Il dirigente del servizio
Omissis
determina
Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:
1) DI
RINNOVARE ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 03.04.2006 n. 152 e s.m.i.,
dell’art. 15 del D.Lgs. n. 209/03 e s.m.i. e
della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i., alla Ditta DEL CORSO PIERO
1. centro di raccolta e trattamento dei veicoli fuori uso;
2. smaltimento (D15) e recupero (R3, R13) di rifiuti non pericolosi e pericolosi prodotti da terzi;
presso l’impianto ubicato nel Comune di Fallo (CH) alla Via Cancello, n. 14 ed identificato in catasto terreni al foglio n. 9 del Comune di Fallo , part. n° 155 – 157 – 160 – 161 – 532 – 545 – 546 – 547 – 553 – 554 – 559 – 562 – 571 – 573 – 574 – 575 – 576 – 577 – 578 e 579, per una superficie complessiva di 9.200 mq, come da planimetria (Layout stabilimento scale 1:50 e 1:200 datata 09/2010) prodotta dalla Ditta con nota del 13/09/2010, da intendersi parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, con le seguenti potenzialità e codici CER in ingresso ed in uscita:
CENTRO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DEI VEICOLI FUORI USO
Nella Tabella che segue sono indicati i codici che potranno essere trattati solo in ingresso all’impianto di autodemolizione per le operazioni di trattamento di cui all’art. 3, comma 1, lettera f) del D.Lgs. n. 209/2003 e s.m.i
C.E.R.
|
POTENZIALITA’ (Tonn./anno
) |
16
01 04* , 16 01 06 |
1000
veicoli/anno corrispondenti
a ca.900 tonn/anno |
Da detta attività di autodemolizione si produrranno i rifiuti, pericolosi e non pericolosi, riportati nella seguente tabella che potranno essere gestiti per le fasi di recupero e/o smaltimento di seguito riportate:
C.E.R |
DESCRIZIONE RIFIUTO |
ATTIVITA’ DI RECUPERO E/O SMALTIMENTO |
13 01 09* |
Oli minerali per circuiti idraulici,
clorurati. |
R13 – D15 |
13 01 10* |
Oli per circuiti idraulici, non
clorurati. |
R13 – D15 |
13 01 11* |
Oli sintetici per circuiti
idraulici. |
R13 – D15 |
13 01 12* |
Oli per circuiti idraulici facilmente
biodegradabili. |
R13 – D15 |
13 01 13* |
Altri oli per circuiti idraulici. |
R13 – D15 |
13 02 04* |
Scarti di olio minerale per
motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati. |
R13 – D15 |
13 02 05* |
Scarti di olio minerale per
motori,ingranaggi e lubrificazione, non clorurati. |
R13 – D15 |
13 02 06* |
Scarti di olio sintetico per
motori,ingranaggi e lubrificazione. |
R13 – D15 |
13 02 07* |
Olio per motori, ingranaggi e
lubrificazione, facilmente biodegradabile. |
R13 – D15 |
13 02 08* |
Altri oli per motori, ingranaggi
e lubrificazione. |
R13 – D15 |
13 05 06* |
Oli prodotti della separazione
olio acqua. |
R13 – D15 |
13 05 07* |
Acque oleose prodotte dalla
separazione olio/acqua. |
R13 – D15 |
13 07 01* |
Olio combustibile e carburante
diesel. |
R13 |
13 07 02* |
Petrolio. |
R13 |
13 07 03* |
Altri carburanti (comprese le
miscele). |
R13 |
13 08 02* |
Altre emulsioni. |
R13 – D15 |
15 02 02* |
Assorbenti materiali filtranti
(inclusi filtri dell’olio non specificati
altrimenti), stracci ed indumenti protettivi, contaminati da sostanze
pericolose. |
R13–D15 |
16 01 03 |
Pneumatici fuori uso. |
R13 – D15 |
16 01 07* |
Filtri dell’olio. |
R4 - R13 |
16 01 08* |
Componenti contenenti mercurio. |
D15 |
16 01 10* |
Componenti esplosivi (ad esempio
(“air bag”). |
R13 – D15 |
16 01 11* |
Pastiglie per freni contenenti amianto. |
D15 |
16 01 12 |
Pastiglie per freni, diverse da quelle di cui
alla voce 16 01 11. |
R4 - R13 – D15 |
16 01 13* |
Liquidi per freni. |
D15 |
16 01 14* |
Liquidi antigelo contenenti
sostanze pericolose. |
D15 |
16 01 15 |
Liquidi antigelo diversi da
quelli di cui alla voce 16 01 14. |
D15 |
16 01 16 |
Serbatoi per gas liquido. |
R4 - R13 – D15 |
16 01 17 |
Metalli ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
16 01 18 |
Metalli non ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
16 01 19 |
Plastica. |
R13 – D15 |
16 01 20 |
Vetro. |
R13 – D15 |
16 01 21* |
Componenti pericolosi diversi da quelli di
cui alle voci da 16 01 |
D15 |
16 01 22 |
Componenti non specificati altrimenti. |
R4 - R13 – D15 |
16 01 99 |
Rifiuti non specificati altrimenti. |
R13 – D15 |
16 02 10* |
Apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da
essi contaminate,diverse da quelle di cui alla voce 16 02 09. |
R13 – D15 |
16 02 11* |
Apparecchiature fuori uso contenenti CFC,
HCFC,HFC. |
R13– D15 |
16 02 13* |
Apparecchiature fuori uso, contenenti
componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 16 02 09 e 16 02 12. |
R13 – D15 |
16 02 14 |
Apparecchiature fuori uso,diverse da quelle
di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02
13. |
R4 - R13 – D15 |
16 02 15* |
Componenti pericolosi rimossi da
apparecchiature fuori uso. |
R13 – D15 |
16 02 16 |
Componenti rimossi da apparecchiature fuori
uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15. |
R4 - R13 – D15 |
16 03 03* |
Rifiuti inorganici contenenti sostanze
pericolose. |
D15 |
16 03 04 |
Rifiuti inorganici diversi da quelli di cui
alla voce 16 03 03. |
R13 – D15 |
16 05 04* |
Gas in contenitori a pressione compresi gli
halon contenenti sostanze pericolose. |
R13 – D15 |
16 05 05 |
Gas in contenitori a pressione compresi gli
halon diversi da quelli di cui alla voce 16 05 04. |
R13 – D15 |
16 06 01* |
Batterie al piombo. |
R13 – D15 |
16 06 02 |
Batterie al nichel cadmio. |
R13 – D15 |
16 06 03* |
Batterie contenenti mercurio. |
R13 - D15 |
16 06 04 |
Batterie alcaline tranne 16 06 03. |
R13 – D15 |
16 06 05 |
Altre batterie ed accumulatori. |
R13 – D15 |
16 08 01 |
Catalizzatori esausti contenenti oro,
argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne 16 08 07). |
R13 – D15 |
16 08 02* |
Catalizzatori esauriti contenenti metalli di
transizione pericolosi o composti di metalli di transizione pericolosi. |
R13 – D15 |
16 08 03 |
Catalizzatori esauriti contenenti metalli di
transizione o composti di metalli di transizione, non specificati altrimenti.
|
R13 – D15 |
16 08 04 |
Catalizzatori esauriti da cracking catalitico
fluido tranne 16 08 07. |
R13 – D15 |
16 08 05* |
Catalizzatori esauriti contenenti acido
fosforico. |
D15 |
16 08 06* |
Liquidi esauriti usati come catalizzatori. |
D15 |
16 08 07* |
Catalizzatori esauriti contenenti sostanze
pericolose. |
D15 |
16 10 02 |
Soluzioni acquose di scarto, diversi da
quelli di cui alla voce 16 10 01. |
D15 |
16 10 04 |
Concentrati acquosi, diversi da quelli di cui
alla voce 16 10 03. |
D15 |
19 10 03* |
Fluff-frazione leggera e polveri, contenenti
sostanze pericolose. |
D15 |
19 10 04 |
Fluff-frazione leggera e polveri, diversi da
quelli di cui alla voce 19 10 03. |
R13 – D15 |
Prescrizioni:
- per le batterie al piombo (CER 16 06 01*) non possono essere ammesse operazioni diverse dalle operazioni di recupero (R13) e di smaltimento (D15)
- per il CER 16 01 07* è concessa l’attività di recupero delle parti metalliche (R4) dei filtri dell’olio e/o dell’involucro esterno a condizione che la ditta effettui un lavaggio delle parti metalliche contaminate da oli minerali;
- le acque di lavaggio residuali, in quanto rifiuti liquidi, dovranno essere recuperate/smaltite in impianti autorizzati seguendo le procedure previste dalle norme vigenti in materia.
- il centro di raccolta e l’impianto di trattamento dei veicoli fuori uso, nel corso del proprio esercizio, dovranno rispettare costantemente i requisiti previsti dall’Allegato 1 al D.Lgs. n. 209/2003 e D.Lgs. n. 149/2006;
- per la gestione dei codici di rifiuti con il finale 99 “rifiuti non specificati altrimenti”, la ditta dovrà provvedere ed attribuire a ciascun codice “in entrata”, una dettagliata descrizione della/e tipologia/e di rifiuti prodotte.;
- tutti i rifiuti e tutte le parti recuperate (MPS), derivanti dall’attività di demolizione dei veicoli a motore, dovranno essere costantemente gestiti nel rispetto di quanto stabilito dalle normative vigenti in materia e non dovranno procurare danni all’ambiente;
- tutti i contenitori in cui sono depositati i rifiuti (comprese le MPS), e le aree di deposito dovranno essere costantemente etichettati e riportare il codice relativo al rifiuto contenuto;
- le batterie, gli oli minerali e gli altri rifiuti pericolosi, dovranno essere custoditi in idonei contenitori, separati per tipologia, etichettati e costantemente al riparo da agenti atmosferici;
- lo spillaggio dei fluidi di cui alle operazioni di messa in sicurezza dei veicoli, dovranno essere effettuati con apposita apparecchiatura “isola di bonifica” corredato di adeguate cisterne di stoccaggio liquidi estratti dalla vettura;
- le aree a servizio dell’attività di autodemolizione dovranno essere distinte da quella adibita alle attività di stoccaggio.
ATTIVITA’ DI STOCCAGGIO PROVVISORIO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI ANCHE PRODOTTI DA TERZI - METALLI E MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
I metalli ed i materiali contenenti metalli di
qualsiasi tipo che possono essere sottoposti alle attività di stoccaggio,
cernita, selezione, eventuale adeguamento volumetrico e triturazione, recupero,
sono elencati nella tabella seguente per le potenzialità e le fasi di recupero
e/o smaltimento seguenti:
C.E.R. |
DESCRIZIONE RIFIUTO |
Attività di recupero e/o di
smaltimen to (R
e/o D) |
Poten zialità istantanea (tonn.) |
Poten zialità annua
(tonn.) |
Modali tà
di stoccaggio (casson containers e/o cumuli) |
Area di stoccaggio |
02 01 10 |
Rifiuti metallici. |
R4 – R13 |
2 |
2 |
cas-cum |
9 |
10 02 10 |
Scaglie di laminazione. |
R4 – R13 |
1 |
1 |
cas-cum |
9 |
10 03 02 |
Frammenti di anodi. |
R4 – R13 |
1 |
1 |
cas-cum |
9 |
12 01 01 |
Limature e trucioli di materiali ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
8 |
40 |
cas-cum |
9 |
12 01 02 |
Polveri e particolato di materiali ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
8 |
40 |
cas-cum |
9 |
12 01 03 |
Limature e trucioli di materiali non ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
8 |
40 |
cas-cum |
8 |
12 01 04 |
Polveri e particolato di materiali non ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
8 |
40 |
cas-cum |
8 |
12 01 13 |
Rifiuti di saldatura. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
cas-cum |
9 |
12 01 15 |
Fanghi di lavorazione, diversi da quelli di cui alla
voce 12 01 14. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
cas-cum |
9 |
12 01 17 |
Materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di
cui alla voce 12 01 16. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
cas-cum |
9 |
12 01 21 |
Corpi d’utensili e materiali di rettifica esauriti
diversi da quello di cui alla voce 12 01 20. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
cas-cum |
9 |
15 01 04 |
Imballaggi metallici. |
R4 - R13 – D15 |
20 |
100 |
cas- cont. cum. |
9 |
15 01 05 |
Imballaggi in materiali compositi. |
R3* - R4-R13–D15 |
2 |
10 |
cas- cont. cum. |
12 |
15 01 06 |
Imballaggi in materiali misti. |
R3* - R4-R13–D15 |
4 |
20 |
cas- cont. cum. |
12 |
16 01 06 |
Veicoli fuori uso, non contenenti né liquidi
né altre componenti pericolose. |
R3* - R4- R13 – D15 |
100 |
1.000 |
cumuli |
3 |
16 01 12 |
Pastiglie per freni, diverse da quelle di cui
alla voce 16 01 11. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
cont. o fusti |
9 |
16 01 16 |
Serbatoi per gas liquido. |
R4 - R13 – D15 |
10 |
10 |
cumuli |
9 |
16 01 17 |
Metalli ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
20 |
100 |
cas- cont. cum. |
9 |
16 01 18 |
Metalli non ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
20 |
100 |
cas- cont. cum. |
12 |
16 02 14 |
Apparecchiature fuori uso,diverse da quelle
di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02
13. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
cas- cont. cum. |
12 |
16 02 16 |
Componenti rimossi da apparecchiature fuori
uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
cas- cont. cum. |
12 |
16 03 04 |
Rifiuti inorganici diversi da quelli di cui
alla voce 16 03 03. |
R13 – D15 |
2 |
2 |
cas- cont. cum. |
12 |
16 05 05 |
Gas in contenitori a pressione compresi gli
halon diversi da quelli di cui alla voce 16 05 04. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
cas- cont. cum. |
12 |
16 06 04 |
Batterie alcaline tranne 16 06 03. |
R13 – D15 |
1 |
1 |
Box hdpe |
14 |
16 06 05 |
Altre batterie ed accumulatori. |
R13 – D15 |
1 |
1 |
Box hdpe |
14 |
16 08 01 |
Catalizzatori esausti contenenti oro, argento,
renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne 16 08 07). |
R4 - R13 – D15 |
1 |
1 |
cas- cont. |
12 |
16 08 03 |
Catalizzatori esauriti contenenti metalli di
transizione o composti di metalli di transizione, non specificati altrimenti.
|
R4 - R13 – D15 |
1 |
1 |
cas- cont. |
12 |
17 04 01 |
Rame, bronzo, ottone. |
R4 – R13 |
2 |
10 |
cas- cont. |
8 |
17 04 02 |
Alluminio. |
R4 – R13 |
4 |
20 |
cas- cont. |
7 |
17 04 03 |
Piombo. |
R4 – R13 |
2 |
5 |
cas- cont. |
8 |
17 04 04 |
Zinco. |
R4 – R13 |
2 |
5 |
cas- cont. |
8 |
17 04 05 |
Ferro e acciaio. |
R4 – R13 |
20 |
100 |
cas- cont. cum. |
9 |
17 04 06 |
Stagno. |
R4 – R13 |
2 |
5 |
cas- cont. |
12 |
17 04 07 |
Metalli misti. |
R4 – R13 |
4 |
20 |
cas- cont. cum. |
12 |
17 04 11 |
Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10. |
R4 – R13 |
4 |
20 |
cas- cont. cum. |
12 |
19 10 01 |
Rifiuti di ferro e acciaio. |
R4 - R13 – D15 |
4 |
20 |
cas- cont. |
9 |
19 10 02 |
Rifiuti di metalli non ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
4 |
20 |
cas- cont. |
12 |
19 12 02 |
Metalli
ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
4 |
20 |
cas- cont. cum. |
9 |
19 12 03 |
Metalli non
ferrosi. |
R4 - R13 – D15 |
4 |
20 |
cas- cont. cum. |
8 |
20 01 34 |
Batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla
voce 20 01 33. |
R4 - R13 – D15 |
2 |
2 |
Box hpde |
14 |
20 01 36 |
Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso,
diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21, 20 01 23 e 20 01 35. |
R4 - R13 |
2 |
10 |
cas- cont. |
12 |
20 01 40 |
Metallo. |
R4 - R13 – D15 |
10 |
50 |
cas- cont. cum. |
12 |
20 03 07 |
Rifiuti ingombranti. |
R3* - R4 -R13 – D15 |
15 |
100 |
cas- cont. cum. |
5 |
---- |
Totale non ferrosi (tonn.) |
---- |
84 |
357 |
---- |
---- |
---- |
Totale ferrosi (tonn.) |
--- |
135 |
1.596 |
---- |
---- |
ATTIVITA’ DI STOCCAGGIO PROVVISORIO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI ANCHE PRODOTTI DA TERZI - LEGNO E MATERIALI COLLEGATI
Nella seguente tabella sono elencati i codici di rifiuto relativi ai legno e materiali collegati, conto terzi e/o conto proprio, che possono essere sottoposti alle attività di stoccaggio, cernita, selezione, eventuale adeguamento volumetrico e triturazione, recupero per le potenzialità e le fasi di smaltimento/recupero seguenti:
C.E.R. |
DESCRIZIONE RIFIUTO |
ATTIVITA’ DI RECUPERO E/O SMALTIMENTO |
Potenzialità istantanea (tonn.) |
Quanti tà
annua (tonn.) |
Modali tà
di stoccaggio (casson containers e/o cumuli) |
Area di stoccaggio |
02 01 07 |
Rifiuti della silvicoltura. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
03 01 01 |
Scarti di corteccia e di sughero. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
03 01 05 |
Segatura, trucioli, residui di taglio, legno,
pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01
04. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
03 03 01 |
Scarti di corteccia e legno. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
15 01 03 |
Imballaggi in legno. |
D13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 01 05 |
Imballaggi in materiali compositi. |
R4 - R13 –D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 01 06 |
Imballaggi in materiali misti. |
R4 - R13 –D15 |
4 |
20 |
Cas- cont. cum. |
12 |
17 02 01 |
Legno. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
19 12 07 |
Legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
20 01 38 |
Legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
20 03 07 |
Rifiuti ingombranti. |
R3* - R4 -R13 – D15 |
25 |
150 |
Cas- cont. cum. |
5 |
---- |
Totale istantaneo e annuo (tonn) |
---- |
38 |
215 |
---- |
---- |
ATTIVITA’ DI STOCCAGGIO PROVVISORIO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI ANCHE PRODOTTI DA TERZI - PLASTICA, RESINE, GOMME ED ALTRE SOSTANZE SINTETICHE E NATURALI COMPRESI TESSILI E CONCIARI
Nella seguente tabella sono elencati i codici di rifiuto relativi a plastica, resine, gomme ed altre sostanze sintetiche e naturali, compresi tessili e conciari, conto terzi e/o conto proprio, che possono essere sottoposti alle attività di stoccaggio, cernita, selezione, eventuale adeguamento volumetrico e triturazione, recupero, per le potenzialità e le fasi di smaltimento/recupero seguenti
C.E.R. |
DESCRIZIONE RIFIUTO |
ATTIVITA’ DI RECUPERO E/O SMALTIMENTO |
Potenzialità istantanea (tonn.) |
Quanti tà
annua (tonn.) |
Modali tà
di stoccaggio (casson containers e/o cumuli) |
Area di stoccaggio |
04 02 09 |
Rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate,
elastomeri, plastomeri). |
R13 – D15 |
1 |
1 |
Cas- cont. |
21 |
04 02 21 |
Rifiuti da fibre tessili grezze. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
04 02 22 |
Rifiuti da fibre tessili lavorate. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
07 02 13 |
Rifiuti plastici. |
R3*- R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
12 01 05 |
Limatura e trucioli di materiali plastici. |
R3* - R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 01 02 |
Imballaggi in plastica. |
R3* - R13 - D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 01 05 |
Imballaggi in materiali compositi. |
R3* - R4 -R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 01 06 |
Imballaggi in materiali misti. |
R3* - R4-R13–D15 |
25 |
160 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 01 09 |
Imballaggi in materia tessile. |
R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 02 03 |
Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti
protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02. |
R3* – R4 - R13–D15 |
2 |
5 |
Big-bag |
21 |
16 01 03 |
Pneumatici fuori uso. |
R13 – D15 |
20 |
100 |
Cas- cont. cum. |
12 |
16 01 19 |
Plastica. |
R3* - R13 – D15 |
4 |
20 |
Cas- cont. |
12 |
16 01 22 |
Componenti non specificati altrimenti. |
R3* - R13–D15 |
4 |
20 |
Cas- cont. |
12 |
17 02 03 |
Plastica. |
R3*- R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
19 12 04 |
Plastica e gomma. |
R3* - R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
19 12 08 |
Prodotti tessili. |
R3* - R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
20 01 10 |
Abbigliamento. |
R3* - R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
20 01 11 |
Prodotti tessili. |
R3* - R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
21 |
20 01 39 |
Plastica. |
R3* - R13 – D15 |
2 |
10 |
Cas- cont. cum. |
12 |
20 03 07 |
Rifiuti ingombranti. |
R3*-R4-R13–D15 |
15 |
100 |
Cas- cont. cum. |
5 |
---- |
Totale istantaneo e annuo (tonn) |
---- |
85 |
476 |
---- |
---- |
ATTIVITA’ DI STOCCAGGIO PROVVISORIO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI ANCHE PRODOTTI DA TERZI - CARTA E COLLEGATI
Nella seguente tabella sono elencati i codici di rifiuto relativi a carta e collegati, conto terzi e/o conto proprio, che possono essere sottoposti alle attività di stoccaggio, cernita, selezione, eventuale adeguamento volumetrico e triturazione, recupero, per le potenzialità e le fasi di smaltimento/recupero seguenti
C.E.R. |
DESCRIZIONE RIFIUTO |
ATTIVITA’ DI RECUPERO E/O SMALTIMENTO |
Potenzialità istantanea (tonn.) |
Quanti tà
annua (tonn.) |
Modali tà
di stoccaggio (casson containers e/o cumuli) |
Area di stoccaggio |
15 01 01 |
Imballaggi in carta e cartone. |
R3*- R13-D13– D15 |
2 |
10 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 01 05 |
Imballaggi in materiali compositi. |
R3*- R4-R13–D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 01 06 |
Imballaggi in materiali misti. |
R3* - R4-R13–D15 |
3 |
18 |
Cas- cont. cum. |
12 |
15 02 03 |
Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti
protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02. |
R3* - R4 -R13 – D15 |
2 |
10 |
Big-bag |
21 |
19 12 01 |
Carta e cartone. |
R3* - R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
12 |
20 01 01 |
Carta e cartone. |
R3* - R13 – D15 |
8 |
50 |
Cas- cont. |
12 |
---- |
Totale istantaneo e annuo (tonn) |
---- |
17 |
98 |
---- |
---- |
ATTIVITA’ DI STOCCAGGIO PROVVISORIO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI ANCHE PRODOTTI DA TERZI - ALTRI RIFIUTI
Nella seguente tabella sono elencati i codici di rifiuto relativi ad altri rifiuti, conto terzi e/o conto proprio, che possono essere sottoposti alle attività di stoccaggio, cernita, selezione, eventuale adeguamento volumetrico e triturazione, recupero, per le potenzialità e le fasi di smaltimento/recupero seguenti
C.E.R. |
DESCRIZIONE RIFIUTO |
ATTIVITA’ DI RECUPERO E/O SMALTIMENTO |
Potenzialità istantanea (tonn.) |
Quanti tà
annua (tonn.) |
Modali tà
di stoccaggio (casson containers e/o cumuli) |
Area di stoccaggio |
15 01 07 |
Imballaggi in vetro. |
R13 – D15 |
2 |
10 |
Cas- cont. cum. |
12 |
16 01 12 |
Pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla
voce 16 01 11. |
R4- R13 – D15 |
1 |
1 |
Cont. o fusti |
12 |
16 01 15 |
Liquidi antigelo, diversi da quelli di cui alla voce
16 01 14. |
D15 |
0,5 |
0,5 |
Serbatoio con vasca di raccolta |
13 |
16 01 20 |
Vetro. |
R13 – D15 |
10 |
40 |
Cas- cont. |
12 |
16 01 22 |
Componenti non specificati altrimenti. |
R3 - R13–D15 |
5 |
10 |
Cas- cont. cum. |
12 |
16 02 16 |
Componenti rimossi da apparecchiature fuori
uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15. |
R4 - R13 – D15 |
0,5 |
2 |
Cas- cont. cum. |
12 |
17 02 02 |
Vetro. |
R5* - R13 – D15 |
1 |
5 |
Cas- cont. |
12 |
19 12 05 |
Vetro. |
R5* - R13 – D15 |
1 |
1 |
Cas- cont. |
12 |
20 01 02 |
Vetro. |
R5* - R13 – D15 |
4 |
20 |
Cas- cont. |
12 |
---- |
Totale istantaneo e annuo (tonn) |
---- |
25 |
89,5 |
---- |
---- |
Prescrizioni:
1) Attività di recupero del legno e affini (R3):
considerando che in base a quanto disposto dal D.M. 5/2/98 e s.m.i., per la tipologia 9, cui appartengono legno ed affini, le attività di recupero che la ditta può svolgere sono quelle previste al punto 9.1.3 del D.M. 5/2/98 e cioè messa in riserva R13, con lavaggio eventuale, cernita, adeguamento volumetrico per essere sottoposte successivamente alle seguenti operazioni di recupero R3:
a) recupero nell’industria della falegnameria (R3);
b) recupero nell’industria cartaria (R3);
c) recupero nell’industria del pannello (R3);
si precisa che le attività R3 non possono essere eseguite direttamente dalla ditta Del Corso Piero, ma che i materiali ottenuti possono essere conferiti alle industrie di cui ai punti a), b) e c) per il successivo trattamento R3, precisando che i materiali ottenuti dalla lavorazione devono essere considerati rifiuti e non MPS.
2) Attività del recupero del vetro (R5):
L’attività di recupero del vetro è dettata dalla tipologia 2 del D.M.5/2/98. Tale Decreto prevede:
a) il recupero nell’industria vetraria;
b) messa in riserva (R13).
Il caso a) non ricorre per l’attività svolta dalla ditta Del Corso Piero in quanto trattasi di un impianto di stoccaggio e non industria del vetro.
Per il caso b) l’attività di recupero richiesta dalla ditta (R5) è ammessa solamente se presso l’impianto vengono effettuate le seguenti operazioni: vagliatura, frantumazione e/o macinazione, separazione dei metalli tramite magnete, asportazione dei materiali leggeri, separazione automatica corpi opachi, separazione metalli non magnetici.
Pertanto l’operazione di recupero (R5) viene concessa solo a condizione che la ditta operi sul materiale ottenuto nelle operazioni R13 con le modalità previste al punto 2 , lettera B del D.M. 5/2/98 e DM Ambiente 5/4/2006 n° 186 di modifica.
3) Attività di recupero della plastica (R3):
L’attività di recupero della plastica è dettata dalla tipologia 6 del D.M.5/2/98. Tale Decreto prevede la messa in riserva (R13).
L’attività di recupero richiesta dalla ditta (R3) è ammessa solamente se presso l’impianto vengono effettuate le operazioni di:
- asportazione delle sostanze estranee (qualora presenti), trattamento per l’ottenimento di materiali plastici conformi alle specifiche UniPlast-Uni 10667 e per la produzione di prodotti in plastica nelle forme usualmente commercializzate;
- triturazione e flottazione per la separazione degli inquinanti per sottoporre la frazione plastica all’operazione di recupero nell’industria delle materie plastiche;
- taglio e separazione schiuma da fodera; macinazione e /o estrusione in granuli per sottoporre la frazione plastica all’operazione di recupero nell’industria delle materie plastiche.
Pertanto, l’operazione di recupero (R3) viene autorizzata solo a condizione che la ditta operi sul materiale ottenuto nelle operazioni R13 con le modalità previste al punto 6, del D.M. 5/2/98 e DM Ambiente 5/4/2006 n° 186 di modifica.
4) Attività di recupero dei rifiuti tessili e conciari (R3):
L’attività di recupero dei rifiuti tessili e conciari è dettata dalla tipologia 8 del D.M.5/2/98. Tale Decreto prevede la messa in riserva (R13).
L’attività di recupero richiesta dalla ditta (R3) è ammessa solamente se presso l’impianto vengono effettuate le operazioni di selezione, separazione ed igienizzazione per la produzione di MPS per l’industria tessile.
Pertanto, l’operazione di recupero (R3) viene concessa solo a condizione che la ditta operi sul materiale ottenuto nelle operazioni R13 con le modalità previste al punto 8, del D.M. 5/2/98 e DM Ambiente 5/4/2006 n° 186 di modifica.
5) Attività del recupero della carta e collegati (R3):
L’attività di recupero del vetro è dettata dalla tipologia 1 del D.M.5/2/98. Tale Decreto prevede:
a) il recupero nell’industria cartaria (R3);
b) messa in riserva (R13).
Il caso a) non ricorre per l’attività svolta dalla ditta Del Corso Piero in quanto trattasi di un impianto di stoccaggio e non industria della carta.
Per il caso b) l’attività di recupero richiesta dalla ditta (R3) è ammessa solamente se presso l’impianto vengono effettuate le seguenti operazioni: selezione, eliminazione di impurezze e di materiali contaminati, compattamento in conformità alle specifiche dettate al punto 1.1.3 lettera b) del punto 1 del Dm sopra citato;
Pertanto, l’operazione di recupero (R3) viene autorizzata solo a condizione che la ditta operi sul materiale ottenuto nelle operazioni R13 con le modalità previste al punto 1 , lettera B del D.M. 5/2/98 e DM Ambiente 5/4/2006 n° 186 di modifica.
1) Prescrizioni generali
• i codici che risultano congrui con tale attività, corredati con le operazioni di recupero e/o smaltimento (R e/o D) e che possono essere autorizzati/rinnovati, dovranno essere quelli di cui alle suddette tabelle della presente relazione.
In particolare:
• prima
della ricezione dei rifiuti all’impianto,
• i rifiuti conferiti all’impianto dovranno essere depositati direttamente nelle rispettive aree e/o settori prestabiliti per il loro stoccaggio, oppure all’interno dei cassoni/contenitori posti in zone distinte dell’ insediamento;
• le aree destinate a contenere rifiuti di diversa tipologia, dovranno essere dotati di appositi separatori mobili (tipo new jersi) e muniti di idonea cartellonistica
• tutti i contenitori in cui sono depositati i rifiuti e le aree di deposito dovranno essere costantemente etichettati e riportare il codice relativo al rifiuto contenuto. Le MPS devono essere raccolti e separati per tipologia;
• il deposito preliminare dovrà essere inteso e gestito come lo stoccaggio dei rifiuti di diversa tipologia e provenienza, per il successivo invio alle altre fasi di smaltimento, nello stato in cui i rifiuti sono presi in carico, senza che presso l’impianto venga eseguito alcun intervento sul rifiuto e sul suo imballaggio, fatta comunque salva la possibilità di accumulo per la formazione di carichi omogenei, purché ciò non comporti una modifica delle caratteristiche chimico-fisiche e/o merceologiche del rifiuto né l’attribuzione di un diverso CER.
Di questo accorpamento dovrà essere, comunque, sempre garantita la tracciabilità dei singoli incrementi che formano il carico in uscita;
• i tempi di giacenza dei rifiuti (pericolosi e non pericolosi) dovranno essere adeguati al dettato della normativa vigente in materia;
• i registri dei rifiuti, di manutenzione dell’impianto dovranno essere tenuti sempre in sede in maniera tale da poterli esibire ad eventuali Enti di controllo;
• qualora
• per la gestione dei codici di rifiuti di cui alla tabelle sopra riportati ed in particolare quelli con il finale 99 “rifiuti non specificati altrimenti”, la ditta dovrà provvedere ed attribuire a ciascun codice “in entrata/uscita”, una dettagliata descrizione della/e tipologia/e di rifiuti prodotte.
• demolire, è stata intesa dai vari calcoli riportati in questa relazione come area parcheggio dipendenti/clienti.
2) di stabilire che in conformità a quanto previsto dall’art. 208, comma 12 del D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. e della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i., il rinnovo dell’autorizzazione di cui al precedente punto 1), è concessa per un periodo di anni 10 (dieci) dalla data di adozione del presente provvedimento ed è rinnovabile nelle forme stabilite dalla Legge;
3) di prescrivere che il rinnovo di cui al punto 1) è condizionato al rispetto delle prescrizioni sopra richiamate;
4) di stabilire, inoltre, che possono essere conferiti presso l’impianto anche i rifiuti costituiti da parti di autoveicoli provenienti da attività artigianali operanti nel campo della manutenzione e riparazione dei veicoli, ex art. 5, comma 15 del D.Lgs. 209/05 e s.m.i.;
5) di stabilire che al fine della gestione dei veicoli fuori uso non rientranti nelle disposizioni indicate all’art. 231 del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. la ditta interessata, al fine di dar luogo al rilascio della relativa autorizzazione, provveda ad inoltrare istanza in tal senso;
6) di prescrivere il rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs n. 151/05 e s.m.i. in materia di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) per i codici di pertinenza in uscita per le attività di autodemolizione;
7) di dare atto che il presente provvedimento disciplina la gestione dei veicoli fuori uso indicati all’art. 3, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n.209/2003, mentre per quanto riguarda la gestione delle categorie veicoli fuori uso non ricomprese nel suddetto articolo, si applicano, per espressa disposizione della norma, le disposizioni di cui all’art. 231, comma 13, del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i;
8) di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, ancorché afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;
9) di prescrivere, infine, che le operazioni di trattamento, di cui all’art. 3, comma 1, lett. f) del D.Lgs 209/03 e s.m.i., siano svolte in conformità ai principi generali previsti dal D.Lgs. n. 152/06 ed alle pertinenti prescrizioni dell’Allegato i del D.Lgs. 209/03 e s.m.i., nonché nel rispetto dei seguenti obblighi:
a. effettuare al più presto le operazioni per la messa in sicurezza del veicolo fuori uso di cui all'allegato I, punto 5 del D. Lgs. n° 209/03 e s.m.i.;
b. effettuare le operazioni per la messa in sicurezza, di cui all’allegato I, punto 5 del D. Lgs.209/03 e s.m.i., prima di procedere allo smontaggio dei componenti del veicolo fuori uso o ad altre equivalenti operazioni volte a ridurre gli eventuali effetti nocivi sull'ambiente;
c. rimuovere preventivamente, nell'esercizio delle operazioni di demolizione, i componenti ed i materiali di cui all'allegato II del D. Lgs.209/03 e s.m.i., etichettati o resi in altro modo identificabili, secondo quanto disposto in sede comunitaria;
d. rimuovere e separare i materiali e i componenti pericolosi in modo da non contaminare i successivi rifiuti frantumati provenienti dal veicolo fuori uso;
e. eseguire le operazioni di smontaggio e di deposito dei componenti in modo da non comprometterne la possibilità di reimpiego, di riciclaggio e di recupero.
10) di stabilire che, ai sensi dell’art.15, commi 6, 7 e 8 del D.Lgs. 209/03 e s.m.i., richiamati dall’art.231, commi 10, 11 e 12 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., è consentito:
a. il commercio delle parti di ricambio recuperate in occasione dello svolgimento delle operazioni di trattamento del veicolo fuori uso, ad esclusione di quelle che hanno attinenza con la sicurezza dello stesso veicolo individuate all’Allegato III dello stesso;
b. le parti di ricambio attinenti alla sicurezza del veicolo fuori uso possono essere cedute solo agli iscritti alle imprese esercenti attività di autoriparazione, di cui alla legge 5 febbraio 1992, n.122, e successive modificazioni e sono utilizzate se sottoposte alle operazioni di revisione singola previste dal decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285, aggiornato con le modifiche introdotte dal c.d. decreto Bianchi (Decreto Legge 03.08.2007 n. 117), dal Pacchetto sicurezza (Decreto Legge 23 maggio 2008, n. 92) e dal Decreto Ministro Giustizia 17 dicembre 2008 che aggiorna gli importi delle sanzioni;
c. l'utilizzazione, da parte della ditta, delle parti di ricambio di cui sopra, deve risultare da fatture rilasciate al cliente.
11) di riservarsi l’adozione di ulteriori provvedimenti all’esito dell’accertamento della sussistenza dei requisiti soggettivi, di cui alla D.G.R. 29.11.2007, n. 1227;
12) di
obbligare
13) di dare atto che il presente provvedimento autorizza l’esercizio del centro di raccolta veicoli a motore fuori uso ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n.209/2003, mentre per quanto riguarda la prosecuzione della gestione delle categorie veicoli fuori uso non ricomprese nel suddetto articolo, si applicano, per espressa disposizione della norma, le disposizioni di cui all’art. 231, comma 13, del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.;
14) di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività, afferenti alla gestione dei rifiuti così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o alle attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;
15) di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a revoca o modifica ove risulti accertata pericolosità o dannosità dell’attività esercitata e nei casi di violazione di legge, di normative tecniche e/o delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione, con la eventuale e conseguente applicazione dei provvedimenti previsti all’art. 208, comma 13, del D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. e della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i.;
16) di fare salvi eventuali ed ulteriori autorizzazioni, visti, pareri tecnici, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti ed organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti nella materia, sono fatti salvi eventuali diritti di terzi;
17) di
richiamare
18) di
richiamare la ditta autorizzata all’osservanza di quanto previsto dal DM n. 52
del 18.02.2011 recante: “Regolamento recante istituzione del sistema di
controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del
decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge
3 agosto 2009, n.
19) di
trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Fallo (CH),
all’Amministrazione Provinciale di Chieti, all’A.R.T.A. - Dipartimento
Provinciale di Chieti, alla Polizia Provinciale di Chieti, all’A.R.T.A. –
Direzione Centrale di Pescara, all’Albo Nazionale Gestori Ambientali presso
20) di redigere, il presente provvedimento in numero due originali, di cui uno viene notificato, ai sensi di Legge, alla Ditta DEL CORSO PIERO – Via Cancello, n. 14 – 66040 Fallo (CH)
21) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.
Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.
Il Dirigente del Servizio
Dott. Franco Gerardini