LA GIUNTA REGIONALE
Premesso che:
- il vigente Accordo Collettivo Nazionale (di seguito denominato A.C.N.) per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale è stato reso esecutivo, in conformità delle disposizioni recate dall’art. 2-nonies, della legge 26 maggio 2004, n. 138, mediante intesa nella Conferenza Permanente per i rapporti Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, adottato il 23 marzo 2005 ed è entrato in vigore nella data medesima;
- l’anzidetto A.C.N., in sede di prima applicazione, concerne il triennio economico 2001-2003 ed il biennio normativo ed economico 2004-2005, mentre, a regime, avrà durata quadriennale per la parte normativa e biennale per la parte economica, ai sensi dell’art. 1, co. 178, della legge 30 dic. 2004, n. 311;
- l’A.C.N. di che trattasi, per effetto delle disposizioni di cui al citato art. 1, co. 178 legge 311/2004, rimane in vigore fino alla stipula del successivo Accordo Collettivo;
- l’art. 2 del suddetto A.C.N. definisce i livelli di negoziazione nazionale, regionale ed aziendale;
- l’art. 4 prevede la definizione di intese integrative a livello regionale;
- l’art. 14 individua i contenuti specifici demandati alla negoziazione regionale;
Richiamata la propria deliberazione n. 483 del 23.05.2005 ad oggetto l’istituzione del Comitato Permanente Regionale, composto da rappresentanti della Regione e da rappresentanti delle OO.SS. di categoria, deputato tra l’altro, ai sensi dell’art. 24 dell’A.C.N., alla definizione degli Accordi Regionali;
Evidenziato che dal nuovo assetto istituzionale delle autonomie conseguente alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, che ha attribuito potestà legislativa concorrente alle Regioni in materia di tutela della salute, deriva la modifica del sistema della contrattazione collettiva che riserva:
- alla negoziazione nazionale la definizione degli aspetti generali del rapporto convenzionale, della struttura del compenso nonché delle prestazioni assistenziali correlate ai Livelli Essenziali di Assistenza;
- alla contrattazione decentrata di secondo livello ampi margini d’intervento nell’individuazione degli obiettivi di salute delle modalità organizzative ed operative per attuarli, correlate alle diverse peculiarità locali;
Constatato che, in linea con gli indirizzi generali e gli obiettivi strategici espressi nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, l’A.C.N. dei medici di medicina generale:
- promuove il potenziamento delle cure primarie attraverso la realizzazione di una rete integrata di servizi in ambito distrettuale volta a garantire una più efficace risposta ai bisogni di salute dei cittadini attraverso l’aumento dell’accessibilità alle prestazioni erogate dalla medicina generale, facendo in modo che i cittadini trovino sul territorio la risposta alla gran parte dei loro problemi di salute;
- promuove un maggior coinvolgimento e responsabilizzazione dei medici nelle scelte di politica sanitaria, nella definizione degli obiettivi di salute e nell’individuazione dei meccanismi di verifica dell’appropriatezza;
- prevede un maggior riconoscimento delle quote retributive legate alla partecipazione a progetti e a programmi assistenziali ed al raggiungimento degli obiettivi programmati;
Rilevato:
- che, in coerenza con le suddette finalità generali delineate dall’A.C.N., la negoziazione regionale, è stata condotta in coerenza con i principi della regionalizzazione ed aziendalizzazione su cui si fonda il rinnovato contesto istituzionale del Servizio Sanitario Nazionale nonché sulla riorganizzazione delle cure primarie, sancito dal vigente Piano Sanitario Nazionale e dall’A.C.N., delle quali è preminente il processo di riassetto organizzativo e funzionale al fine di comportare, altresì, un maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale nel governo della domanda e dei percorsi sanitari, sperimentando nuove modalità erogative favorenti l’integrazione con altre professionalità sanitarie del territorio;
- che gli obiettivi sui quali la negoziazione regionale si è concentrata ha interessato le seguenti aree tematiche:
- miglioramento dell’organizzazione del lavoro dei medici e dell’accessibilità agli studi, favorendo l’associazionismo, anche delle forme più semplici, fra medici nonché l’incentivazione dell’impiego di personale infermieristico e del collaboratore di studio ed, inoltre, la diffusione dell’informatizzazione;
- aumento dell’accessibilità alle prestazioni erogate dalla medicina generale per ridurre il ricorso improprio al pronto soccorso e ridurre le liste d’attesa con l’aumento dell’apertura concordata degli studi medici singoli ed associati, al fine di potenziare l’offerta sanitaria di primo livello;
- maggior coinvolgimento del medico nel raggiungimento degli obiettivi di salute concordati nel Distretto, riguardanti, in particolare, la gestione delle cure a lungo termine, l’appropriatezza e la razionalizzazione delle risorse sulla base della definizione di budgets distrettuali rapportati a specifici obiettivi da raggiungere a livello aziendale;
- l’attivazione delle èquipe territoriali quali strumenti attuativi della programmazione sanitaria e momenti organizzativi della medicina generale e delle altre discipline presenti nel distretto, per l’erogazione appropriata dei livelli di assistenza e per la realizzazione di specifici programmi e progetti assistenziali;
- l’avvio di progetti aziendali/distrettuali finalizzati alla promozione del governo clinico coerenti con le linee programmatiche regionali (continuità dell’assistenza, appropriatezza delle prescrizioni, riduzione dei tempi di attesa, appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche, accessi al pronto soccorso, prevenzione);
Considerato che i contenuti dell’allegato Accordo Regionale sono senz’altro da condividere poiché volti al graduale superamento dell’attuale organizzazione dell’assistenza primaria, recependo le previsioni degli atti programmatori regionali e nazionali, con l’obiettivo prioritario di assicurare una più efficace risposta alla crescente domanda di salute e continuità dell’assistenza e di garantire la migliore fruibilità possibile e qualità delle cure da parte dei cittadini, nell’ottica anche della riduzione dei ricoveri impropri e nel rispetto del principio di appropriatezza e d’equità dell’uso delle risorse;
Ritenuto opportuno pervenire ad un sollecito recepimento dell’accordo in parola onde consentire una concreta attuazione dei criteri operativi in essi delineati, al fine di un potenziamento dell’attività della medicina generale su tutto il territorio regionale;
Rilevata la piena potestà amministrativa e normativa della Regione in materia sanitaria, conseguente all’attuazione della legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3 di riforma del titolo V della Costituzione;
Vista la L.R. n. 77 del 17.09.99 e successive modificazioni ed integrazioni;
Dato atto, altresì, del parere favorevole espresso dal Direttore Regionale della Direzione Sanità di questa Regione e del Dirigente del Servizio Assistenza Distrettuale Medicina di Base e Specialistica in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa ed ala legittimità del presente provvedimento;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge
DELIBERA
per le motivazioni e precisazioni espresse in narrativa
- di approvare l’Accordo Regionale per la Medicina Generale, sottoscritto dal componente la Giunta alla Sanità e dalle Organizzazioni Sindacali di categoria FIMMG, Federazione Medici, Intesa Sindacale il cui testo è allegato al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
Segue allegato