R13

250

250

200307

rifiuti ingombranti 

R13

1.700

 

200301

rifiuti urbani non differenziati 

R13

5

 

020108*

rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose 

D15

1

1

080111*

pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose 

D15

1

1

080317*

toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose 

D15

2

2

080319*

oli dispersi 

R13

1

1

130110*

oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati 

R13

1

1

130205*

scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati 

R13

5

5

130206*

scarti di olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione 

R13

1

1

130207*

olio per motori, ingranaggi e lubrificazione, facilmente biodegradabile 

R13

1

1

150110*

imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze 

D15

8

8

160107*

filtri dell'olio 

R13

5

5

160601*

batterie al piombo 

D15

5

5

200119*

pesticidi 

D15

1

1

200121*

tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 

D15

1

1

200123*

apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi 

R13

120

120

200127*

vernici, inchiostri, adesivi e resine contenenti sostanze pericolose 

D15

1

1

200131*

medicinali citotossici e citostatici 

D15

1

1

200133*

batterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie 

D15

2

2

200135*

apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 20012 e 200123, contenenti componenti pericolosi 

R13

60

60

Totale

7.500

4.000

 

Prescrizioni:

1.         il CIVETA è autorizzato ad installare un impianto di trattamento per la sola riduzione volumetrica del CER 200307 all’interno della Piattaforma per la valorizzazione delle sostanze recuperabili (Piattaforma di Tipo “B”);

2.         posizionare il trituratore sotto tettoia;

3.         le aree utilizzate per il deposito e lo stoccaggio dei rifiuti in ingresso ed in uscita al trattamento devono essere quelle individuate nell’A.I.A. n. 3/10 del 16.03.2010. A tal proposito i cassoni dei rifiuti devono essere contrassegnati con il CER del rifiuto contenuto; nel caso specifico, inoltre, occorre differenziare in modo chiaro i cassoni dei rifiuti in ingresso in attesa di trattamento da quelli dei rifiuti in uscita dall’impianto;

ART. 10

DISCARICA DI SERVIZIO

AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO

Si autorizza il CIVETA all’esercizio della discarica nel rispetto degli elaborati progettuali di cui all’AIA n. 3/10 del 16.03.2010, che si intendono integralmente recepiti e delle prescrizioni di cui al presente provvedimento. 

DATI GENERALI DISCARICA

Tipologia discarica

discarica per rifiuti non pericolosi

Area discarica (m2)

ca. 6.200

Volumetria  occupata (m3)

 47.000

Volumetria autorizzata  (m3)

rispetto dei profili del progetto approvato.

Area discarica + Area Servizio (m2)

ca. 15.000

Volume in scavo (m3)

ca. 87.000

Volume in elevazione (m3)

ca. 95.000

Tipologia materiale di copertura giornaliera

Terreno/FOS

Quantitativi di materiale di copertura giornaliera

ca. 5 mc

Quota massima rifiuti (m s.l.m.)

185

Profondità massima invaso da piano campagna (m)

207 (considerata dal livello del mare)

Quota massima copertura finale (m s.l.m.)

244

Produzione di percolato nell’anno di riferimento (MC)

ca. 5000

Produzione di biogas nell’anno di riferimento (mc)

N.D.

 

PRESCRIZIONI GENERALI

-          non effettuare abbancamenti dei rifiuti in discarica prossimi al limite massimo stabilito (pendenza del 30%);

-          il battente del percolato deve essere mantenuto al di sotto di 0,5 m; a tal proposito le verifiche del caso da parte degli Enti controllori saranno effettuate su un contatore delle ore di funzionamento della pompa di estrazione che il consorzio intercomunale CIVETA aveva obbligo di installare nelle modalità indicate nell’autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16.03.2010;

-          lo smaltimento dei rifiuti in  discarica dovrà avvenire in conformità dei criteri di ammissibilità in discarica di cui al D.M 27.09.2010;

RIFIUTI AMMISSIBILI

CER 19 12 12: scarti e sovvalli derivanti dall’attività di preselezione meccanica dell’impianto di trattamento meccanico – biologico e della piattaforma ecologica per il trattamento e la valorizzazione delle sostanze recuperabili raccolte con il sistema differenziato, nel pieno rispetto di quanto prescritto dal D.Lgs. 36/03 e s.m.i e dal D.M 27.09.2010 e s.m.i.;

CER 19 05 03 (FOS): la FOS derivante dalla linea di trattamento del RU indifferenziato dell’impianto di TMB se conforme a quanto disposto dalla DGR 1528/06 ed alle Direttive della DGR n. 400/04 e s.m.i., può trovare i seguenti  reimpieghi:

-          ripristini ambientali secondo quanto disposto dalla DGR n. 400/04 e s.m.i;

-          come terra di ricopertura giornaliera, in purezza o in miscela con materiali inerti, nelle discariche durante la coltivazione delle stesse (capping periodico). Il quantitativo di FOS utilizzato per la ricopertura giornaliera non può comunque essere superiore al 10% in peso di rifiuto mediamente conferito in discarica. Con le medesime procedure possono essere utilizzati anche i materiali prodotti dagli impianti di compostaggio e biostabilizzazione che non rispondono alle caratteristiche riportate nella Tabelle A, B e C dell’Allegato 1 – “Direttiva FOS” della DGR n. 1528 del 27.12.2006;

-          nel caso in cui il CIVETA non trovi adeguato utilizzo della FOS nelle modalità di cui ai suddetti punti a) e b), previa comunicazione all’Autorità Competente sui quantitativi da smaltire e degli impedimenti tecnici/economici riscontrati, la FOS può essere smaltita in discarica nel pieno rispetto quanto prescritto dal D.Lgs 36/03 e s.m.i e dal D.M 27.09.2010;

CER 20 03 03 (residui della pulizia stradale) nel pieno rispetto di quanto prescritto dal D.Lgs. 36/03 e s.m.i e dal D.M 27.09.2010;

RIFIUTI IN STATO DI ABBANDONO non altrimenti recuperabili e conformi alle caratteristiche della discarica, presenti nei territori dei Comuni del CIVETA, previo parere preventivo dell’ARTA Distretto territorialmente competente che accerta la conformità dei rifiuti da smaltire con la tipologia e le caratteristiche della discarica;

CONFERIMENTO DI RIFIUTI NON TRATTATI

È fatto divieto di smaltimento di rifiuti non trattati. Nel caso in cui vi siano improrogabili ed eccezionali necessità di conferimento di rifiuti urbani non trattati, a causa  di fermo impianto dell’impianto di trattamento meccanico-biologico,  possono essere smaltiti rifiuti urbani non trattati in discarica nel tempo necessario al ripristino delle ordinarie condizioni di funzionamento dell’impianto di trattamento, previa comunicazione, da parte del CIVETA,  del quantitativo dei rifiuti non trattati da smaltire e il  periodo di conferimento e l’adozione da parte dell’Autorità Competente di tutti i provvedimenti previsti dalla legge al fine di consentire il suddetto conferimento straordinario.  UTILIZZO DEL COMPOST FUORI SPECIFICA Il compost fuori specifica (CER 19 05 03) derivante dalla linea di produzione del “compost di qualità” può trovare i seguenti reimpieghi:

-          reimmesso nel ciclo produttivo;

-          declassato e venduto per utilizzi previsti per il Compost Grigio (CG) di cui alle direttive della DGR n. 1528/06, nel rispetto dei limiti di cui alla Tabella B della stessa DGR;

-          reimpiegato per gli utilizzi della FOS nel rispetto i limiti di cui alla tabella C della DGR n. 1528/06;

-          nel caso in cui il CIVETA non trovi adeguato utilizzo del compost fuori specifica nelle modalità di cui ai suddetti punti a) e b) e c), previa comunicazione all’Autorità Competente sui quantitativi da smaltire e degli impedimenti tecnici/economici riscontrati e l’adozione da parte della stessa Autorità dei provvedimenti di competenza, lo stesso compost fuori specifica può essere smaltito in discarica  nel pieno rispetto quanto prescritto dal D.Lgs. 36/03 e s.m.i e dal D.M 27.09.2010;

APPLICAZIONE DEL TRIBUTO SPECIALE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI IN DISCARICA Si richiamano le disposizioni in materia fissate dalla L.R 16.06.2006, n. 17.

ART. 11

DISPOSIZIONI di  CUI ALL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N. 3/10 E S.M.I.

Il CIVETA è tenuto al rispetto delle disposizioni di cui all’autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16.03.2010 e delle successive modifiche intervenute (AIA n. 9/10 del 26.07.2010 e n. 6/11 del 21.09.2011), per quanto non modificate dal presente provvedimento.

ART. 12

EMISSIONI IN ATMOSFERA

Si richiama il rispetto di quanto autorizzato con A.I.A. n. 3/10 del 16.03.2010 e degli elaborati progettuali di cui al precedente art. 4.

L’ARTA Distretto Sub Provinciale San Salvo - Vasto e la Provincia di Chieti, devono trasmettere, entro n. 60 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, il quadro definitivo delle emissioni in atmosfera relative a:

-          attuale conformazione impiantistica;

-          conformazione impiantistica relativa alla realizzazione degli interventi di cui al precedente art. 4.

ART. 13

EMISSIONI IDRICHE

Si richiama il rispetto di quanto autorizzato con A.I.A. n. 3/10 del 16.03.2010 e degli elaborati progettuali di cui al precedente art. 4.

L’ARTA - Distretto Sub Provinciale San Salvo - Vasto e la Provincia di Chieti, devono trasmettere, entro n. 60 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, il quadro delle emissioni idriche relative a:

-          attuale conformazione impiantistica;

-          conformazione impiantistica relativa alla realizzazione degli interventi di cui al precedente art. 4.

Il CIVETA deve trasmettere alla Provincia di Chieti ed all’ARTA - Distretto Sub Provinciale San Salvo - Vasto,  entro n. 30 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, la documentazione richiesta dalla Provincia di Chieti con nota prot. n. 5917 del 08.02.2013.

ART. 14

PROCEDURA DI CUI ALL’ART 242 DEL D.LGS 152/2006 E S.M.I.

Il Consorzio intercomunale CIVETA in merito alla contaminazione delle acque sotterranee, evidenziate dall’ARTA Distretto Sub Provinciale San Salvo Vasto con nota prot.n. 706 del 20.05.2008 , deve proseguire ed adempiere a tutte le procedure previste dall’art. 242 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.

ART. 15

OBBLIGHI E RACCOMANDAZIONI

La presente autorizzazione è condizionata al rispetto dei seguenti obblighi e raccomandazioni:

1.         sono fatte salve eventuali ulteriori autorizzazioni, visti, pareri, Nulla-Osta e prescrizioni di competenza di altri Enti ed Organismi, nonché altre disposizioni e direttive vigenti specifiche nella materia; sono fatti salvi, infine, eventuali diritti di terzi;

2.         nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti e, così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

3.         comunicazione, resa ai sensi della DGR n. 778 del 11.10.2010, alla Provincia di Chieti ed all’A.R.T.A. Distretto Provinciale di Chieti, della quantità di rifiuti movimentati, la provenienza e la loro destinazione;

4.         tenuta, per quanto applicabile,  del registro di carico e scarico dei rifiuti previsto dall’art. 190 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;

5.         rispetto, per quanto applicabile, di quanto stabilito dall’art. 189 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. in merito al Catasto dei Rifiuti;

6.         osservanza di quanto previsto ed applicabile dal D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, avente per oggetto “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” e s.m.i.;

7.         rispetto totale ed incondizionato di quanto previsto nel D.Lgs 152/06 e s.m.i. nonché nella normativa regionale vigente nella materia;

8.         deve essere evitato ogni danno o pericolo per la salute, la incolumità, il benessere e la sicurezza della collettività e dei singoli;

9.         rendere disponibili al pubblico sul proprio sito internet o mediante altro mezzo ritenuto idoneo, i risultati dei monitoraggi prescritti nel presente provvedimento;

10.       aderire, così come previsto dalle MTD, ad un Sistema di Gestione Ambientale (ISO 14001, EMAS).

ART. 16

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO

Il CIVETA è tenuto al rispetto del Piano di Monitoraggio e Controllo di cui all’A.I.A. n. 3/10 del 16.03.2010 e del progetto approvato al precedente art. 4.

Prescrizioni:

Trasmettere apposita relazione annuale, entro il 1° giugno di ogni anno, riferita all’anno precedente, all’Autorità Competente, all’ARTA, alla Provincia di Chieti ed al Comune di Cupello, contenente:

-          relazione tecnica riassuntiva dei dati relativi al monitoraggio ambientale dell’impianto, espressi anche sotto forma di tabulazione ed elaborazioni grafiche;

-          eventuali interventi periodici di manutenzione degli impianti e delle strutture di copertura nonché di disinfestazione e derattizzazione dell’area;

-          stato di avanzamento delle operazioni di recupero ambientale;

-          indicazioni sulle quantità di gas di discarica prodotto ed estratto mensilmente e relative procedure di trattamento e smaltimento, con indicazione del tempo di funzionamento dei sistemi di estrazione forzata e combustione/recupero energetico e delle loro modalità operative;

-          verifica dell’efficienza del sistema di impermeabilizzazione di tutti i lotti della discarica, sia tramite la rete di monitoraggio sottotelo, ove presente, sia tramite verifiche dirette all’interno del sistema stesso, qualora accessibile;

-          verifica dell’efficienza del sistema di estrazione del percolato, anche mediante l’effettuazione di apposite prove in sito;

-          i dati registrati della centralina meteorologica, secondo quanto segue:

1.         precipitazioni giornaliere, sommati ai valori mensili;

2.         temperatura con media mensile;

3.         evaporazione giornaliera, sommati ai valori mensili;

4.         umidità atmosferica con media mensile;

5.         risultati analitici relativi alle emissioni in atmosfera.

Il piano di sorveglianza e controllo deve rispettare, altresì, le tempistiche e le modalità di trasmissione indicate nelle linee guida redatte dall’ARTA oltre che prevedere tutti i parametri, frequenze e campionamenti. Concordare, entro 60 giorni dall’emanazione del presente provvedimento, con l’ARTA territorialmente competente, un adeguato piano di monitoraggio e controllo relativo alla vecchia discarica esaurita. Nelle more della definizione del suddetto piano, il CIVETA deve applicare per la discarica esaurita il piano di monitoraggio e controllo di cui all’allegato 3 al presente provvedimento;

La frequenza ed i parametri analitici da rilevare, potranno essere variati dall’ARTA, previa comunicazione all’Autorità Competente, ove questa ne riscontri la necessità e/o l’opportunità, in funzione  di una maggiore sicurezza  di controllo ambientale del sito;

ART. 17

PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE OPERATIVA  DELLA DISCARICA

 

Durante la gestione della discarica il Gestore deve adottare tutti gli accorgimenti necessari per evitare la produzione e la diffusione di polveri e di rifiuti soggetti  a trasporto eolico, con particolare riguardo alle fasi di scarico, accumulo e di movimentazione dei materiali. La raccolta e l’allontanamento delle acque di percolamento prodotte dalla discarica deve avvenire con modalità e frequenza tale da garantire la completa rimozione del percolato insistente al di sopra del sistema di impermeabilizzazione. Deve essere garantita la funzionalità dei sistemi automatizzati di monitoraggio ed estrazione già installati nonché l’allontanamento in continuo del percolato prodotto, anche per gravità, impedendo qualunque ristagno o accumulo del medesimo al di sopra dei sistemi di impermeabilizzazione. Inoltre deve essere evitata ogni interconnessione tra la rete che convoglia i percolati e qualsiasi altra rete di raccolta e distribuzione acque a servizio dell’insediamento, nonché la rete di raccolta delle acque meteoriche.

È vietata ogni forma di ricircolo del percolato sopra o all’interno del corpo discarica. Deve essere garantita la presenza di un battente di percolato insistente al di sopra del sistema di impermeabilizzazione, degli altri lotti di discarica, al minimo possibile,compatibilmente con il funzionamento dei sistemi di sollevamento del percolato medesimo e , comunque, non superiore a 0,50 m, a meno di anomalie che impediscano il regolare funzionamento del sistema che si dovessero verificare, che dovranno essere immediatamente comunicate all’Autorità competente ed all’ARTA. Nel caso in cui, in fase di gestione operativa, si dovessero riscontrare  dei ristagni o accumuli di percolato, si dovrà intervenire mediante la realizzazione ad hoc di pozzi mediante trivellazioni verticali drenanti nell’ammasso di rifiuti e l’inserimento di una pompa di emungimento del liquame.

In caso si riscontrassero infiltrazioni di sostanze inquinanti sul suolo o nel sottosuolo, devono essere assicurati tempestivi interventi, secondo quanto previsto dalle normative vigenti in materia di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati. Qualora si evidenziasse la presenza, negli eventuali sistemi di monitoraggio sottotelo della discarica, di liquame che, per caratteristiche chimiche, risulti riconducibile ad infiltrazioni di acque di percolamento, se ne deve dare tempestiva comunicazione all’Autorità competente, fornendo contestualmente  indicazione dettagliata degli accorgimenti tecnici che si intendono adottare per garantire il mantenimento di condizioni di sicurezza presso la discarica. Il perimetro della discarica deve essere idoneamente attrezzato al fine di evitare qualunque fuoriuscita incontrollata di acque potenzialmente contaminate all’esterno della struttura impermeabilizzata. Devono essere mantenute in efficienza le impermeabilizzazioni della pavimentazione, delle canalette e dei pozzetti di raccolta degli sversamenti su tutte le aree interessate dalla movimentazione di rifiuti. devono inoltre essere previste idonee barriere e presidi atti ad impedire l’ingresso presso la discarica di estranei o animali randagi. Tutto il perimetro della discarica deve risultare completamente recintato con un sistema di chiusura a giorno di altezza non inferiore a metri 2 e munito di apposito cancello, da chiudersi nelle ore notturne ed in ogni caso nell’eventualità di assenza del personale di sorveglianza, al fine di evitare l’accesso sia ai non addetti sia agli animali randagi. Dovrà esserne inoltre segnalata la presenza con un cartello nel quale sarà indicato il tipo di discarica, nonché specificato il divieto di accesso a personale non autorizzato ed indicate la denominazione e la sede legale del soggetto responsabile della gestione della discarica. L’area utilizzata deve essere delimitata con almeno tre capisaldi, due dei quali dovranno anche essere battuti in quote assolute cui riferire le quote relative della discarica. Contro gli inconvenienti dovuti ad odori sgradevoli o alla propagazione di polveri, il gestore è tenuto ad adottare tutti i sistemi ed i prodotti esistenti necessari ad eliminare tali inconvenienti. Le modalità di gestione del gas di discarica previste per la fase di gestione operativa dovranno garantire il rispetto integrale delle condizioni di cui  progetto già approvato.  L’impianto di estrazione e trasporto del biogas deve essere gestito in modo tale da prevenire l’accumulo e ristagno all’interno dello stesso del percolato e dei liquidi di condensa, nonché prevedere l’aggiustamento della rete di captazione in seguito a fenomeni di assestamento del corpo della discarica.  I sistemi resi inservibili a seguito dell’assestamento della massa dei rifiuti in discarica o a causa di danneggiamenti accidentali dovranno essere realizzati in modo tale da evitare qualunque manomissione o alterazione dei dati rilevati. Nell’ambito della discarica deve essere impedito il deposito di materiali combusti o parzialmente combusti non completamente estinti; La viabilità di accesso alla discarica deve garantire la percorribilità in ogni periodo dell’anno  e devono essere adottati tutti gli accorgimenti per limitare la polverosità  e le molestie derivanti dal traffico in ingresso ed uscita dalla discarica. La viabilità interna della discarica deve garantire un agevole accesso a tutti i punti di monitoraggio dell’impianto, in tutti i periodi dell’anno. Lo scarico dei rifiuti deve essere effettuato con modalità tali da garantire condizioni di stabilità degli stessi e delle strutture della discarica collegate. Entro 18 ore dal conferimento in discarica, tutti i fronti dei rifiuti scaricati, esposti all’atmosfera, devono essere completamente ricoperti con uno strato di materiale naturale o artificiale idoneo a garantire il contenimento delle emissioni di odori sgradevoli ed evitare il trasporto eolico dei rifiuti e l’accesso degli animali, presso tutte le aree della discarica ove non avviene il conferimento quotidiano dei rifiuti nonché evitare la propagazione di incendi. Il materiale utilizzato per la copertura dei rifiuti dovrà essere compatibile con la necessità di garantire il rispetto degli aspetti estetici e paesaggistici; è fatto obbligo prevedere periodicamente alla disinfestazione e derattizzazione dell’area.La frequenza di tali operazioni, i prodotti impiegati ed i periodi dell’anno in cui esse sono condotte devono essere concordate con la AUSL competente, entro 60 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, in funzione delle condizioni climatiche locali e del tipo di rifiuti trattati; Qualsiasi anomalia che si dovesse verificare presso la discarica durante la fase di gestione operativa, deve essere immediatamente comunicata all’Autorità Competente ed all’ARTA.  Deve essere garantito il rispetto ambientale delle aree interessate e contermini, ponendo particolare riguardo anche agli aspetti estetici e paesaggistici.

È fatto obbligo realizzare tutti gli ulteriori interventi tecnici ed operativi che gli organi di controllo ritengano necessari.

ART. 18

PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA FASE DI  POST-GESTIONE OPERATIVA  DELLA  DSCARICA IN ESERCIZIO

Entro dieci giorni dall’ultimazione dei conferimenti in discarica il Consorzio intercomunale CIVETA deve darne comunicazione all’Autorità competente che provvederà a richiedere all’ARTA le verifiche di cui all’art. 9 del D.Lgs. 36/03 e s.m.i.; l’ARTA nel relazionare circa gli adempimenti di cui a detto art. 9 del D.Lgs. 36/03 e s.m.i. individuerà la tempistica entro al quale dovrà essere ultimata la copertura definitiva della discarica. Entro il termine relativo all’ultimazione della copertura finale della discarica, la Comunità in oggetto dovrà comunicare il nominativo del responsabile della manutenzione, della sorveglianza e del controllo, nella fase della gestione successiva alla chiusura per tutto il tempo durante il quale la discarica può comportare rischio. Le modalità di chiusura e di post-gestione post-operativa della discarica  dovranno essere svolte  nel rispetto di quanto previsto agli artt. 12 e 13 del D.Lgs. 36/03 e s.m.i., prevedendo una durata della fase di post-gestione operativa della discarica non inferiore ad anni 30 a decorrere dalla avvenuta chiusura della discarica medesima e comunque garantendo tale gestione post-operativa fino a quando la discarica comporti rischi per la salute pubblica e l’ambiente o causa di molestie; Ai sensi dell’art. 6, comma 13 del D.Lgs. 36/03 e s.m.i. il gestore della discarica deve notificare al Servizio scrivente, alla Provincia di Chieti ed all’ARTA territorialmente competente anche eventuali significativi effetti negativi sull’ambiente riscontrati a seguito delle procedure di sorveglianza e controllo e deve conformarsi alle decisioni dell’autorità competente sulla natura delle misure correttive e sui termini di attuazione delle medesime.

ART. 19

PRESCRIZIONI GENERALI

           

Adeguamento dell’impianto:

a.         Adeguamento dell’impianto:

a.1) Il Gestore è tenuto ad adeguare l’impianto a quanto previsto nelle suesposte prescrizioni ed entro i termini in esse riportate;

a.2)  Il Gestore, ai sensi dell’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs. 152/2006  e s.m.i., prima di dare attuazione a quanto previsto dall’autorizzazione integrata ambientale, ne dà comunicazione all’Autorità competente, specificando la tipologia e le modalità dei singoli interventi;

a.3) Il Gestore, entro 30 giorni dall’effettuazione di ciascun intervento di adeguamento, è tenuto a comunicare all’Autorità Competente la data di conclusione dei lavori, l’elenco dettagliato delle modifiche apportate e la data in cui è prevista l’entrata in esercizio della parte di impianto adeguata;

a.4) Il Gestore dell’impianto deve inoltre comunicare all’Autorità Competente l’adeguamento complessivo dell’impianto non oltre 30 giorni dall’effettuazione dello stesso.

b.         Gestione dell’impianto

b.1) I sistemi di contenimento delle emissioni devono essere mantenuti in continua efficienza; la documentazione attestante la manutenzione deve essere conservata presso l’impianto;

b.2) Il Gestore è tenuto al rispetto del piano di gestione operativa;

c.         Limiti e condizioni da rispettare

c.1) Il Gestore è tenuto a rispettare nell’esercizio dell’impianto i limiti di  emissione e le condizioni riportate nel presente provvedimento;

c.2) Il Gestore dell’impianto come previsto dall’art.29-decies comma 5 del D.Lgs. 152/06  e s.m.i. deve fornire agli organi di controllo l’assistenza necessaria per lo svolgimento delle ispezioni, il prelievo di campioni, la raccolta di informazioni e qualsiasi altra operazione altra operazione di controllo e verifica;

c.3) Ai sensi dell’art. 29-decies, comma 2 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., il Gestore deve trasmettere al Responsabile del Procedimento ed ai Comuni interessati i dati relativi ai controlli delle emissioni richiesti nella presente Autorizzazione, secondo modalità e frequenze stabilite nella stessa;

d.         Inquinamento del suolo alla cessazione dell’attività

d.1) Si prescrive il rispetto di quanto previsto dalla parte IV, Titolo 5° del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e dalla DGR 790/2007 e s.m.i.

e.         Modifica degli impianti o variazione del gestore

e.1) In caso di modifica dell’impianto o di variazione di titolarità della gestione si applica quanto disposto dall’art. 29-nonies del D.Lgs. 152/06  e s.m.i..

ART. 20

PROCEDURA  DI RINNOVO

La presente autorizzazione ha validità sino al 22.12.2014 ed è eventualmente, ove necessario, prorogabile nelle forme previste dall’art. 29 – octies del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. La stessa autorizzazione sarà revocata all’atto dell’approvazione del progetto di revamping che il CIVETA dovrà consegnare entro il 31.07.2013.

ART. 21

RIESAME DELL’AUTORIZZAZIONE

  Il presente provvedimento è soggetto a riesame qualora si verifichi una delle condizioni previste dall’art. 29 - octies, comma 4 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i..

ART. 22

RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI

Il CIVETA è tenuto al rispetto dei limiti, prescrizioni, condizioni e degli obblighi contenuti nella presente autorizzazione. Il mancato rispetto comporta l’adozione dei provvedimenti riportati all’art. 29-decies, comma 9 e delle sanzioni di cui all’art. 29 - quattuordecies del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.

ART. 23

CONTROLLI ARTA

L’ARTA accerta quanto previsto e programmato nella presente autorizzazione con oneri a carico del gestore con la seguente cadenza temporale:

Controllo tecnico documentale – cadenza annuale.

L'ARTA effettuerà con cadenza annuale, il controllo della relazione che l'azienda deve inviare con i dati dell'anno solare precedente a quello di invio.

Contestualmente al documento in formato cartaceo, il CIVETA dovrà compilare ed inviare al Distretto territorialmente competente, le schede di reporting, in formato excel, con le informazioni di seguito elencate.

1.         Quantità di Materie prime utilizzate.

2.         Quantità di combustibili utilizzati.

3.         Consumi idrici e bilancio idrico.

4.         Consumi energetici e bilancio energetico, distinti, ove possibile, per linee di produzione.

5.         Quantità di Prodotto ottenuto - Dati di produzione effettuata.

6.         Quantità e codici CER dei rifiuti prodotti, indicando le quantità destinate a recupero e quelle a smaltimento.

7.         Emissioni convogliate in atmosfera: risultati degli autocontrolli, in termini di concentrazione, portata, flusso di massa, metodica analitica.

8.         Tabella riassuntiva emissioni COV.

9.         Sistemi di abbattimento delle emissioni convogliate, manutenzioni effettuate.

10.       Emissioni diffuse, risultati degli eventuali autocontrolli effettuati.

11.       Emissioni dirette e indirette di CO2.

12.       Rifiuti:risultati della caratterizzazione annuale.

13.       Rifiuti: quantitativi di rifiuti prodotti e smaltiti.

14.       Scarichi idrici: risultati degli autocontrolli, in termini di quantità scaricata, concentrazione degli inquinanti, metodica analitica.

15.       Rumore, risultati dei rilievi fonometrici effettuati. Interventi per la riduzione dell'impatto acustico.

16.       Acque sotterranee: risultati degli autocontrolli, in termini di livello piezometrico, concentrazione degli inquinanti misurati e metodiche di misura. Verifiche e manutenzioni su vasche, serbatoi e tubazioni interrate.

17.       Indicatori ambientali: Tabella riassuntiva dei consumi specifici.

18.       Indicatori ambientali: Tabella riassuntiva dei fattori di emissione.

Nella relazione che deve accompagnare le schede di reporting, il CIVETA deve riportare le informazioni di seguito specificate:

1.         I dati identificativi e la qualifica e formazione del personale incaricato di effettuare gli autocontrolli del Piano di Monitoraggio e Controllo.

2.         Le comunicazioni inviate all'Autorità competente ai sensi dell'art. 11 c. 1 D. Lgs. 59/05.

3.         La descrizione di quanto effettuato in adempimento alle prescrizioni dell'AIA..

4.         Il Piano Gestione Solventi. Commentare i risultati e riportare il piano in allegato.

5.         La descrizione di eventuali inconvenienti, superamenti di valori limite, incidenti, malfunzionamenti dei sistemi di abbattimento e le azioni intraprese.

6.         Comunicazioni su eventuali  esposti, denunce, ispezioni ricevute nel corso dell'anno.

7.         Il confronto fra gli indicatori di prestazione ambientale dell'anno di riferimento e quelli degli anni precedenti, con il commento dei dati.

8.         Le eventuali modifiche non sostanziali apportate all'impianto ed all'attività.

9.         Gli eventuali interventi di miglioramento attuati.

10.       Gli eventuali interventi di miglioramento programmati per l'esercizio successivo.

Alla relazione dovranno essere allegati i certificati analitici dei controlli effettuati.

 Controlli che l'ARTA effettuerà con cadenza annuale nella gestione operativa e biennale in quella post- operativa

ACQUE SOTTERRANEE (laddove sia accertata la presenza di falda)

Controllo  effettuato su un piezometro a monte e due a valle: campionamento ed analisi

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

Livello piezometrico

 

Tariffario ARTA - tab. 2 punto 139.8

Campionamento

-

Tariffario ARTA - punto 1.01.02

pH

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

temperatura

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

conducibilità

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

BOD

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

Ossidabilità Kubel

-

DM 24/4/08 (come acqua)

Metalli: As, Hg, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Fe, Mn

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

azoto ammoniacale

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

azoto nitroso

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

azoto nitrico

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

cloruri

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

solfati

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

solventi organici aromatici

APAT IRSA

DM 24/4/08 (come acqua)

 

RIFIUTI PRODOTTI

Controllo  effettuato sul percolato: campionamento ed analisi

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

Campionamento

-

Tariffario ARTA - punto 1.01.05

Metalli: As, Hg, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Fe, Mn

APAT IRSA

Tariffario ARTA - punto 1.02.02 + DM 24/4/08 (come acqua)

 

Controlli che l'ARTA effettuerà  con cadenza biennale

EMISSIONI

Controllo  effettuato in caso di presenza di impianto di recupero energetico da biogas: Campionamento ed Analisi emissione camino

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

Campionamento

*

 

Portata, temperatura, umidità

UNI 10169/2001

DM 24/4/08

NOx

analizzatori automatici a celle elettrochimiche/DM25/8/00 all.1

DM 24/4/08

CO

analizzatori automatici a celle elettrochimiche/infrarosso/UV, ecc.

DM 24/4/08

SO2

analizzatori automatici a celle elettrochimiche/infrarosso/UV, ecc.

Tariffario ARTA - punto 15.03.15

COT

UNI EN 13649-12619-13526

DM 24/4/08

HCl (come acido solforico)

ISTISAN 98/2(CI)/NIOSH 7903

DM 24/4/08

 

* La voce dovrà essere individuata mediante apposito atto dell’A.C. Nelle more di tale atto, la voce in oggetto non dovrà essere considerata.

Controllo  effettuato in caso di presenza di sola torcia non di emergenza/sicurezza e campionabile: Campionamento ed Analisi emissione

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

Campionamento

*

 

Portata, temperatura, umidità

UNI 10169/2001

DM 24/4/08

NOx

analizzatori automatici a celle elettrochimiche/DM25/8/00 all.1

DM 24/4/08

CO

analizzatori automatici a celle elettrochimiche/infrarosso/UV, ecc.

DM 24/4/08

SO2

analizzatori automatici a celle elettrochimiche/infrarosso/UV, ecc.

Tariffario ARTA - punto 15.03.15

COT

UNI EN 13649-12619-13526

DM 24/4/08

HCl

ISTISAN 98/2(CI)

DM 24/4/08

 

* La voce dovrà essere individuata mediante apposito atto dell’A.C. Nelle more di tale atto, la voce in oggetto non dovrà essere considerata.

Controllo  effettuato su ciascun modulo in cui è suddiviso il biofiltro, quando presente. L'azienda deve mettere a disposizione l'attrezzatura per il prelievo.

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

Campionamento

*

 

Portata, temperatura

UNI 10169/2001

DM 24/4/08

TOC

UNI EN 13649-12619-13526

DM 24/4/08

NH3

UNICHIM 632/UNICHIM 268

DM 24/4/08

H2S

NIOSH 6013

DM 24/4/08

 

* La voce dovrà essere individuata mediante apposito atto dell’A.C. Nelle more di tale atto, la voce in oggetto non dovrà essere considerata.

QUALITA' DELL'ARIA

Controllo della qualità dell'aria all'esterno del corpo della discarica, in quattro punti, in relazione alla direzione del vento al momento del sopralluogo

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

Campionamento

 

Tariffario ARTA 1.01.15

NH3

Unichim 632 + potenziometria/cromatografia ionica

DM 24/4/08

 

RIFIUTI PRODOTTI

Controllo  effettuato sul prodotto dopo stabilizzazione (CDR/bioessiccato): campionamento ed analisi

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

Campionamento

-

Tariffario ARTA - punto 1.01.10

PCI *

Bomba calorimetria

(Tariffario ARTA – punto 3.10.02)

Cl tot *

Analizzatore elementare

(Tariffario ARTA – punto 3.08)

S *

Analizzatore elementare

(Tariffario ARTA – punto 3.21)

Metalli: Hg, Cd, Cu, CrVI, Ni, Zn, As

APAT IRSA  CNR 29/2003

Tariffario ARTA - punto n1.02.02 + DM 24/4/08 (come acqua)

IRD

 

**

* Fino a quando l'ARTA non si attrezzerà, le analisi saranno effettuate presso altre ARPA e il costo dovrà essere individuata mediante apposito atto dell'A.C. Nelle more di tale atto, la voce in oggetto non dovrà essere considerata

** La voce dovrà essere individuata mediante apposito atto dell’A.C. Nelle more di tale atto, la voce in oggetto non dovrà essere considerata.

Controllo  effettuato sul prodotto dopo stabilizzazione (Compost): campionamento ed analisi

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

Campionamento

-

Tariffario ARTA - punto 1.01.10

Metalli: Hg, Cd, Cu, CrVI, Ni, Zn

APAT IRSA  CNR 29/2003

Tariffario ARTA - punto n1.02.02 + DM 24/4/08 (come acqua)

IRD

 

*

* La voce dovrà essere individuata mediante apposito atto dell’A.C. Nelle more di tale atto, la voce in oggetto non dovrà essere considerata.

Controlli che l'ARTA effettuerà   con cadenza biennale in fase operativa, e comunque prima dell'avvio ed alla chiusura di ciascun lotto

Rilievo planoaltimetrico

Voce

Metodica

Rif. per determinare costo

 

-

Det. DF3/94 del 13/10/05

 

TABELLA RIASSUNTIVA PIANO DEI CONTROLLI DELL'ARTA

Anno

Controllo Documentale

Acque sotterranee

Rifiuti prodotti (percolato)

Punto di Emissione (recupero energetico da biogas)

Punto di Emissione (Torcia)

Punto di Emissione  (Biofiltro)

2010

1

3

1

1

1

1

2011

1

3

1

 

 

 

2012

1

3

1

1

1

1

2013

1

3

1

 

 

 

2014

1

3

1

1

1

1

 

 

Anno

Qualità aria

Rifiuti prodotti (CDR/biessiccato)

Rifiuti prodotti (Compost)

Rilievo Planoaltimetrico

2010

4

1

1

1

2011

 

 

 

 

2012

4

1

1

1

2013

 

 

 

 

2014

4

1

1

1

 

 Prescrizione: L’ARTA - Distretto Sub Provinciale San Salvo - Vasto deve eseguire, entro 90 giorni dalla data di emanazione del presente provvedimento, il controllo previsto ai sensi dell’art. 29 - decies, comma 6) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.

ART. 24

SPESE ISTRUTTORIE

Trasmettere entro n. 30 giorni dalla notifica della presente autorizzazione, conformemente a quanto disposto con D.M. 24 Aprile 2008 e con la D.G.R. n. 34/09 modificata ed integrata dalla D.G.R. n.308 del 24.06.2009, la spese istruttorie relative a:

1.         rilascio della presente autorizzazione integrata ambientale;

2.         rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale n. 3/10 del 16.03.2010;

3.         rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale  n. 6/11 del 21.09.2011;

4.         rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale  n. 9/10 del 26.07.2010;

5.         rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale n. 7/12 del 21.06.2012

fornendo altresì riscontro del versamento al Responsabile del Procedimento;

ART. 25

TRASMISSIONE PROVVEDIMENTO

a)         Il presente provvedimento viene redatto in n. 2 originali, di cui uno viene notificato, ai sensi di legge, al CIVETA in località “C.da Valle Cena” nel Comune di Cupello (CH);

b)         Il Responsabile del Procedimento mette a disposizione per la consultazione da parte del pubblico, copia del presente provvedimento presso gli uffici della Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Ambiente, Energia, via Passolanciano, n. 75 - PESCARA, ai sensi dell’art. 29-quater, comma 13 e art. 29-decies, comma 8 del D.Lgs. 152/06  e s.m.i.;

c)         Il Responsabile del Procedimento trasmette copia del presente provvedimento ai soggetti coinvolti  nel procedimento autorizzatorio ed al B.U.R.A. per la pubblicazione limitatamente al dispositivo, all’oggetto ed agli articoli 1 e 2.

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dal rilascio del presente provvedimento.

 

L’AUTORITA’ COMPETENTE

F.to Arch. Antonio Sorgi