GIUNTA REGIONALE
Omissis
la GIUNTA REGIONALE
Premesso che la Giunta Regionale ha approvato nove annualità del Progetto Pilota per “Interventi Sanitari in favore dei minori a rischio e delle loro famiglie”, realizzato attraverso la stipula di convenzione fra l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Teramo e l’Ente Morale “Focolare Maria Regina onlus”, titolare del Centro “Primavera”, con le seguenti deliberazioni:
- n. 1933 del 25 luglio 1997;
- n. 1532 del 24 giugno 1998;
- n. 1804 del 6 agosto 1999;
- n. 1545 del 29 novembre 2000;
- n. 1041 del 07 novembre 2001;
- n. 1165 del 17 dicembre 2002;
- n. 1132 del 10 dicembre 2003;
- n. 1370 del 29 dicembre 2004;
- n. 1423 del 29 dicembre 2005;
Vista la nota del 6 settembre 2006, allegata alla presente deliberazione, con la quale il Presidente del predetto Ente Morale ha trasmesso, ai fini dell’approvazione da parte della Giunta Regionale, la proposta del Progetto Pilota di “Interventi Sanitari in favore dei minori a rischio e loro famiglie”, relativa alla decina annualità (2006-2007);
Visto, altresì, il “Piano Sanitario Regionale – Triennio 1999-2001” approvato con la L.R. 2 luglio 1999, n. 37 che prevede, nel Progetto Obiettivo “Promozione e tutela della salute della donna e dei soggetti in età evolutiva”, l’attivazione in modo permanente di interventi rivolti ai nuovi bisogni di salute della donna, dall’adolescenza alla menopausa e dell’età evolutiva, con particolare attenzione per i soggetti deboli (handicaps e disabilità) e per quelli a rischio (svantaggiati sociali, vittime di maltrattamenti, abusi, violenze, incurie, ecc. - pag. 2001 BURA n. 29 del 27.07.1999), nonché a livello di A.S.L. “l’attivazione di interventi per la diagnosi e la presa in carico dei minori vittime di violenze ed abusi” (pag. 2001);
Considerato che il predetto Piano Sanitario attribuisce a livello regionale la “promozione, valutazione e aggiornamento del programma di interventi per la diagnosi e la riabilitazione dei minori vittime di violenza, maltrattamenti ed abusi”;
Considerato, altresì, che:
- il documento “Linee-Guida per un percorso mirato alla conoscenza del fenomeno del maltrattamento e della violenza sessuale nel nostro paese”, elaborato nel Settembre 1998 dalla Commissione Nazionale per il coordinamento degli interventi in materia di maltrattamenti, abusi e sfruttamento sessuale dei minori” istituita con D.P.C.M. del 26.02.1998 prevede una strategia di contrasto con l’organizzazione di servizi integrati in rete evidenziando, quali elementi essenziali: “a) l’integrazione dei percorsi sociali, sanitari e giudiziari; b) il coordinamento delle risorse pubbliche e private”, rilevando che “spetterà alle Regioni e agli Enti Locali individuare all’interno dei servizi socio-assistenziali e sanitari delle Aziende Sanitarie e ospedaliere operatori che intervengano in supporto al territorio per i casi più gravi e anche su richiesta dell’Autorità Giudiziaria”;
- il D.Lgs. 19 giugno 1999, n. 229, recante “Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale”, prevede all’art. 1, comma 1, n. 18: “le istituzioni e gli organismi a scopo non lucrativo concorrono, con le istituzioni pubbliche e quelle equiparate di cui all’art. 4, comma 12, alla realizzazione dei doveri costituzionali di solidarietà, dando attuazione al pluralismo etico-culturale dei servizi alla persona”;
- il Progetto-obiettivo Materno-Infantile, approvato con D.M. 24 aprile 2000, prevede espressamente, al punto 11, una specifica area di intervento e di azione contro gli abusi, i maltrattamenti e lo sfruttamento sessuale dei bambini;
- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 febbraio 2001, pubblicato sulla G.U. del 6 giugno 2001, recante "Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie", pone al 100% a carico del Servizio Sanitario Nazionale “le prestazioni medico specialistiche, psicoterapeutiche, di indagine diagnostica sui minori e le famiglie adottive e affidatarie” per “la protezione del minore in stato di abbandono” e “gli interventi di prevenzione, assistenza e recupero psicoterapeutico dei minori vittime di abusi”, di cui alle L. 66/96, L. 269/98 ed al D.M. 24 aprile 2000, che approva il Progetto Obiettivo Materno-infantile;
- nella definizione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) di cui al D.P.C.M. 29 novembre 2001, gli interventi di prevenzione, assistenza e recupero psico-terapeutico dei minori vittime di abuso sono definite come prestazioni sanitarie garantite dal Servizio Sanitario Nazionale a livello di assistenza territoriale, ambulatoriale e domiciliare e nel sottolivello dell’assistenza sanitaria garantita a donne, minori, coppie e famiglie;
- il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008, prevede espressamente la prevenzione dei maltrattamenti, abusi e sfruttamento minorile;
Rilevato che:
- l’Associazione “Focolare Maria Regina onlus” è un Ente Morale senza scopo di lucro riconosciuto con Decreto del Ministro dell’Interno in data 5 maggio 1993 nonché un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale ai sensi del D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460 rientrante, pertanto, nella fattispecie di cui al D.Lgs. 19.06.99 n. 229;
- la deliberazione di. G.R. n. 1933 del 25.07.1997 che integra la tipologia delle prestazioni erogate dal Centro in questione con le attività previste dal progetto;
- la nona annualità del Progetto Pilota in esame si concluderà il 20 dicembre 2006;
- la decima annualità del progetto, come le precedenti, sarà realizzata dal Centro “Primavera” dell’Ente Morale “Focolare Maria Regina onlus” (autorizzato con Delibera di Giunta Regionale n. 3977 del 07.11.1996 e delibera G.R. n. 262 del 1 marzo 2000 ad erogare prestazioni di riabilitazione in favore di soggetti in età evolutiva) presso la sede di Scerne di Pineto (TE), via Oberdan, 22;
Preso atto che, la somma di €. 516.456 (cinquecentosedicimilaquattrocentocinquantasei/00) per la realizzazione del progetto, per l’annualità 2006 – 2007, è stata assegnata all’Azienda USL di Teramo con deliberazione di G.R. n. 276 del 29 marzo 2006;
Considerato che tale Centro è organizzato nell’ambito di un centro di accoglienza e di tutela per il bambino maltrattato e la donna in difficoltà, denominato Casa “Madre Ester”, che ospita minori affidati dal Tribunale per i minorenni in base alla L. 184/83, così come modificata dalla L. 149/2001, attuando specifici programmi di cura multidisciplinari a carattere sanitario, quali la valutazione e la diagnosi delle situazioni familiari multi-problematiche e/o ove vi sia sospetto di maltrattamento fisico, abuso sessuale, grave trascuratezza, gli interventi di psicoterapia, sostegno e counselling psicologico alla famiglia maltrattante e al bambino vittima di abuso e trascuratezza nei casi ove tale intervento sia ritenuto possibile e/o in quelli in cui sia espressamente previsto in provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, costituendo sotto molti aspetti un unicum nella Regione;
Atteso che occorre, a seguito dell’aumento della lista di attesa e del numero elevato di casi in trattamento, perseguire il progetto in parola in attuazione delle norme e priorità richiamate, al fine di operare preventivamente e tempestivamente contro i fenomeni di rischio, abuso, maltrattamento e violenza in danno dei minori, proseguendo le positive esperienze già avviate a livello regionale e rifunzionalizzandole ai nuovi bisogni della popolazione in età evolutiva più vulnerabile ed esposta al rischio, anche attraverso la sperimentazione di nuove metodologie di intervento;
Rilevato che l’eventuale interruzione del progetto sarebbe causa della cessazione dei servizi sanitari di valenza riabilitativa e psicologica a favore dei minori e delle famiglie attualmente in cura presso il Centro in questione e di quelli in lista di attesa, con gravi ripercussioni sul loro percorso di recupero e sul loro primario diritto di cura;
Ritenuto, pertanto, di dover procedere per le motivazioni sopra ampiamente espresse all’approvazione della decima annualità del progetto pilota di interventi sanitari in favore dei minori a rischio e delle loro famiglie, annualità 2006 – 2007, allegato alla presente deliberazione;
Dato atto che il Direttore Regionale della Direzione Sanità e il Dirigente del Servizio Assistenza Distrettuale Riabilitativa e Medicina Sociale, hanno espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica ed amministrativa, nonché alla legittimità del presente provvedimento;
a voti
unanimi espressi nelle forme di legge
delibera
per le motivazioni espresse in narrativa che si intendono
qui
integralmente riportate ed approvate
1) di autorizzare l’Ente Morale “Focolare Maria Regina onlus”, titolare del Centro “Primavera”, alla realizzazione del decimo progetto pilota di “Interventi sanitari in favore dei minori a rischio e delle loro famiglie”, allegato alla presente deliberazione, da attuarsi in continuità con la precedente annualità, così come richiesto, con nota del 6/09/2006, dal Presidente del predetto Ente;
2) di prendere atto che, la somma di €. 516.456 (cinquecentosedicimilaquattrocentocinquantasei/00) per la realizzazione del progetto pilota, per l’annualità 2006 – 2007, è stata assegnata all’Azienda USL di Teramo con deliberazione G.R. n. 276 del 29 marzo 2006;
3) di autorizzare l’Azienda U.S.L. di Teramo, a provvedere alla stipula di apposita convenzione con l’Ente Morale “Focolare Maria Regina”, titolare della gestione del Centro “Primavera”;
4) di stabilire che l’atto convenzionale preveda gli standards di personale di cui alla circolare del Ministero della Sanità n. 500.6/AG 1105/1171 del 07.06.1984 e la tariffazione delle prestazioni adottata con verbale n. 157/2 del Consiglio Regionale d’Abruzzo nella seduta del 21 dicembre 2004;
5) di precisare che la suddetta assegnazione dovrà formare oggetto di una specifica rendicontazione e di una relazione dettagliata sull’attività sanitaria svolta dal Centro in parola, da inviare alla fine dell’annualità, al Servizio di Riabilitazione dell’Azienda U.S.L. di Teramo ed al Servizio Assistenza Distrettuale, Riabilitativa e Medicina Sociale della Direzione Sanità della Regione Abruzzo;
6) di dare mandato all’Azienda U.S.L. di Teramo di verificare periodicamente, mediante visita ispettiva, il regolare svolgimento del presente Progetto e di rimettere alla Direzione Sanità – Servizio Assistenza Distrettuale, Riabilitativa e Medicina Sociale l’esito della verifica;
7) di incaricare il predetto Servizio della Direzione Sanità della Regione Abruzzo, alla notifica del presente atto all’Ente Focolare Maria Regina, titolare della gestione del Centro Primavera di Scerne di Pineto (TE) ed all’Azienda U.S.L. di Teramo per gli adempimenti di competenza;
8) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.
Segue allegato