GIUNTA REGIONALE
Omissis
LA GIUNTA REGIONALE
Premesso che il D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152 recante "Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato da nitrati di origine agricola", a seguito delle integrazioni di cui al D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 258 e al D.M. 7 aprile 2006 (G.U. n. 109 del 12.5.2006), individua le competenze delle regioni in materia di tutela delle acque dall'inquinamento e nella gestione delle risorse idriche;
Dato atto che con riferimento all'art. 19, comma 2 dello stesso D.Lgs. n. 152/1999 sono state individuate e designate, all'allegato 7/A-III, per l'intero territorio italiano, alcune "zone vulnerabili da nitrati di origine agricola", e si è demandato alle regioni l'individuazione di ulteriori zone vulnerabili, sulla base dei dati disponibili e secondo i criteri di cui all'allegato 7/A-I;
Dato atto che la Giunta regionale d’Abruzzo con la deliberazione n. 1064 del 15.11.2004, modificata con la deliberazione di G.R. n. 146 del 21.2.2005, ha, tra l’altro, affidato alla Direzione Territorio, Urbanistica, BB.AA., Parchi, Politiche e Gestione dei Bacini idrografici, la realizzazione, gestione e coordinamento delle azioni previste nel programma regionale “Monitoraggio della Direttiva Nitrati”;
Dato atto che la Giunta regionale d’Abruzzo con la deliberazione n. 332 del 21.3.2005, pubblicata sul B.U.R.A. n. 30 del 3.6.2005, avente per oggetto “Decreto Legislativo 11.05.1999, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni – Art. 19 ed Allegato 7 - Prima individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola”, che si allega al presente provvedimento costituendone parte integrante ed inscindibile, ha, tra l’altro, disposto:
1. “di
designare quali:
“zone
vulnerabili da nitrati”;
“zone
potenzialmente vulnerabili da nitrati a rischio elevato”;
“zone
potenzialmente vulnerabili da nitrati a rischio medio”
“zone
potenzialmente vulnerabili da nitrati a rischio basso” e
“possibili
zone di intervento”,
i territori riportati, con i
corrispondenti tematismi, nella cartografia allegata ed indicati nell’Allegato
A alla presente deliberazione, che, unitamente alla Relazione Tecnica,
costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione (n.
332 del 21.3.2005);
2. di sottoporre
le “aree vulnerabile da nitrati” alle misure previste nell’Allegato 7 - parte A
IV del decreto n. 152/1999;
3. di sottoporre le “aree potenzialmente vulnerabili da nitrati a pericolosità elevata e media, e le “possibili zone di intervento”, ad ulteriori monitoraggi ed indagini secondo le modalità indicate nel progetto “Monitoraggio della Direttiva Nitrati” di cui alla sopra citata DGR n. 1064 del 15.11.2004”;
Dato atto che deve ancora essere definito, nelle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola individuate in Abruzzo, sulla base delle indicazioni e delle misure di cui all’Allegato 7/A-IV del citato D.L.vo n. 152/1999, un Programma di Azione per la tutela e il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola;
Ritenuto di affidare all’Agenzia Regionale Servizi Sviluppo Agricolo della Regione Abruzzo, in quanto tale Agenzia dispone delle necessarie competenze e risorse tecnico–scientifiche, i seguenti compiti:
a) - Redazione del predetto “Programma di Azione per la tutela e il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola”. Detto “Programma” deve essere predisposto entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul B.U.R.A.;
b) - Elaborazione ed applicazione, entro quattro anni a decorrere dalla definizione del Programma di Azione, i necessari strumenti di controllo e verifica dell’efficacia dei programmi stessi e, sulla base dei risultati ottenuti, ove necessario, a modificare o integrare tali programmi individuando, tra le ulteriori misure possibili, quelle maggiormente efficaci, tenuto conto dei costi di attuazione degli stessi;
Dato atto che, in ottemperanza, alla statuizione della richiamata deliberazione di G.R. n. 332 del 21.3.2005, si devono attuare, nelle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola individuate in Abruzzo, le prescrizioni del Codice di Buona Pratica Agricola adottate con il Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006 della Regione Abruzzo (che si allega al presente documento), e ad integrarlo, se del caso, in relazione alle esigenze locali, stabilendone le modalità di applicazione, ed a predisporre ed attuare interventi di formazione ed informazione degli agricoltori sul Programma di Azione e sul Codice di Buona Pratica Agricola;
Sentito il Componente la Giunta preposto al Settore Agricoltura, il quale relaziona nel merito;
Dato atto che il Dirigente del Servizio Gestione del Territorio ha espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico amministrativa del presente provvedimento;
A voti unanimi
DELIBERA
1) - di attuare, nelle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola individuate in Abruzzo con la deliberazione di G.R. n. 332 del 21.3.2005, le prescrizioni del Codice di Buona Pratica Agricola, e ad integrarlo, se del caso, in relazione alle esigenze locali, stabilendone le modalità di applicazione, ed a predisporre ed attuare interventi di formazione ed informazione degli agricoltori sul Programma di Azione e sul Codice di Buona Pratica Agricola;
2) - di affidare all’Agenzia Regionale Servizi Sviluppo Agricolo della Regione Abruzzo, in quanto tale Agenzia dispone delle necessarie competenze e risorse tecnico–scientifiche i seguenti compiti:
a) - Redazione del predetto “Programma di Azione per la tutela e il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola”. Detto “Programma” deve essere predisposto entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul B.U.R.A.;
b) - Elaborazione ed applicazione, entro quattro anni a decorrere dalla definizione del Programma di Azione, i necessari strumenti di controllo e verifica dell’efficacia dei programmi stessi e, sulla base dei risultati ottenuti, ove necessario, a modificare o integrare tali programmi individuando, tra le ulteriori misure possibili, quelle maggiormente efficaci, tenuto conto dei costi di attuazione degli stessi;
3) di dare mandato alla Direzione Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale, Alimentazione Caccia e Pesca ai consequenziali provvedimenti attuativi della presente deliberazione;
4) di pubblicare il presente provvedimento sul B.U.R.A. e sul sito del portale della Regione Abruzzo.
Segue allegato