IL CONSIGLIO
REGIONALE
Vista la richiesta di
istituzione di una Commissione d’Inchiesta sulla S.c.p.a. Abruzzo Engineering a
firma dei consiglieri Costantini ed altri che si seguito si trascrive:
«Relazione
Essendo ormai note e conosciute, anche in
ragione dell’interesse suscitato sugli organi di stampa locali e nazionali, la
natura e le condizioni nelle quali si è espletata l’attività di Abruzzo
Engineering, si ometterà di ripercorrere in premessa le varie tappe che ne
hanno contraddistinto l’operato.
E’ tuttavia opportuno ricordare che
esattamente due anni fa, a margine delle inchieste in corso sulle attività
sviluppate da Abruzzo Engineering, gli organi di stampa nazionale rendevano
noto che “l’Antitrust ritiene illegittimo l’affidamento in house ad A.E. ed il
mancato ricorso alle gare appare suscettibile di determinare un effettivo
pregiudizio economico alle altre imprese attive nei settori di interesse di A.E.,
che avrebbero potuto offrire i medesimi servizi”.
E’ altresì utile ricordare come
l’archiviazione del relativo procedimento sia avvenuta solo perché
Da allora non risultano apportati
significativi correttivi al sistema di affidamento “in house” ad Abruzzo
Engineering.
In particolare non risulta l’adozione di
alcun atto concreto in grado di assicurare l’effettivo esercizio del “controllo
analogo” da parte della Regione Abruzzo, requisito indispensabile affinché
Nel frattempo, però, si è ritenuto di dover
proseguire, nelle forme e nei modi consueti, il rapporto con Abruzzo
Engineering.
Salvo i diretti interessati alla gestione
di Abruzzo Engineering e, presumibilmente,
E’ necessario e doveroso, inoltre,
constatare che:
- nessuno, all’interno della Regione, ha ritenuto finora di potersi assumere la
responsabilità di certificare adeguatamente la rispondenza della gestione di
A.E., nel corso degli anni, ai principi di economicità, di efficacia e di
efficienza dell’azione amministrativa;
- nessuno, altresì, ha finora ritenuto di assumersi la responsabilità di
certificare che tutti gli interventi, dal più piccolo a quello economicamente
più oneroso, sono stati realizzati a prezzi competitivi o, almeno, compatibili
con quelli di mercato;
- nessuno, inoltre, ha responsabilmente certificato che il reclutamento del
personale è stato operato per rispondere a precise ed obiettive esigenze di
tipo industriale, piuttosto che ad esigenze di altro genere;
- infine nessuno, all’interno della stessa Regione, è in grado oggi di assumersi la
responsabilità di certificare che trattasi, e si sarebbe finora trattato, di
una gestione “in house”.
A ciò aggiungasi che il socio (Selex) di
Abruzzo Engineering risulta selezionato senza procedura di evidenza pubblica,
mentre si apprende proprio in questi giorni che l’Autorità di vigilanza sulle forniture pubbliche, interessata al
caso di Molise dati (azienda controllata al 51% dalla Regione Molise) con
decisione depositata il 28 luglio u.s., ha stabilito che “Molise dati, in
quanto società mista il cui socio non è stato scelto con gara, né, tanto meno,
alla medesima sono affidati con gara i servizi che essa svolge a favore della
Regione, è priva dei requisiti di legittimità che si desumono dalle norme e dai
principi tanto in materia di ‘in house providing’ quanto di società miste”.
E’ di questi giorni, inoltre, la notizia
che
La presente richiesta di istituzione di una
Commissione d’Inchiesta sull’operato di Abruzzo Engineering, a norma dell’art.
24 dello Statuto regionale e secondo le previsioni dell’art. 105 del
Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, si rende quindi
indispensabile al fine di ricostruire le modalità di utilizzo e la destinazione
delle ingenti risorse pubbliche regionali, nazionali e/o comunitarie rimesse
negli ultimi anni nella disponibilità di A.E..
L’istituzione della Commissione
d’Inchiesta, inoltre, è necessaria per verificare la possibilità e
l’opportunità di completare e valorizzare gli investimenti già fatti e quelli
eventualmente da fare, per rendere finalmente produttive le relative gestioni e
tutelare in concreto le professionalità che lavorano all’interno di A.E.. Solo
in questo modo si possono salvare e stabilizzare in modo strutturale i posti di
lavoro effettivamente necessari al corretto funzionamento di Abruzzo
Engineering, ricorrendo però al mercato ed alle imprese, soprattutto locali,
per l’acquisizione di ciò che fino ad oggi è stato per il mercato e per le
imprese assolutamente inavvicinabile.
Per questo,
Si tratta, quindi, di un'iniziativa
finalizzata a ricostruire il passato per evitare la perpetuazione di errori e
per elaborare le migliori soluzioni idonee ad ottenere un duplice obiettivo: la
salvaguardia e la valorizzazione degli investimenti e del lavoro.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
richiedono, ai sensi dell’art. 24 (“Le Commissioni d’inchiesta”) dello Statuto
della Regione Abruzzo, che venga disposta l’istituzione di una Commissione
d’inchiesta regionale denominata “Commissione d’Inchiesta sulla S.c.p.a.
Abruzzo Engineering” con il compito di:
1. valutare l’esistenza e/o permanenza di
requisiti e condizioni formali/sostanziali che giustificano l’affidamento di
lavori e servizi secondo le modalità cosiddette “in house providing” alla
società Abruzzo Engineering S.p.a..
2. valutare le procedure ed i meccanismi
attraverso i quali è stato effettivamente esercitato, sino alla data odierna,
il “controllo analogo” previsto per i casi di affidamento “in house providing”;
3. verificare puntualmente la destinazione e le
modalità di utilizzo dei fondi gestiti a qualsiasi titolo da A.E., al fine di
certificarne la rispondenza ai principi di economicità, di efficacia e di
efficienza dell’azione amministrativa, oltre ad ogni altro principio in materia
di azione amministrativa;
4. verificare la compatibilità, oltre che la
ragionevole rispondenza agli indirizzi della “governance” esercitata o
esercitabile dalla Regione, dei costi degli interventi sostenuti rispetto a
quelli medi del mercato;
5. verificare le modalità e le motivazioni per
le quali si è proceduto, nel corso degli anni, ad incrementare il personale in
organico (con particolare riferimento alle strutture direttive e/o dirigenziali
ed ai profili amministrativi medio/alti);
6. relazionare in merito al Consiglio regionale.
Lo schema della proposta
d’inchiesta, redatta in articoli, è allegato alla presente relazione.
L’articolo 1 della
proposta attiene le finalità obiettivo della Commissione d’Inchiesta
sull’operato di A.E., indicando gli argomenti sui quali dovrà esercitarsi
l’inchiesta.
L’articolo 2, ai sensi
del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, determina le
modalità di composizione della medesima Commissione.
L’articolo 3 ne
stabilisce la durata, che comunque non può eccedere, anche in caso di proroga,
la durata della Legislatura.
I sottoscritti
Consiglieri regionali, nel porgere cordiali saluti, La ringraziano per il
seguito che vorrà dare alla presente richiesta.
PROPOSTA
D’INCHIESTA
La proposta d’inchiesta
sulla S.c.p.a. Abruzzo Engineering, ai sensi dell’art. 105 del Regolamento
interno per i lavori del Consiglio regionale, è redatta nei seguenti articoli:
Art. 1 – Finalità
E’ istituita
1. valutare l’esistenza e/o permanenza di
requisiti e condizioni formali/sostanziali che giustificano l’affidamento di
lavori e servizi secondo le modalità cosiddette “in house providing” alla
società Abruzzo Engineering S.p.a..
2. valutare le procedure ed i meccanismi
attraverso i quali è stato effettivamente esercitato, sino alla data odierna,
il “controllo analogo” previsto per i casi di affidamento “in house providing”;
3. verificare puntualmente la destinazione e le
modalità di utilizzo dei fondi gestiti a qualsiasi titolo da A.E., al fine di
certificarne la rispondenza ai principi di economicità, di efficacia e di
efficienza dell’azione amministrativa, oltre ad ogni altro principio in materia
di azione amministrativa;
4. verificare la compatibilità, oltre che la
ragionevole rispondenza a finalità e obiettivi della “governance” esercitata o
esercitabile dalla Regione, dei costi degli interventi sostenuti rispetto a
quelli medi del mercato;
5. verificare le modalità e le motivazioni per
le quali si è proceduto, nel corso degli anni, ad incrementare il personale in
organico (con particolare riferimento alle strutture direttive e/o dirigenziali
ed ai profili amministrativi medio/alti);
6. relazionare in merito al Consiglio regionale
Art. 2 - Composizione della
Commissione d’Inchiesta
Art. 3 – Durata
La durata dei lavori
della Commissione d’Inchiesta è stabilita in un periodo di sei mesi».
Vista la delibera
dell'U.P. n. 150 del
Constatato che la
richiesta è stata sottoscritta da quindici consiglieri e pertanto è un atto
dovuto così come previsto dall'art. 24 dello Statuto e dell'art. 105 del
regolamento interno per i lavori del Consiglio;
PRENDE ATTO
dell'istituzione della
commissione d'inchiesta sulla S.c.p.a. Abruzzo Engineering.