Omissis
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
- Annibale MARINI Presidente
- Franco BILE Giudice
- Giovanni Maria FLICK “
- Francesco AMIRANTE “
- Ugo DE SIERVO “
- Romano VACCARELLA “
- Paolo MADDALENA “
- Alfio FINOCCHIARO “
- Alfonso QUARANTA “
- Franco GALLO “
- Luigi MAZZELLA “
- Gaetano SILVESTRI “
- Sabino CASSESE “
- Maria Rita SAULLE “
- Giuseppe TESAURO “
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nei giudizi di legittimità costituzionale
Omissis
degli artt. 1, commi 1 e 2, e 2 della legge della Regione Abruzzo 12 agosto 2005, n. 27 (Nuove norme sulle nomine di competenza degli organi di direzione politica della Regione Abruzzo), promosso con ricorso del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 84 del 2005
Omissis
PER QUESTI MOTIVI
LA CORTE COSTITUZIONALE
Omissis
dichiara non fondata la questione di legittimità
costituzionale dell’art. 1, comma 2, della legge della Regione Abruzzo 12
agosto 2005 n. 27 (Nuove norme sulle nomine di competenza degli organi di
direzione politica della Regione Abruzzo), proposta in riferimento all’art. 97 della Costituzione - dal Presidente del
Consiglio dei ministri con il ricorso in epigrafe;
dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 2, della medesima legge della Regione Abruzzo n. 27 del 2005, proposta - in riferimento all’art. 117, secondo comma, lettera 1), della Costituzione - dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso in epigrafe;
dichiara non fondata la questione di legittimità
costituzionale dell’art. 2, comma 1, della stessa legge della Regione Abruzzo
n. 27 del 2005, proposta - in riferimento agli artt. 2, 51 e 97 della
Costituzione - dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso in
epigrafe;
dichiara non
fondate le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 1 e 2 della citata legge della Regione
Abruzzo n. 27 del 2005, proposte in riferimento
all’art. 97 della Costituzione - dal Presidente del Consiglio dei ministri con
il ricorso in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 5 giugno 2006.
Depositata in Cancelleria il 16 giugno 2006.
Presidente
Annibale Marini