LA GIUNTA REGIONALE

Vista la Direttiva Comunitaria 2000/60 del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;

Visto il DPR 8/9/1997 n. 357  Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”, e s.m.i.,  ed in particolare:

-    l'articolo  5 comma 1 che prevede che qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione dei siti della rete Natura 2000 ma che possa avere incidenze significative su tali siti, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di una opportuna valutazione dell'incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo;

-    l’articolo 5 comma 2 che prevede che la valutazione d’incidenza debba essere redatta secondo le previsioni dell’Allegato G allo stesso Decreto;

Visto il D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152 - Norme in materia ambientale, come modificato dal D.Lgs 16 gennaio 2008, n. 4 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, ed in particolare:

-    l’art. 6 comma 2, lettera a) che individua i piani e programmi da sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica (VAS):

-    l’art. 10 comma 3  che prevede  che “la VAS e la VIA comprendono le procedure di valutazione d’incidenza di cui all’art. 5 del Decreto 357/1997, a tal fine, il rapporto ambientale […] contiene gli elementi di cui all’Allegato G dello stesso decreto e la valutazione dell’autorità competente si estende alle finalità di conservazione proprie della valutazione d’incidenza oppure dovrà dare atto degli esiti della valutazione d’incidenza”;

-    gli artt. 13 e 14 che definiscono le modalità di svolgimento della procedura di VAS;

-    l’art. 61, comma 1, punto c) che pone in capo alle regioni la competenza dell’elaborazione, adozione, approvazione ed attuazione dei piani di tutela;

-    l’art. 64 che individua i distretti idrografici nei quali è suddiviso il territorio nazionale e ai sensi del quale il territorio regionale abruzzese fa parte del distretto idrografico dell’Appennino centrale e, per la porzione di bacino idrografico del Liri-Garigliano che ricade in Abruzzo, del distretto idrografico dell’Appennino meridionale;

-    l’art. 73 comma 1, che detta  le finalità della Sezione II della Parte terza del decreto ed in particolare  “la disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine  e sotterranee perseguendo i seguenti obiettivi:

-    prevenire e ridurre l’inquinamento ed attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati;

-    conseguire il miglioramento dello stato delle acque ed adeguate protezioni di quelle destinate a particolari usi;

-    perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili;

-    mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonché la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ben diversificate;

-    mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità […];

-    impedire un ulteriore deterioramento, proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico.”

-    l’art 117 che stabilisce che per ciascun distretto idrografico, sia adottato un Piano di Gestione, che è lo strumento di programmazione delle misure per raggiungere, a livello di distretto, gli obiettivi ambientali sui corpi idrici definiti dalla Direttiva 2000/60/CE.

-    l’art. 121 che individua nel Piano di Tutela delle Acque lo strumento programmatico attraverso cui vengono definiti, oltre agli interventi volti a garantire il raggiungimento o mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale di cui alla parte Terza del decreto stesso, anche le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa dei corpi idrici, e definisce:

-    i contenuti del Piano, ovvero:

-    “i risultati dell’attività conoscitiva;

-    l’individuazione degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione;

-    l’elenco dei corpi idrici a specifica destinazione e delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento;

-    le misure di tutela qualitative e quantitative tra loro integrate e coordinate per bacino idrografico;

-    l’indicazione della cadenza temporale degli interventi e delle relative priorità;

-    il programma di verifica dell’efficacia degli interventi previsti,

-    gli interventi di bonifica dei corpi idrici;

-    i dati in possesso delle autorità e agenzie competenti rispetto al monitoraggio delle acque di falda delle aree interessate e delle acque potabili dei comuni interessati, rilevati e periodicamente aggiornati presso la rete di monitoraggio esistente, da pubblicare in modo da renderli disponibili per i cittadini;

-    l’analisi economica di cui all’Allegato 10 alla parte terza del D.Lgs 152/06;

-    le risorse finanziarie previste a legislazione vigente.”

-    I passaggi fondamentali da seguire per l’approvazione del Piano;

-    l’art. 122 che definisce le modalità di informazione e consultazione pubblica sul Piano di Tutela delle Acque;

Visto il D.M. 16/06/2008 n. 131 recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) a modifica delle norme tecniche del D.Lgs 152/06;

Vista la Legge 27/2/2009 n. 13 di conversione del D.L. 30/12/2008 n. 208 del recante “misure straordinarie in materia di risorse idriche  e di protezione dell’ambiente”,

Visto il D.Lgs. 16/03/2009 n. 30 recante “l’Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento”;

Visto la Legge 24/06/2009 n. 77 recante: “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile” che, a seguito del sisma del 6 aprile 2009 e della significativa situazione di emergenza dallo stesso causata, ha stabilito, all’art. 6 comma 4bis, che: “Il termine per l'approvazione del piano di tutela delle acque della regione Abruzzo e' prorogato al 30 giugno 2010.”

Vista la L.R. 12/4/1983 n. 18 e s.m.i. “Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione Abruzzo” ed in particolare:

-    l’art. 6 che sancisce la facoltà per la Regione di predisporre Piani di settore o Progetti speciali territoriali, relativi all’intero territorio regionale o parti di esso;

-    l’art. 6 bis che disciplina il procedimento di approvazione dei Piani di settore o dei Progetti speciali territoriali.

Preso atto che a seguito di gara ad evidenza pubblica, approvata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1598 del 7 dicembre 2000,  le attività finalizzate alla redazione del Piano di Tutela delle Acque, sono state affidate in data 12/10/2001, all’Associazione Temporanea di Imprese, risultata aggiudicataria della gara stessa, costituita dalle società Proger, Enel Hydro e D’Appolonia;

Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 119 del 22/3/2002 e s.m.i. recante “Criteri ed indirizzi in materia di procedure ambientali” ed in particolare:

-    l’art. 9 che individua quale Autorità Competente in materia di Valutazione d’Incidenza, la Regione Abruzzo per il tramite del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (CCR-VIA) e stabilisce che nel caso di piani, programmi territoriali e progetti che ricadano, anche parzialmente, in aree naturali protette, il CCR-VIA, sentito l’Ente di Gestione dell’area, esprime la propria valutazione;

-    l’art. 12 che definisce tempi e modalità per il rilascio dell’autorizzazione sulla Valutazione d’Incidenza da parte dell’Autorità Competente;

Viste le Deliberazioni di Giunta Regionale n. 363 del 24/4/2008 e n. 597 dell’ 1/7/2008 con le quali sono stati approvati i seguenti documenti:

-    Quadro Conoscitivo” del Piano di Tutela delle Acque, con la relativa cartografia,

-    n. 19 “Schede Monografiche” redatte per ciascun corpo idrico superficiale oggetto del Piano;

-    “Bilancio Idrologico e Idrogeologico” ;

-    “Valutazione del Minimo Deflusso Vitale”;

-    “Metodologia” per la redazione del Piano;

-    “Classificazione dello stato di Qualità Ambientale dei corpi idrici sotterranei significativi.”

Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 270 del 1/6/2009 con la quale è stato approvato il documento “Strategie di Piano per il raggiungimento degli obiettivi di qualità”;

Dato atto che con le suddette Deliberazioni di Giunta e con la conseguente pubblicazione dei documenti citati sul sito internet dedicato al Piano di Tutela delle Acque, si è inteso procedere, nelle more della definizione complessiva del Piano di Tutela, alla divulgazione ed approvazione dei risultati dell’attività conoscitiva svolta, al fine di:

1.   fornire un quadro di riferimento sullo stato di qualità e quantità dei corpi idrici superficiali e sotterranei e sull’analisi delle pressioni antropiche esercitate sugli stessi,

2.   definire il quadro delle azioni strategiche che la Regione Abruzzo intende seguire per il raggiungimento e /o il mantenimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici;

3.   procedere all’informazione pubblica dei contenuti del Piano di Tutela così come previsto ai sensi dell’art. 122 del D.Lgs 152/06;

Preso atto che con la Determinazione Direttoriale DC11/11 del 25 giugno 2009 è stato:

-    avviato il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo secondo la procedura stabilita nell’Allegato I alla stessa Determinazione;

-    individuate le Autorità coinvolte nella procedura di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo; come segue:

-    individuata l’Autorità Ambientale della Regione Abruzzo, che opera tramite la propria Task Force, nel soggetto deputato a fornire supporto tecnico-scientifico all’Autorità competente per la VAS del Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo;

-    individuati i Soggetti Competenti in Materia Ambientale da consultare nella fase di redazione del Rapporto Ambientale nei soggetti indicati nell’elenco in Allegato II alla stessa Determinazione;

-    individuato il pubblico interessato al processo di VAS nei soggetti indicati nell’elenco in Allegato III alla stessa Determinazione;

Preso atto che, nel rispetto della procedura definita nell’Allegato 1 della Determinazione Direttoriale sopra citata, con nota n. RA/103693 del 22/9/2009, è stato trasmesso, ai Soggetti Competenti in Materia Ambientale, il Rapporto Preliminare di VAS di cui all’art. 13 comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., invitando gli stessi a presentare eventuali contribuiti/osservazioni entro 30 giorni dal ricevimento della nota;

Preso atto che, degli esiti sulla partecipazione pubblica sul Rapporto preliminare di VAS è fatta specifica analisi nella proposta di Rapporto Ambientale allegata alla presente Deliberazione e che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

Ritenuto necessario, ai sensi dell’art. 5 comma 1 del  DPR n. 357 dell'8 settembre 1997, che il Piano di Tutela sia sottoposto a Valutazione di Incidenza Ambientale sui siti della rete Natura 2000 della regione Abruzzo;

Preso atto pertanto che la proposta di Rapporto Ambientale di VAS, presente tra gli elaborati oggetto di adozione con la presente Deliberazione, contiene anche la Valutazione d’Incidenza del Piano secondo le previsioni dell’Allegato G al Decreto 35/1997;

Tenuto conto pertanto che, ai sensi della DGR 119/2002, la Direzione LL.PP. competente provvederà ad inoltrare la Valutazione d’Incidenza del Piano, tramite lo Sportello Regionale per l’Ambiente, al CCR-VIA per l’autorizzazione di cui all’art. 12 della stessa Deliberazione;

Considerato che sono stati attivati dalla Direzione LL.PP., già a partire dal 2000, progetti specifici di monitoraggio, regolari e continui nel tempo, realizzati attraverso specifiche convenzioni stipulate con l’ARTA Abruzzo e finalizzati a:

-    valutare lo stato di qualità delle acque superficiali e sotterrane;

-    individuare le fonti di origine di sostanze pericolose e valutare la loro presenza nell’ambiente idrico,

-    valutare la vulnerabilità da nitrati dei corpi idrici superficiali e sotterranei;

-    valutare la vulnerabilità da residui di prodotti fitosanitari dei corpi idrici superficiali e sotterranei.

Considerato che i risultati dei progetti di monitoraggio sopra indicati, l’analisi delle pressioni antropiche e degli impatti sui corpi idrici nonché l’analisi di tutti gli elementi (geografici, geologici, naturali, ecc.) caratterizzanti i corpi idrici stessi, sono stati utilizzati quale base conoscitiva per la redazione del Piano e hanno permesso di individuare quei corpi idrici, superficiali e sotterranei, il cui stato di qualità non è oggi conforme alle previsioni della Direttiva 2000/60/CE e del D.Lgs 152/06 e quelli per i quali è necessario mantenere lo standard qualitativo attuale in quanto già conforme alla stessa normativa;

Considerato che il sito internet del Piano di Tutela delle Acque è stato attivato, sul portale della Regione Abruzzo, già dal 2005, quale strumento utile per la divulgazione e partecipazione pubblica sui contenuti del Piano prevista dall’art. 122 del D.Lgs 152/06 e s.m.i.;

Preso atto che, ai sensi dell’art. 121 comma 2 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., che prevede che i Piani di Tutela delle Acque siano adottati “sentite le Province”:

-    con nota di prot. n. RA-143856 del 2 dicembre 2009 il Servizio Acque e Demanio Idrico competente ha provveduto ad inoltrare gli elaborati di Piano alle 4 Province abruzzesi invitandole ad esprimere osservazioni, suggerimenti o pareri sullo stesso entro un termine definito (31/12/2009);

-    trascorsi i termini suindicati, non avendo ricevuto osservazioni, il Servizio Acque e Demanio Idrico, ha convocato specifica riunione con le Province, come da verbale del 19/01/2010, in Allegato 1 alla presente Deliberazione e che ne costituisce parte integrante e sostanziale, allo scopo di acquisire eventuali contributi sul progetto di Piano sottoposto all’attenzione delle stesse, prima di procedere all’adozione;

-    i contributi di cui al Verbale della riunione del 19/01/2010, nonché le osservazioni riportate nella nota di posta elettronica della Provincia di Teramo, acquisita al protocollo regionale il 26/01/2010, n. RA-14758 e nella nota della Provincia di L’Aquila n. 5525 del 6/2/2010, acquisita al protocollo regionale il 19/02/2010, n. RA-132189, riportati tutti nell’Allegato 1 citato, sono state prese tutte in debita considerazione apportando, ove necessario, le conseguenti modifiche agli elaborati predisposti;

Visto l’Allegato 2 alla presente Deliberazione “cronoprogramma delle principali attività svolte durante la fase di elaborazione del Piano”, che evidenzia anche il percorso di partecipazione pubblica seguito nonché le tappe ufficiali di coinvolgimento degli Enti competenti;

Preso atto che a tutte le forme di partecipazione pubblica promosse dalla Direzione LL.PP. in attuazione del citato art. 122 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., è stata data adeguata diffusione e pubblicità attraverso trasmissione formale di inviti agli enti coinvolti nonché pubblicazione di specifici avvisi sul portale internet della Regione Abruzzo;

Considerato che a valle della realizzazione del Forum di Informazione Pubblica sul Piano di Tutela delle Acque, organizzato il 4 novembre 2009, come da cronoprogramma sopra citato, nonché a valle dei tavoli tecnici ristretti riportati nello stesso cronoprogramma, sono pervenuti al Servizio Acque e Demanio Idrico i contributi di partecipazione pubblica di cui all’Allegato 3 alla presente Deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

Visto il verbale del tavolo tecnico sulla Normativa Tecnica di Piano e sulle misure di Tutela delle Acque tenutosi il giorno 29/4/2010 come da verbale allegato alla presente Deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale (Allegato 4);

Considerato che su tutti i contributi pervenuti è stata effettuata specifica analisi dagli Uffici competenti come da Allegato 5 alla presente Deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, apportando, ove necessario, le opportune modifiche agli elaborati predisposti;

Preso atto del fatto che, dai contributi di partecipazione pubblica di cui ai citati Allegati 3, 4, 5 alla presente Deliberazione, sono emerse criticità in merito agli aspetti quantitativi e alla conseguente definizione ed applicazione del Deflusso Minimo Vitale sul fiume Tavo (a monte del Lago di Penne), Sagittario (loc. Anversa) e Aterno (loc. Acciano-Molina);

Ritenuto necessario, in ordine a tali situazioni di criticità  attivare subito,  nei tratti segnalati, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, le procedure di cui all’art. 50 “Aggiornamento e verifica dei valori di DMV”  e 51 “Protocolli di sperimentazione” del documento “Norme Tecniche di attuazione del Piano”, Elaborato N1.1, allegato alla presente Deliberazione, attraverso la promozione di specifici tavoli tecnici che coinvolgano gli enti competenti, gli Enti d’Ambito ed i Gestori del Servizio Idrico Integrato, gli utilizzatori della risorsa idrica e gli Enti Gestori delle Aree Protette interessate;

Ritenuto necessario inoltre, in ordine ai contribuiti pervenuti dai Gestori delle Aree Protette:

-    attivare prontamente tavoli tecnici con i Gestori delle Aree Protette in materia di valutazione ed applicazione del Deflusso Minimo Vitale;

-    coinvolgere i Gestori delle Aree Protette nei tavoli di sperimentazione di cui all’art. 51 del documento “Norme Tecniche di attuazione del Piano”, Elaborato N1.1, laddove il tratto interessato dalla derivazione ricada in un’area naturale protetta.

Considerato che il 24/2/2010 sono stati adottati, dai competenti Comitati Istituzionali allargati delle Autorità di Bacino competenti, i Piani di Gestione dei due distretti in cui ricade la Regione Abruzzo: il Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale e il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale;

Considerato che, così come previsto dalla Legge n. 13/2009, i Piani Regionali di Tutela delle Acque sono stati strumenti imprescindibili per la redazione dei Piani di Gestione e che la Direzione Regionale LL.PP. ha collaborato attivamente con le Autorità di Bacino Nazionali competenti al fine di assicurare che, sebbene il Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo non fosse ancora adottato, i suoi contenuti, peraltro completi rispetto alle previsioni di legge, potessero essere “calati” a livello di Distretto Idrografico;

Preso atto, per quanto sopra evidenziato, che il Piano di Tutela oggetto di adozione con la presente Deliberazione, e costituito dagli elaborati di cui all’Allegato 6 alla stessa, è pienamente conforme ai Piani di Gestione dei Distretti Idrografici di pertinenza adottati il 24/2 u.s.;

Tenuto conto, che nel rispetto combinato delle tempistiche e delle modalità di partecipazione pubblica previsti in materia di VAS dagli artt. 13 e 14 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., nonché, specificatamente per il Piano di Tutela,  dagli artt. 121 e 122 dello stesso decreto  e dalla L.R. 18/1983, dopo l’adozione sarà seguita la seguente procedura :

-    la presente Deliberazione di adozione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione, con la indicazione delle sedi, dei tempi, delle modalità con cui chiunque sia interessato può prendere visione e consultare la documentazione (il piano completo, unitamente al Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non Tecnica del Piano);

-    il piano completo, unitamente al Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non Tecnica sarà:

-    pubblicato sul sito del Piano di Tutela, accessibile dalla sezione “Ambiente” del portale della Regione Abruzzo, nonché depositato presso la sede della Direzione LL.PP. ai fini della consultazione, per sessanta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione sul BURA della presente Deliberazione di adozione;

-    trasmesso alle Autorità di Bacino competenti per il parere vincolante di cui all’art. 122 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., nonché al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per le verifiche di competenza.

-    sulla base delle istanze e delle osservazioni pervenute e del parere delle Autorità di bacino competenti, entro sei mesi, la Giunta Regionale, apportate le eventuali modifiche, trasmetterà il piano al Consiglio Regionale per l’approvazione;

Considerato che l’art. 121 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., comma 2 prevede che le regioni adottino il piano “previa adozione delle eventuali misure di salvaguardia”;

Considerato che le misure di salvaguardia sono legate a situazioni di rischio e pericolo la cui ricognizione è stata realizzata in sede di studio ed elaborazione del Piano;

Tenuto conto che, per garantire che nel periodo intercorrente tra l’adozione e l’approvazione del piano non vengano poste in essere azioni, provvedimenti o attività che possano compromettere, peggiorare o comunque incidere negativamente sullo stato delle pressioni, degli impatti e sulla conseguente qualità dei corpi idrici oggetto del piano, vanificando o riducendo la significatività ed efficacia delle azioni di tutela individuatemcon il Piano stesso, si ritiene indispensabile che le disposizioni individuate nell’elaborato N.1.1, “Norme Tecniche di attuazione del Piano” dall’art. 1 all’art. 82, siano misure di salvaguardia e pertanto vincolanti, per i destinatari, dal momento della pubblicazione del presente atto;

Dato atto che il Direttore della Direzione Lavori Pubblici, Servizio Idrico Integrato, Gestione Integrata del Bacini Idrografici, Difesa del Suolo e della Costa, ha espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica ed amministrativa del presente Provvedimento;

Udito il relatore e gli interventi dei Componenti presenti;

A voti unanimi resi nelle forme di Legge

DELIBERA

Per le motivazioni espresse in premessa, quali parti integranti e sostanziali del presente atto:

1)   di adottare il Piano di Tutela delle Acque costituito dagli elaborati elencati in Allegato 6 alla presente Deliberazione, che si allegano come parte integrante e sostanziale del presente atto;

2)   di adottare, per le motivazioni espresse in narrativa, quali misure di salvaguardia, ai sensi dell’art. 121 comma 2 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., le disposizioni di cui dall’art. 1 all’art. 82 del documento “Norme Tecniche di attuazione del Piano”, Elaborato N1.1, allegato alla  presente Deliberazione e che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

3)   di approvare la proposta di Rapporto Ambientale di VAS e la sintesi non Tecnica del Piano di Tutela, che si  allegano come parte integrante e sostanziale del presente atto;

4)   di disporre la pubblicazione della presente Deliberazione sul BURA e  sul sito internet del Piano di Tutela delle Acque, accessibile dal portale della Regione Abruzzo;

5)   di dare mandato alla Direzione LL.PP., di disporre, la pubblicazione sul BURA e  sul sito internet del Piano di Tutela delle Acque, di specifico avviso con l’indicazione delle sedi, dei tempi, delle modalità con cui chiunque sia interessato possa prendere visione e consultare la documentazione di Piano (il piano completo, unitamente al Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non Tecnica del Piano) ed inviare osservazioni sullo stesso;

6)   di stabilire che il piano completo, unitamente al Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non Tecnica del Piano, per le finalità di consultazione di cui al punto precedente, sia pubblicato sul sito accessibile dalla sezione “Ambiente” del portale della Regione Abruzzo, nonché depositato presso la sede della Direzione LL.PP. per sessanta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione nel BURA della presente Deliberazione di Giunta di adozione;

7)   di disporre la trasmissione del piano completo, unitamente al Rapporto Ambientale di VAS ed alla Sintesi non Tecnica, alle Autorità di Bacino competenti, per il parere vincolante di cui all’art. 122 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., nonché al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per le verifiche di competenza;

8)   di disporre la trasmissione della Valutazione d’Incidenza del Piano, contenuta all’interno della proposta di Rapporto Ambientale approvata con il presente atto, al Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale per l’autorizzazione di cui all’art. 12 della DGR 119/2002 e s.m.i.;

9)   di dare mandato alla Direzione LL.PP., in ordine ai contribuiti di partecipazione pubblica pervenuti e riportati negli Allegati 3 e 4 alla presente Deliberazione, che ne costituiscono parte integrante e sostanziale, di procedere, in relazione alle risorse finanziare disponibili, a:

-    attivare nei tratti fluviali in cui sono state segnalate criticità in merito agli aspetti quantitativi e alla conseguente definizione ed applicazione del Deflusso Minimo Vitale e segnatamente sui fiumi Tavo (a monte del Lago di Penne), Sagittario (loc. Anversa) e Aterno (loc. Acciano-Molina), le procedure di cui all’art. 50 “Aggiornamento e verifica dei valori di DMV”  e 51 “Protocolli di sperimentazione” del documento “Norme Tecniche di attuazione del Piano”, Elaborato N1.1, allegato alla presente Deliberazione e  che ne costituisce parte integrante e sostanziale, attraverso la promozione di specifici tavoli tecnici che coinvolgano gli enti competenti, gli Enti d’Ambito ed i Gestori del Servizio Idrico Integrato, gli utilizzatori della risorsa idrica e gli Enti Gestori delle Aree Protette interessate;

-    attivare tavoli tecnici con i Gestori delle Aree Protette in materia di valutazione ed applicazione del Deflusso Minimo Vitale.

Segue allegato