LA GIUNTA REGIONALE

Visto l’art. 142, comma 2, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale: “Le Regioni esercitano le funzioni e i compiti ad esse spettanti nel quadro delle competenze costituzionalmente determinate e nel rispetto delle attribuzioni statali di cui al comma 1, ed in particolare provvedono a disciplinare il governo del rispettivo territorio”;

Visto l’art. 147, comma 2, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale: “Le Regioni possono modificare le delimitazioni degli ambiti territoriali ottimali per migliorare la gestione del servizio idrico integrato, assicurandone comunque lo svolgimento secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità”;

Visto l’art. 148, comma 2, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale: “Le Regioni e le Province autonome possono disciplinare le forme ed i modi della cooperazione tra gli Enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale, prevedendo che gli stessi costituiscano le Autorità d'Ambito di cui al comma 1, cui è demandata l'organizzazione, l'affidamento e il controllo della gestione del servizio idrico integrato;

Vista la Legge Regionale. N 2 del 13 gennaio 1997 Disposizioni in materia di risorse idriche di cui alla Legge 36/ 94 con la quale la Regione ha disciplinato le modalità per l'organizzazione del servizio idrico integrato;

Vista la Legge Regionale n. 44 del 12 dicembre 2006 Determinazione delle aliquote Irap e addizionale regionale Irpef e misure per il risanamento del sistema sanitario regionale contenente norme sul contenimento della spesa pubblica;

Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 441 del 14 maggio 2007 contenente Primi indirizzi strategici per il conseguimento di una gestione delle attività inerenti il Settore Idrico Integrato ispirato a criteri di efficacia, efficienza ed economicità;

Visto l’art. 1, commi da 1 a 12, della Legge Regionale di Riforma del Sistema Idrico Integrato nella Regione Abruzzo n. 37 del 21 novembre 2007, che prevede la nuova perimetrazione degli ATO e la ricostituzione degli Enti d’Ambito;

Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale di nomina dei Commissari straordinari del 30 novembre 2007 n. 145;

Preso atto del mancato aggiornamento da parte di tutti gli Enti d’Ambito dei Piani d’ambito approvati con Delibera Assembleare n. 3 del 01/02/2002 dell’ATO n. 1 Aquilano, Delibera Assembleare n. 9 del 23/09/2002 dell’ATO n. 2 Marsicano, Delibera Assembleare n. 16 del 30/12/2002 dell’ATO n. 3 Peligno Alto Sangro, Delibera Assembleare n. 13 del 08/04/2002 dell’ATO n. 4 Pescarese, Delibera Assembleare n. 7 del 12/06/2002 dell’ATO n. 5 Teramano, Delibera Assembleare n. 9 del 18/12/2002 dell’ATO n. 6 Chietino come risultante dagli atti d’ufficio;

Preso atto del mancato aggiornamento annuale del programma degli interventi e del piano tecnico – finanziario come previsto dall’art. 9 della LR 2/97;

Preso atto della avvenuta rimodulazione del solo piano tariffario da parte dell’ATO n. 2 Marsicano con Del. Ass. N. 10 del 11/07/2006, dell’ATO n. 3 Peligno Alto Sangro Del. Ass. N. 3 del 16/06/2003, Del. Ass. N. 7 del 08/07/2005 e Del. Ass. N. 12 del 28/11/2005, dell’ATO n. 4 Pescarese Del. Ass. N. 7 del 14/05/2003 e Del. Ass. N. 24 del 02/12/2004, e dell’ATO n. 5 Teramano Del. Ass. N. 13 del 23/09/2005, senza relativo aggiornamento del piano economico finanziario dell’Ente come risultante dagli atti d’ufficio;

Preso atto della mancata individuazione delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo di cui all’art. 94 del D.lgs 152/2006;

Preso atto che a fronte di investimenti previsti nei Piani d’Ambito, approvati dai sei Enti d’Ambito, per un importo pari a € 321.925.584,8, nel periodo 2002 – 2006, la percentuale degli investimenti effettuati è pari all’11,96, in base ai dati forniti dagli Enti d’Ambito: ATO n. 1 nota protocollo n. 1510 del 25/09/2007, ATO n. 2 mail del 12/02/2007, ATO n. 3 nota protocollo n. 179 del 15/02/2007, ATO n. 4 nota protocollo n. 680 del 13/02/2007, ATO n. 5 nota protocollo n. 67/U del 12/02/2007, ATO n. 6 nota protocollo n. 184 del 12/02/2007 come risultante dagli atti d’ufficio;

Preso atto che la capacità di spesa degli Enti d’Ambito risulta pari al 23,21% degli importi programmati con l’Accordo di Programma Quadro n. 3 Settore Idrico Integrato, come da rapporto di Monitoraggio APQ RI alla data del 30 giugno 2007, trasmesso ai Ministeri sottoscrittori con nota del 19 novembre 2007 Prot. RA/118570 come risultante dagli atti d’ufficio;

Preso atto che dall’entrata in vigore della LR. N. 2 del 13 gennaio 2007 ad oggi non sono state completate le procedure di affidamento in concessione d'uso gratuita delle infrastrutture idriche di proprietà degli Enti locali ai Soggetti gestori, in 25 su 201 Comuni con oltre 1.000 abitanti, come risulta da mail dell’ATO n. 1 del 7 dicembre 2007 Prot. RA/127278, da nota dell’ATO n. 2 n. 1686 del 29 novembre 2007, da nota dell’ATO n. 3 Prot. n. 1589 del 29 novembre 2007, da mail dell’ATO n. 4 del 6 dicembre 2007 Prot. n. RA/127158, da mail dell’ATO n. 5del 5 dicembre 2007 Prot. n. RA/127058, da mail dell’ATO n. 6 nota Prot. n. 1557 del 30 novembre 2007 come risultante dagli atti d’ufficio;

Preso atto che al 2006 i volumi d’acqua non fatturati sono pari 52,70%, secondo i dati forniti dagli Enti d’Ambito: ATO n. 1 nota protocollo n. 866 del 10/7/07, ATO n. 2 nota protocollo n. 686 del 25/5/07, ATO n. 3 nota protocollo n. 455 del 11/3/07, ATO n. 4 nota protocollo n. 3133 del 2/8/07, ATO n. 5 nota protocollo n. 322/U del 23/5/07, ATO n. 6 nota protocollo RA/80674 del 27/7/07 come risultante dagli atti d’ufficio;

Preso atto del mancato aggiornamento della convenzione tra Ente d’Ambito ed il Soggetto gestore secondo lo schema di Convenzione Tipo, allegato alla L.R. n. 2 del 13 gennaio 1997, approvato con delibera della Giunta regionale n. 979 del 28 agosto 2006 da parte di tutti gli Enti d’Ambito fatta eccezione per l’Ente d’Ambito n. 2 Marsicano come risultante dagli atti d’ufficio;

Preso atto che nel caso del servizio idrico integrato la gestione della rete non può essere disgiunta dalla gestione del servizio e che la presenza di tre società del Patrimonio (G.I.S.A s.r.l. per l’ATO n. 3 Peligno Alto Sangro, Ruzzo Reti S.p.a. per l’ATO n. 5 Teramano, I.S.I. s.r.l. per l’ATO n. 6 Chietino) accanto alle società di gestione del servizio idrico integrato non è in linea con quanto previsto dall’art. 153 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, che dispone: “le infrastrutture idriche di proprietà degli enti locali ai sensi dell'articolo 143 sono affidate in concessione d'uso gratuita, per tutta la durata della gestione, al gestore del servizio idrico integrato, il quale ne assume i relativi oneri nei termini previsti dalla convenzione e dal relativo disciplinare”;

Preso atto della necessità di verificare che gli attuali affidamenti del servizio idrico ai soggetti gestori rispondono agli obblighi di legge, in particolare con riguardo ai requisiti minimi per l’affidamento in house;

Considerato che le situazioni su esposte compromettono il corretto governo della risorsa idrica ed il rispetto da parte della Regione degli impegni presi verso l’Unione Europea e degli obblighi sanciti dalla normativa nazionale;

Considerato che la Regione con la L.R n. 37 del 21 novembre 2007 ha inteso ridurre la frammentazione della gestione delle risorse idriche al fine di migliorare le dimensioni gestionali sul territorio regionale e di ridurre le spese di funzionamento dei consorzi;

Considerato che è necessario procedere alla riorganizzazione del servizio idrico, e che lo snodo fondamentale di questo processo è rappresentato dalla ricostituzione delle Autorità d'ambito che hanno il compito di garantire gli utenti e la collettività, sulla qualità ed i livelli del servizio e sul rispetto degli obblighi da parte dei gestori;

Considerato che i servizi idrici, come gli altri servizi pubblici che si avvalgono di reti fisiche che non possono essere economicamente riprodotte, sono monopoli naturali e come tali richiedono una regolamentazione pubblica capace di assicurare che questi servizi siano forniti efficacemente, a costi compatibili e sotto il controllo democratico e collettivo;

Ritenuto che è necessario ripristinare la corretta gestione della risorsa idrica ai fini della salvaguardia della stessa e della tutela dei diritti delle generazioni future;

Dato atto della legittimità del presente provvedimento attestata con le firme in calce allo stesso, a norma degli artt 23 e 24 della L.R. 77/99

a voti unanimi e palesi resi nelle forme di legge

DELIBERA

per i motivi richiamati in premessa e da ritenersi qui integralmente riportati:

-    di emanare le linee di indirizzo per la riforma del servizio idrico integrato ed il riordino degli Enti d’Ambito come riportate nell’Allegato n. 1 che costituisce parte integrante della presente delibera.

Segue allegato