IL CONSIGLIO REGIONALE

Udita la relazione della 3ª Commissione consiliare svolta dal Presidente Prospero che, allegata al presente atto, ne costituisce parte integrante;

Vista la delibera n. 158/C del 7 marzo 2011, con la quale la Giunta regionale propone al Consiglio medesimo le modifiche al piano faunistico venatorio della Provincia di Teramo, nella quale ha:

-    Richiamato la legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio", ed in particolare l'art. 10 “Piani Faunistico-Venatori”, che al comma 2, sancisce che “Le Regioni e le Province…. Omissis… realizzano la pianificazione… omissis” in materia venatoria anche attraverso la regolamentazione del prelievo venatorio (comma 1) “omissis…mediante la destinazione differenziata del territorio” (comma 2);

-    Dato atto che il comma 7 del predetto art. 10 della L. 157/1992, stabilisce, altresì, che "le Regioni attuano la pianificazione faunistico-venaroria mediante il coordinamento dei Piani provinciali ...omissis";

-    Richiamato la legge regionale 28 gennaio 2004, n. 10, recante "Normativa organica per l'esercizio dell’attività venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell'ambiente" ed in particolare il primo comma dell'art. 10 con il quale il legislatore ha stabilito che le province, sulla base degli indirizzi e criteri formulati dalla Regione, "omissis… predispongono Piani faunistico-venarori articolati per comprensori omogenei tra loro con specifico riferimento alle caratteristiche orografiche e faunistico-vegetazionali…. omissis… destinate ad essere utilizzate ai fini faunistico-venatori”;

-    Richiamato la propria precedente deliberazione n. 3177 del 24 giugno 1994, avente ad oggetto L.R. 31/05/1994, n. 30 artt. 8 e 10 - Indirizzi e criteri per la redazione e la predisposizione dei Piani faunistico-venatori provinciali e dei Piani di miglioramento ambientale”, con la quale la Regione fornì alle Province i criteri e gli indirizzi per la elaborazione delle rispettive pianificazioni provinciali;

-    Richiamato il 2° comma dell'art. 10 della L.R 10/2004 con il quale il Legislatore ha stabilito che “I Piani provinciali di cui al comma 1 devono essere approvati dal Consiglio provinciale, su proposta della Provincia, sentita la Consulta provinciale della caccia ... omissis";

-    Richiamato il “Documento orientativo circa i criteri di omogeneità e congruenza per la predisposizione dei Piani Faunistico Venatori” redatti dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ai fini dell’orientamento delle Regioni e delle Province nella predisposizione della pianificazione faunistico-venatoria ed espressamente previsti dal comma 11 dell’art. 10 della richiamata L. 157/92;

-    Dato atto, ancora, che il piano faunistico-venatorio predisposto dalla Provincia di Teramo, risultato rispondente agli indirizzi e criteri regionali di cui sopra, divenne parte integrante, unitamente alle pianificazioni faunistico-venatorie delle altre Province, del Piano faunistico-venatorio regionale, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale n. 36/36 del 27 settembre 1996, pubblicata sul n. 3 Speciale BURA del 14 febbraio 1997;

-    Richiamato ancora la proposta di modifica al Piano faunistico-venatorio regionale, contenente i Piani faunistico-venatori provinciali per le annualità 2001/2005, richiesta dalla Provincia di Teramo conseguentemente all’atto deliberativo del Consiglio provinciale di Teramo n. 57 del 5 giugno 2002;

-    Richiamato la deliberazione n. 79/2 del 29.10.2002 con la quale il Consiglio regionale, verificata la compatibilità del Piano faunistico-venatorio della Provincia di Teramo con gli indirizzi di cui alla normativa in vigore, lo ha accolto e coordinato nell’ambito del Piano faunistico-venatorio regionale;

-    Dato atto che attraverso il combinato disposto degli artt. 10 e 12 della più volte richiamata L.R. 10/2004, il Legislatore regionale ha stabilito che la validità del Piano faunistico-venatorio regionale (e, conseguentemente, dei connessi, correlati e coordinati Piani faunistico-venatori provinciali) ha validità quinquennale (art. 12, comma 2) e che, tuttavia, “la validità programmatoria di detti Piani (quelli provinciali, n.d.r.) decorre dall’approvazione del Piano faunistico venatorio regionale. Fino a tale data permangono in vigore i Piani faunistici venatori provinciali precedenti” (art. 10, comma 2);

-    Dato atto, in considerazione di quanto sopra, che nel mese di ottobre 2007 il Piano faunistico-venatorio regionale avrebbe cessato il periodo di validità assegnatogli dalla legge regionale, facendo cessare, conseguentemente, la validità dei Piani provinciali e che la Regione provvide ad incaricare la SOA - Stazione Ornitologica Abruzzese - di redigere aggiornati criteri ed indirizzi per la predisposizione dei Piani faunistico-venatori provinciali ed occorrerebbe, quindi, procedere alla definizione del nuovo Piano faunistico-venatorio regionale;

-    Richiamato, quindi, la propria precedente deliberazione n. 1033 del 29.10.2007 avente ad oggetto "L. R. 28 gennaio 2004, n. 10 “Normativa organica per l'esercizio dell'attività venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell'ambiente”. Criteri ed indirizzi per l’elaborazione dei Piani faunistici provinciali” con la quale l'organismo collegiale allora in carica ha provveduto ad approvare i criteri e gli indirizzi aggiornati per la predisposizione di Piani faunistico-venatori provinciali;

-    Dato atto che a causa delle gravi vicende giudiziarie verificatesi nel 2008, culminate con le dimissioni dell’intera Giunta regionale e conseguente fine anticipata della precedente Legislatura, del noto evento sismico del 2009 e dei più volte mutati assetti organizzativi del competente Servizio regionale, alla approvazione ed emanazione dei suddetti criteri ed indirizzi aggiornati non sono seguiti gli altri consequenziali atti;

-    Considerato, tuttavia, che nel corso del periodo di validità del Piano faunistico-provinciale attualmente ancora valido (ancorché "scaduto" a fine 2007), la Provincia di Teramo ha messo in atto tutti gli interventi di gestione previsti dalla normativa e dal Piano stesso, quali ripopolamenti, controllo delle specie predatrici e dannose, miglioramenti ambientali, censimenti, ecc., finalizzati al corretto funzionamento degli istituti faunistici, monitorando, al contempo, attraverso censimenti faunistici, i principali parametri di valutazione delle consistenze faunistiche delle specie di indirizzo, al fine di poter valutare in maniera oggettiva al termine del periodo di validità degli Istituti, l'efficienza faunistica di ciascuno di essi, cosi come attestato dalla Provincia stessa con la relazione allegata al presente atto, quale parte integrante e sostanziale (Allegato A);

-    Dato atto, altresì, che la relazione di cui al predetto Allegato A permette di evidenziare ancora:

1.   che gli ATC Salinello e Vomano richiesero all'Assessore provinciale alla Caccia alcune proposte di modifica al vigente piano faunistico provinciale (aprile/maggio 2007);

2.   che il competente Servizio Caccia Pesca Agricoltura dell’Ente analizzò e valutò, dal punto di vista tecnico la richiesta, rimettendo all’Assessore provinciale una relazione tecnica di Valutazione (agosto 2007);

3.   che nel novembre 2007 la Provincia, ricevuta la citata D.G.R. n. 1033 del 29.10.2007 contenente i criteri e gli indirizzi per la redazione dei Piani faunistico-venatori provinciali, avviava il percorso per la predisposizione di un nuovo piano faunistico-venatorio provinciale, attivando, parallelamente, il processo partecipativo con i vari portatori di interesse, pubblici e privati, allo scopo di pervenire ad una proposta condivisa con tutti i partners, anche non istituzionali;

4.   che nel giugno 2008, infine, acquisito il parere favorevole della Consulta provinciale della Caccia, la proposta di Piano faunistico-venatorio provinciale venne approvata dal Consiglio provinciale con delibera n. 49 del 30.06.2008 e, conseguentemente alle conclusioni delle procedure di VIA e di VAS, fu inviata alla Regione Abruzzo al fine della sua adozione nell’ambito del Piano faunistico-regionale;

5.   che per effetto della mancata approvazione, da parte della Regione Abruzzo, del Piano faunistico-venatorio regionale e, conseguentemente, di quello proposto dalla Provincia di Teramo, tutte le attività e le programmazioni in esso previste non hanno trovato concretizzazione e ciò sta comportando una significativa penalizzazione nella gestione dei territori di competenza della Provincia stessa;

6.   che l'eventuale ulteriore attesa per le determinazioni regionali in ordine all'individuazione di nuove e più aggiornate linee guida per la redazione dei Piani faunistico-venatori provinciali e per i conseguenti tempi tecnici, necessari per giungere alla definitiva approvazione del nuovo Piano faunistico-venatorio regionale, rischiano di procrastinare ulteriormente l’adozione della programmazione approvata dalla Provincia di Teramo, finendo col penalizzare, paradossalmente, proprio una Amministrazione che ha virtualmente adempiuto alle previsioni della normativa e dei criteri ed indirizzi regionali già impartiti;

7.   che allo scopo di pervenire ad una urgente modifica dell'attuale situazione territoriale che di fatto risulta immutata dal 2001, è stato attivato, nel corso del mese di aprile 2010, un percorso di condivisione finalizzato a proposte di emendamenti al Piano faunistico-provinciale già approvato a suo tempo dalla Provincia, con il Comitato Consultivo Provinciale, gli ATC, le Associazioni Venatorie ed altri soggetti istituzionalmente coinvolti, alcuni dei quali sono intervenuti ed hanno contribuito anche con proposte formali;

8.   che all'ulteriore scopo di dare la massima pubblicità alla procedura di modifica del vigente Piano faunistico-venatorio, la Provincia di Teramo estendeva il coinvolgimento nella procedura di revisione al piano stesso anche a tutti gli altri portatori di interesse, pubblici o privati, cointeressati alla materia, quali Comuni, Comunità Montane, Aree Protette, ecc, allo scopo di contribuire alla stesura del Piano prima dell'espressione del parere definitivo della Consulta provinciale sui contenuti del Piano stesso previsto al 2° comma dell’art. 10 della L.R. 10/2004;

9.   che con Deliberazione n. 26 del 25/05/2010, il Consiglio provinciale, previo il parere favorevole della Consulta provinciale della Caccia, nella seduta del 25 maggio 2010, ha approvato una proposta di modifica all’attuale piano faunistico-venatorio provinciale (2001/2005), con riferimento al solo utilizzo del territorio provinciale;

-    Dato atto che la proposta della Provincia di Teramo, così come relazionato dalla Provincia di Teramo nel richiamato Allegato A al presente atto, consiste unicamente nella modifica di alcuni perimetri dei vigenti Istituti di tutela, avendo essa sostanzialmente la funzione di aggiornamento dell'attuale utilizzo del territorio alla luce del continuo evolversi sia dell'ecologia dei territori provinciali, come nel caso degli incendi e dell’aumento delle zone incolte, sia delle popolazioni faunistiche selvatiche, quelle ungulate in particolare, sia delle mutazioni amministrative in atto, come nei casi di istituzione di nuove Aree Protette, mantenendo inalterate tutte le altre previsioni del vigente Piano faunistico-venatorio provinciale e che dal bilancio complessivo sia dei territori ripristinati all’attività venatoria e conseguentemente alla revoca di precedenti istituti, sia dei territori di tutela e conseguenti all'istituzione di nuovi istituti, si rileva una sostanziale parità in numeri, il che significa che con l'approvazione della modifica proposta dalla Provincia di Teramo il territorio complessivo cacciabile rimane sostanzialmente inalterato;

-    Ritenuto di condividere le conclusioni contenute nel più volte richiamato Allegato A, con il quale la Provincia attesta che la proposta avanzata rispetta sostanzialmente il principio di conservazione delle popolazioni faunistiche che hanno subito un incremento negli Istituti di tutela nel corso degli anni di gestione, conseguendo una “razionalizzazione” in termini di utilizzo dei territori, attraverso la conferma degli istituti faunistici virtuosi e più produttivi e, viceversa, la revoca con la conseguente riapertura alla caccia, di quelli meno produttivi ed ancora che la stessa prevede la disposizione degli istituti protetti in maniera omogenea sull'intero territorio provinciale in maniera tale da costituire quella rete di territori di tutela in grado di assolvere da un lato alla loro necessaria funzione di rifugio, di riproduzione e di sosta della fauna, e dall'altro all'importante funzione di serbatoio e di irradiamento della selvaggina nei restanti territori cacciabili;

-    Dato atto, inoltre, che la proposta avanzata della Provincia di Teramo, secondo quanto contenuto nell'Allegato A:

1.   è in linea con le Direttive 79/409/CEE (Direttiva Uccelli) e 92/43/CEE (Direttiva Habitat), con le quali la Comunità Europea ha dettato nuove norme in materia ambientale da attuare presso i territori degli Stati membri;

2.   che nella predisposizione della proposta in esame sono state osservate le prescrizioni relative alla tutela dei proposti siti di importanza comunitaria contenute sia nel DPR 12/03/2003- n. 120 che nel D.L. 28/12/2006, n. 300;

3.   che, così come stabilito dall'art. 15 della L.R 10/2004, l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ha espresso il parere favorevole relativo all'istituzione della Oasi di Protezione della Fauna “Foce Vibrata” di Martinsicuro;

4.   che, al fine di consentire una più efficace organizzazione logistica e una riduzione della pressione venatoria nei territori riaperti nonché permettere anche di riverificare la difficile e complessa situazione legata alla programmazione venatoria del cinghiale, viene prevista la riapertura di alcuni territori di tutela in maniera dilazionata nel corso di due stagioni venatorie;

-    Dato atto, infine della circostanza che la pianificazione territoriale proposta con la modifica in esame, in quanto sostanzialmente estrapolata dal Piano faunistico-venatorio provinciale approvato dalla Provincia di Teramo con Delibera del Consiglio provinciale n. 49/2008 (ovvero in conformità dei criteri e gli indirizzi regionali di cui alla DGR 1033/2007), ha seguito, con esito favorevole, sia la procedura della Valutazione di incidenza ambientale ai sensi del DPR 357/97 sia la procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del D.Lgs. 4/2008 così come relazionato dall’Amministrazione provinciale nel citato Allegato A;

-    Ritenuto condivisibile, per quanto sopra esposto, la proposta avanzata dalla Provincia di Teramo in ordine alla modifica del vigente Piano faunistico-venatorio provinciale per gli aspetti sopra evidenziati;

-    Ritenuto, infine, che la proposta di modifica del vigente Piano faunistico-venatorio della Provincia di Teramo, nelle more della redazione di nuovi criteri ed indirizzi per la redazione dei Piani faunistico-venatori provinciali da parte della Regione può comunque essere approvata, sia in considerazione che la proposta stessa scaturisce da un ampio processo partecipativo nel rispetto dei criteri e degli indirizzi già formulati dalla Regione Abruzzo con DGR 1033/2007, sia in relazione alla positiva conclusione delle procedure VIA e VAS cui è stata assoggettata nell'ambito di una più generale revisione del precedente Piano faunistico-venatorio provinciale (quello valido sino al 2007), sia al fine di consentire alla stessa Provincia di poter adottare la programmazione prima dell'avvio della prossima stagione venatoria;

-    Dato atto che il Direttore della Direzione Politiche agricole e di sviluppo rurale, Forestale, Caccia e Pesca, Emigrazione ha espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa ed alla legittimità del presente atto;

Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157, e s.m.i.;

Vista la legge regionale 28 gennaio 2004, n 10, e s.m.i.;

Vista la legge regionale 14 settembre 1999, n. 77, e s.m.i. ;

Ritenuto di condividere la proposta avanzata dalla Giunta con il citato atto;

Uditi gli interventi del consigliere Ruffini e dell’assessore Febbo;-

A maggioranza Statutaria espressa con voto palese

DELIBERA

per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente trascritte:

-    di approvare la modifica al Piano faunistico-venatorio provinciale proposta dalla Provincia di Teramo di cui in premessa, adottata dal Consiglio provinciale di Teramo con deliberazione n. 26 del 25/05/2010, e individuata come Allegato ‘A’ parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-    di trasmettere il presente provvedimento al Presidente della Giunta regionale per i successivi adempimenti di rito a cura della Direzione regionale competente.

Segue Allegato


Allegato A (in PDF - 15,1 MB)