IL DIRETTORE REGIONALE

Omissis

DETERMINA

per le motivazioni indicate in premessa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate,

1.   di AUTORIZZARE il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale per le OO.PP. per il Lazio, L’Abruzzo e la Sardegna – Ufficio n. 7 Opere Marittime, ai sensi dell’ art. 21 della legge 31.07.2002, n. 179, allo sversamento in “cassa di colmata” di 73.900 mc di fanghi provenienti dalle attività di dragaggio del porto di Pescara, tenendo conto delle prescrizioni riportate in premessa, contenute nei pareri favorevoli rilasciati rispettivamente:

-    dalla Conferenza di servizio del 27.03.2009, tenutasi presso il Servizio Gestione Rifiuti, parte integrante e sostanziale del presente atto;

-    dalla Conferenza regionale della pesca e dell’acquacoltura dell’8.04.2009, parte integrante e sostanziale del presente atto;

2.   di PRESCRIVERE ulteriormente che:

-    il Provveditorato dovrà comunicare, prima dell’inizio dei lavori, l’attuale potenzialità volumetrica della vasca di colmata e/o gli interventi programmati in grado di garantire lo sversamento nella stessa, della volumetria complessiva dei fanghi di dragaggio, autorizzata con il presente atto;

-    il Provveditorato dovrà provvedere ad indicare su una planimetria di dettaglio, l’area della vasca di colmata oggetto dello sversamento dei fanghi ed, ad operazioni ultimate, provvederà alla caratterizzazione dell’area stessa prima della riconsegna all’Autorità competente;

-    le operazioni di dragaggio dovranno essere condotte in modo da ridurre al massimo l’intorbidimento delle acque marine;

-    di far obbligo alla stazione appaltante di sottoporre ad azioni di monitoraggio sia in corso d’opera che al termine delle operazioni, nelle aree di dragaggio,di sversamento e nelle aree marine contigue, mediante la formulazione di apposito piano di monitoraggio come previsto dai punti 4.1.1.1 e 4.1.2.1 del “Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini” dell’APAT - ICRAM, allo scopo di verificare tutte le condizioni di salvaguardia ambientale, in particolare delle aree marine antistanti le zone di movimentazione dei sedimenti. Le attività di controllo e monitoraggio sono demandate agli organismi tecnici previsti dal D.M. 24.01.1996. Il Piano di monitoraggio e le sue conclusioni saranno sottoposti anche alla valutazione del Servizio OO.MM. e Qualità delle acque marine della Direzione LL.PP. ed all'ARTA Direzione centrale (se effettuato da organismo diverso), oltre che alla struttura regionale di riferimento;

3.   di FARE SALVI eventuali ed ulteriori autorizzazioni, visti, pareri, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti e Organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti nella materia; sono fatti salvi, infine, eventuali diritti di terzi;

4.   di DARE ATTO che il presente provvedimento è soggetto a revoca o modifica, ove risulti accertata pericolosità o dannosità dell’attività esercitata e nei casi di violazione di legge, di normative tecniche e/o delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione, con l’eventuale e conseguente applicazione dei provvedimenti previsti dalla parte IV del D.Lgs 3.04.2006, n. 152 e s.m.i.;

5.   di REDIGERE il presente provvedimento in n. 3 originali, di cui uno viene notificato ai sensi di legge al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale per le OO.PP. per il Lazio, L’Abruzzo e la Sardegna – Ufficio n. 7 Opere Marittime ed uno alla Direzione Marittima di Pescara;

6.   di DISPORRE l’invio del presente provvedimento al MATTM - Direzione QdV, all’ISPRA, al Comune di Pescara, all’ARTA Direzione Centrale, all’’ARTA Dipartimento Provinciale di Pescara, alla Direzione Regionale Trasporti – Servizio OO.MM., alla Direzione regionale dell’Assessorato all’Agricoltura - Servizio Economia Ittica;

7.   di DISPORRE la pubblicazione del presente provvedimento, limitatamente all’oggetto ed al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica del presente atto.

Il Direttore dell’Area Protezione Civile Ambiente

Ing. Carlo Visca

Seguono allegati