L’anno 2008, il giorno quattro del mese di Marzo, alle ore 10.00, si è riunito, presso la sala “Auditorium” della Giunta Regionale d’Abruzzo in via L. da Vinci - Palazzo Silone - in L’Aquila, il Comitato Tecnico dell’Autorità dei bacini di rilievo regionale dell’Abruzzo, formalmente convocato dal Segretario Generale della stessa Autorità di Bacino, Ing. Angelo D’Eramo, con nota prot. n. RA/21813 del 19.02.2008, per discutere il seguente ordine del giorno:

1)  Correzione errori materiali nel Piano Stralcio Difesa Alluvioni;

2)  Correzione errori materiali e proposte nuovi inserimenti nel Piano Stralcio Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi;

3)  Esame preliminare del progetto: “Centro Integrato denominato Parco Mediterraneo comprendente la realizzazione di una pista automobilistica, di edifici per esposizione, vendita, servizi e logistica in variante al PRG vigente in località Buccieri”, da realizzare nel Comune di Cepagatti (PE);

Sono presenti:

COMPONENTE

AMMINISTRAZIONE

Presente

Assente

Ing. Claudio

AURELI

(Direzione Regionale Agricoltura – ARSSA)

 

X

Ing. Giovanni

MASCIARELLI

(Provincia di Chieti – Settore Protezione Civile e Difesa del suolo)

X

 

Ing.  Bonifacio

DAMIANI

(Direzione Regionale LL.PP.- Servizio Posizione di Staff di studio in materia di dighe e unificazione procedimentale delle acque)

 

X

Dott. Luigi

DEL SORDO

(Direzione Regionale LL.PP – Servizio Gestione Suolo)

X

 

Ing. Italo

FABBRI

(Direzione Regionale LL.PP.- Servizio OO.II. e Gestione Fiumi)

X

 

Ing. Bruno

FABIOCCHI

(Direzione Regionale LL.PP.- Servizio Acque e Demanio Idrico)

X

 

Dott. Franco

GERARDINI

(Direzione Regionale Territorio- Servizio Gestione Rifiuti)

 

x

Dott. Giuseppe

GUERRINI

(Ministero dell’Economia e Finanze)

X

 

Ing.  Serafino

MARTINI

(Direzione Regionale Territorio – Servizio BB.AA. Aree Protette)

X

 

Ing. Giancarlo

MISANTONI

(Direzione Regionale LL.PP.- Servizio Ciclo Idrico Integrato)

X

 

Ing. Mario

PAGLIARO

(Provincia dell’Aquila – Settore Urbanistica-Pianificazione)

X

 

Ing. Gianfranco

PISELLI

(Provincia di Pescara – Settore Tutela dell’Ambiente)

X

 

Ing. Rosario

PREVITI

(Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio)

 

X

Ing. Ettore

RICCI

(Direzione Regionale LL.PP.- Servizio Genio Civile di L’Aquila)

X

 

Ing. Saverio

CAMPANALE

(Ministero Infrastrutture - Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Lazio, Abruzzo, Sardegna)

X

 

Ing. Mario

RUSSO

(Direzione Regionale LL.PP.- Servizio Genio Civile di Pescara)

 

X

Dott. Nevio

SAVINI

(Ministero Politiche Agricole e Forestali)

X

 

Arch. Antonio

SORGI

(Direzione Regionale Territorio, Parchi, Ambiente, Energia)

 

X

Ing. Agrippino

VALENTE

(Provincia di Teramo – Settore Viabilità)

X

 

Ing. Carlo

VISCA

(Direzione Regionale LL.PP.- Servizio Opere Marittime)

X

 

 

Assume la Presidenza del Comitato Tecnico il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino, Ing. Angelo D’Eramo. Il Presidente chiama a svolgere le funzioni di verbalizzante il Dott. David Iagnemma della Segreteria Tecnico Operativa della stessa Autorità.

Passa, quindi, ad illustrare i punti all’ordine del giorno.

1° e 2° punto all’ordine del giorno: “Aggiornamento PAI”;

Il Presidente informa il Comitato che dopo la definitiva approvazione dei Piani di bacino sono state attivate le procedure previste dal comma 4 dell’art. 25 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Stralcio “Difesa Alluvioni” e dai commi 3-4 dall’art. 24 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Stralcio “Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi”. Tali disposizioni prevedono la modifica della cartografia di Piano da approvare con delibera del Comitato Istituzionale senza avviare le procedure di Variante di Piano. Tale fattispecie si configura quando la Segreteria Tecnico Operativa dell’Autorità di Bacino riscontra la presenza di errori materiali o nel caso in cui i Comuni producano studi di dettaglio con la proposta di nuova perimetrazione e/o di modifica della classe di pericolosità.

Alla data odierna sono pervenute le seguenti proposte di modifica:

Proposta n. 1: Comune di Spoltore - Nuova perimetrazione nella Tavola “PE.01” del PSDA.

Proposta n. 2: Comune di Pescosansonesco, via Duca degli Abruzzi - Ampliamento del fenomeno franoso da crollo, indicato in carta inventario con il n. 0680444000. Classe di pericolosità P3.

Proposta n. 3: Comune di Montesilvano – località Montesilvano Colle, contrada Macchiano. Modifica della classe di pericolosità da P2 a P1 di una tipologia di fenomeno indicato come deformazione superficiale lenta.

Proposta n. 4: Comune di Secinaro (AQ), versante Nord del Centro Storico – Inserimento di un’area interessata da dissesti da crollo attivi, indicata in carta inventario con il nuovo codice n. 0661007300. Classe di pericolosità P3.

Proposta n. 5: Comune di Pineto (TE), Area P.E.E.P. Capoluogo, Quartiere dei Fiori – Riduzione di un’area pericolosa interessata da un dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n. 0670455300. Classe di pericolosità P2.

Proposta n. 6¬ :Ditta Ginestra Giovanni, Comune di Alanno (PE), località Case Ginestra, Eliminazione di una Scarpata Morfologica e contestuale Riduzione di un’area pericolosa interessata da un dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n.  0680183900. Classe di pericolosità P2.

Proposta n. 7 : Ditta Giuliani Maria, Comune di Alanno (PE), località Valle Cupa - Abbassamento del livello di pericolosità da P2 a P1 di un’area interessata da un dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n.  0680173500.

Sulla Proposta n. 1: Comune di Spoltore - Nuova perimetrazione nella Tavola “PE.01” del PSDA il Presidente chiama a relazionare l’Ing. Giulio Innocente della Segreteria Tecnico Operativa (STO). Prende la parola l’Ing. Innocente il quale, avvalendosi di apposita presentazione informatica, illustra al Comitato la proposta di aggiornamento al PSDA.

L’Ing. Innocente evidenzia che il fiume Pescara, nel tratto prossimo alla foce incluso nel territorio comunale di Pescara, assume una conformazione ad alveo arginato con fasce golenali laterali ben confinate, sulla destra dal rilevato che costituisce l’importante infrastruttura viaria denominata “Asse Attrezzato”, e sulla sinistra da un’arginatura appositamente realizzata per il contenimento delle acque di piena. In virtù di questa conformazione ed in ottemperanza dell’art. 23, comma 4, delle Norme di Attuazione del PSDA, la fascia golenale del Pescara, nella prima versione della tavola (luglio 2007) approvata dal Comitato Istituzionale, è stata interamente perimetrata come area a pericolosità idraulica molto elevata al di là della reale possibilità delle acque di piena di allagare completamente le aree golenali con tempi di ritorno di 50 anni. In questa fase è stata erroneamente inclusa una fascia di territorio presente sulla sinistra idrografica all’interno del comune di Spoltore, ubicata poco a monte del tratto fluviale effettivamente arginato, per la quale non trova applicazione il citato art. 23 delle NTA. La pericolosità idraulica della zona è stata, pertanto, ridefinita sulla base delle effettive valutazioni idrauliche condotte con modello matematico e seguendo i criteri scientifici ampiamente descritti nelle relazioni tecniche allegate al PSDA, tenuto conto dell’effettiva possibilità e frequenza di allagamento dei terreni. Tali valutazioni hanno portato ad una nuova perimetrazione evidenziata nella revisione n. 1 della tavola “7.2.07.pe.01.”. L’ing. Innocente fa presente che la modifica proposta si configura come una semplice correzione di un errore materiale nella redazione di un elaborato grafico.

Riprende la parola il Presidente che invita il Comitato ad esprimere il proprio parere sulla proposta di nuova perimetrazione nella Tavola “PE.01 – revisione 1” del PSDA, così come illustrata dall’Ing. Innocente.

Il Comitato all’unanimità esprime parere positivo.

Il Presidente chiama il Geol. Dott. Luciano Del Sordo STO dell’Autorità di bacino a relazionare sulla Proposta n. 2: Comune di Pescosansonesco, via Duca degli Abruzzi - Ampliamento del fenomeno franoso da crollo, indicato in carta inventario con il n. 0680444000, Classe di pericolosità P3 e sulla Proposta n. 3: Comune di Montesilvano – località Montesilvano Colle, contrada Macchiano. Modifica della classe di pericolosità da P2 a P1 di una tipologia di fenomeno indicato come deformazione superficiale lenta.

Prende la parola Geol. Dott. Luciano Del Sordo il quale, avvalendosi di apposita presentazione informatica, illustra al Comitato la proposta n. 2 di aggiornamento al PAI. Il Dott. Del Sordo comunica che il Comune di Pescosanesco, in seguito ad un evento franoso verificatosi il giorno 15/12/07, ha segnalato a questa Autorità che l’area interessata dal dissesto è soltanto parzialmente inclusa nella cartografia del Piano Stralcio di Bacino “Fenomeni gravitativi e Processi Erosivi”. In particolare in detta cartografia è inclusa soltanto l’area di distacco e non quella di invasione del fenomeno franoso. Dopo l’accadimento di tale evento il Comune ha prodotto ed inoltrato all’Autorità di Bacino, un dettagliato studio di natura geologico-strutturale. Successivamente, in data 14/01/08, i tecnici della STO hanno effettuato un sopralluogo nell’area che ha consentito di perimetrare con esattezza sia la zona di distacco che quella di invasione, come evidenziato nella revisione 1 del foglio 360 E dei quattro tematismi della cartografia.

Riprende la parola il Presidente che invita il Comitato ad esprimere il proprio parere sulla proposta di ampliamento del fenomeno franoso da crollo, indicato in carta inventario con il n. 0680444000, così come perimetrato nella revisione 1 del foglio 360 E dei quattro tematismi della cartografia.

Il Comitato all’unanimità esprime parere positivo.

Riprende la parola il Dott. Del Sordo che procede ad illustrare al Comitato la Proposta n. 3: Comune di Montesilvano – località Montesilvano Colle, contrada Macchiano, foglio 351 O, modifica della classe di pericolosità da P2 a P1 di una tipologia di fenomeno indicato come deformazione superficiale lenta, evidenziando che è stata riscontrata la presenza di un errore materiale commesso nell’attribuire la classe di pericolosità P2 ad un fenomeno di deformazione lenta che, sviluppandosi lungo un versante con pendenze blande e spessori ridotti, più correttamente dovrebbe avere una classe di pericolosità P1. L’analisi aerofotogrammetria eseguita sulla Carta Tecnica Regionale in scala 1:5.000 ed il successivo sopralluogo hanno constatato la presenza, nella zona in esame, di terreni di copertura, con spessori medi di circa 1 metro, e un andamento clivometrico che non supera i 10°.

Riprende la parola il Presidente che invita il Comitato ad esprimere il proprio parere sulla proposta di modifica della classe di pericolosità da P2 a P1 di una tipologia di fenomeno indicato come deformazione superficiale lenta, in località Montesilvano Colle contrada Macchiano, così come evidenziato nella revisione 1 del foglio 351 O della carta di pericolosità.

Il Comitato all’unanimità esprime parere positivo.

Il Presidente invita il Geol. Dott. Giorgio Pipponzi a relazionare sulle proposte n. 4 e n. 5.

Prende la parola il Dott. Pipponzi che, avvalendosi di presentazione informatica, procede ad illustrare la Proposta n. 4: Comune di Secinaro (AQ), versante Nord del Centro Storico – Inserimento di un’area interessata da dissesti da crollo attivi, indicata in carta inventario con il nuovo codice n. 0661007300. Classe di pericolosità P3. Foglio 369 O.

Comunica che il Comune di Secinaro, con nota n. 756 del 3.05.2007, ha segnalato a questa Autorità l’esistenza di situazioni diffuse di dissesto, legate a crolli di massi di natura calcarea, innescati dall’intenso stato di fratturazione del substrato calcareo che costituisce la struttura del piccolo rilievo su cui sorge il centro storico di Secinaro e dal deflusso incontrollato delle acque superficiali, con fenomeni di erosione della modesta coltre detritica di versante. La movimentazione di tali blocchi crea le condizioni di pericolosità e di rischio che coinvolgono il versante e la strada di interesse comunale che corre lungo il fondovalle.

Non potendo essere trattata la pratica come osservazione al PAI, essendo pervenuta oltre il termine consentito, la stessa è stata considerata come modifica al PAI ai sensi dell’art. 24 delle N.T.A. In data 27/02/08 i tecnici della STO hanno effettuato un sopralluogo nell’area che ha consentito di perimetrare esattamente il dissesto, come evidenziato nella revisione 1 del foglio 369 O dei quattro tematismi della cartografia.

Riprende la parola il Presidente il quale invita il Comitato ad esprimere il proprio parere sulla proposta di inserimento dell’area interessata da dissesti da crollo attivi, indicata in carta inventario con il nuovo codice n. 0661007300 nella classe di pericolosità P3, così come evidenziato nella revisione 1 del foglio 369 O dei quattro tematismi della cartografia.

Il Comitato all’unanimità esprime parere positivo.

Il Dott. Pipponzi passa quindi ad illustrare la Proposta n. 5: Comune di Pineto (TE), Area P.E.E.P. Capoluogo, Quartiere dei Fiori – Riduzione di un’area pericolosa interessata da un dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n. 0670455300. Classe di pericolosità P2, foglio 340 O.

Fa presente che il Comune di Pineto ha presentato un’osservazione al Piano Stralcio di Bacino per l’assetto idrogeologico con proposta di riduzione dell’area pericolosa. In data 06.11.2007 l’osservazione è stata ritenuta non meritevole di accoglimento da parte Comitato Istituzionale di questa Autorità, sentito il parere del Comitato Tecnico ed in base alle risultanza dell’istruttoria effettuata dalla STO, data la complessità delle condizioni geologico-geomorfologiche rilevate nell’area; tuttavia la stessa è stata ritenuta valida come segnalazione per il primo aggiornamento del PAI, con la necessità di definire con maggiore precisione le conoscenze geotecniche dell’area, tramite l’esecuzione di indagini geognostiche ex-novo, e con successivo sopralluogo sul posto.

Dopo l’approvazione del PAI il Comune ha presentato, in data 18.02.2008, uno studio di dettaglio ai sensi della lettera c) dell’art. 24 comma 4, con una nuova proposta di riduzione dell’area pericolosa ed ha allegato la documentazione tecnica necessaria per completare il quadro conoscitivo. In particolare si chiede di enucleare una buona parte della porzione inferiore del suddetto fenomeno, ubicata a valle del tracciato autostradale dell’A24, per una superficie non superiore al 30% dell’area complessiva. Successivamente, in data 26.02.2008, i tecnici della STO hanno effettuato un sopralluogo nell’area che ha consentito di verificare la regolarità della proposta avanzata e conseguentemente ha provveduto a modificare la cartografia di piano, come evidenziato nella revisione 1 del foglio 340 O dei quattro tematismi della cartografia.

Riprende la parola il Presidente il quale invita il Comitato ad esprimere il proprio parere sulla proposta di riduzione dell’area pericolosa interessata dal dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n. 0670455300, così come evidenziato nella revisione 1 del foglio 340 O dei quattro tematismi della cartografia.

Il Comitato all’unanimità esprime parere positivo.

Il Presidente illustra al Comitato la Proposta n. 6¬ :Ditta Ginestra Giovanni, Comune di Alanno (PE), località Case Ginestra, Eliminazione di una Scarpata Morfologica e contestuale riduzione di un’area pericolosa interessata da un dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n.  0680183900 - Classe di pericolosità P2 e la Proposta n. 7 : Ditta Giuliani Maria, Comune di Alanno (PE), località Valle Cupa - Abbassamento del livello di pericolosità da P2 a P1 di un’area interessata da un dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n.  0680173500. Entrambe ricadenti nel foglio 360 E.

Fa presente che in data 5.12.2005 le Ditte Giuliani Maria e Ginestra Giovanni hanno presentato, presso la Provincia di Pescara, due osservazioni al PAI riguardanti aree pericolose ricadenti nel Comune di Alanno, rispettivamente in località Valle Cupa e Case Ginestra. Per tali osservazioni a causa di un disguido da parte del Servizio di Protocollo della Provincia, non è stato possibile effettuare la normale istruttoria, con la conseguente esclusione delle stesse dall’esame in contraddittorio in sede di Tavolo Tecnico, dal parere della Conferenza Programmatica del 04.04.2006 e dai successivi pareri dei Comitati dell’Autorità di bacino. Successivamente con nota n. 33164 del 30.07.2007, la Provincia inviava le pratiche all’Autorità di bacino evidenziando il disguido rilevato e la necessità di trovare, comunque, una soluzione alle due pratiche. Al fine di evitare un eventuale ricorso da parte delle ditte sopra citate si è concordato con le stesse e con la Provincia di istruire le pratiche dopo l’approvazione del PAI, seguendo le disposizioni dell’art. 24 della N.T.A. È da precisare che in occasione dei sopralluoghi effettuati in loco si è svolto l’esame in contraddittorio delle osservazioni con la partecipazione dei rappresentanti dei sigg. Ginestra e Giuliani ed il tecnico Geologo dott. Pizii che ha curato la redazione delle osservazioni.

Relativamente alla proposta n. 6, nell’osservazione si dichiara l’assenza nella porzione alta del versante esposto a sud di fenomeni in atto o potenziali di dissesto da frana a scorrimento rotazionale e l’inesistenza della scarpata morfologica ad essa riferita.

In data 26.02.2008, i tecnici della STO hanno effettuato un sopralluogo nell’area, dopo aver eseguito un’analisi geomorfologica multitemporale delle fotogrammetrie disponibili per la zona, che ha consentito di verificare, per quanto riguarda la parte alta del versante, l’attuale stato di inattività del dissesto da frana a scorrimento rotazionale e la contestuale sovraimposizione nella stessa zona di fenomeni superficiali di deformazione lenta delle coltri colluviali. Si propone, quindi, l’inserimento di un nuovo dissesto da deformazioni superficiali lente quiescenti nella zona in esame come evidenziato nella revisione 1 del foglio 360 E dei quattro tematismi della cartografia. In tal modo le condizioni di pericolosità del versante rimangono invariate e si estende leggermente verso monte l’area pericolosa P2. In merito alla richiesta di eliminazione della scarpata morfologica presente a monte del dissesto in esame valgono le disposizioni dell’art. 20 comma 1 delle Norme di Attuazione del PAI, rimanendo in capo agli E.E.L.L. provvedere all’esatta trasposizione del graficismo lineare sui propri strumenti urbanistici.

Il Presidente invita il Comitato ad esprimere il proprio parere sulla proposta di modifica dell’area pericolosa interessata da un dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n. 0680183900, come evidenziato nella revisione 1 del foglio 360 E dei quattro tematismi della cartografia e sulla proposta di eliminazione della scarpata morfologica.

Il Comitato all’unanimità esprime parere positivo in merito alla proposta di modifica della tipologia di dissesto presente nell’area così come evidenziato dalla Segreteria Tecnica Operativa nella revisione 1 del foglio 360 E dei quattro tematismi della cartografia e non esprime parere sulla proposta di eliminazione della scarpata morfologica in quanto, ai sensi dell’art. 20 comma 1 delle Norme di Attuazione del PAI, la competenza è del Comune.

Per quanto concerne la proposta n. 7, l’analisi morfometrica dell’area sulla CTR 1:5.000 e la successiva analisi fotointerpretativa dei numerosi voli disponibili confermano sostanzialmente la perimetrazione effettuata dal PAI, poiché l’area mostra l’evidente presenza di un dissesto da frana a scorrimento rotazionale con stato di attività quiescente. Da segnalare che la porzione a monte dell’area perimetrata è già stata oggetto di altra osservazione e del relativo sopralluogo, in occasione del quale si è osservato il carattere retrogressivo di tale fenomeno, che in tempi successivi ha coinvolto le porzioni più a monte dell’area in esame. Da rilevare anche lo stato di attività attuale del fosso presente a valle dell’area esaminata, che presenta evidenti segni di erosione laterale delle sponde, in particolar modo quella in sinistra idrografica.

L’osservazione, inoltre, è stata sviluppata in maniera molto sintetica e non indaga approfonditamente i fenomeni in oggetto ed è da segnalare la sostanziale incoerenza tra la carta geomorfologica presentata e la proposta di modifica della carta di pericolosità. Il Presidente evidenzia che non sono esaustive le argomentazioni tecniche che portano all’individuazione del grado di attività assegnato, e non viene dimostrata la scomparsa delle cause innescanti il dissesto e invita, pertanto, il Comitato ad esprimere il proprio parere sulla proposta di abbassamento del livello di pericolosità da P2 a P1 avanzata dalla Ditta Giuliani Maria, Comune di Alanno (PE), località Valle Cupa di un’area interessata da un dissesto da frana a scorrimento rotazionale quiescente, indicata in carta inventario con il codice n.  0680173500.

Il Comitato all’unanimità esprime parere negativo.

Omissis

Terminata la discussione il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 11.45.

Il presidente del comitato tecnico

Dott. Ing. Angelo D’Eramo

Segue Allegato