Visto che la direttiva “Habitat” 92/43/CEE impone agli Stati membri di:
- sorvegliare lo stato di conservazione dell’Orso bruno (art. 11),
- promuovere la ricerca e lo scambio di informazioni per garantire un efficace coordinamento della ricerca attuata nella Comunità europea (art. 18 c. 1);
Viste le raccomandazioni 59 (1997), 74 (1999) e 82 (2000), adottate dal Comitato Permanente della convenzione di Berna, che richiedono agli Stati membri di attivarsi per la conservazione dell’Orso bruno anche attraverso la stesura di piani d’azione destinati alla tutela della specie;
Considerato che lo status di conservazione della popolazione di orsi bruni del centro Italia appare, alla luce delle scarse informazioni disponibili, particolarmente critico e che, pertanto, si è resa urgente ed ineludibile l’approvazione ed implementazione, da parte di tutte le Amministrazioni competenti, di una politica coordinata che definisca stringenti azioni in materia, tra le altre, di monitoraggio, gestione dei conflitti tra orso ed attività umane e recupero della popolazione di orso;
Ritenuto necessario coordinare ed armonizzare le politiche gestionali, superando le carenze conoscitive che limitano l’efficacia degli interventi di conservazione e gestione;
Considerato che le Regioni, le Province, i Parchi Nazionali e il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino svolgono un ruolo cardine nella gestione dell’Orso bruno nell'ambito dei territori di competenza, in quanto Enti in grado di coordinare le attività svolte dai vari soggetti, istituzionali e non, nell’ambito dei territori in cui la specie è presente (Aree protette, Università, Istituti di ricerca, Guardie faunistico-venatorie, Associazioni ambientaliste e venatorie ecc…);
Considerato che la particolare biologia dell’orso, il cui home range interessa aree molto ampie di scala sovraregionale e sovranazionale, rende evidente che i confini regionali non possano rappresentare linee che caratterizzano misure eccessivamente diversificate d'intervento sugli animali;
Preso atto che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha individuato nella Regione Abruzzo il soggetto coordinatore delle attività previste dal presente Piano d’Azione Interregionale per il monitoraggio, la conservazione e la gestione dell’Orso bruno marsicano;
Considerato che l'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA, ex INFS), nell’ambito delle sue funzioni istituzionali, rappresenta il referente scientifico nazionale delle attività di conservazione e gestione delle specie di fauna selvatica in Italia;
Considerato che il Dipartimento di Biologia
Animale e dell’Uomo dell’ Università di
Roma
Ritenuto, pertanto, necessario e urgente definire un coordinamento che faciliti i processi compartecipativi di monitoraggio, di conservazione e di gestione dell’Orso bruno marsicano;
Vista
Considerato che, in seguito alla sottoscrizione del PATOM, si sono svolte indagini, studi e ricerche sul campo, che hanno condotto alla redazione di documenti elaborati dai diversi gruppi di lavoro tematici;
Vista la mozione PATOM, approvata a Pescasseroli il 24.09.2008 dai firmatari del protocollo di intesa per la redazione del Piano di azione interregionale per la tutela dell’Orso marsicano (PATOM);
Vista la successiva mozione PATOM, con la quale veniva approvata a Pescasseroli (AQ) il 16.11.2009 la versione finale del Piano d’azione per la tutela dell’Orso bruno marsicano (PATOM);
Visto che nella suddetta mozione è previsto l’impegno, da parte dei soggetti firmatari del protocollo di intesa del PATOM, a recepirlo e approvarlo;
Preso atto che il Direttore della Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia ha attestato la legittimità del presente atto e la sua regolarità sotto il profilo tecnico-amministrativo, apponendo in calce la propria firma;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge
delibera
1. di
approvare l’allegato Piano d’Azione per
2. di dare atto che il presente provvedimento non comporta, al momento, alcun impegno di spesa. Nell’eventualità che si renda necessario sostenere oneri per far fronte agli impegni derivanti dall’approvazione del presente Piano d’azione, si prevede che, qualora la loro copertura debba essere assicurata dal bilancio regionale, essi non supereranno il limite massimo di 10.000,00 € l’anno e troveranno copertura con le risorse iscritte nel cap. di bilancio 271600; in via alternativa, trattandosi di una specie faunistica tutelata da leggi comunitarie e nazionali, essi potranno trovare copertura con le risorse specificamente messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare;
3. di demandare alla competente Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia l’espletamento dei successivi adempimenti conseguenziali all’approvazione del presente Piano.
Segue Allegato