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IL COMITATO ISTITUZIONALE
(seduta del 5 aprile 2006)
Vista la legge 18.05.1989 n. 183/89; “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”
Vista la legge 07.08.1990 n. 253 “Disposizioni integrative alla legge 18 maggio 1989 n. 183, recante norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”;
Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10.08.89 “Costituzione dell’Autorità di Bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno”;
Visto il decreto legge del 5.10.93 n. 398 “Disposizione per l’accelerazione degli investimenti e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia” convertito con modifiche in legge 04.12.1993 n. 493;
Viste le linee guida per il “Piano Stralcio Rischio Idraulico – Bacini Liri-Garigliano e Volturno” approvate dal Comitato Istituzionale il 29.01.96;
Visto il Disciplinare Tecnico per il “Piano Stralcio Rischio Idraulico– Bacino Liri-Garigliano” approvato dal Comitato Istituzionale il 06.05.98;
Vista l’approvazione con D.P.C.M. 21 novembre 2001 del Piano Stralcio Difesa Alluvioni – bacino Volturno adottato dal Comitato Istituzionale nella seduta del 07.09.99, e pubblicato in G.U. n° 42 del 19 febbraio 2002;
Vista la Legge 13 luglio 1999 n. 226. “Conversione in Legge del decreto legge 13 maggio 1999 n. 135 recante interventi urgenti in materia di protezione civile ”;
Vista l’elaborazione del “Piano Straordinario per la rimozione delle situazioni a rischio idrogeologico molto elevato, recante l’individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato (rischio idraulico)” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino nella seduta del 27.10.99
Visto il decreto legge 11 giugno 1998 n. 180. “Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania”;
Vista la Legge 3 agosto 1998 n. 267. “Conversione in Legge del decreto legge 11 giugno 1998 n. 180, recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania”;
Vista la Legge 11.12.2000, n. 365, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ed in materia di protezione civile, nonche' a favore delle zone della regione Calabria danneggiate dalle calamita' idrogeologiche di settembre ed ottobre 2000";
Vista l’adozione del progetto di variante del Piano Stralcio di Difesa dalle Alluvioni per il basso Volturno (PSDA-bav) nella seduta del Comitato Istituzionale del 25.02.2003;
Visto che l’Autorità di Bacino per la redazione del Progetto di Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico - Rischio Idraulico bacino Liri-Garigliano, ha sviluppato le seguenti attività:
- Attività di concertazione con gli Enti presenti sul territorio;
- Analisi dei dati e delle segnalazioni in possesso di questa Autorità;
- Acquisizione di tutti gli elementi necessari indispensabili c/o gli Enti pubblici e privati;
- Omogeneizzazione della documentazione e studi acquisiti e di quella già in possesso dall’Autorità di Bacino;
- Sopralluoghi;
- Relazione Generale;
- Elaborazione cartografia:
- Carta delle aree storicamente inondate (scala 1:10.000)
- Carta con individuazione dei dissesti (scala 1:10.000)
- Carta dell’uso del suolo (scala 1:25.000)
- Carta aree inondabili per T=30 anni (scala 1:10.000)
- Carta aree inondabili per T=100 anni (scala 1:10.000)
- Carta inviluppo dei massimi tiranti per T=100 anni (Liri a Sora) (scala 1:10.000)
- Carta inviluppo delle velocità massime nell’area allagabile (Liri a Sora) (scala 1:10.000)
- Carta delle fasce fluviali A, B e C (scala 1:10.000)
- Carta degli insediamenti urbani e delle infrastrutture (scala 1:10.000)
- Carta del rischio (scala 1:10.000).
- Norme d’attuazione e relativo programma di mitigazione del rischio.
Visto il parere favorevole del Comitato Tecnico espresso nella seduta del 30 aprile 2001 sul Progetto di Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico – Rischio Idraulico – bacino Liri-Garigliano;
Visto che il Comitato Istituzionale, seduta del 25.02.2003, ha adottato il Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico – Rischio frane – Bacini Liri-Garigliano e Volturno;
Vista la legge 11.10.2000 n. 365, art. 1 bis “Procedura per l’adozione dei progetti di Piano Stralcio”;
Visto il percorso di Conferenza Programmatica approvato dal Comitato Istituzionale, nella seduta del 05.10.2004;
Visto il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico, completato e presentato in Comitato Istituzionale nella seduta del 26 luglio 2005 e per il quale non si è concluso l’iter di adozione poiché la Regione Lazio ha chiesto un rinvio della seduta conclusiva di Conferenza Programmatica;
Visti gli atti della Conferenza Programmatica della Regione Abruzzo, prima seduta in data 5.12.2003 e seduta conclusiva in data 22.04.2005;
Visti gli atti della Conferenza Programmatica della Regione Campania, prima seduta in data 12.12.2003 e seduta conclusiva in data 03.03.2005;
Visti gli atti della Conferenza Programmatica della Regione Lazio prima seduta in data 2.12.2003 e seduta conclusiva in data 23.11.2005;
CONSIDERATO
Che per la realizzazione delle attività di cui alla Conferenza Programmatica l’Autorità di bacino ha svolto costantemente attività di concertazione con gli Enti territoriali interessati;
Che nelle sedute di Conferenza Programmatica si è concordato:
- per i Comuni per i quali non è stata prodotta alcuna osservazione e per quelli le cui osservazioni, a seguito di valutazione, hanno consentito la riperimetrazione di aree a rischio idrogeologico, il PSAI, con le relative modifiche apportate alla carta degli scenari di rischio, viene adottato ed approvato in base a quanto dettato dalla Legge 183/89 e 365/00 con le relative Norme di attuazione;
- per i Comuni per i quali le osservazioni prodotte necessitano di un’integrazione di studi ed indagini, il PSAI viene adottato in base a quanto dettato dalla Legge 183/89 e 365/00 con l’attuazione di misure di salvaguardia con vigenza non superiore a tre anni;
- in forza del punto di cui sopra, a seguito dell’adozione del Comitato Istituzionale, i Comuni svilupperanno gli studi specifici al fine di sottoporre all’Autorità di Bacino eventuali riperimetrazioni delle aree a rischio idrogeologico e quindi procedere successivamente per queste aree all’adozione ed approvazione del Piano.
Che il Comitato Tecnico, nella seduta del 30.06.2005, ha espresso parere favorevole agli aggiornamenti del PSAI - RI
DELIBERA
ART 1) Le premesse fanno parte integrante del presente atto;
ART. 2) Per le finalità di cui alle premesse il Comitato Istituzionale adotta ai sensi dell’art. 18, comma 1, della legge 18 maggio 1989, n. 183 ed ai sensi della Legge 11 dicembre 2000, n 365 il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico – Rischio Idraulico – bacini Liri-Garigliano la cui documentazione è parte integrante della presente delibera.
Il Piano è costituito dai seguenti elaborati:
1. Relazione Generale
2. Elaborati cartografici:
- Carta delle fasce fluviali A, B e C (24 tavole in scala 1 10.000)
- Carta del rischio (37 tavole in scala 1:10.000).
3. Norme d’attuazione e Programma per la mitigazione del rischio.
ART 3) Dalla data di adozione del PSAI-Ri la “Carta con l’individuazione delle situazioni a rischio molto elevato” del “Piano Straordinario per la rimozione delle situazioni a rischio più alto” (D.L. 180/98, L. 267/98 e L. 226/99) viene sostituita dalla Carta del Rischio del presente Piano. Dalla data di adozione del PSAI-Ri decade anche l’applicazione delle Misure di salvaguardia adottate contestualmente all’approvazione del “Piano Straordinario per la rimozione delle situazioni a rischio più alto” (D.L. 180/98, L. 267/98 e L. 226/99), con deliberazione del Comitato Istituzionale 27/10/1999, n. 2
ART. 4) Dalla data di adozione del PSAI-Ri le norme dichiarate immediatamente vincolanti di cui all’articolo 3, comma 1, delle norme di attuazione assumono valore di misure di salvaguardia fino all’approvazione del PSAI-Ri medesimo.
ART. 5) Il presente Piano sarà approvato, ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera c) della L. 183/89, per i territori dei Comuni di cui all’Allegato A, mentre per i territori dei Comuni di Atina, Ceccano, Isola del Liri, Pontecorvo, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Sant’Apollinare e Sora in provincia di Frosinone, Castelforte in provincia di Latina e Colleferro in provincia di Roma, le cui osservazioni prodotte in sede di conferenza programmatica necessitano di approfondimenti ed integrazioni in termini di studi ed indagini, il piano resta adottato con relative Misure di Salvaguardia.
ART. 6) Del presente atto viene data immediata pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - serie generale, e nei bollettini ufficiali delle Regioni Abruzzo, Campania e Lazio;
IL SEGRETARIO GENERALE
Dott. Ing. Giuseppe D’Occhio
IL PRESIDENTE
Sottosegretario del Ministro
dell’Ambiente
e Tutela del Territorio
On.le Roberto Tortoli