IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Omissis
DETERMINA
Per le motivazioni espresse in narrativa e che qui si intendono integralmente riportate;
La ditta PONTENOVO SRL., nel prosieguo semplicemente Ditta, con sede legale in Frazione Sant’Onofrio n. 13 – Comune di Lanciano(CH), è autorizzata alla coltivazione della cava di ghiaia sita in località “Civitella” del Comune di Paglieta(CH) individuata in Catasto al foglio di mappa 4 particelle nn.161-197-199-444 alle seguenti norme e condizioni:
Art. 1
La ditta è obbligata ad osservare le norme contenute nel disciplinare approvato con delibera della Giunta Regionale n. 204 del 23.01.1985 e le modalità indicate nei disegni approvati dalla Conferenza, timbrati e firmati dal Responsabile del Procedimento.
Art. 2
La zona interessata dagli scavi deve essere delimitata con termini lapidei infissi sul terreno e disposti ai vertici dell’area assegnata.
Art. 3
L’autorizzazione è valida per anni 5 (cinque) dalla data di notifica del presente provvedimento, mentre l’attività estrattiva deve essere intrapresa entro novanta giorni dalla predetta data. Per giustificati motivi possono essere concessi fino ad ulteriori novanta giorni di proroga. La denuncia di inizio lavori completa di idonea documentazione, attestante l’avvenuto rispetto dell’art. 6 del D.L.gs. n.624/1996, deve essere presentata, ai sensi dell’art.28 del D.P.R. 128/1959, al Servizio Attività Estrattive e Minerarie. Qualora, entro i termini suddetti, non pervenga al predetto Servizio la denuncia di esercizio, il presente provvedimento si intende decaduto.
Art. 4
Il deposito cauzionale per un importo nella misura di Euro 70.000,00(settantamila/00) è stato effettuato con polizza fidejussoria n.11428 emessa in data 04.10.2007, dalla SOCIETÀ REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI SPA. di TORINO, la quale dovrà essere rivalutata ogni biennio su base ISTAT e potrà essere svincolata solo a seguito dell’accertamento finale da parte dell’Ufficio Cave e Torbiere.
Art. 5
La ditta deve fornire al Pubblico Ufficiale preposto al Servizio di vigilanza e controllo i mezzi necessari per visitare i lavori e comunicare l’avvenuta ottemperanza alle eventuali prescrizioni impartite nel corso delle operazioni di Polizia Mineraria.
Art. 6
Deve altresì attenersi alle disposizioni di Legge in materia mineraria e alle seguenti prescrizioni:
- L’area sottoposta ad attività estrattiva
deve essere adeguatamente segnalata mediante apposizione di recinto e appositi
avvisi, nonché idonea chiusura delle vie di accesso e la posa in opera del
cartello indicatore contenente tutti i riferimenti autorizzativi e di
conduzione della stessa;
- Devono essere mantenute le distanze legali
dai servizi esistenti;
- Il passaggio da un lotto all’altro deve
essere verificato dall’Ufficio Cave previa comunicazione scritta,
- Deve essere salvaguardato sempre e comunque
un franco di metri 2,00 rispetto alla quota della falda acquifera;
- Il materiale terroso proveniente dalla
preventiva scopertura del cappellaccio esistente deve essere integralmente
accumulato all’interno della stessa area sottoposta ad attività estrattiva e
riutilizzato per la sistemazione del piano finale di abbandono che deve essere
eseguito esclusivamente con materiale idoneo, raccordando perfettamente la
superficie di cava con i terreni circostanti e ripristinando la coltivazione
agronomica del fondo in modo da evitare impaludamenti;
- Il ritombamento dello scavo deve avvenire
secondo gli indirizzi dettati dal Decreto Legislativo n. 117/2008.
Art. 7
La ditta ha l’obbligo di fornire periodicamente e comunque quando il Servizio Attività Estrattive e Minerarie lo riterrà necessario, i dati statistici relativi all’attività estrattiva.
Art. 8
La quantità media estraibile annualmente è di mc. 10.216 e complessivamente di mc. 51.080 per l’intera durata dell’attività.
Art. 9
La ditta deve attenersi alle modalità di coltivazione indicate negli elaborati progettuali approvati dalla Conferenza e depositati agli atti d’Ufficio, mediante l’utilizzo di mezzi meccanici omologati a norma di Legge.
Art. 10
Circa le modalità della sistemazione ambientale durante l’escavazione, la ditta deve rispettare il progetto approvato, timbrato e firmato dal Responsabile del Procedimento.
Art. 11
Avverso il presente provvedimento è ammesso, nei termini e modi di Legge decorrenti dalla notificazione, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Legge n. 1034/1971) oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (D.P.R. n. 1199/1971).
Art. 12
Il presente Provvedimento deve essere pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo e notificato alla ditta interessata nei modi consentiti dalla legge.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Ing. Ezio Faieta