IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Omissis

determina

Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui di seguito si intendono integralmente riportate:

1)   di approvare ai sensi del Decreto Legislativo 03.04.2006 N° 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche e integrazioni, Art. 208 (Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti) – Decreto Legislativo 25.07.2005 n° 151 (Attuazione delle direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti) - Legge Regionale 19.12.2007 N° 45 (Norme per la gestione integrata dei rifiuti), Art. 45 (Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti) – il progetto presentato dalla Società ADB GROUP S.r.l. – Sede legale e operativa: Via delle Contrade s.n. – Zona Industriale Vallemare - 65012 CEPAGATTI (PE) – per la realizzazione ed esercizio di un impianto di deposito preliminare (D15), cernita, stoccaggio e recupero (R13) di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nel Comune di Cepagatti – Via delle Contrade s.n. – Zona Industriale Vallemare – 65012 CEPAGATTI (PE) – identificabile nel N.C.E.U. dello stesso al Foglio 23 Particelle 610, 568, 569 – Area classificata dal P.R.G. come zona D1 “Attività produttive di completamento” e zona agricola – della superficie complessiva di 4.000 mq - una capacità massima istantanea di stoccaggio dell’impianto di 171 mc - una potenzialità per l’operazione R13 di 10.672 t/a, l’operazione D15 di 723 t/a e complessiva di 11.395 tonnellate annue, equivalente alla fase D15 (Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)) dell’allegato B e alla fase R13 (Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)), dell’allegato C del Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 in conformità agli elaborati tecnici e progettuali indicati in premessa e di seguito riportati:

Giorno 16 Mese di Gennaio Anno 2008

Società Rotary Drill - Dott. Geologo Giansante Romano

Allegato 1) Relazione geologica –geotecnica esecutiva e relazione sulle indagini;

Giorno 30 Mese di Aprile Anno 2008

Progettista: Dott. Ing. Paolasini Antonio

Allegato 2) Relazione tecnica;

Allegato 3) Relazione vigili del fuoco;

Allegato 4) Documentazione fotografica,

Allegato 5) Tavola 1/6 – Cartografia generale scala 1:200 contenente:

- Corografia scala 1:25.000;

- Stralcio pianta catastale;

- STRALCI

-    PRG adottato scala 1:5.000;

-    PRG vigente;

-    PRG adottato scala 1:2.000;

- Vincolo idrogeologico, forestale e zone sismiche della Regione Abruzzo;

- Stralcio Piano Difesa Alluvioni P.A.I.;

- Viabilità su carta provinciale e regionale;

- Carta recante le distanze dalle abitazioni circostanti;

- Stralcio Piano Regionale Paesistico;

- Carta della vegetazione;

- Carta Idrogeologica che evidenzia in particolare l’idrografia superficiale, le sorgenti, i pozzi;

- Carta dell’uso del suolo scala 1:25.000 – scala 1:100.000;

Allegato 6) Tavola 2/6 – Planimetria generale – Particolari costruttivi scala 1:200 – 1:50;

Allegato 7) Tavola 3/6 – Piante – Prospetti – Sezioni scala 1:100;

Allegato 8) Tavola 4/6 – Piante – Particolari scala 1:100;

Allegato 9) Tavola 5/6 – Planimetria posizionamento idranti ed estintori;

Allegato 10) Tavola 6/6 – Piano quotato scala 1:200;

Giorno 11 Mese di Luglio Anno 2008

Acustica S.a.s. di Sandro Spadafora – Dott. Ing. Paolasini Antonio;

Allegato 11) Relazione acustica;

Allegato 12) Dati tecnici della pressa verticale ORMIC;

Allegato 13) Relazione tecnica integrativa;

Allegato 14) Tavola: Planimetria generale – Particolari costruttivi scala 1:200 – scala 1:50;

Allegato 15) Tavola: Piante – Prospetti – Sezioni scala 1:100;

Allegato 16) Relazione di compatibilità ambientale;

Giorno 02 Mese di Ottobre Anno 2008

Ing. Antonio Paolasini - Società ADB GROUP S.r.l.

Allegato 17) Relazione integrativa – Emissioni in atmosfera

Giorno 29 Mese di Ottobre Anno 2008

Dott. Ing. Paolasini Antonio

Allegato 18) Relazione integrativa;

Allegato 19) Tavola 1/1 – Planimetria generale – Particolari costruttivi scala 1:200 – 1:50;

2)   di autorizzare la Società ADB GROUP S.r.l. alla realizzazione ed esercizio ai sensi del predetto Art. 208 del Decreto Legislativo 03.04.2006 N° 152 e s.m. ed i., l’iniziativa di cui al punto 1);

3)   di stabilire che l’autorizzazione di cui al precedente punto 2) è concessa per un periodo pari ad anni dieci (10) dalla data di adozione del presente provvedimento; detto periodo risulta comprensivo sia della fase di costruzione che della fase di esercizio e, a tal proposito, si rinvia a quanto stabilito dalla Legge Regionale 19.12.2007 N° 45;

4)   di adempiere nella fase di costruzione dell’impianto a quanto sottoindicato:

      In attesa delle direttive previste all’art. 45, comma 2 della L.R. 45/07 in merito all’esercizio provvisorio e collaudo funzionale dell’impianto, si prescrive quanto segue:

4.1 Limitatamente alla fase di costruzione dell’impianto, si prescrive la stipula di una polizza assicurativa della responsabilità civile d’inquinamento (R.C.I.), a copertura di danni ambientali causati a terzi, ai sensi dell’art. 3, allegato A, della D.G.R. n. 790/2007.

4.2 Terminati i lavori di costruzione, si prescrive l’invio della comunicazione di avvio dell’impianto e di esercizio provvisorio dello stesso, preceduta dall’invio all’Autorità Competente:

a.   della documentazione attestante la prestazione delle garanzie finanziarie;

b.   di una comunicazione alla quale deve essere allegata una dichiarazione del direttore dei lavori il quale attesta:

      -    l’ultimazione delle opere in conformità al progetto approvato,

      -    l’avvenuta effettuazione con esito positivo della verifica di idoneità funzionale,

      -   il nominativo del responsabile della gestione dell’impianto, in possesso di idonee e documentate conoscenze tecniche.

4.3 Entro centottanta giorni dalla comunicazione di avvio dell’impianto, salvo proroga accordata su motivata istanza dell’interessato, il soggetto autorizzato alla realizzazione dell’impianto deve presentare il collaudo dell’impianto stesso. Il certificato di collaudo deve attestare, tra l’altro, in funzione anche della tipologia di impianto:

a.   la conformità dell’impianto realizzato con il progetto a suo tempo approvato;

b.   la funzionalità dei sistemi di stoccaggio e dei processi di smaltimento, trattamento e recupero in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti da smaltire e recuperare;

c.      l’idoneità delle singole opere civili ed elettromeccaniche dell’impianto a conseguire i rispettivi risultati funzionali;

d.   il regolare funzionamento dell’impianto nel suo complesso a regime di minima e di massima potenzialità;

e.      l’idoneità dell’impianto a garantire il rispetto dei limiti di legge ovvero di quelli prescritti come condizionate nel provvedimento di approvazione;

f.    le attività di monitoraggio e l’esecuzione di campionamenti ed analisi sui rifiuti da trattare, da recuperare, sulle emissioni e sugli scarichi, con specificazione dei valori, misurati all’atto del prelievo, delle variabili e dei parametri operativi.

5)   di precisare che l’autorizzazione di cui al punto 2) è rinnovabile, per ogni sua fase (costruzione e/o esercizio) nelle forme stabilite dal Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 e s. m. ed i. e dalla Legge Regionale n° 45/2007 e successive modifiche ed integrazioni;

6)   di autorizzare la Società ADB GROUP S.r.l. in oggetto ai sensi dell’art. 208 del Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 e successive modifiche ed integrazioni, all’esercizio dell’impianto indicato al precedente punto 1), alle condizioni e prescrizioni riportate in premessa, che qui di seguito si riepilogano:

      della A.U.S.L. – Azienda Unità Sanitaria Locale di Pescara – Dipartimento di Prevenzione – Ufficio Tutela della Salute nei Luoghi di Lavoro:

6.1 Disponibilità di una doccia per gli operatori prima della fase di esercizio;

      della A.U.S.L. – Azienda Unità Sanitaria Locale – Dipartimento di Prevenzione – Ufficio di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica e della Direzione Sanità – Servizio Prevenzione Collettiva – Ufficio Igiene e Sanità Pubblica:

6.2 La chiusura dei container, mentre sono in sede, per tutti i codici che, secondo l’indicazione riportata nello schema nell’appendice (1) della relazione tecnica, riportano la possibilità di produzioni di polveri, di molestie olfattive nonché per il codice relativo ai pneumatici fuori uso;

6.3 In fase di cantiere il punto di accesso su via pubblica sia dotato di sistemi atti ad impedire il trasporto di terre e polveri sulla pubblica via;

6.4 La disinfestazione e la derattizzazione avvenga con una periodicità da determinare in base al monitoraggio degli infestanti, tenendo conto anche dei pneumatici fuori uso. In riferimento a tale aspetto la Ditta dovrà far pervenire alla A.U.S.L. le modalità degli interventi e il calendario degli stessi dopo l’avvio dell’esercizio dell’impianto;

6.5 Di produrre anche alla A.U.S.L. i rilievi di verifiche fonometriche chieste dall’A.R.T.A. ad impianto appena avviato e nelle prime fasi di piena operatività;

      del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara:

6.6 La scala di comunicazione tra il piano terra (destinato alla lavorazione e deposito) e il piano primo (destinato a uffici e servizi) dovrà essere di tipo protetto in modo tale da comprendere nel vano scala anche l’impianto di elevazione;

6.7 Le porte di comunicazione con il vano scala protetto dovranno aprirsi verso il vano scala in modo da realizzare una uscita di sicurezza verso luogo sicuro.

Comunicando, altresì:

- Di impartire eventuali ulteriori prescrizioni in occasione del sopralluogo di collaudo;

- Che il presente parere non costituisce autorizzazione all’esercizio dell’attività;

- Che al termine dei lavori, e comunque prima della utilizzazione di quanto realizzato dovrà essere richiesta, ai sensi delle norme vigenti, la visita di controllo ai fini dell’eventuale successivo rilascio del Certificato di prevenzione incendi;

      della Direzione Agricoltura Foreste e Sviluppo Rurale, Alimentazione, Caccia e Pesca – Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Pescara:

6.8 Gli sbancamenti e le movimentazioni di terreno dovranno essere realizzati in modo da ridurre al minimo l’entità degli stessi, adottando tutti gli accorgimenti indispensabili ad evitare smottamenti e fenomeni di erosione accelerata;

6.9 Eventuali scarpate, anche temporanee, che verranno a formarsi per effetto dei lavori, qualora sussistano motivi da farle ritenere non sufficientemente stabili nel tempo, dovranno essere adeguatamente sistemate mediante opportuni interventi da stabilirsi in funzione della natura dei terreni presenti e delle dimensioni delle scarpate;

6.10 La regimazione e l’allontanamento delle acque interessanti l’area dell’insediamento, dovranno essere realizzati evitando eccessive concentrazioni; i punti di restituzione delle medesime acque, ove non sia la rete fognaria, dovranno essere ubicati in luoghi di sicura stabilità rispettando per quanto possibile le condizioni idrogeologiche preesistenti;

6.11 Depositi temporanei di terreno o di altro materiale, consentiti a norma di legge, non dovranno essere situati in aree dove possano impedire il regolare deflusso di acque (impluvi o corsi d’acqua) ovvero dovranno essere rigorosamente preservati da fenomeni di dilavamento in caso di eventi meteorici;

6.12 Per i tagli di alberi esistenti nell’area oggetto dei lavori si provveda alla piantumazione di n. 5 nuove essenze arboree per ogni albero abbattuto”;

del Comune di Cepagatti (PE):

6.13 Dopo l’ottenimento dell’autorizzazione dei servizi regionali per la realizzazione dell’impianto di che trattasi la Ditta ADB GROUP S.r.l. si munisca del prescritto Permesso di Costruire ai sensi del D.P.R. n° 380/2001;

6.14 Siano adeguati gli elaborati progettuali ai parametri edilizi prescritti dalla variante generale al P.R.G. vigente in corso di approvazione definitiva da parte del C.C. di questo Comune ed in particolare sia rispettato quanto stabilito dall’art. 30 comma 2 delle NTA della medesima variante;

dell’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Dipartimento Provinciale di Pescara:

“Parere Tecnico

In esito alla nota in riferimento, con la quale il Servizio Gestione Rifiuti di codesta Direzione Regionale ha convocato lo scrivente Dipartimento alla Conferenza di Servizi del 09.10.2008,

-    Visto il Parere Tecnico Favorevole in materia di Inquinamento Acustico di competenza del Settore Fisico-Ambientale;

-    Sentito il Parere in materia di Inquinamento elettromagnetico di competenza del Settore Fisico- Ambientale;

-    Preso atto del Parere Tecnico favorevole del geologo;

-    Esaminate le documentazioni trasmesse allo scrivente dipartimento (Prott. ARTA N. 2965/SC del 22.05.2008, n. 5880/SC del 22.09.2008, n. 6164/SC del 03.10.2008) dalle quali si evince che:

-    Il progetto in esame riguarda la realizzazione di una Piattaforma Ecologica su di un’area di mq 4000 ubicata nel Territorio Comunale di Cepagatti e ricadente in parte in zona “D1” Attività Produttive di Completamente ed in parte in zona Agricola.

-    Tale area è distinta in N.C.T. al Foglio di Mappa n. 23, Particelle nn. 610-568-569;

-    Il sito che risulta essere in posizione baricentrica nella medio-bassa Valle Pescara, è servito, in termini di viabilità, dall’Autostrada Pescara-Roma con uscita a Villanova, dall’asse Attrezzato e da una S.P. larga in grado, quindi, di garantire una agevole percorribilità dei mezzi di conferimento dei rifiuti.

-    L’area in esame dista circa 200 metri dall’elettrodotto di 380.000 V posto nelle immediate vicinanze e, di conseguenza, non viene ad essere interessata da alcuna forma di inquinamento da campi elettromagnetici.

-    Il progetto prevede la realizzazione di un capannone che verrà a svilupparsi su un:

a.   Piano terra che sarà adibito interamente al ciclo di lavorazione;

b.   Piano superiore destinato alla realizzazione degli uffici, sala mensa e servizi.

-    Prima dell’effettuazione dello scavo per la realizzazione del capannone e del relativo piazzale, sarà fatta campionatura e successiva analisi chimica del terreno del sito al fine di conoscere la natura dello stesso e destinarlo a riempimenti o ad adeguato smaltimento.

-    Nelle vicinanze della costruzione verrà realizzato una tettoia, a carattere semovibile, con struttura in profilati in ferro zincato, bullonati in appositi tirafondi, e copertura in pannelli coibentata tipo sandwich.

-    L’intero lotto di terreno verrà recintato con un muro perimetrale di altezza media di m. 1,00 su cui verrà posta una rete metallica tipo orso grill per raggiungere un’altezza totale di m. 2,10.

-    La barriera esterna di protezione sarà realizzata con siepi , alberature e schermi mobili, atti a minimizzare l’impatto visivo dell’impianto.

Tale barriera sarà manutenzionata nel tempo.

-    La pavimentazione del Piano terrà sarà realizzata in calcestruzzo additivato con prodotti impermeabilizzanti al fine di impedire qualsiasi infiltrazione di eventuali percolazioni o sversamenti accidentali sul terreno sottostante.

-    Tutte le aree di stoccaggio presenti all’interno dell’insediamento saranno confinate per mezzo di cordoncino prefabbricato in cemento vibrato e realizzate con pavimentazione industriale in cls.

-    Il progetto in esame riguarda la realizzazione e l’esercizio di un impianto di recupero e smaltimento rifiuti per la fase D15 “Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)” dell’Allegato B al D.Lgs. n. 152/2006 e alla fase R13 “Messa in riserva dei rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)”.

-    Per l’impianto è previsto una potenzialità di 11.395 t/a ovvero una capacità massima giornaliera massima di 39,29 t/g.

-           Nell’insediamento produttivo verranno stoccati i rifiuti di seguito elencati:

6.15 Elenco tipologie di rifiuto con relativo codice C.E.R.:

 

                                                                     RIFIUTI PLASTICI

C.E.R.

DESCRIZIONE RIFIUTO

T/A

R13

D15

02 01 04

Rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi)

100

90

10

07 02 13

Rifiuti plastici

100

90

10

15 01 02

Imballaggi in plastica

870

820

50

16 01 19

Plastica

100

90

10

17 02 03

Plastica

100

90

10

19 12 04

Plastica e gomma

30

25

5

20 01 39

Plastica

200

180

20

12 01 05

Limatura e trucioli di materiali plastici

30

25

5

16 02 16

Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15

100

80

20

 

 

 

 

 

Totale

1.630

1.490

140

 

RIFIUTI DI CARTA E CARTONI ED IMBALLAGGI MISTI

C.E.R.

DESCRIZIONE RIFIUTO

T/A

R13

D15

15 01 01

Imballaggi in carta e cartone

1.000

920

80

15 02 03

Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02

100

70

30

19 12 01

Carta e cartone

400

360

40

20 01 01

Carta e cartone

1.150

1.070

80

15 01 05

Imballaggi in materiali compositi

400

360

40

15 01 06

Imballaggi in materiali misti

800

750

50

Totale

3.850

3.530

320

 

RIFIUTI LEGNO E SUGHERO

C.E.R.

DESCRIZIONE RIFIUTO

T/A

R13

D15

03 01 01

Scarti di corteccia e sughero

40

40

0

 

 

 

 

03 01 05

Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04

100

100

0

03 03 01

Scarti di corteccia e legno

20

20

0

03 03 08

Scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati

20

20

0

17 02 01

Legno

70

70

0

19 12 07

Legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06

30

30

0

Totale

280

280

 

 

RIFIUTI  PNEUMATICI

C.E.R.

DESCRIZIONE RIFIUTO

T/A

R13

D15

07 02 99

Rifiuti non specificati altrimenti

100

80

20

16 01 03

Pneumatici fuori uso

100

95

5

16 03 06

Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 05

50

40

10

16 03 04

Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 03

50

40

10

 

Totale

300

255

45

 

RIFIUTI METALLI FERROSI

C.E.R.

DESCRIZIONE RIFIUTO

T/A

R13

D15

02 01 10

Rifiuti metallici

115

100

15

10 02 10

Scaglie di laminazione

40

35

5

10 02 99

Rifiuti non specificati altrimenti

40

35

5

12 01 01

Limatura e trucioli di materiali ferrosi

30

27

3

 

 

 

12 01 02

Polveri e particolato di materiali ferrosi

10

8

2

16 01 17

Metalli ferrosi

250

235

15

17 04 05

Ferro e acciaio

200

185

15

19 01 02

Materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti

30

28

2

19 10 01

Rifiuti  di ferro e acciaio

200

185

15

19 12 02

Metalli ferrosi

150

140

10

20 01 40

Metallo

450

430

20

15 01 04

Imballaggi metallici

40

35

5

Totale

1.555

1.443

112

 

RIFIUTI METALLICI NON FERROSI

C.E.R.

DESCRIZIONE RIFIUTO

T/A

R13

D15

11 05 01

Zinco solido

20

18

2

11 05 02

Ceneri di zinco

10

8

2

12 01 03

Limatura e trucioli di materiali non ferrosi

50

45

5

12 01 04

Polveri e particolato di materiali non ferrosi

20

18

2

16 01 18

Metalli non ferrosi

80

75

5

17 04 01

Rame, bronzo, ottone

150

140

10

17 04 02

Alluminio

150

140

10

17 04 03

Piombo

100

95

5

17 04 04

Zinco

100

95

5

17 04 06

Stagno

100

95

5

17 04 07

Metalli misti

50

45

5

19 10 02

Rifiuti di metalli non ferrosi

100

90

10

19 12 03

Metalli non ferrosi

100

90

10

Totale

1.030

954

76

 

RIFIUTI VETRO

C.E.R.

DESCRIZIONE RIFIUTO

T/A

R13

D15

15 01 07

Imballaggi in vetro

200

190

10

16 01 20

Vetro

50

45

5

17 02 02

Vetro

50

45

5

19 12 05

Vetro

50

45

5

 

20 01 02

Vetro

100

95

5

Totale

450

420

30

 

 

C.E.R.

DESCRIZIONE RIFIUTO

T/A

R13

D15

16 02 14

Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13

 

200

200

0

16 02 16

Componenti rimossi di apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15

200

200

0

20 01 36

Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21, 20 01 23 e 20 01 35

850

850

0

20 03 07

Rifiuti ingombranti

300

300

0

20 01 23*

Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi

350

350

0

20 01 33*

Batterie e accumulatori di cui alle voci 16 06 01, 16 06 02 e 16 06 03 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie

50

50

0

20 01 34

Batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20 01 33

50

50

0

 

 

 

 

20 01 35*

Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 20 01 21 e 20 01 23, contenenti componenti pericolosi

300

300

0

 

 

 

 

 

 

Totale

2.300

2.300

0

 

Totale complessivo

11.395

10.672

723

Per una potenzialità impiantistica:

-           Operazione R13: 10.672 t/a;

-           Operazione D15: 723 t/a;

-           Istantanea: 171 mc;

-           giornaliera: 39,29 tonnellate;

-    annuale: 11.395 tonnellate;

-    I rifiuti (carta e plastica) subiranno una riduzione volumetrica per poter essere trasferiti agli impianti di riciclo.

Le altre tipologie di rifiuti subiranno una cernita subito dopo la fase di scarico per rimuovere eventuali materiali esterni riscontrati nei mucchi scaricati dagli automezzi, per poi essere destinati alla successiva fase di trattamento-recupero che avverrà in appositi centri.

-      Relativamente ai RAEE, la Ditta intende svolgere solo ed esclusivamente attività di messa in riserva.

-    All’interno dell’impianto non saranno effettuate operazioni di disassemblaggio di tali rifiuti e, al fine di garantire che la movimentazione nell’insediamento avvenga senza rischi di rotture di specifiche componenti dei RAEE (circuiti frigoriferi, ecc.), saranno scelte idonee apparecchiature di sollevamento escludendo l’impiego di apparecchiature tipo ragno.

Inoltre, sarà assicurata la chiusura dei portelli, saranno fissate le parti mobili e sarà mantenuta l’integrità della tenuta nei confronti dei liquidi e dei gas contenuti nei circuiti.

-    Presso l’impianto saranno conservati per 5 anni dalla data dell’ultima registrazione i registri di carico/scarico integrati con i formulari relativi al trasporto dei rifiuti.

-    L’impianto di adeguamento volumetrico delle carte/cartoni e plastiche sarà installato all’interno del capannone e consisterà in una pressa verticale imballatrice, con bocca di carico a circa 1 metro di altezza dal pavimento, dotata di legatrice a fili.

I materiali verranno caricati sulla pressa manualmente o con l’ausilio di un nastro trasportatore di circa 3 metri.

Nell’area di caricamento è prevista una cappa aspiratrice che verrà a convogliare l’aria, mista alle polveri che si sollevano in questa fase, in atmosfera attraverso un camino che sarà più alto di un metro rispetto a tutti gli ostacoli presenti in zona per un raggio di 10 metri, e sarà dotato di una presa di campionamento.

Le polveri saranno abbattute attraverso il sistema di depurazione costituito da n. 12 filtri a tessuto.

Le caratteristiche dell’effluente gassoso depurato immesso in atmosfera, saranno quelle dichiarate sul Quadro Riassuntivo delle Emissioni (Q.R.E.) datato 2 Ottobre 2008, timbrato e firmato dal Gestore Sig.ra Alimonti Maria (Amministratore Unico) – Ns. Prot. n. 6164/SC del 03.10.2008.

-    La produzione di polveri diffuse interesserà l’intorno dell’impianto nella fase di cantiere che nella fase di esercizio.

Per il loro contenimento saranno adottate misure di prevenzioni quali:

a. Le vie di accesso non asfaltate verranno bagnate nei periodi asciutti.

b. Perimetralmente all’impianto sarà posta una barriera verde che, oltre ad agire come fattore di mitigazione sugli effetti paesaggistici del luogo, sarà costituita da essenze odorose sia arboree che arbustive con lo scopo di mitigare anche gli eventuali residui odori negativi e trattenere materiale particellare.

-      Relativamente allo stoccaggio dei rifiuti conferiti al centro, la Ditta prevede la seguente organizzazione:

a. Nell’area antistante il portone di uscita, verrà realizzata una tettoia al di sotto della quale verranno ubicati:

-    N. 2 conteiners scarrabili, di capacità di 10 mc cad e a tenuta stagna, destinati allo stoccaggio dei RAEE.

-    N. 1 container scarrabile, di capacità di 8 mc e a tenuta stagna, per pneumatici fuori uso.

-    N. 1 container scarrabile, di capacità di 8 mc. e a tenuta stagna, per legno.

Tutti i container di cui ai punti precedenti, possono essere muniti di copertura fissa, ad apertura a 90° idraulica, ad ali di farfalla manuale o con telo copri-scopri.

b. A ridosso del capannone, lato sud-est, sarà attrezzata un’area provvista di tettoia dove saranno posizionati n. 5 containers di mc. 2 cad. per la raccolta dei rifiuti destinati alla fase D15.

c. All’interno del capannone saranno individuate un’area per lo scarico del rifiuto e per il suo avvio all’impianto di adeguamento volumetrico e un’area per lo stoccaggio in containers del rifiuto imballato (carta e plastica), dei rifiuti ferrosi, dei rifiuti non ferrosi e del vetro.

-    Per il drenaggio delle acque, all’interno dell’area dell’impianto verranno realizzate le seguenti canalizzazioni:

a. Rete acque meteoriche per le acque scolanti dalla copertura del capannone industriale e dai manufatti ausiliari.

b. Rete acque meteoriche destinata a raccogliere le acque di dilavamento del piazzale e del percorso perimetrale del capannone, non interessati dallo stoccaggio dei rifiuti, che verranno inviate nella fognatura acque bianche.

c. Rete acque di dilavamento destinata a raccogliere le acque di lavaggio interne al capannone e quelle relative alle aree impermeabilizzate riservate al deposito dei rifiuti e a raccogliere eventuali spandi e colaticci ricadenti su di esse.

      La rete, servita da canalette grigliate di raccolta, sarà collegata ad una vasca a tenuta stagna della capacità pari a 4,5 m.

      Le acque così raccolte verranno inviate, per mezzo di autobotte ad un apposito impianto di trattamento esterno.

d. Rette acque nere che canalizza le acque dei servizi igienici e domestici nella fognatura nera comunale.

-    All’interno della rete di drenaggio delle acque saranno inseriti dei pozzetti di ispezione aventi il fondo sagomato in modo da evitare ristagni e depositi di materiale e dei pozzetti campionatori.

-    La Ditta prevede un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto e la dotazione di un registro dove verranno annotate tutte le attività svolte al fine di raggiungere un perfetto funzionamento dello stabilimento.

Più precisamente:

a. Tutte le apparecchiature saranno revisionate con periodicità prevista dall’uso delle stesse.

b. I condotti fognanti saranno anch’essi revisionati periodicamente ed in caso di impedimenti che ne ostruiscano il perfetto funzionamento sarà chiamata ditta specializzata per il ripristino della linea.

c. In caso di rottura della cappa di aspirazione sarà interrotta la pressatura dei materiali e sarà data dovuta comunicazione agli Enti interessati.

Ogni malfunzionamento della stessa sarà registrato sul registro della manutenzione.

-    La Ditta, in caso di chiusura dell’impianto e previa verifica dell’assenza di contaminazioni del terreno, porrà in essere un piano interno di controllo e sorveglianza impostato su un’adeguata manutenzione delle strutture.

Si provvederà all’innaffiatura, a periodici sfalci e alla sostituzione delle specie vegetali morte al fine di tutelare l’impatto visivo.

Si ritiene di poter esprimere, per quanto di competenza e con riferimento al progetto presentato,

PARERE TECNICO FAVOREVOLE

alla realizzazione ed all’esercizio dell’Impianto di Recupero e Smaltimento Rifiuti per la fase D15 “Deposito Preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)” dell’Allegato B al D.Lgs. n. 152/2006 e la fase R13 “Messa in Riserva dei rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)” nel Comune di Cepagatti (PE) – Zona Industriale Vallemare, Via delle Contrade s.n. –

a condizione che:

nella realizzazione e l’esercizio della attività in progetto, venga adottato ogni possibile accorgimento a tutela dell’ambiente, operando nel rispetto delle vigenti normative in materia ambientale.

In particolare:

6.16 Dovrà essere effettuato, ad impianto appena avviato e nelle prime fasi di piena operatività dell’esercizio, un monitoraggio fonometrico che verifichi l’effettiva rispondenza ai limiti di legge dei livelli di rumore immessi negli ambienti limitrofi (L. 447/1995); tale monitoraggio andrà effettuato nei periodi di punta delle emissioni sonore e le risultanze dello stesso dovranno essere tempestivamente trasmesse al Comune territorialmente competente e allo scrivente Dipartimento;

6.17 Dovranno essere installati nella fase realizzativa n. 2 piezometri permanenti di cui uno a monte e l’altro a valle idrogeologica del sito e in direzione di deflusso delle acque, in modo da poter controllare periodicamente la quantità delle acque sotterranee.

Per una corretta posa in opera dei piezometri e per un possibile campionamento delle acque sia in condizioni statiche che dinamiche, si potrà fare riferimento ai “Manuali e Linee Guida 43/2006” dellAPAT.

I piezometri dovranno, inoltre, essere di immediata identificazione e sempre accessibili ed idonei ad una sicura e agevole esecuzione delle operazioni di campionamento.

La periodicità di prelievo delle acque sotterranee dovrà essere semestrale.

Le date dei prelievi dell’acqua di falda dovranno essere anticipatamente comunicate allo scrivente Dipartimento e i risultati delle analisi dovranno essere tempestivamente trasmesse allo Stesso.

6.18 Le emissioni in atmosfera provenienti dall’impianto di “Pressatura” dovranno avere le caratteristiche così come descritte sul QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI, datato 02/10/2008 – Prot. ARTA n. 6164/SC del 03/10/2008.

Inoltre:

6.18.1 La realizzazione, l’avvio e l’attività a regime dell’impianto dovranno essere condotti nel rispetto delle normative vigenti in materia di inquinamento atmosferico.

6.18.2 Dovrà essere predisposta una postazione di campionamento degli effluenti gassosi e assicurata la presenza di idonea struttura di accesso al punto di prelievo, allestita secondo le vigenti norme di sicurezza.

6.18.3 La frequenza di controllo degli effluenti dovrà essere annuale.

6.18.4 Nel periodo di marcia controllata dell’impianto di cui all’Allegato 5 alla D.G.R. 517 del 25.05.2007, dovranno essere effettuati n. 2 controlli analitici degli effluenti e le risultanze dovranno essere trasmesse anche allo scrivente Dipartimento.

6.18.5 Dovrà essere predisposta una targa metallica o altro sistema indelebile in corrispondenza del camino con indicazione della sigla del punto di emissione (1), come da Quadro Riassuntivo delle Emissioni, e del diametro del camino stesso.

6.18.6 I sistemi di abbattimento installati per la depurazione dell’effluente gassoso, dovranno essere sottoposti a manutenzione, da documentare tramite registrazione, secondo le modalità e le tempistiche riportate nella scheda tecnica di manutenzione del costruttore.

6.19 Dovranno essere messe in atto, sia in termini di realizzazione che di esercizio e gestione dell’impianto, le dichiarazioni della Ditta di cui all’elenco puntato che precede le presenti prescrizioni e, più in generale, quelle dichiarate dalla Stessa in materia ambientale nella documentazione tecnica redatta, revisionata e rettificata a firma dell’Ing. Paolasini Antonio (Prott. ARTA n. 2965/SC del 22/05/2008, n. 5880/SC del 22/09/2008, n. 6164/SC del 03/10/2008);

6.20 Nell’insediamento produttivo, oltre alle operazioni di selezione e cernita nonché di adeguamento volumetrico della carta e della plastica, potranno essere esercitate esclusivamente attività di deposito e di trasporto dei rifiuti e/o materiali verso i rispettivi centri di recupero esterni;

6.21 Prima della ricezione dei rifiuti all’impianto, la Ditta dovrà verificare l’accettabilità degli stessi mediante acquisizione di idonea documentazione, costituita, se necessario, anche da certificazione riportante le caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti citati; qualora la verifica di accettabilità verrà effettuata anche mediante analisi, la stessa dovrà essere eseguita per ogni conferimento di partite di rifiuti ad eccezione di quelli che provengono continuamente da un ciclo tecnologico ben definito, in tal caso la verifica dovrà essere almeno annuale;

6.22 I rifiuti, di cui all’elenco precedente, conferiti all’impianto dovranno essere depositati direttamente nelle rispettive aree e/o settori prestabiliti per il loro stoccaggio, oppure all’interno dei cassoni scarrabili posti in zone distinte dell’insediamento;

6.23 I rifiuti conferiti all’impianto e sottoposti a selezione e cernita dovranno essere destinati al recupero; gli scarti non più riutilizzabili, dovranno essere conferiti ad idonei impianti di smaltimento;

6.24 I rifiuti sottoposti a messa in riserva dovranno essere avviati esclusivamente ad effettivo ed oggettivo recupero in impianti autorizzati al recupero evitando ulteriori passaggi ad impianti di messa in riserva (mero stoccaggio);

6.25 Il Deposito Preliminare dovrà essere inteso e gestito come lo stoccaggio dei rifiuti di diversa tipologia e provenienza, per il successivo invio ad altre fasi di smaltimento, nello stato in cui i rifiuti sono presi in carico, senza che presso l’impianto venga eseguito alcun intervento sul rifiuto e sul suo imballaggio, fatta comunque salva la possibilità di accumulo per la formazione di carichi omogenei, purchè ciò non comporti una modifica delle caratteristiche chimico-fisiche e/o merceologiche del rifiuto né l’attribuzione di un diverso codice CER.

Di questo accorpamento dovrà essere, comunque, sempre mantenuta la tracciabilità dei singoli incrementi che formano il carico in uscita.

6.26 I tempi di giacenza dei rifiuti dovranno essere adeguati al dettato dalla normativa in essere vigente in materia;

6.27 I Registri dei Rifiuti, di Manutenzione dell’impianto, delle Emissioni in Atmosfera dovranno essere tenuti sempre in sede in maniera tali da poterli esibire ad eventuali Enti di controllo;

6.28 La Ditta dovrà dotarsi nella fase realizzativa, anche se non previsto dal progetto presentato, di un’area di stoccaggio dedicata ad eventuali parti di carico di rifiuti non conformi (anche rifiuti pericolosi), rinvenute nel corso delle operazioni di selezione e cernita.

Tale area “”emergenze” dovrà essere adibita esclusivamente alla gestione in sicurezza di detti rifiuti, risultati presenti in maniera accidentale e non verificabile all’atto del prelievo dei rifiuti per il trasporto in impianto.

Il rifiuto non conforme dovrà essere messo in carico utilizzando il CER più appropriato ed il produttore (cliente) informato dell’accaduto.

6.29 Prima dell’allaccio degli scarichi idrici alla pubblica fognatura, dovrà essere acquisita la relativa autorizzazione, ai sensi di quanto stabilito dal D.Lgs. 152/2006, art. 124 commi 1 e 7, e s.m.i. e dalla L.R. 60/01, art. 2 comma 1;

6.30 Il pozzetto di prelievo delle acque di scarico, dovrà risultare sempre accessibile ed idoneo ad una sicura e agevole esecuzione delle operazioni di campionamento”.

7)   di prescrivere che nell’impianto oggetto della presente autorizzazione non possono essere esercitate altre attività afferenti alla gestione dei rifiuti e, così come già previsto dalle vigenti norme regionali, ogni modifica agli impianti e/o attività di gestione deve essere preventivamente autorizzata dalla Regione Abruzzo;

8)   di precisare che la presente autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni:

8.1 Deve essere evitato ogni danno o pericolo per la salute, la incolumità, il benessere e la sicurezza della collettività e dei singoli;

8.2 Deve essere garantito il rispetto delle esigenze igienico sanitarie ed evitato ogni rischio di inquinamento dell’aria, dell’acqua del suolo e del sottosuolo, nonché ogni inconveniente derivante da rumori ed odori;

8.3 Devono essere salvaguardate la fauna e la flora e deve essere evitato ogni degrado dell’ambiente e del paesaggio;

8.4 Devono essere promossi, con l’osservanza di criteri di economicità ed efficienza, sistemi tendenti a favorire il riciclo, il riutilizzo ed il recupero di materie prime ed energia;

8.5 Le attrezzature ed i contenitori usati devono essere idonei e rispondenti ai requisiti tecnici necessari per la corretta esplicazione dell’attività, devono impedire la dispersione dei rifiuti e la fuoriuscita di esalazioni moleste; dovranno altresì essere tenuti in buona efficienza e sottoposti a periodiche ed adeguate operazioni di lavaggio e decontaminazione; le acque di lavaggio dovranno essere smaltite secondo la normativa vigente;

9)   di richiamare la Società ADB GROUP S.r.l. autorizzata, al rispetto degli obblighi previsti dall’art. 189 (Catasto dei rifiuti) e dell’art. 190 (Registro di carico e scarico) del Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche e integrazioni e alla trasmissione con cadenza semestrale, al Settore Tutela dell’Ambiente e Attività Produttive – Servizio Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente – Unità Operativa Gestione Rifiuti dell’Amministrazione Provinciale di Pescara e all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Dipartimento Provinciale di Pescara di una comunicazione concernente la quantità dei rifiuti movimentati la provenienza e la loro destinazione, distinguendo quelli provenienti dalla Regione da quelli fuori Regione, in conformità con le disposizioni di cui alla D.G.R. n° 1399 del 29.11.2006,

10) di dare atto che l’inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione comporta l’adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 208 (Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti) comma 13 (Quando, a seguito di controlli successivi all’avviamento degli impianti, questi non risultino conformi all’autorizzazione di cui al presente articolo, ovvero non siano soddisfatte le condizioni e le prescrizioni contenute nella stessa autorizzazione, quest’ultima è sospesa, previa diffida, per un periodo massimo di dodici mesi. Decorso tale termine senza che il titolare abbia adempiuto a quanto disposto nell’atto di diffida l’autorizzazione è revocata) del Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 e s.m.i. e dell’art. 45 (Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti) comma 16 (Qualora a seguito di controlli successivi all’avviamento dell’impianto, questo non risulti conforme all’autorizzazione di cui al presente articolo, a seconda della gravità delle infrazioni si procede:

a) alla Diffida, stabilendo un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità;

b) alla diffida e contestuale sospensione dell’autorizzazione per un tempo determinato;

c) alla revoca dell’autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni ed in caso di reiterate violazioni) della Legge Regionale 19.12.2007 n° 45;

11) di obbligare la Società:

-    di possedere, nel corso della fase di realizzazione dell’impianto, la prescritta polizza assicurativa della responsabilità civile d’inquinamento (R.C.I.), a copertura di danni ambientali, causati a terzi nella fase di costruzione dell’impianto. Terminata la fase di costruzione dell’impianto ed eseguiti i dovuti accertamenti, si procederà allo svincolo della citata polizza assicurativa secondo quanto stabilito dalla Delibera di Giunta Regionale n° 790 del 03.08.2007 pubblicata sul B.U.R.A. n° 71 Speciale del 05.09.2007;

-    di prestare al momento dell’avvio effettivo dell’esercizio dell’impianto adeguate garanzie finanziarie, a favore della Regione Abruzzo secondo quanto previsto dalla D.G.R. n° 790 del 03.08.2007 e relativi allegati (Allegato A – Allegato B – Allegato C – Allegato D- Allegato E e/o a conformare le garanzie già prestate entro 120 giorni dalla data di pubblicazione della stessa sul B.U.R.A. ovvero alla prima scadenza utile a copertura di eventuali danni ambientali; detta garanzia, controfirmata per accettazione, sarà restituita all’interessato;

-    al rispetto di quanto previsto dall’art. 48 (Garanzie finanziarie), comma 1 (La Giunta Regionale definisce entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, i criteri e i parametri per la determinazione delle garanzie finanziarie che l’interessato è tenuto a fornire per ottenere l’autorizzazione all’esercizio di un impianto, articolati per tipo di attività, per caratteristiche tecniche degli impianti, compresi quelli di cui al titolo quinto del decreto e per natura e caratteristiche dei rifiuti, con particolare riferimento ai rischi ambientali ed agli eventuali costi di bonifica e ripristino ambientale), comma 2 (La prestazione e l’accettazione delle garanzie finanziarie costituiscono requisito di efficacia dell’autorizzazione e condizione per l’avvio effettivo dell’esercizio dell’impianto; a tal fine le garanzie finanziarie per la gestione di una discarica, anche per la fase successiva alla sua chiusura, sono prestate conformemente a quanto disposto dall’art. 14 del D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 (Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti) e successive modifiche ed integrazioni.)), comma 3 (Le garanzie finanziarie possono coesistere in depositi cauzionali, polizze fidejussorie, coperture assicurative e il loro importo deve essere idoneo ad assicurare, in qualunque momento, l’esecuzione delle operazioni di messa in sicurezza, di chiusura dell’impianto e ripristino del sito, eventuale bonifica e risarcimento del danno ambientale ed è soggetto ad aggiornamenti biennali), comma 4 (Le garanzie finanziarie sono ridotte del 50% per le imprese registrate ai sensi del regolamento (CE) 19 marzo 2001, n. 761/2001 “Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS)”del 40% nel caso di imprese in possesso della certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001), comma 5 (Le garanzie finanziarie sono trattenute per due anni successivi al periodo garantito o alla chiusura degli impianti. Per le discariche le garanzie finanziarie sono trattenute per tutto il tempo necessario alle operazioni di manutenzione e di gestione successiva alla chiusura della discarica), comma 6 ( La Giunta regionale può prevedere che le garanzie finanziarie di cui all’art. 14 del D.Lgs. 36/2003 non si applichino a particolari tipologie di impianti aventi un basso impatto ambientale) della Legge Regionale 19.12.2007 N° 45, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.) n° 10 Straordinario del 21.12.2007;

12) di fare salve eventuali e ulteriori autorizzazioni, visti pareri, nulla-osta e prescrizioni di competenza di altri Enti e Organismi, nonché le altre disposizioni e direttive vigenti in materia; sono fatti salvi, infine eventuali diritti di terzi;

13) di redigere il presente provvedimento in numero due originali, di cui un esemplare viene notificato, ai sensi di legge, alla Società ADB GROUP S.r.l. – Sede legale e operativa: Via delle Contrade s.n. – Zona Industriale Vallemare – 65012 CEPAGATTI (PE);

14) di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Cepagatti (PE), all’Amministrazione Provinciale di Pescara, all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Sede Centrale di Pescara e all’A.R.T.A. – Agenzia Regionale Tutela Ambiente – Dipartimento Provinciale di Pescara;

15) di trasmettere, altresì, ai sensi dell’art. 208, comma 18 del Decreto Legislativo 03.04.2006 n° 152 (Norme in materia ambientale) e s.m. ed i. copia del presente provvedimento all’Albo Nazionale Gestori Ambientali c/o Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di L’Aquila;

16) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, limitatamente all’oggetto e al dispositivo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo;

Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica;

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Dott. Franco Gerardini