LA GIUNTA REGIONALE

Visto il decreto legislativo 22 giugno 1999, n. 230, recante norme per il riordino della medicina penitenziaria, a norma dell’articolo 5 della legge 30 novembre 1998, n. 419;

Vista la legge 24 dicembre 2007 n. 244, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2008)” e in particolare l’articolo 2, comma 283, secondo cui, al fine di dare completa attuazione al riordino della medicina penitenziaria di cui al citato decreto legislativo n. 230 del 1999, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono definiti le modalità e i criteri per il trasferimento dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e dal Dipartimento della giustizia minorile al Servizio sanitario nazionale delle funzioni relative alla sanità penitenziaria;

Considerato che in attuazione della succitata normativa è stato emanato in data 01/04/08 apposito DPCM avente per oggetto “ Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria” pubblicato sulla G.U. n. 126 del 30 maggio 2008;

Considerato altresì che il suddetto decreto demanda alle Regioni l’espletamento delle funzioni trasferite;

Dato atto che la Giunta Regionale con propria deliberazione del 23.06.208 n. 544, pubblicata sul B.U.R.A. n. 42 del 25.07.2008 ha recepito il DPCM in parola, demandando alle AASSLL il compito di garantire in modo uniforme i livelli essenziali delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie all’interno delle strutture penitenziarie ubicate nel territorio regionale;

Dato atto che con la medesima deliberazione di Giunta Regionale sopra citata è stato istituito l’Osservatorio permanente regionale sulla sanità penitenziaria con il compito di valutare l’efficacia e l’efficienza degli interventi a tutela della salute dei detenuti, internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale, garantendo, nel contempo, l’efficacia delle misure di sicurezza;

Dato atto altresì che in sede di Conferenza unificata è stato istituito il Comitato paritetico interistituzionale, previsto dall’art. 5 comma 2 del DPCM 1 aprile 2008, che ha il compito di elaborare e proporre accordi condivisi per l’attuazione delle “Linee di indirizzo per gli interventi del Servizio Sanitario Nazionale a tutela della salute dei detenuti e degli internati negli istituti penitenziari e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale” di cui all’allegato A al DPCM 1 aprile 2008;

Rilevato che la Conferenza Unificata in data 15.03.2012 Rep. N. 33/CU ha sancito l’intesa, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali sul documento recante “Infezione da HIV e detenzione”, allegato alla presente deliberazione (alleg.“1”);

Dato atto che il succitato accordo contempla a carico del SSN i seguenti interventi:

-    Garantire e valorizzare interventi stabili e continuativi di consulenza infettivologica e multiprofessionale in tutti gli Istituti di pena;

-    Implementare un’offerta convincente e, se necessario, reiterata del test di screening HIV, fino ad ottenere un tasso di esecuzione almeno al 60% in ogni Istituto;

-    Fornire ai detenuti ed internati con accertata sieropositività livelli diagnostici non inferiori a quelli offerti esternamente;

-    Offrire terapie ARV a tutti coloro che ne necessitano secondo le linee guida internazionali;

-    Garantire a tutti i pazienti in terapia la distribuzione dei farmaci agli orari prescritti ed i controlli ematochimici, virologici ed immunologici ai tempi richiesti;

-    Garantire un costante rapporto medico-paziente, con couselling specialistico continuativo teso al miglioramento dell’adesione alle terapia;

-    Garantire la continuità terapeutica sia ai detenuti ed internati in entrata che a quelli in uscita ovvero in trasferimento verso altri Istituti;

-    Un’adeguata formazione per tutto il personale penitenziario;

-    Garantire Misure ed azioni concrete per la prevenzione delle Patologie Correlate all’uso di sostanze stupefacenti in carcere, alle pratiche sessuali, ai tatuaggi, ecc.;

-    Adeguate campagne di prevenzione;

Visto altresì che l’accordo in questione prevede nello specifico, l’assistenza dei detenuti con infezione da HIV può essere guidata dalle Unità Operative di malattie infettive del territorio dove insiste ogni singolo Istituto Penitenziario, salvaguardando e valorizzando contestualmente le competenze e le professionalità infettivologiche già operanti. In considerazione della complessità dell’intervento e della numerosità dei professionisti impiegati nel settore ed al fine di coordinare le diverse azioni programmate, si ritiene necessario ricomprendere queste azioni nell’ambito delle Unità Operative di medicina penitenziaria;

Ravvisata la necessità di recepire l’intesa sancito dalla Conferenza Unificata in data 15 marzo 2012 (allegato 1);

Vista LA L. R. 77/99 e ss. mm. ed integrazioni;

Dato atto che il Direttore Regionale della Direzione Politiche della Salute ha espresso il proprio parere favorevole in merito alla regolarità tecnica ed amministrativa della presente proposta di deliberazione ed alla sua conformità alla legislazione vigente;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge

delibera

per le motivazioni specificate in premessa,

che qui si intendono integralmente trascritte e approvate

1.   di recepire l’intesa sancito nella Conferenza Unificata Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane in data 15.03.2012 Rep. N. 33/CU, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali sul documento recante “Infezione da HIV e detenzione”, allegato alla presente deliberazione (alleg.“1”);

2.   di dare mandato alle ASL di garantire gli interventi sanitari previsti dall’accordo in oggetto;

3.   di dare atto che le diverse azioni contemplate devono essere coordinate dalle UO di medicina penitenziaria delle ASL

4.   di dare mandato al Servizio Prevenzione Collettiva della Direzione Politiche della Salute ad inviare il presente provvedimento, per gli specifici adempimenti di competenza, alle ASL del territorio regionale e l’assunzione di tutti gli atti consequenziali necessari per l’attuazione del presente provvedimento;

5.   di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.