LA GIUNTA REGIONALE

Premesso che la Regione Abruzzo intende affermare politiche ambientali avanzate, basate sul raggiungimento di obiettivi che assicurino un’efficace protezione della salute e dell’ambiente ed in modo particolare, attraverso la raccolta recupero riutilizzo di qualsiasi matrice vegetale recuperabile sul territorio;

Considerato che la Legambiente e la Società Azzero CO2 hanno lanciato la “Campagna RECALL”, che promuove il recupero delle sostanze vegetali di scarto (es. olio vegetale, potature urbane, manutenzione boschiva, scarti agricoli o zootecnici), per trasformarle in prodotti verdi ed energia rinnovabile, nell’ambito della quale Azzero CO2 ha ottenuto un finanziamento dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) per il “Progetto RECOIL”, per la definizione di uno schema di filiera efficiente ed innovativo per la valorizzazione energetica dell’olio vegetale esausto derivante da utenze domestiche;  

Dato atto che Legambiente organizza, a livello nazionale, regionale e locale, iniziative per la tutela e valorizzazione dei materiali e delle risorse naturali, oltre a seminari, assemblee, incontri, dibattiti, conferenze e convegni finalizzati al coinvolgimento dei cittadini e delle imprese in processi di sostenibilità ambientale;

Considerato che AzzeroCO2, creata da Legambiente, Kyoto Club e dall’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, è una società che offre ad enti pubblici, imprese, cittadini la possibilità di contribuire attivamente a contrastare i cambiamenti climatici attraverso un percorso di abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra;

Vista la nota della CIRSU SpA, con sede legale in località “Casette di Grasciano” nel Comune di Notaresco (TE), trasmessa con nota prot.n. 394 del 13.03.2012 alla Regione AbruzzoServizio Gestione Rifiuti, acquisita dal SGR con prot.n. RA/63333 del 20.03.2012, con la quale si propone alla Regione Abruzzo un’attività di ricerca nell’ambito della “Campagna RECALL” di Azzero CO2 e Legambiente, per promuovere il recupero di sostanze vegetali di scarto (es. olio vegetale, potature urbane, manutenzione boschiva, scarti agricoli o zootecnici), per trasformarli in prodotti verdi ed energia rinnovabile;

Preso atto della nota di Azzero CO2 prot.n. 02/12/RA/sd del 15.02.2012, inviata alla CIRSU SpA, avente per oggetto: “Proposta attività di ricerca della Campagna Recall di Azzero CO2 e Legambiente”, agli atti del Servizio Gestione Rifiuti (SGR);

Vista la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dellUnione europea 2008/98/Ce del 19 novembre 2008Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive, pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L 312;

Visto il D.Lgs 03.04.2006, n. 152Norme in materia ambientalee s.m.i., come modificato nella Parte IV dal D.Lgs. 03.12.2010, n. 205Recepimento della direttiva 2008/98/CeModifiche alla parte IV del D.Lgs. 152/2006, che prevede:

omissis

-    allart. 177, comma 2:La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse;

-    allart. 177, comma 5:omissislo Stato, le Regioni, le Province autonome ed gli Enti locali esercitano i poteri e le funzioni di rispettiva competenza in materia di gestione dei rifiuti in conformità alle disposizioni  omissis .. adottando ogni opportuna azione ed avvalendosi, ove opportuno, mediante accordi, contratti di programma o protocolli dintesa anche sperimentali, di soggetti pubblici o privati;

-    allart. 178, comma 1, cheomissisLa gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nellutilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio chi inquina paga.  .. omissis; 

Visto lart. 179, comma 1, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., che stabilisce:omissis .. la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:

a)   prevenzione;

b)   preparazione per il riutilizzo;

c)   riciclaggio;

d)   recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;

e)   smaltimento.;

Considerato che lart. 182-ter del D.Lgs 152/06 e s.m.i., dispone che si attivi sul territorio la raccolta differenziata dei rifiuti organici, il loro trattamento in modo da realizzare un livello elevato di protezione ambientale e lutilizzo di materiali sicuri per lambiente ottenuti dai rifiuti organici, al fine di proteggere la salute umana e lambiente;

Visto il D.Lgs. 152/06 e s.m.i., che allart. 183Definizioni, comma 1, lett. d) prevede:

rifiuto organico: rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio e rifiuti simili prodotti dallindustria alimentare raccolti in modo differenziato”;

Visto il D.Lgs 13.01.2003, n. 36Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiutie s.m.i., che ha previsto lindividuazione di obiettivi di riduzione dei Rifiuti Urbani Biodegradabili (RUB) da collocare in discarica, nel modo seguente:

-    entro 5 anni (2008) < 173Kg/ab/a (-25 %);

-    entro 8 anni (2011) < 115 Kg/ab/a (-50 %);

-    entro 15 anni (2018) < 81 Kg/ab/a (-65 %).

Visto il Decreto Legislativo attuativo della direttiva 2009/28/CE del 3 marzo 2011, nell’ambito della promozione dell’uso delle fonti rinnovabili, riconosce e premia la tracciabilità e la provenienza della materia prima e soprattutto, per quanto riguarda la biomassa, l’uso efficiente di rifiuti e sottoprodotti delle attività agricole, agro-alimentari, agroindustriali, di allevamento e forestali, nonché di biomasse e bioliquidi sostenibili e da filiere corte e la realizzazione di impianti operanti in cogenerazione;

Vista la L.R. 19.12.2007, n. 45Norme per la gestione integrata dei rifiutie s.m.i., contenente lapprovazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), pubblicata sul B.U.R.A. n. 10 Straordinario del 21.12.2007; 

Vista la L.R. 29.12.2011, n. 44Disposizioni per ladempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dallappartenenza dellItalia allUnione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 2008/50CE, 2007/2/CE, 2006/123/CEe del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011”, che ha modificato la L.R. 45/07 ed in particolare:

-    lart. 18, comma 4 inerente disposizioni per promuovere le attività di recupero dei rifiuti organici;

-    l’art. 23, comma 7 inerente il recupero energetico degli oli vegetali esausti (come modificato dall’art. 16, comma 3 della L.R. 44/2011);

Considerato in particolare, il comma 9 dell’art. 23 della L.R. 45/07 e s.m.i., come sostituito dalla L.R. 44/2011 il quale dispone:

9. Fatte salve le necessità di trattamento di specifici flussi di materiali intercettati con la raccolta differenziata per motivi di potenziale pericolosità o di materiali per i quali non siano conseguiti, a seguito di trattamenti di valorizzazione, i necessari standard qualitativi, è vietata, in ambito regionale, ogni attività di smaltimento diretto, di incenerimento e di recupero energetico dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti che è destinata esclusivamente al riciclaggio, ad eccezione di impurità e sovvalli, in misura indicativamente pari al 10% del totale raccolto nonché degli oli vegetali esausti”;

Considerato che la L.R. 45/07 e s.m.i., Capo IV, prevede:Azioni per lo sviluppo del recupero e del ricicloed in particolare:

-    allart. 22Azioni di prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti; 

-    allart. 23Obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo, che dispone l’obbligo della raccolta differenziata su tutto il territorio regionale e fissa obiettivi, strumenti, direttive ed indirizzi per lesercizio delle funzioni proprie e quelle attribuite agli enti locali e per le attività di controllo;

-    allart. 24Promozione del riuso, riciclaggio e recupero;

-    allart. 27Rifiuti Organici, in cui si prevede che la Giunta regionale emana apposite direttive per garantire leffettivo recupero delle frazioni biodegradabili (cd. “RUB”) e la riduzione degli stessi da collocare in discarica  ;

Considerato che il D.Lgs 13.01.2003, n. 36 e s.m.i., prevede allarticolo 5, comma 1, lapprovazione da parte della Regione di un programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili (cd.RUB), da collocare in discarica;

Richiamato ilProgramma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da avviare in discarica,  denominatoProgramma RUB, che la Regione Abruzzo ha approvato con ex L.R. 23.06.2006, n. 22, pubblicata nel B.U.R.A. n. 37 Ordinario del 7.07.2006; che prevede le diverse azioni da attuare, su base regionale e provinciale e/o Ambito Territoriale Ottimale (ATO - art. 14 della L.R. 45/07 e s.m.i.), per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, come previsti dal D.Lgs. 36/2003 e s.m.i.; 

Richiamata la DGR n. 167 del 24.02.2007Direttive applicative del programma regionale rifiuti urbani biodegradabili e per la libera circolazione delle frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinate al recupero, contenenti disposizioni per incrementare le raccolte differenziate delle frazioni organiche al fine di diminuire i quantitativi di RUB da conferire in discarica;  

Ritenuto che il recupero delle frazioni organiche possa:

a)   dare un contributo significativo alla corretta gestione integrata dei rifiuti, diminuendo le quantità che devono essere smaltite e riducendo i relativi costi;

b)   ridurre i rischi di inquinamento delle acque di falda e di produzione di gas maleodoranti in discarica, nonché ridurre linquinamento atmosferico, in particolare delle emissioni di CO2;

Ritenuto che le parti di cui al presente provvedimento, intendono avviare un programma di promozione sul territorio per il recupero di tutte le risorse rinnovabili di scarto esistenti, e per evitare la loro trasformazione in rifiuti e valorizzarle attraverso la trasformazione in prodotti verdi o energia;

Dato atto che il “Progetto RECOIL”, punta a definire uno schema di filiera efficiente ed innovativo che preveda la valorizzazione energetica dell’olio vegetale esausto da utenze domestiche a seguito di trattamenti esclusivamente meccanici per la successiva trasformazione in oli vegetali combustibili o attraverso il conferimento a trasformatori terzi in biodiesel e sottoprodotti;

Considerato che la proposta di accordo è coerente con la programmazione regionale di settore e rappresenta un valido esempio di valorizzazione sostenibile della “risorsa rifiuti”, nel caso specifico degli oli vegetali esausti;

Considerato che gli accordi volontari costituiscono uno strumento molto efficace per implementare la programmazione di settore ed in particolare le azioni e gli interventi finalizzati all’innovazione delle attività finalizzate al recupero dei rifiuti ed alla diffusione delle buone pratiche ambientali;      

Ritenuto di accogliere favorevolmente la proposta avanzata da CIRSU SpA, in collaborazione con  Legambiente ed Azzero CO2  per i seguenti prioritari motivi:

1.   è coerente con quanto stabilito D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;

2.   è coerente con la programmazione regionale di settore (L.R. 45/07 e s.m.i.);

3.   attua i programmi specifici finalizzati alla prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti di cui alla DGR n. 167 del 24.02.2007;

4.   è un progetto ad alto contenuto innovativo che permette la sperimentazione di nuove tecniche di gestione dei rifiuti;

5.   rientra tra le azioni di concertazione e collaborazione previste dal SGR per lattuazione di uno dei princìpi comunitari di settore dellaresponsabilità condivisatra tutti gli attori del sistema di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani;

Richiamata la DGR n. 113 del 27.02.2012, avente per oggetto. “Art.7 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3: approvazione del Programma Operativo per l’esercizio finanziario 2012”, che prevede prescrizioni ed adempimenti a carico delle strutture regionali;

Considerato che l’iniziativa di cui al presente atto non comporta oneri per la Regione Abruzzo;   

Dato atto che il Direttore della Direzione Protezione Civile e Ambiente ha espresso parere favorevole in merito alla legittimità e regolarità tecnico amministrativa del presente provvedimento;

Dato atto, altresì, che il Direttore della Direzione Protezione Civile e Ambiente ha reso l’attestazione di cui al punto 7. della DGR n. 113 del 27.02.2012, debitamente firmata e riportata in calce al dispositivo del presente atto;

Richiamata la legge n. 241/90 e s.m.i. recanteNuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;

Udita la relazione del Componente la Giunta preposto alla Direzione Protezione Civile Ambiente;

Visti

il D.Lgs.152/06 e s.m.i.;

la L.R. 45/07 e s.m.i.;

Vista la L.R.14.09.99, n. 77 recante: “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”;

A voti unanimi, espressi nelle forme di legge,

DELIBERA

per le motivazioni espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:

1.   di Approvare lo schema di Protocollo d’intesa tra Regione Abruzzo e CIRSU SpA, Legambiente, Azzero CO2 , denominato: “Progetto RECOIL”, Allegato alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della stessa;

2.   di Autorizzare l’Assessore regionale all’Ambiente ed Energia, alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa;

3.   di Demandare al Servizio Gestione Rifiuti, successivamente alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa, l’attuazione dei connessi adempimenti tecnico-amministrativi conseguenti all’adozione del presente atto;

4.   di Inviare il presente provvedimento alla CIRSU SpA, alla Legambiente ed alla Società Azzero CO2;

5.   di Disporre la pubblicazione integrale della presente deliberazione, comprensiva dell’Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.) e sul sito web della Regione Abruzzo - Gestione Rifiuti e Bonifiche.

Il Direttore regionale dell’Area Protezione Civile Ambiente, ai sensi della DGR n. 113 del 27.02.2012

ATTESTA

che il presente provvedimento, per la realizzazione degli interventi proposti, non comporta obbligazioni finanziarie per la Regione Abruzzo per il corrente esercizio finanziario.

IL DIRETTORE

Ing. Carlo Visca

Segue allegato

Allegato