DIREZIONE LAVORI PUBBLICI,

CICLO IDRICO INTEGRATO, DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA, PROTEZONE CIVILE

SERVIZIO GENIO CIVILE REGIONALE-L’AQUILA ( DC 22 )

UFFICIO di TERAMO

Via Cerulli, Irelli, 15/17. 64100 Teramo. Tel. 0861.245641. Fax 0861.241824

 

 

Estratto, ai sensi del comma d) del p.to 1 dell’art. art. 41 del Regolamento di cui al DPRA n. 3 del 13.08.2007, della Determina Direttoriale n. DC/43 del 20.08.2012 e del Disciplinare con repertorio n. 594 del 27.07.2012, registrato in Teramo il 29.08.2012 al n. 22402, serie A III, per la concessione di derivazione d’acqua superficiale dal torrente Vezzola ad uso industriale, in località Scalepicchio nel Comune di Teramo, a favore del Consorzio di Sviluppo Industriale della Provincia di Teramo (CF: 80002770677 e Partita IVA: 00254130677 ) con sede in via Gammarana, 8 nel Comune di Teramo. 

Codice univoco: TE/D/128.

 

Quantità dell’acqua derivabile e luogo di captazione

La portata massima di prelievo concessa da derivare dal torrente Vezzola, in località Scalepicchio, in Comune di Teramo è fissata in misura non superiore mod. 0,5614 ( 56,14 l/s ), per una portata media di prelievo pari moduli industriali 0,1923, cui corrisponde un volume di prelievo massimo derivabile di mc. 606.437,28, di cui mod. 0,0385 ( 3,85 l/s ) sono concessi in via precaria

 

Luogo e modalità di presa, di restituzione delle acque e condotte di adduzione

Il progetto delle opere di presa dell’acqua dal torrente Vezzola prevede la realizzazione di un diaframma filtrante, posizionato in località Scalepicchio in Comune di Teramo, a monte ed in aderenza della esistente traversa; l’acqua captata viene convogliata all’opera di presa ubicata in sponda destra e consistente in una galleria dove sono alloggiate le condutture di adduzione, di lunghezza di Km. 15.00 circa; tali opere sono state realizzate in conformità del progetto esecutivo principale del 20.12.1973 e del progetto di variante del 30.08.1977, sempre a firma dell’ing. Aurelio Lonigo e come da atti di collaudo del 12.03.1979 a firma del collaudatore ing. Domenico Montuori.

Affinché non sia derivato un volume di acqua superiore a quello che si concede, il concessionario ha l’obbligo di installazione e manutenzione del regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi aventi le caratteristiche tecniche individuate dalla Determina Direttoriale n. 21 del 24.04.2012, di misura dei volumi d’acqua prelevati, di misura permanente per le portate in alveo del torrente Vezzola nelle vicinanze dell’opera di derivazione e di divieto di derivazione nei periodi in cui la portata del torrente Vezzola scende al di sotto dei valori del DMV, pari a 0.064 mc/s; qualora non siano disponibili tali misure, il divieto si estende anche ai mesi di luglio ed agosto.

Il Concessionario, nell’esercitare la derivazione, dovrà rispettare gli impegni assunti con il Comune di Teramo, giusta convenzione del 31.08.1984, repertorio n. 3070 con il Consorzio per Nucleo di Industrializzazione di Teramo, ovvero dovrà garantire al Comune di Teramo il prelievo di 6.00 l/s in prossimità del ponte Vezzola e a richiesta del Comune medesimo, il prelievo di 4.00 l/s lungo la condotta di adduzione.

 

Uso dell’acqua derivata

Ai fini del calcolo del canone, la portata media di prelievo complessivamente derivata è pari a mod. 0,20 per l’uso industriale.

 

Durata della concessione

Salvo i casi di rinuncia, decadenza o revoca, la concessione è accordata, ai sensi dell’art. 31 del Regolamento, per un periodo di anni trenta successivi e continui, decorrenti dall’1.01.2001, anno in cui ha avuto inizio l’effettiva utilizzazione industriale, giusta dichiarazione del 21.06.2010, dell’ing. Mario Pastore, in qualità di Commissario Regionale del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Teramo, previa autorizzazione n. 2323 dell1.03.2000, del Servizio del Genio Civile di Teramo.

Qualora al termine della presente concessione persistano i fini della derivazione che non ostino superiori ragioni di pubblico interesse in relazione alla tutela della qualità, quantità ed uso della risorsa idrica e siano rispettati i criteri previsti per il rilascio delle nuove concessioni, la concessione medesima potrà essere rinnovata, con le varianti che si rendessero necessarie per le mutate condizioni dei luoghi e del corso d’acqua.

Alla cessazione dell’utenza, da qualunque causa determinata, le opere della derivazione dovranno essere rimosse a cura e spese del concessionario ed i luoghi ripristinati, secondo modalità e tempi stabiliti dall’Autorità Concedente, fatto salvo l’eventuale trasferimento delle opere al Demanio Idrico.

Il Responsabile del Procedimento

Ing. Quintino Catitti