Il
DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Omissis
DETERMINA
Per
le motivazioni espresse in narrativa che qui si intendono integralmente
riportate,
Articolo
1
Devono
essere osservate le norme contenute nel disciplinare approvato con delibera
della Giunta Regionale n.204 del 23.01.1985 e le modalità indicate nei disegni
approvati dalla Conferenza dei Servizi, timbrati e firmati dal Responsabile del
Procedimento del Servizio Risorse del Territorio.
Articolo
2
La
zona interessata dagli scavi deve essere delimitata con termini visibili ed
inamovibili infissi sul terreno e disposti sui vertici dell’area assegnata.
Articolo
3
L’autorizzazione
è valida per anni 3 (tre) dalla data di notifica del provvedimento. Inoltre
l’attività estrattiva deve essere intrapresa entro 90 giorni dalla stessa data
e potranno essere concessi ulteriori 90 giorni per giustificati motivi. Al
Servizio Risorse del Territorio deve essere inviata la denuncia di inizio
lavori, ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. 128/59 nonché idonea documentazione
attestante l’avvenuto rispetto dell’art. 4 del D.Lgs. 624/96.
La
presente Determinazione si intende decaduta qualora non sia pervenuta la
denuncia di esercizio di inizio lavori entro il termine massimo di 180
(centottanta) giorni.
Articolo
4
Il
deposito cauzionale a garanzia dei lavori di ripristino ambientale nella misura
di Euro 300.000,00 (trecentomila/00), è stata presentata con garanzia
fidejussoria n.20102010600 stipulata in data 11/082010 con
Articolo
5
Devono
essere forniti al Pubblico Ufficiale preposto al servizio di vigilanza e
controllo i mezzi necessari per visitare i lavori e comunicare l’ottemperanza
alle eventuali prescrizioni impartite.
Articolo
6
1) Prima dell’inizio dei lavori deve essere
presentata una planimetria dettagliata su base catastale contenente, sia i
termini visibili e inamovibili, con
rispettive monografie, disposti ai vertici dell’area di cava, sia due
piezometri da installare alle estremità dell’area di cava fino alla profondità
superiore a
2) L’inizio dei lavori è subordinato alla redazione,
da parte degli Organi di Vigilanza, di apposito verbale di sopralluogo
sull’avvenuta delimitazione dell’area;
3) L’area sottoposta ad attività estrattiva deve
essere adeguatamente segnalata mediante apposizione di stabile recinzione e
appositi avvisi, nonché idonea chiusura delle vie di accesso e la posa in opera
del cartello indicatore contenente tutti i riferimenti autorizzativi e di
conduzione della stessa;
4) Deve essere redatta una relazione
sull’andamento dei lavori e il monitoraggio della locale falda acquifera,
controfirmata dal Direttore dei Lavori, da presentare ogni semestre;
5) Il materiale terroso proveniente dalla
preventiva scopertura del cappellaccio esistente deve essere integralmente
accumulato all’interno della stessa area sottoposta ad attività estrattiva e
riutilizzato per la sistemazione del piano finale di abbandono;
6) Il ritombamento dello scavo deve avvenire
secondo gli indirizzi dettati dal Decreto Legislativo n.117/2008;
7) La cauzione potrà essere svincolata a seguito
di collaudo dell’Ufficio Cave;
8) La ditta deve inoltre attenersi alle
prescrizioni impartite con nota N° 3648/BNVIA del 17.02.2009 della Direzione
Regionale Territorio Servizio Valutazioni Ambientali e nota N.4930/09 del
03/03/2009 della Giunta Regionale Direzione Territorio che impone la
sistemazione finale dell’area mediante rimboschimento compensativo da
realizzare secondo le procedure e le modalità già approvate, in relazione al
precedente progetto di intervento, con Determinazione N. DI3/90 del 15.12.2004,
dall’Ufficio Attività Estrattive.
Articolo
7
Articolo
8
La
quantità media estraibile annualmente è di circa mc. 41.233 e complessivamente
mc. 123.700 per l’intera durata dell’attività.
Articolo
9
Articolo
10
Articolo
11
La
presente Determinazione deve essere pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo e notificata
all’esercente nei modi consentiti dalla legge.
Avverso
il presente provvedimento è ammesso, nei termini e modi di Legge decorrenti
dalla notificazione, ricorso al T.A.R. (L.1034/71) oppure, in via alternativa,
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (D.P.R. 1199/71).
Il DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Ing.
Ezio Faieta