Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 11.09.2008, con cui il Dr. Gino Redigolo è stato nominato Commissario ad acta per la realizzazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Abruzzo;

Considerato che la predetta deliberazione individua, quale specificazione della funzione attribuita al Commissario, la realizzazione di alcuni interventi prioritari tra i quali è ricompreso quello inerente la revoca o modifica dei provvedimenti regionali approvati dalla regione in carenza o difformità dal preventivo parere di approvazione da parte dei Ministeri interessati all’attività di affiancamento, in coerenza con le linee del Piano di rientro;

Vista la deliberazione di Giunta Regionale n° 224 del 13 marzo 2007, con la quale è stato approvato l’accordo sottoscritto in data 6 marzo 2007 tra il Ministro della Salute , il Ministro dell’Economia e delle Finanze e la Regione Abruzzo per l’approvazione del Piano di Rientro di individuazione degli interventi per il perseguimento dell’equilibrio economico ai sensi dell’art. 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n° 311;

Visto l’art. 3, comma 6, del surrichiamato accordo che stabilisce i provvedimenti regionali di spesa e programmazione sanitaria da sottoporre a preventiva approvazione del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze tra i quali sono ricompresi quelli inerenti le consistenze del personale a tempo indeterminato, determinato nonché quelle relative a forme di rapporto di lavoro flessibile, convenzioni e consulenze con riferimento ai fattori che hanno incidenza diretta ed indiretta su dette consistenze (assunzioni, cessazioni, riorganizzazione dei servizi, accorpamenti, esternalizzazioni, creazioni di nuovi enti, ecc.);

Visto l’art. 3 della legge regionale n. 5 del 10 marzo 2008 con il quale sono state dettate norme in materia di personale delle Unità Sanitarie Locali afferenti la stabilizzazione del personale precario;

Atteso che, con parere del 28 aprile 2008 sulla legge regionale n. 5/2008, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero della Salute, così come previsto dall’art. 3, comma 6, del surrichiamato accordo, in ordine all’art. 3 “Disposizioni in materia di personale delle Aziende Unità Sanitarie Locali e misure per la stabilizzazione del personale precario”, hanno precisato che, oltre ad essere stato reso parere all’Ufficio legislativo del Ministero della salute per la verifica della costituzionalità della norma ai sensi degli articoli 117 e 127 della Costituzione, lo stesso dà adito a numerosi rilievi tra i quali quelli inerenti l’estensione delle misure di stabilizzazione anche al personale  con contratti di collaborazione coordinata e continuativa nonché la previsione di requisiti di servizio difformi dalle vigenti disposizioni legislative statali in materia. I surrichiamati dicasteri, inoltre, hanno ritenuto non coerenti le disposizioni in questione con i tetti di spesa per il personale fissati nel Piano di rientro ed hanno evidenziato la mancata redazione di una relazione tecnica di impatto economico del provvedimento normativo di che trattasi;

Ritenuto che alla luce dei rilievi effettuati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero della Salute in ordine all’art. 3 della L.R. n. 5/2008 ed in relazione a quanto previsto nel Piano di rientro, si rende necessario procedere alla sospensione della norma in questione;

Visto il parere dell’11.12.2008 con il quale il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze approvano il presente decreto con l’indicazione di sostituire all’art. 1 il termine “abrogato” con il termine “sospeso”;

Visto l’art. 120 della Costituzione;

DECRETA

ART. 1

- Misure per l’attuazione del Piano di Rientro -

1.   L’art. 3 (Disposizioni in materia di personale delle Aziende Unità Sanitarie Locali e misure per la stabilizzazione del personale precario) della Legge Regionale 10 marzo 2008, n. 5, è sospeso.

ART. 2

- Pubblicazione ed entrata in vigore -

1.   Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.

2.   E’ fatto a chiunque obbligo di osservarlo e, a chi spetti, di farlo osservare.

Il Commissario ad acta

Dr. Gino Redigolo