REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori:

-    Annibale MARINI              Presidente

-    Franco BILE                         Giudice

-    Giovanni Maria FLICK           

-    Francesco AMIRANTE           

-    Ugo DE SIERVO                    

-    Romano VACCARELLA       

-    Paolo MADDALENA             

-    Alfio FINOCCHIARO            

-    Alfonso QUARANTA             

-    Franco GALLO                     

-    Luigi MAZZELLA                

-    Gaetano SILVESTRI             

-    Sabino CASSESE                  

-    Maria Rita SAULLE              

-    Giuseppe TESAURO             

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

nei giudizi di legittimità costituzionale

Omissis

e degli artt. 2, comma 1, lettere f) e g), 3, comma 2, della legge della Regione Abruzzo 5 agosto 2004, n. 22 (Nuove disposizioni in materia di politiche di sostegno all’economia ittica), promosso con ricorso del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 102 del 2004

Omissis

PER QUESTI MOTIVI

LA CORTE COSTITUZIONALE

Omissis

dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, lettera g), della legge della Regione Abruzzo 5 agosto 2004, n. 22 (Nuove disposizioni in materia di politiche di sostegno all’economia ittica), proposta, in riferimento all’art. 117, secondo comma, lettere a) e s), dal Presidente del Consiglio dei ministri, con il ricorso indicato in epigrafe;

Omissis

dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, lettera f), e dell’art. 3, comma 2, della legge della Regione Abruzzo n. 22 del 2004, proposte, in riferimento all’art. 117, primo comma - anche in relazione al regolamento CEE n. 2081/92, del 14 luglio 1992 (Regolamento del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e della denominazione d’origine dei prodotti agricoli ed alimentari) e all’art. 28 del Trattato che istituisce la Comunità europea e all’art. 117, secondo comma, lettere e) e g), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri, con il ricorso indicato in epigrafe.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 17 maggio 2006.

Depositata in Cancelleria il 1 giugno 2006.

Presidente

Annibale Marini